Agenti della Polizia
Municipale di Roma in servizio al Vaticano (Foto Coraggio)
(ASAPS) ROMA, 26 novembre 2007 – È una “storiaccia”,
quella che ha investito come una bufera il corpo di Polizia Municipale per
eccellenza, i Vigili Urbani di Roma. Una storiaccia che non impedisce alla
nostra associazione di ribadire ancora una volta la grande ammirazione per le
divise locali della Capitale, la più totale fiducia nella magistratura e
l’invito a tutti di non condannare, prima ancora che si svolga il processo, un
uomo che dal 1975 veste l’uniforme. Ci riferiamo alla vicenda che ha visto
coinvolto il comandante del corpo, finito nel vortice di una vicenda davvero
poco edificante, ma solo per il protagonista (lo ripetiamo), per mano di un
cronista del Messaggero, che ha fotografato un permesso per invalidi sul
cruscotto dell’auto privata dell’ufficiale, parcheggiata in pieno centro, negli
spazi riservati alla sosta dei diversamente abili, mentre lui se ne sarebbe
stato tranquillamente al ristorante. Dopo la pubblicazione, la vicenda è
montata all’inverosimile, tanto che il sindaco di Roma Walter Veltroni lo ha
rimosso dall’incarico e sospeso dal sevizio , mentre una notizia di reato
sarebbe già stata trasmessa in procura. A complicare la vicenda, il particolare
che il tagliando sarebbe stato denunciato smarrito dalla legittima
proprietaria. Dalla parte di Giovanni Catanzaro, questo il nome del comandante
dei Vigili, non c’è proprio rimasto nessuno. In un colpo, è stato cancellato
tutto il suo passato di brillante ufficiale e stimato dirigente del Gruppo più
importante, quello del centro storico, passato poi nella “stanza dei bottoni”
con la qualifica di Numero 2 con delega ai Grandi Eventi. In attesa che
l’Autorità Giudiziaria faccia il suo lavoro, ci stringiamo ai colleghi, dei
quali conosciamo ed apprezziamo ogni giorno la grandissima professionalità,
sperando che nessuno osi mettere in discussione la lealtà della Polizia
Municipale alla Città per eccellenza. (ASAPS) |
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