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Notizie brevi 10/12/2007

Domani L’incontro tra sindacati e il Ministro Bianchi - Sciopero dei Tir, blocchi nelle autostrade

Scattata nella notte l’agitazione degli autotrasportatori
Disagi in tutti i principali nodi della rete

foto Coraggio - archivio Asaps

ROMA - Scatta «bisonte selvaggio» ed è subito paralisi: sono pesanti i disagi alla circolazione in tutti i principali snodi autostradali con l’avvio dei cinque giorni di sciopero dei Tir, scattato a mezzanotte. Centocinquanta punti presidiati in tutta Italia, tutti i principali varchi di accesso ai porti bloccati così come i valichi e i nodi stradali e infrastrutturali strategici del Paese. Scattato alla mezzanotte, il fermo nazionale dell`autotrasporto è stato confermato nonostante la convocazione dei sindacati al ministero dei Trasporti, domani. L’agitazione sta registrando in queste ore - ha affermato Maurizio Longo, responsabile nazionale di Cna Fita - un`adesione pressoché totale a conferma, se ancora ve ne fosse bisogno di uno stato di reale esasperazione della categoria". Alcune stazioni di servizio sulla rete, che attendevano per questa mattina i rifornimenti, sono già rimaste a secco.

AL NORD - In Veneto gli autotrasportatori presidiano la tangenziale di Mestre, con blocchi delle corsie che hanno causato in carreggiata ovest fino a 16 km di coda. I camion hanno paralizzato in particolare la tratta da Quarto D’Altino (Venezia) al casello di Mestre Villabona.
L’agitazione sta creando disagi sulla A4 nel tratto Milano-Brescia con code a Capriate, Seriate e Bergamo e conseguenti rallentamenti in autostrada. Sulla A7, nel tratto Genova- Bolzaneto la circolazione è bloccata nei due sensi. Sulla A1 Milano-Napoli, coda di 4 km in uscita a Firenze Certosa per chi proviene da Milano.

AL CENTRO - Traffico in tilt alle porte di Roma. Chiusa la diramazione Roma-nord tra Appiano Romano e Settebagni in entrambe le direzioni. Numerosi tir fin dalle prime ore di questa mattina sono fermi sulla A1 all’altezza di Fiano Romano. La protesta ha bloccato il traffico in entrata nella capitale nella parte di Roma nord. Al momento secondo una prima stima i tir sono oltre 700. Per coloro che sono diretti a Roma, Autostrade per l’Italia consiglia di percorrere la bretella della A1 per poi immettersi sulla A24 Roma-L’Aquila in direzione della Capitale. Sempre nella parte di Roma nord il traffico in uscita è invece, secondo la polizia stradale, scorrevole.

AL SUD - In Campania sulla A3 Napoli-Salerno è bloccato il tratto tra Cava dei Tirreni e Nocera in direzione Napoli. Traffico a rilento su molte strade della Puglia con decine di camion e mezzi fermi fermi sulla tangenziale di Bari, sulla superstrada Brindisi-Lecce, sulla statale 100 nel Tarantino, nei pressi di Mottola. Nonostante le rassicurazioni dei "padroncini", che avevano annunciato una protesta limitata al volantinaggio, disagi anche in Sicilia dove la protesta fa tornare alla mente con inquietudine la clamorosa serrata del 2000 che mise in ginocchio l’Isola per settimane. IDisagi significativi sullo stretto di Messina dove decine di tir, divisi in gruppi, con picchetti di camionisti e volantinaggi, stanno di fatto impedendo ai mezzi pesanti di imbarcarsi sulle navi traghetto sia nel porto di Mili, sia negli approdi della stazione marittima e della Rada San Francesco.


INFOLINE - Il consiglio è quello di evitare le autostrade quando possibile: per informazioni in tempo reale e indicazioni di percorsi alternativi chiamare il numero 840-04.21.21.

DOMANI L’INCONTRO MINISTRO-SINDACATI - L’agitazione è scattata nonostante la convocazione al ministero dei Trasporti, definita come «tardiva e priva di garanzie concrete» dalle organizzazioni dell’autotrasporto che hanno indetto la protesta - Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap L, Sna Casartigiani, Fiap M, Unitai. I sindacati, pur confermando il fermo nazionale, si sono comunque detti «disponibili a partecipare all’incontro». All’origine dello sciopero, spiegano le associazioni dell’autotrasporto, la mancata attuazione degli impegni assunti dal governo nel febbraio scorso e il mancato inserimento in Finanziaria delle risorse necessarie ad evitare che il settore continui a perdere competitività nei confronti dei concorrenti europei. «Questo è un fermo della disperazione. Il governo guarda ai piccoli ma dà sempre ragione ai grandi», commenta intanto il responsabile nazionale della Cna Fita, Maurizio Longo, ricordando che si tratta «di un settore debole dal punto di vista contrattuale che soffre di una deregolamentazione in atto, con norme inapplicabili». Secondo Longo, «mai come in questo momento, dal dopoguerra, si è assistito ad una tale moria di imprese di autotrasporto. O ribaltiamo questi risultati - ha aggiunto - o non abbiamo altre chance».

Da corriere.it

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Lunedì, 10 Dicembre 2007
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