IL TIRRENO Festa gratis in piazza per
Capodanno
Gli organizzatori: così teniamo i
giovani al riparo dalle stragi sulle strade VOLTERRA. La discomusic degli anni Settanta e Ottanta la
farà da padrona per San Silvestro sul palcoscenico e dal grande schermo che
saranno allestiti in piazza dei Priori per festeggiare la notte più lunga
dell’anno. Dopo un capodanno di blackout, lo scenario della città etrusca torna
protagonista: tutti in piazza il 31 dicembre a partire dalle 23, per ascoltare musica
e divertirsi, al riparo - è una delle tesi principali che hanno spinto
l’amministrazione comunale a organizzare la festa - dalle insidie che le
strade, la notte, portano inevitabilmente con sé, soprattutto per i più
giovani.Lo spettacolo, che
va sotto il titolo “The fabolous ’70 and ’80”, sarà condotto da Enrico
Tagliaferri, dj, speaker radiofonico e doppiatore, già direttore artistico di
Radio Cuore. Dalla consolle sul palco in piazza dei Priori, Tagliaferri
sceglierà i brani musicali più noti dei decenni Settanta e Ottanta: dai Bee
Gees a Glorya Gaynor, da Donna Summer ai Village People, ai Supertramp.La lista è lunga e
- negli auspici degli organizzatori - sarà di gradimento della platea: per i
più giovani perché la riscoperta della disco di quel periodo è un fenomeno
musicale in corso, per i meno giovani perché quella musica porterà sicuramente
loro in mente ricordi piacevoli. E mentre la musica si diffonderà nell’aria, in
contemporanea sul grande schermo scorreranno le immagini, video originali dei
protagonisti di quell’epoca.Non trascurabile è
il fatto che la festa sarà gratis per tutti. Grazie, in questo caso, a una
serie di sostenitori: oltre all’amministrazione comunale, hanno dato un
contributo le associazioni di categoria, la Pro Loco, alcune ditte private, la
Cassa di Risparmio di Volterra e la Fondazione Crv.La festa di San
Silvestro, spiega l’assessore Giacomo Santi, nasce quest’anno «per rispondere a
due esigenze in particolare. Da una parte quella di creare un’opportunità
soprattutto per i giovani, evitando loro di spostarsi in automobile, con il
rischio che possano incorrere in incidenti stradali. Per questo abbiamo anche
bandito la vendita di bevande alcoliche in piazza (*). Ricordiamo bene
quanti genitori, due anni fa, dopo la festa organizzata sotto il tendone nel
parcheggio di Docciola, vennero a ringraziare per aver organizzato
un’iniziativa che aveva tenuto a Volterra i propri figli».Seconda esigenza,
quella rappresentata dagli esercizi pubblici volterrani. La festa in piazza,
spiega ancora l’amministratore, sarà un gradevole corollario a cene di San
Silvestro e all’attività in genere di locali come bar, pub, pizzerie e
quant’altro che hanno sede soprattutto nel centro città.A breve (nelle
previsioni a partire dalla prossima settimana), prenderà il via una campagna
informativa e promozionale della festa, fatta (con poche spese) a suon di
cartoline e locandine. Il messaggio preparato è semplice e chiaro: “Auguri per
un buon 2008. Il 31 dicembre a Volterra, a partire dalle 23, musica in piazza
dei Priori con Enrico Tagliaferri. Palco e grande schermo con video degli anni
Settanta e Ottanta”.La festa andrà
avanti ben oltre mezzanotte, fin quando il tempo atmosferico e la temperatura
lo permetteranno.Barbara Antoni
EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da TELEREGGIO.IT) Stop all’alcol dopo le 17.30L’assessore alla Attività produttive del comune Mimmo Spadoni ha firmato oggi l’ordinanza che vieta la vendita da asporto di bevande alcoliche nella zona della stazione ferroviaria. Rientrano nella delibera gli esercizi commerciali di piazzale Marconi, viale IV Novembre, via Turri, via Eritrea e via Paradisi. Resta invece possibile la somministrazione sul posto, cioè all’interno dei locali o nelle distese. In pratica sono esclusi dal provvedimento bar, birrerie, fast food. Nell’ordinanza, che entrerà in vigore tra 15 giorni, non rientra la storica enoteca Tricolore. ’L’amministrazione comunale è impegnata nella riqualificazione del quartiere della stazione con politiche volte al miglioramento della qualità urbana e del vivere civile’. Questo il commento dell’assessore Spadoni alla firma dell’ordinanza che mira ad eliminare gli oramai quotidiani episodi di bivacco e ubriachezza. L’amministrazione comunale è già intervenuta nella stessa zona negli anni scorsi con ordinanze che stabiliscono l’obbligo di chiusura alle 19,30 per le attività commerciali e artigianali di prodotti alimentari, comprese le bevande alcoliche. Nonostante questo, negli ultimi mesi gli abitanti hanno continuato a lamentare situazioni di forte disagio dovute a persone che consumavano alcolici lungo le strade in questione. Le multe per i titolari di esercizi che trasgredissero all’ordinanza vanno da 83 a 500 euro. Per casi di particolare gravità o recidiva è prevista la sospensione dell’attività di vendita fino ad un massimo di 20 giorni. IL GAZZETTINO (Belluno) Secondo l’Osservatorio regionale per l’infanzia e
l’adolescenza, nel capoluogo la situazione più critica sia per la piccola
violenza quotidiana che per bicchiere e sigaretta facili LA PROVINCIA DI LECCO Raid in maschera, la città si risveglia tra i rifiutiUna trentina di giovani ha divelto
cestini e cartelli, rovesciato fioriere, lanciato carta igienica sulle
luminarie natalizie Il tutto per gioco: erano vestiti da Carnevale e prima del
blitz vandalico sono stati visti bere e fumare in sei locali
Sacchi neri depositati fuori da abitazioni e negozi sventrati e contenuto in libera uscita; vasi di fiori rovesciati e rotti, cartelli divelti, contenitori delle riviste pubblicitarie prese a calci e buttate in mezzo alla strada, carta igienica lanciata sui fili delle luminarie e srotolata a mo’ di lenzuolo. «Una schifezza», riassume in una parola un passante, testimone all’una di notte dell’esito di un raid vandalico. Forse giustamente, forse ingiustamente, è sospettato un gruppo di trenta giovani, ragazzi e ragazze, in parte vestiti in maschera, volto scoperto, anche se con copricapo calato fin sul naso e sciarpe sulla bocca. Qualcuno dice che avevano anche botti, fatti scoppiare ogni tanto, ma non c’è riscontro su questo particolare, proprio di Hallowen e non di una notte di vigilia della festa della Madonna di dicembre. Dapprima hanno girato per sei locali: sembra disponessero di buoni per una consumazione in ciascuno, per un totale di 15 euro. Si sono poi soffermati fuori dai locali, un po’ di fumo e qualche schiamazzo e fin qui, nessuno avrebbe avuto da eccepire, salvo lo stato d’ebbrezza personale. Doveva essere una sfida, secondo quanto s’è appreso, una specie di gioco, ma alla fine ha superato i limiti e il risultato l’hanno visto i primi comaschi che ieri mattina sono usciti presto da casa: una furia devastatrice. Fioriere divelte e contenuto lungo le strade del centro e la Canturina, sacchi dell’immondizia scaricati sul selciato, cartelli piegati, espositori buttati qua e là, tiro a segno sulle luminarie con lattine. Alle sei di ieri, ha aperto i cancelli la sede in via Stazzi di Acsm Ambiente. Fuori c’erano carabinieri e polizia ad aspettare gli uomini della nettezza urbana: il primo ad essere avvertito che c’era urgenza di intervento in città murata è stato il direttore, Alvaro Rose che ha organizzato le squadre: due idropulitrici che dovevano lavorare su altre zone sono state mandate in centro e si sono messe subito all’opera per recuperare la terra delle fioriere e poi i rifiuti sparpagliati, radunati con le ramazze. «Una situazione difficile - dice il presidente di Acsm Ambiente, Bruno Villa - per ripulire la città imbrattata, i miei uomini hanno lavorato quattro ore, fino alle dieci, ieri mattina, lavoro straordinario. O meglio, è stato raddoppiato per intensità: in un giorno di festa e di shopping, non c’era tempo da perdere». Villa è naturalmente orgoglioso dei suoi uomini e del suo direttore che non ha indugiato a provvedere: «Mi spiace solo per le forze dell’ordine che li hanno aspettati a lungo. Ma l’orario è alle sei, non potevamo saperlo prima, ci siamo messi immediatamente all’opera». I costi non possono essere quantificati, finora, né i sospetti confermati: l’ipotesi è che i responsabili siano venuti da fuori, per fare un blitz a Como, verosimilmente al culmine della notte, quando hanno finito il giro dei locali in città e hanno deciso di tornare a casa o di continuare da altre parti. Resta da chiarire perchè qualcuno aveva vestiti da Carnevale. Anzi, travestimenti, pantaloni e maglie strane, ma forse doveva essere un gioco, appunto. È degenerato. «Questa scorribanda - dice il presidente Villa - non è la prima. È solo molto più consistente delle altre. Da sempre, noi raccomandiamo ai gestori dei bar di ritirare gli espositori con le riviste: sappiamo che vengono prese a calci. Da sempre, raccomandiamo di non depositare i sacchi neri la sera, fuori dalle abitazioni e dai negozi. Fino al mattino dopo, non possono essere ritirati. C’è sempre qualche maleducato in giro, qualcuno che perde il senno». Alla sera, un mezzo di Acsm Ambiente, con l’operatore, gira a raccogliere carta e cartoni dei negozi e al cittadino è richiesto un sacrificio in più: scendere al mattino a portar fuori i sacchi. Fuori, di notte, rappresentano anche un problema estetico. Ma, prima di tutto, non ci si può fidare. «Di notte, ne succedono tante, di cose - aggiunge Villa - bisognerebbe prevederle. Mi rendo conto che al cittadino chiediamo un’attenzione in più. Ma che cosa possiamo fare, d’altro?». Non rimane che la ramazza. Maria Castelli IL TRENTINO di Nicola Filippi EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da TARGATOCN) Albese: controlli serrati dei
CarabinieriI Carabinieri della Compagnia di Alba hanno eseguito negli
ultimi due giorni una serie di controlli su strada mirati al contrasto della
guida in stato di ebbrezza derivante dall’abuso di sostanze alcoliche, fenomeno
che è tra le principali cause del verificarsi di incidenti stradali. Il bilancio dell’operazione, conclusasi nelle prime ore di
questa mattina, è di 5 automobilisti denunciati alla Procura della Repubblica
di Alba per il reato di guida in stato di ebbrezza e, contestualmente,
segnalati alla Prefettura di Cuneo per la sospensione della validità della loro
patente di guida. Per quattro automobilisti su cinque indagati la
percentuale di alcool nel sangue è risultata essere superiore all’1,00 %,
soglia oltre la quale lo stato di euforia viene sostituito da uno stato di
confusione mentale e di totale perdita della lucidità con conseguente
sonnolenza molto intensa, con tutti i rischi che ne derivano. Particolarmente grave il caso di un pensionato 58enne originario delle Langhe sorpreso ubriaco alla guida della propria vettura per la settima volta nell’arco degli ultimi cinque anni ed addirittura, sottoposto alla prova dell’ETILOMETRO, risultato con un tasso alcolemico nel sangue di ben 2,92% (quasi sei volte superiore al limite di legge fissato in 0,5 %). Per lui, alla luce delle recenti e più incisive modifiche normative, questa volta è scattato l’immediato e probabilmente definitivo ritiro della patente di guida ed il sequestro amministrativo del veicolo. L’uomo peraltro, oltre a non essere affatto nuovo a reati analoghi, ha anche numerosi precedenti penali per furto di superalcolici e più volte denunciato dai militari. Tre anni addietro si era reso protagonista di un investimento ai danni di un pedone che non ha ancora riacquistato la piena funzionalità delle gambe ed anche in quel caso venne accertata l’ubriachezza del conducente. ADNKRONOS INCIDENTI: UBRIACO INVESTE E UCCIDE UNA PERUVIANA A
TORINO, ARRESTATO LA STAMPA In via Botticelli Tragedia poco dopo mezzanotteUbriaco al volente uccide una donna
sul marciapiede La vittima aveva 37 anni.
l’investitore: perso il controllo Giuseppe LegatoEra ubriaco. Forse per questo no
si è accorto di quella donna che stazionava sul marciapiede di via Botticelli
all’angolo con via Basse di Stura. Lui, un ragazzo di 34 anni, stava viaggiando
sulla sua Alfa Romeo GT in via Botticelli, in direzione piazza Derna. Era
passata da poco la mezzanotte. Ha perso il controllo dll’auto ed è andato a
finire contro il marciapiede. La ragazza, che secondo la ricostruzione di alcuni testimoni, potrebbe anche essere
una prostituta, è stata travolta.non ha fatto in tempo a spostarsi. L’urto è
stato violentissimo: il suo corpo è stato sbalzato a una ventina di metri di
distanza. Per Carmen Maceac, romena di 37 anni, non c’è stato niente da fare.
I soccorsi del 118 sono arrivati subito: medici e infermieri hanno provato a rianimarla, ma senza successo. Poco dopo l’una Carmen è morta a seguito dei traumi interni causati dall’incidente. Un destino atroce. Il guidatore è sceso dalla macchina: giaccone scuro, capelli lunghi e sguardo impietrito ha provato a spiegarsi con i presenti. I testimoni hanno riferito che era visibilmente choccato. Diceva: “non so cosa mi è successo. La macchina mi è scappata, ho perso il controllo. Non so come sia stato possibile”. Come sia stato possibile lo hanno capito gli agenti della polizia municipale qualche minuto dopo: l’autista era ubriaco. La conferma è arrivata dai risultati della prova etilometrica a cui l’hanno sottoposto immediatamente. Il ragazzo a quel punto ha avuto un malore. È stato accompagnato all’ospedale San Giovanni Bosco. La squadra infortunistica dei vigili urbani lo ha denunciato per omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza. Della ragazza si sa ben poco. Dagli accertamenti svolti dai civich risulta residente in via san Pio VII, nel cuore di Mirafiori, ma al civico indicato non compare il suo cognome neanche tra i campanelli. Per ora, la polizia non ha potuto avvertire nessuno della sia morte. La ragazza non risulta avere alcun parente a Torino. IL SECOLO XIX Quattro auto contro la cisterna, sei feritiPoco dopo le 24 di questa notte, incidente all’interno
della galleria Diano Castello, tra San Bartolomeo al Mare e Imperia,
sull’autostrada A10.
Quattro auto e una cisterna sono entrate in collisione tra loro per cause ancora al vaglio della Polizia Stradale del capoluogo; sei, in totale, le persone rimaste ferite, ma in modo non grave. Gli agenti, comunque, hanno ritirato la patente a un uomo di 42 anni, originario di Imperia, che guidava in stato di ebbrezza. Non è ancora chiaro se l’uomo - che aveva nel sangue un tasso alcolico pari a 1,42 g/litro, contro lo 0,5 consentito - possa essere ritenuto responsabile dell’accaduto. IL TIRRENO Fuori strada con alcol e coca nel
sangue
L’incidente all’alba sulla Geodetica, gravi i due trentenni a bordo
dell’auto La macchina si è ribaltata abbattendo un muro e finendo in un
giardino. I pompieri hanno lavorato due ore per liberare i feriti
PIOMBINO. Una serata fuori controllo, finita a tarda notte fuori strada
dopo una leggera curva a destra con la macchina che sbanda da una parte
all’altra della carreggiata lungo la Geodetica in direzione Piombino
all’altezza di Montegemoli. Nella sua corsa la Fiat Punto con a bordo due
persone travolge un cartello stradale, si ribalta una volta, due, prima di
uscire di strada all’altezza del distributore di benzina, sbatte contro il
cancello di una casa distruggendo anche il muro di cinta prima di entrare in
giardino e fermarsi. I pompieri hanno dovuto lavorare quasi due ore, fino alle
6,30 di ieri mattina per estrarre dalla Punto i corpi malconci di A.Y., 30enne
marocchino e della sua connazionale S.L., di due anni più giovane. Entrambi
sono ricoverati in gravi condizioni a Villamarina. Sull’uomo che era al volante
l’esame tossicologico ha dato esito positivo.
Secondo i risultati degli esami compiuti ieri mattina in ospedale, il
30enne quando era al volante dell’auto avrebbe avuto un tasso alcolemico
quattro volte superiore rispetto a quello consentito. Inoltre nel sangue
sarebbero state rilevate tracce di oppiacei e cocaina. Un mix che avrebbe
alterato e di molto riflessi e percezioni dell’uomo che complice anche la
velocità ha perso il controllo della Punto sull’asfalto dove aveva iniziato a
piovere da poco.
Secondo la nuova normativa adesso il conducente rischia fino a 6mila euro
di multa e l’arresto fino a sei mesi oltre alla sospensione della patente fino
a un anno per la guida in stato di ebbrezza. Inoltre per essersi messo al
volante dopo aver assunto sostanze stupefacenti c’è un’ammenda fino a 4mila
euro e l’arresto fino a sei mesi.
«Abbiamo sentito solo un colpo, un tonfo nella notte», hanno raccontato i
padroni della villetta che hanno fatto denuncia ai carabinieri per i danni
subìti al muro di cinta e ai cancelli. «Eravamo a letto e non siamo usciti
dalla camera, a certi rumori con l’acciaieria vicino siamo abituati», hanno
raccontato ai loro familiari che ieri mattina hanno trovato il cancello divelto.
Sul bordo della strada è rimasto un seggiolino per bambini e un ombrello
rosa oltre a scarpe, alcuni abiti e un paio di cd musicali che erano
nell’abitacolo.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri i due stavano tornando a
Piombino dopo una serata in compagnia. Alle 4,30 il marocchino alla guida ha
perso il controllo dell’auto innescando la carambola. Al suo fianco la donna
avrà pensato di essere in un incubo: nell’agosto del 2006 era in compagnia del
marito che perse la vita in un incidente stradale simile a quello dell’altro
notte.
Quando all’alba di ieri sono arrivati i soccorsi allertati da un
automobilista che ha assistito all’incidente i due erano incastrati nell’auto.
I pompieri hanno dovuto lavorare due ore con l’estrattore per liberare prima
l’uomo e poi la donna dalle lamiere.
All’ospedale di Villamarina all’uomo è stato diagnosticato un forte
trauma cranico e la rottura di un braccio, mentre la donna ha riportato diverse
ferite, anche gravi, lungo tutto il corpo. I due sono ancora sotto osservazione
ma non sarebbero in pericolo di vita.
Federico Lazzotti
IL GAZZETTINO (Rovigo) Esce di strada con l’auto Grave, è
in Rianimazione AdriaGrave incidente ieri mattina, poco prima delle 11, sulla
regionale 516 tra Adria e Cavarzere, in località Passetto. Un romeno di 34
anni, A.M., alla guida di una Golf proveniente da Cavarzere in direzione Adria
è uscito di strada ed è finito nel campo sottostante.L’auto è sbandata probabilmente anche a causa del fondo
stradale scivoloso a causa della pioggia battente: ha girato come una trottola
ed è andata a sbattere con la parte laterale, contro un platano. Poi è
precipitata lungo la scarpata e nel campo. Il romeno è rimasto incastrato.
Avvertiti da alcuni passanti sono arrivati i mezzi dei Vigili del fuoco di
Adria e Cavarzere e i Carabinieri di Cavarzere. Per estrarrlo dall’auto i
pompieri hanno dovuto tagliare i cardini della portiera. Con l’ambulanza del
Suem, A.M. è stato trasportato al Pronto soccorso di Adria dove i sanitari gli
hanno riscontrato un livello di alcol nel sangue superiore ai 2 grammi per
litro. Il romeno è stato ricoverato in rianimazione con prognosi riservata.Intorno alle 18 si è verificato uno spettacolare
tamponamento lungo la Statale 16 a Bosaro: una vettura è rimasta in bilico sul
ponte del Canalbianco e sono intervenuti Vigili del fuoco di Rovigo e Polstrada
di Adria. Non ci sono stati feriti.Cristina Fortunati LA NAZIONE CRONACA LIVORNO IL MATTINO Ubriaco, minaccia i passanti Ubriaco si è piazzato in mezzo alla strada cercando di fermare i veicoli in transito dopo aver molestato delle giovani donne nei pressi del parcheggio. Un uomo di 46 anni A.P. bloccato ieri dai vigili urbani, diretti dal comandante Filippo Meluso, in piazza S.Francesco su richiesta di numerosi automobilisti. È stato denunciato per ubriachezza molestia e pagherà una sanzione. Con una bottiglia in mano si era piazzato in strada sputando anche contro le vetture. L’ARENA DELITTO ALLO SCALO MERCI. IL TIRRENO Fidanzata lo lascia, lui beve e
picchia carabinieri e poliziotti Il quarantenne era entrato nel bar che lo aveva
cacciato con una spranga di ferro MASSA. Ha iniziato a bere da qualche settimana Giorgio
(nome di fantasia). A fargli venire la voglia di alzare il gomito è stata la
fidanzata, anzi ex fidanzata. La donna ha lasciato il quarantenne perché il
loro rapporto non era più quello di una volta e lei aveva deciso di rifarsi una
vita lontano da quello che qualche anno fa considerava l’uomo della sua vita.Giorgio, appena rimasto single, ha iniziato a bere superalcolici. Forse per dimenticare, forse per non pensare. L’altra sera aveva bevuto più del solito - in un locale vicino al mercato gestito da un suo caro amico - ed è diventato subito molesto. Prima ha iniziato a inveire contro il mondo, poi quando è stato invitato a uscire dal locale perché stava per chiudere ha fatto il diavolo a quattro: «Non esco, io resto qui quanto mi pare». Il barista, non senza fatica, lo ha trascinato all’aperto dopo un diverbio piuttosto concitato. Giorgio invece di tornare a casa è andato a prendere una spranga di ferro ed è tornato nel bar. Per fortuna il titolare del locale aveva chiamato carabinieri e polizia: quattro uomini contro uno. Lui però aveva la spranga di ferro e ne ha mandato tre tutori dell’ordine all’ospedale (prognosi dai tre ai sette giorni). A tradire Giorgio il pavimento bagnato (era appena stato pulito prima della chiusura). Il quarantenne è scivolato ed è stato immobilizzato da agenti e militari. È stato portato all’ospedale per un tso: gli hanno trovato il tasso alcolico quattro volte quello consentito e lo hanno denunciato. BRESCIA OGGI VIA VALSAVIORE AGR Firenze: dopo festa si sveglia
chiuso in baracca, derubatoFIRENZE, 08 Dicembre 2007 - Dopo aver partecipato ad una festa di compleanno in una villa, a Firenze, si è svegliato dentro una baracca chiusa dall’esterno, senza scarpe, giubbotto e cellulare. E’ quanto ha raccontato ai genitori un fiorentino di 18 anni, che sostiene di non ricordare cosa gli sia successo da una certa ora della notte in poi e che non esclude di essere stato narcotizzato. Il ragazzo, che era in stato confusionale, ha detto di aver bevuto ma di non essersi drogato. Stamani è uscito dalla baracca rompendo il vetro di una finestra. La madre ha denunciato il fatto alla polizia. IL TRENTINO Grigno, barista nei guai serviva
alcol ad ubriaco GRIGNO. Ha dato da bere ad un cliente del bar nonostante fosse evidente il suo stato di ubriachezza. Con questa accusa i carabinieri di Grigno hanno denunciato un barista del paese. In base alla ricostruzione dell’episodio, nei giorni scorsi in un bar del paese si è presentato al bancone un uomo che, a quanto pare, mostrava in maniera chiara i segni dei tanti bicchieri di alcol che aveva bevuto fino a quel momento. Non contento aveva chiesto di averne ancora un altro e il barista l’ha accontentato. La legge, però, prevede l’obbligo per chi serve in un bar di rifiutare l’alcol a chi ne ha già bevuto troppo, a chi, insomma, si presenta in evidente stato di alterazione alcolica. Da qua la denuncia. IL TRENTINO Per la difesa non aveva bevuto, ma solo mangiato un
dolcetto al liquore «Sobrio, ma tradito da un cioccolatino»
Patente restituita all’autista di
linea trovato positivo all’etilometro LUCA MARSILLI
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