E’ scoppiata la guerra degli incentivi: per ora salta l’ipotesi di inserire in Finanziaria il
contributo di 700 euro per la rottamazione delle auto vecchie, ’euro 0’, ’euro
1’ ed ’euro 2’. "Non presenterò l’emendamento sulla rottamazione, era solo
un’ipotesi che non si concretizza", ha spiega il relatore Michele Ventura.
La proposta su cui la maggioranza non ha trovato un accordo prevedeva incentivi
per il cambio di auto immatricolate precedentemente al primo gennaio 1999 con
autovetture nuove di categoria ’euro 4’ ed ’euro 5’ che emettano non oltre 140
grammi di co2 per chilometro.
Ma è solo, per il momento, una manovra tattica: la lobby dell’auto ha tutto
l’interesse che oggi non ci siano annunci sui futuri incentivi. Ora ci sono da
vendere ancora una montagna di auto che devono essere consegnate assolutamente
entro dicembre. E per inserire un emendamento nella finanziaria c’è ancora un
po’ di tempo.
Certo è che la corrente ambientalista e lo stesso Partito Democratico remano
contro. E vista la loro potenza a nostro avviso c’è da scommettere che alla
fine la spunteranno. In tutti casi, le posizioni di chi non vuole gli incentivi
sono chiarissime: ’L’ennesimo regalo all’industria dell’auto. Le ultime
rottamazioni hanno avuto effetti poco rilevanti sulla riduzione
dell’inquinamento atmosferico mentre hanno continuato ad incrementare il parco
auto italiano, gia’ molto consistente’’. Cosi’ Legambiente in una nota ha
commentato l’ipotesi di nuovi incentivi alla rottamazione nella Finanziaria
2008. ’’E’ un provvedimento - aggiunge l’associazione ambientalista - che
premia le case automobilistiche ma certo non l’ambiente’’.
Stesso discorso per il capogruppo dei verdi, Angelo Bonelli, che ha detto di
"non condividere" l’emendamento. "In un momento in cui c’è
necessità di potenziare il trasporto su ferro e il trasporto pubblico, si
dirottano le risorse sulle auto private. In questa misura di ambientale non c’è
niente e i verdi presenteranno subemendamenti profondamente correttivi".
Secondo il Sole che Ride la rottamazione non dovrebbe essere estesa alle auto
euro2, mentre per le vetture a gpl gli incentivi dovrebbero essere doppi.
Inoltre "vanno rafforzati il bonus per gli abbonamenti ai mezzi pubblici e
il car sharing. E’ necessario favorire il passaggio da motorino vecchio a nuovo
e promuovere l’acquisto delle biciclette".
Infine "la metà del gettito iva derivante dalla rottamazione - ha concluso
Bonelli - dovrebbe essere destinata al trasporto pubblico locale e
ferroviario".
Durissima anche la posizione di Dario Franceschini, vicesegretario del Pd che
va oltre e punta ad abbandonare il sistema della politica degli incentivi alla
rotammazione. Franceschini è anche convinto che "per quanto riguarda le
automobili" non si possa "andare più avanti in questo modo. Il nostro
paese oggi è un enorme ingorgo e sta soffocando in mezzo alle automobili. E’
necessario spostare le risorse dal trasporto su gomma al trasporto su
ferro". Ma non solo. A questo punto sarebbe utile "abbandonare la
politica di incentivi alla rottamazione. Certo si fanno per sostituire auto
inquinanti con altre che lo sono meno, ma sempre di automobili si tratta. E
forse sarebbe anche più opportuno fare nelle città un parcheggio in meno e un
tram in più".
Come dicevamo, la battaglia è solo agli inizi. Aspettiamo le prossime mosse di
chi invece senza incentivi non pensa sia possibile andare avanti.
Da Repubblica.it
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