Un autotrasportatore non sereno, un’impresa che non riesce a quadrare i conti fra costi di gestione e ricavi dal committente, costituiscono un indiscutibile fattore di rischio aggiunto, rispetto alla già difficile situazione della sicurezza stradale. Per questo l’Asaps esprime la propria preoccupazione partendo da alcuni indiscutibili elementi di valutazione. Il nostro Paese, con l’80% delle merci trasportate su gomma - un settore che incide in una misura del 14% del PIL e con una incidenza sui costi dei prodotti che è vicina al 20% dei prezzi finali - non può permettersi di vivere una conflittualità esasperata col mondo dei Tir. I fattori del malessere sono noti: una deregolamentazione che per il momento sembra giocare solo a sfavore della categoria unita a una duplice concorrenza all’autotrasporto. Da una parte conducenti e imprese extracomunitari e neocomunitari che possono permettersi prezzi molto più bassi di quelli delle nostre imprese, con violazioni frequenti di tempi di guida e riposo che trovano agio nelle maglie larghe dei controlli del nostro paese anche per una Polizia Stradale indebolita. Dall’altra, l’impossibilità di espansione delle nostre imprese a livello europeo per la capacità di altri paesi (Francia in testa) di regolamentare e tutelare il settore con una puntuale ed efficace rete di controlli estesi, altre che ai veicoli, anche ai committenti e titolari delle merci. A questo si devono poi aggiungere i costi incontenibili dei carburanti. Asaps auspica tuttavia che il mondo del trasporto in agitazione osservi le norme di autodisciplina, garantendo i trasporti di urgenza (medicinali e materie indispensabili per il sistema Paese, 50% carburanti ecc.), inoltre Asaps sottolinea l’assoluta necessità che venga rispettato il codice della strada e che il diritto di sciopero dei camionisti, ai quali va la nostra solidarietà in questo momento veramente difficile, non implichi alcun pericolo per la mobilità. Siamo fiduciosi che i professionisti della strada sapranno cogliere l’appello alle regole che perviene da più parti, per non aggiungere ulteriori rischi nel sistema della circolazione.
Forlì, lì 11.12.2007
Giordano Biserni Presidente Asaps | ||