(ASAPS) ERBA (COMO), 28 novembre 2004 – Il mondo
dell’autotrasporto rifiuta di essere etichettato come una categoria che nuoce
alla sicurezza stradale. Infatti, solo il 7% dei morti ed il 4% dei feriti
vedono il coinvolgimento attivo di veicoli commerciali: è questo il senso delle
dichiarazioni di Natale Callipari, esperto di trasporti intervenuto sabato
scorso (24 novembre) al convegno “Trasporti e mobilità in sicurezza” tenutosi
ad Erba. “Se da un lato siamo tutti impegnati nel ridurre ulteriormente questi numeri – ha aggiunto Callipari – è anche importante che l’opinione pubblica conosca meglio il mondo degli autotrasporti, evitando
facili accuse”. Dunque, l’immagine innanzitutto: c’è da aggiungere che la Polizia Stradale
ha sempre contato sull’esperienza di molti “camionisti”, sempre reattivi alle
segnalazioni degli operatori in divisa e degli addetti alla viabilità. Certo,
vista dal posto di guida di un conducente della domenica, la sagoma di un Tir
incute sicuramente soggezione ed ogni minimo spostamento del rimorchio rispetto
alla rotta della motrice fa venire i brividi, ma la statistica indica
chiaramente che si tratta di paura ingiustificata. Per garantire standard di
sicurezza ancora più elevati, però, serve far crescere le infrastrutture, sia
sul fronte del loro potenziamento che su quello della generale manutenzione.
“Il potenziamento delle infrastrutture per l’autotrasporto – ha detto al
convegno il presidente della Camera di Commercio di Lecco, Vico Valassi –rappresenta un elemento
fondamentale al supporto della competitività, motivo per cui il loro miglioramento
diventa un nodo cruciale al sostegno dell’intera economia”. Quello della
crescita della qualità infrastrutturale è purtroppo un settore nel quale il
nostro paese non brilla di certo, rete autostradale compresa: servono aree di
servizio migliori, è necessario impegnarsi per rendere più sicura la sosta
degli autotrasportatori – che resta un atto della loro professione e che la
società ha il dovere di tutelare – e solo allora, quando i diritti di base
della categoria saranno garantiti, potremo pretendere in cambio un rigoroso
rispetto delle regole. Ad illustrarle c’era il dirigente della Polizia Stradale
di Como, Delfina Di Stefano, che ha presentato le attività in corso unitamente
al Ministero dei Trasporti, prima tra tutte quella dei controlli tecnici eseguiti
dal personale della Specialità con la partecipazione dei Centri Mobili di
Revisione itineranti: i dispositivi, che alcuni anni fa venivano attivati con
continuità su tutto il territorio italiano, consentono la tutela dalla
concorrenza sleale – per mano di aziende con pochi scrupoli – e verifiche
continue (seppur indirette) sull’operato dei centri di revisione privati.
Peccato che la carenza di risorse abbia reso estemporanea questa tipologia di
controlli (sic!). ai lavori del convegno c’era anche Fabio Montanaro,
conduttore su Isoradio della rubrica “Uomini e Camion”. “Quello degli
autotrasporti – ha detto Montanaro – è un settore importante, che contribuisce
per il 6% al PIL nazionale. Spesso, però, passa sui media solo un’immagine
distorta della categoria, quella dei camionisti assassini, che invece sono
nella maggior parte dei casi attenti lavoratori e padri di famiglia rispettosi delle
regole”. Noi, che sulla strada passiamo buona parte della nostra vita, siamo
assolutamente d’accordo. (ASAPS)
|