Rassegna stampa del 29 Agosto 2004 |
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Da “Il Secolo XIX” del 29 agosto 2004 Portava materiale di risulta Sanzione da cinquemila euro
Controlli della
Polstrada sull’A12. Bloccato dagli agenti di Chiavari un imprenditore
genovese Giuliano Gnecco
Chiavari Giornata di pattugliamento in autostrada ieri per la polizia stradale di Chiavari. Un servizio che in mattinata, intorno alle 10.30, ha portato all’elevazione di una multa di 5.644 euro ad un imprenditore di origine catanese al quale sono anche stati tolti quattro punti dalla patente. L’uomo, di 54 anni, con un impresa edile che ha sede nel centro storico di Genova, è stato fermato sulla A12 fra Rapallo e Chiavari, poco prima dell’uscita del casello chiavarese, mentre con un camioncino dell’impresa genovese stava trasportando detriti in un luogo non meglio precisato. Ciò ha insospettito gli agenti della Polstrada, perché in questo periodo tutte le discariche legali sono chiuse per ferie. Non solo: il carico era scoperto, e procedendo il camioncino perdeva piccoli detriti lungo la strada, cosa potenzialmente pericolosa per gli altri veicoli, oltre che vietata. Il mezzo, poi, era sprovvisto di carta di circolazione. E il numero di telaio presentava delle alterazioni, reato che non è più penale ma resta pur sempre un’infrazione amministrativa. Tutta questa serie di violazioni al codice della strada ha portato all’elevazione di una multa dell’astronomica cifra di 5.644 euro. Oltre ovviamente alla sottrazione di quattro punti dalla patente del conducente. È stato questo l’episodio più eclatante della giornata di servizio sul tratto di Levante della A12 da parte della Polstrada di Chiavari. Gli agenti di Chiavari, peraltro, sono particolarmente attenti al problema delle discariche abusive: proprio a tale scopo martedì avevano effettuato un servizio mirato, in collaborazione con gli uomini del corpo forestale di Lavagna, operando principalmente in valle Sturla e val Graveglia.
Da “Il Messaggero” del 29 agosto 2004 Veliterno preso a Nettuno per furto d’auto
Un uomo di 37 anni, Stefano Veccia, di Velletri, è stato arrestato a Nettuno per furto aggravato. Ad arrestarlo sono stati gli agenti di due pattuglie della polizia stradale, dopo un inseguimento. L’uomo era a bordo di una nuova Fiat 500 che procedeva ad una certa velocità in via Santa Barbara, proprio davanti alla scuola della Polizia di Stato. Gli agenti delle pattuglie del distaccamento mobile, come di consueto in servizio durante le notti estive sul litorale sud della provincia romana, hanno intimato l’alt, ma l’utilitaria non si è fermata. Ne è scaturito un inseguimento che si è concluso in poche centinaia di metri. L’uomo ha tentato ancora di resistere, ma in breve è stato arrestato. La Fiat 500 è risultata essere stata rubata davanti ad un bar della stessa Nettuno e al suo interno è stata rinvenuta una pistola giocattolo.
Da “Il Messaggero” del 29 agosto 2004 Scuola di Polizia di Spoleto, Nobili lascia la direzione
SPOLETO. Il primo settembre lascerà la direzione della scuola allievi agenti di Polizia, il dirigente superiore, Ciro Nobile. L’alto ufficiale assumerà infatti la direzione del compartimento della Polizia stradale della regione Calabria. Un settore nuovo per il dottor Nobile e soprattutto impegnativo per la vasta rete stradale, controllata dal compartimento regionale, anche per i trinchi autostradali. Al dirigente vadano i migliori auguri di buon lavoro in Calabria, da parte della redazione de Il Messaggero.
Da “Il Gazzettino” del 29 agosto 2004 Allarme bomba, autostrada chiusa Sono intervenuti gli artificieri che alle 21 e 30 hanno fatto esplodere la scatola misteriosa Alberto Garbellini
Rovigo. Un pacco sospetto tra i new jersey dell’autostrada, cavi che spuntano da una scatola e che sembrano collegati ad una batteria. Scatta l’allarme bomba che per qualche ora tiene impegnate le forze di polizia del Polesine. Tutto inizia quando alla polstrada di Rovigo arriva una telefonata che segnala l’avvistamento di alcuni uomini che in autostrada, sotto il cavalcavia della Transpolesana, avrebbero nascosto tra i new jersey che separano le carreggiate un pacco sospetto. Sono circa le 19.30 e la macchina delle forze dell’ordine si mette in moto. Effettivamente sotto il cavalcavia di Villamarzana viene avvistato un pacco, un involucro da cui spuntano dei cavi collegati a quella che sembra essere una batteria. Si sospetta possa trattarsi di un ordigno rudimentale, si attivano tutte le procedure di sicurezza. Sul posto si precipitano i responsabili della polizia stradale di Rovigo, guidati dal comandante Bruno Zito, vengono allertati anche gli artificieri di Padova. Scende l’oscurità e l’autostrada è trapuntata dei lampeggianti delle auto della polizia, sul posto anche uomini della digos e della squadra mobile. A dare man forte arrivano pure i carabinieri. Il cavalcavia che sovrasta l’autostrada viene setacciato palmo a palmo con l’ausilio delle lampade. Occorre però scoprire cosa contiene quel pacco. Si diffonde la voce del passaggio in serata, lungo l’A13, di un diplomatico americano. Notizia che poi verrà smentita, il diplomatico era già transitato in mattinata. Gli artificieri intanto vogliono vederci chiaro, occorre aprire quel pacco, e per farlo in sicurezza viene applicata una microcarica per farlo brillare. L’autostrada viene chiusa, all’altezza dell’autogrill di Rovigo e del casello di Occhiobello. Bisogna chiudere anche la Transpolesana, un’auto della polizia ferma il traffico da una parte, dall’altra ci pensa una pattuglia dei carabinieri. Mancano pochi minuti alle 21.30 quando in autostrada non transitano più veicoli, l’A13 resterà chiusa per una decina di minuti. La miccia detonante, intanto, è stata applicata al misterioso pacco, gli artificieri fanno allontanare tutti di qualche decina di metri. Poi lo scoppio, una detonazione secca, amplificata dalle travature in cemento del cavalcavia che fanno da cassa di risonanza. Gli artificieri allungano lo sguardo fra i new jersey per esaminare il contenuto dell’involucro. «Tutto a posto - esclamano - non c’è niente». Un falso allarme, dunque, il misterioso pacco altro non era che una scatola in plastica contenente materiale da cantiere, c’erano anche dei cavi che potevano sembrare inneschi di un ordigno. Più tardi si saprà anche che le persone che in un primo tempo erano state viste nascondere qualcosa sotto al cavalcavia, in realtà si erano fermate a cambiare una gomma. Tutto risolto, dunque, l’autostrada viene riaperta, il traffico riprende a fluire anche sulla Transpolesana, tutto ritorna alla normalità.
Da “Il Messaggero” del 29 agosto 2004 Alla guida di un’auto rubata tenta la fuga all’alt della stradale: rincorso e fermato a S. Barbara Co.Nic.
Aveva diverse cose da nascondere e pensava di farla franca sfuggendo all’alt che un agente della polizia stradale gli aveva intimato, ma in poche centinaia di metri è stato raggiunto, bloccato e arrestato. E’ accaduto all’1,30 della notte tra venerdì e sabato, lungo via Santa Barbara a Nettuno, davanti alla caserma della scuola della polizia di stato. L’uomo, Stefano Veccia, 37 anni, di Velletri, era a bordo di una nuova Fiat 500, che, procedendo ad una certa velocità, sfrecciava senza fermarsi all’alt intimato da uno degli agenti di due pattuglie del distaccamento mobile della polstrada, come di consueto in servizio durante le notti tra giugno e settembre sul litorale sud della provincia romana. Ne è scaturito immediatamente un inseguimento che si è concluso in poche centinaia di metri. L’uomo ha tentato ancora di resistere, ma in breve è stato arrestato. La Fiat 500 è risultata essere stata rubata poco prima davanti ad un bar della stessa Nettuno e al suo interno è stata rinvenuta una pistola giocattolo.
Da “Il Mattino” del 29 agosto 2004
LA PREVENZIONE
Oltre 350 infrazioni al codice della strada accertate, 25 patenti di guida ritirate, oltre 900 punti decurtati, una persona denunciata per guida in stato di ebbrezza: è questo il bilancio di un servizio di controllo effettuato dagli agenti della polizia stradale del compartimento di Napoli lungo la tangenziale la notte scorsa, nei pressi di Agnano. In particolare, le pattuglie specializzate nell’utilizzo delle apparecchiature per il rilevamento della velocità - autovelox e provida - hanno accertato oltre 300 infrazioni connesse al superamento dei limiti di velocità. È stata inoltre rilevata una certa frequenza delle violazioni inerenti l’utilizzo delle cinture di sicurezza, per un totale di circa il 5 per cento delle infrazioni contestate. Nel corso dei controlli, sono state accertate complessivamente oltre 350 infrazioni di cui 25 implicanti il ritiro della patente di guida. Inoltre sono state ritirate cinque carte di circolazione. I punti decurtati dalle patenti di guida, al termine dei controlli, sono stati oltre 900. Duranti i controlli è stato inoltre utilizzato un nuovo tipo di etilometro in dotazione sperimentale alla polizia stradale di Napoli: una persona è stata denunciata perché alla guida di un motociclo in stato di ebbrezza.
Da “Il Mattino” del 29 agosto 2004 Controesodo, inseguimento mortale GIANNI COLUCCI
La vittima, Michele Luciano, 40 anni, nell’impatto ha riportato gravissime ferite al capo. Il medico dell’ambulanza dell’Humanitas, giunto sul posto, non ha potuto che costatarne il decesso. A guidare la vettura era Gerardo Chirichella, 29 anni, originario di Polla. Quando gli agenti della Stradale lo hanno estratto dalla vettura, praticamente illeso, era in stato di choc, urlava: «Michele, Michele». Ricoverato al San Leonardo, i medici gli hanno medicato qualche escoriazione e l’hanno subito dimesso. Ora è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovrà spiegare i particolari del folle pomeriggio in autostrada. Rischia grosso, un’incriminazione per omicidio. La dinamica. È stata la balorda idea dei due in Mercedes di non fermarsi all’alt della Stradale a scatenare l’inseguimento tra il traffico intensissimo. Erano stati proprio i vacanzieri che rientravano a segnalare alla Stradale le spericolate manovre della Mercedes tra il lungo serpentone di auto. Una pattuglia si è messa sulle tracce della Mercedes intercettandola poco prima di Battipaglia. Un inseguimento durato qualche decina di chilometri e finito con lo schianto su un carro gru. La Mercedes, superato lo svincolo di Battipaglia, s’è immessa sulla corsia di emergenza, nel tratto dell’autostrada dove ci sono già le tre corsie di marcia, ma ha incontrato nella sua folle corsa il carro attrezzi, fermo per effettuare un soccorso ad un’auto in panne. La Mercedes è piombata sullo spigolo sinistro del pianale che ha tagliato, come una lama nel burro, la capote dell’auto all’altezza del finestrino del passeggero. Per Luciano, seduto sul sedile anteriore, non c’è stato niente da fare: ha avuto il cranio frantumato nell’impatto. Una squadra dei vigili del fuoco di Eboli, per estrarre l’uomo dalle lamiere della vettura, ha lavorato a lungo con la fiamma ossidrica. I resti dell’uomo sono stati composti nella sala mortuaria dell’ospedale di San Leonardo a Salerno. Il traffico rimasto bloccato per circa mezz’ora, ha poi ripreso a scorrere lentamente. Solo verso le 20 la situazione è andata normalizzandosi. |