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Rassegna stampa Alcol e guida dell’ 11 dicembre 2007

A cura di Roberto Argenta e Alessandro Sbarbada

CORRIERE DELLA SERA

Gli esempi negativi non convincono i giovani
Gb: campagna anti-alcol dà effetti opposti (*)
Spesso sono proposte suggestioni controproducenti: il bello e maledetto affascina più del buon esempio
LONDRA - La pubblicità deve avvicinarsi ai giovani, imparare il loro linguaggio e far leva sugli stimoli a cui sono sensibili: per il momento, secondo una ricerca inglese le campagne di comunicazione sull’abuso di alcol tra i giovanissimi sono inefficaci e addirittura rischiano di ottenere l’effetto opposto. È un classico: quando si è giovani e ribelli si subisce la suggestione del bello e maledetto e raramente il buon esempio affascina. Succede con le icone della musica e della letteratura, succede con le amicizie e con le celebrità: i modelli negativi e autodistruttivi continuano a mietere successi e le pubblicità che cercano di sensibilizzare gli adolescenti sui pregi della retta via sbagliano qualcosa.
LO STUDIO – Lo sostiene una ricerca promossa dall’Università di Bath, sponsorizzata dall’Economic & Social Research Council e basata su una serie di interviste a 94 persone in età adolescenziale in tre regioni differenti della Gran Bretagna. I dati raccolti evidenziano come nelle campagne contro l’alcolismo giovanile spesso vengano proposte suggestioni controproducenti. Un ragazzo riverso sul pavimento, in un contesto volutamente squallido, può essere uno stimolo positivo per un ragazzino in cerca di autoaffermazione. In particolare, secondo gli esperti di Bath, la maggior parte degli incidenti legati all’abuso di alcolici proposti dalle pubblicità sono in qualche modo affascinanti e propongono comportamenti considerati positivi dai giovani.
CAMBIARE LINGUAGGIO – Uno degli esempi più calzanti è la campagna The Choice Is Yours, promossa dal produttore Diageo: bere con gli amici e perdere il controllo non viene visto dai teenager come un comportamento soggetto alla disapprovazione sociale. Infatti, come spesso succede, i ragazzi hanno valori e linguaggio differenti da quelli del mondo degli adulti, e in un modello condannato dai grandi possono vedere invece coraggio, anticonformismo e spirito libero. Cose affascinanti, quindi, cui ispirarsi.
(*) Nota: la campagne di prevenzione alcologica hanno dei grandi limiti. Consideriamo solamente la sproporzione tra le esigue risorse di chi fa prevenzione e gli investimenti pubblicitari per promuovere gli alcolici, (oltre 300 milioni di euro di investimenti diretti). Senza contare tutta la pubblicità indiretta delle varie confraternite, trasmissioni televisive e rubriche dei giornali. Esiste pure un’associazione di parlamentari amici del vino. Il tutto utilizzando spesso professionisti della comunicazione. Ma l’ostacolo maggiore è la contraddittorietà di qualunque tipo di messaggio proposto. Non è pensabile di richiedere ai giovani comportamenti diversi dai modelli che gli adulti propongono. Senza proporre delle alternative credibili. Si può trasmettere solo ciò che si possiede. Una società che non ha la sobrietà come valore non la può richiedere ai propri giovani.

 

EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da VALDELSA.NET)

Aiuto per tossicodipendenza e alcolismo

Due nuovi centri di ascolto per la tossicodipendenza e l’alcolismo

Sono operativi da alcuni giorni, promossi da Caritas Diocesana, due nuovi centri di ascolto per la tossicodipendenza e l’alcolismo in Siena e Poggibonsi.

Questi fenomeni sono purtroppo presenti nel nostro territorio in maniera sempre più preoccupante tra i giovani incidendo tragicamente non solo sulle loro persone ma anche sulle famiglie che, spesso, non sono in grado di riconoscerne tempestivamente la gravità e non hanno la possibilità di intervenire in maniera efficace.

I due centri mettono a disposizione personale qualificato da tanti anni di esperienza sul campo e sono aperti sia ai giovani che desiderano un aiuto che ai loro familiari che hanno bisogno di sostegno per accompagnare i figli in un cammino di stabile recupero; sono collegati e collaborano con le principali strutture comunitarie d’Italia.

Questi gli orari e i recapiti dei due centri:

Siena, Via Piccolomini 168 Presso l’Associazione "Bellemme"
Lunedì e mercoledì dalle 15 alle 19 (tel. 0577 226582)

Poggibonsi, Via Volta, 55 Presso Caritas Parrocchiale Parrocchia dello Spirito Santo
Martedì dalle 15 alle 19
Telefoni:338 9230926 (Luisa); 338 2765949 (D. Patrizio)


IL GAZZETTINO (Venezia)

Dialogo a tutto campo sull’alcolismo giovanile

All’Auditorium della Caserma Cornoldi si parlerà di "Alcolismo giovanile", oggi alle 18, nel corso di una tavola rotonda organizzata dal Lions Club Venezia Host, alla quale hanno aderito i Lions Marghera, Lido e Angelo Partecipazio; invitati anche i Rotary di Venezia e Mestre La Torre. La presidente di Venezia Host, Luisa Trevisan ha voluto affrontare questo argomento di estrema attualità "per dare un contributo - ha detto - all’esame di un aspetto molto dolente della nostra società. E’ dai giovani che si deve iniziare a debellare la piaga dell’alcolismo, e noi vogliamo farlo coinvolgendo le scuole medie inferiori, i cui alunni sono i primi destinatari del nostro impegno".

La manifestazione, sponsorizzata dalla Carive sarà articolata con la tavola rotonda di oggi, a maggio una giornata di sport con i campioni veneziani, mondiali e non, per spiegare ai ragazzi che "sport è meglio", mentre sarà inviato un questionario nelle scuole per far partecipare i ragazzi al problema che così da vicino li riguarda.

I relatori di oggi saranno Mons. Dino Pistolato, Daniela Orlandini ed un alcolista anonimo, coordinati da Bruno Auricchio in veste di moderatore.


EMERGENZA ALCOLISMO (tratto da RIVIERA24.IT)

Sicurezza stradale e guida senza alcol

Workshop di 9 insegnanti per cinque nazioni a Diano Marina

Diano Marina - Il comandante Bozzano: ’Si tratta di un incontro preparatorio a un progetto europeo che se sara’ approvato dalla Commissione - ha affermato il comandante Bozzano - sara’ ripetuto in tutta Europa’.

Nove insegnanti, provenienti da cinque nazioni europee, hanno preso parte oggi a un workshop sull’insegnamento dell’educazione stradale per disincentivare i giovani all’uso dell’alcol che si e’ svolto, presso la sala incontri della Polizia Municipale di Diano Marina, alla presenza del comandante Daniela Bozzano.

Al meeting, che rientra nel Progetto comunitario Comenius, hanno partecipato tre insegnanti dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Ruffini di Imperia; due insegnanti polacche; due inglesi e una greca e una francese. ’Si tratta di un incontro preparatorio a un progetto europeo che sae sara’ approvato dalla Commissione - ha affermato il comandante Bozzano - sara’ ripetuto in tutta Europa. Nel corso dell’incontro ho illustrato le problematiche riguardanti l’infortunistica stradale,le tecnologie e le iniziative in tema di prevenzione e sicurezza organizzate sia dal nostro comando che a livello nazionale, per disincentivare l’uso di sostanza alcoliche nei giovani’.


EMERGENZA ALCOLISMO (tratto da PIUPRESS.IT)

Il 20% dei valdostani beve troppo

E al Ser, T. vanno più alcolisti che ’tossici’

Venti valdostani su 100 bevono troppo. La stessa percentuale, il 20%, dei giovani abusa normalmente di alcol e il 40% ammette di guidare in stato di ebbrezza. Il quadro, al limite dell’allarme sociale, è stato presentato questa mattina da Lindo Ferrari, direttore del Servizio tossicodipendenze dell’Usl, durante la presentazione della campagna “Non bevetevi il cervello” promossa dall’associazione “Farmacia amica” e che coinvolgerà, nelle prossime settimane, la Valle d’Aosta, il Piemonte e la Liguria. “Questa è la prima causa di dipendenza in Valle - spiega Ferrari - e il nostro è l’unico Ser. T. in Italia a lavorare più con gli alcolisti che con i tossicodipendenti”.

E per promuovere un più corretto stile di vita l’assessorato regionale alla Sanità, Federfarma e Farmacia amica metteranno in distribuzione in tutte le farmacie della Valle un opuscolo realizzato da esperti che descrive i rischi legati all’uso e all’abuso di alcol soprattutto per chi si mette alla guida. “Saranno presenti anche due farmacisti - sottolinea Marco Rogliatti, responsabile di Farmacia amica - davanti all’istituto per ragionieri e per geometri per distribuire il test alcolemico e con l’obiettivo di fornire consigli ai ragazzi”. “Si tratta di una collaborazione importante - ha dichiarato Antonio Fosson, assessore alla Sanità - perché le farmacie rurali svolgono nei paesi un ruolo fondamentale, anche per la prevenzione”.


EMERGENZA ALCOLISMO (tratto da INTOSCANA.IT)

Dati allarmanti sul consumo di alcol nelle discoteche

Firenze - Dopo i locali Viper e Tenax, gli alcol test previsti nell’ambito della campagna per la sicurezza stradale promossa dal Comune di Firenze sono sbarcati al Maracanà. E anche in questo caso, si spiega da Palazzo Vecchio, é stato confermato il trend registrato nelle altre discoteche: la metà dei volontari (34 su 70) che si sono sottoposti al test sono risultati positivi, ovvero con un tasso alcolemico nel sangue superiore fissato da legge in 0,5 grammi/litro. "Si conferma l’allarme per la diffusione dell’abuso di alcol soprattutto tra i più giovani, commenta l’assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni, ecco perché manteniamo costante l’attenzione su questo tema”.


VARESENEWS

Gallarate - Martedì 11 dicembre alle 21 relatore dell’incontro sarà il vicequestore della Polizia di Gallarate, Giovanni Broggini

Alcol, droga e stili di vita: se ne parla nella sala Impero

Martedì 11 dicembre alle 21 alla Sala Impero di via Foscolo a Gallarate proseguono gli incontri proposti dall’assessorato alla Pubblica Istruzione sul tema "Alcol, droga e stili di vita: le relazioni genitori-figli e i risvolti medico-clinico-legali". Relatore dell’incontro sarà il vicequestore della Polizia di Gallarate, Giovanni Broggini, con un intervento rispetto alle norme relativamente ai fermi e alle sanzioni amministrative e penali in caso di abuso di sostanze quali alcol e droga. La partecipazione all’incontro è libera e gratuita.


IL GAZZETTINO (Belluno)

CORTINA
Alcuni ragazzi si sono sottoposti volontariamente alla verifica prima di mettersi al volante. È accaduto nel ponte dell’Immacolata incontrando una pattuglia dei vigili 
Etilometro, giovani chiedono il test agli agenti

Decine di controlli nella "due giorni" festiva. Un imprenditore si è vista ritirata la patente riottenuta da appena una settimana

Alcuni giovani hanno chiesto agli agenti di polizia, prima di mettersi alla guida della propria vettura, di accertare il tasso alcolemico, per garantire la propria e l’altrui incolumità. Uno dei ragazzi che si è sottoposto volontariamente all’accertamento, dopo aver visto che oltrepassava il limite massimo consentito, seppure di poco, ha cercato un amico, completamente sobrio, che si prendesse carico di riportarlo a casa. C’è dunque la sensazione che, fra i guidatori più giovani, cominci a farsi strada un senso di responsabilità civica, sollecitato da più parti, con i corsi di formazione nelle scuole, gli insegnamenti impartiti, ma anche con i servizi di prevenzione e repressione attuati dalle forze dell’ordine.
L’episodio si è verificato a Cortina, durante il ponte festivo di Sant’Ambrogio e dell’Immacolata, quando ci sono stati numerosi controlli, sulle strade della conca d’Ampezzo, diversi servizi per prevenire il fenomeno delle stragi del sabato sera. Nei giorni 8 e 9 dicembre, unitamente ai colleghi del commissariato della polizia di Stato di Cortina, le pattuglie del corpo di polizia locale sono state impegnate a lungo, tra le 23 e le 6 del mattino. Sono stati controllati numerosi veicoli, complessivamente un ottantina, e contestati tre reati di cui all’art. 186 del Codice della strada, per guida in stato d’ebbrezza, con contestuale ritiro della patente del conducente, sorpreso con un tasso alcolemico superiore ai limiti imposti dalle norme.
C’è un fatto di rilievo, da evidenziare: uno dei tre conducenti, un imprenditore patavino di 45 anni, iniziali F.N., aveva riottenuto da appena una settimana la patente di guida, che gli era stata ritirata in precedenza per la medesima violazione. Si è visto sottrarre nuovamente il documento, perché è stato sorpreso, questa volta, con un tasso alcolemico pari a più di tre volte il massimo consentito.
Oltre a ciò, la normale attività di polizia stradale ha portato alla contestazione di violazioni a norme comportamentali, nella guida dei veicoli, con diverse infrazioni al codice, ma anche per irregolarità nei documenti e, particolare di rilievo, per l’abuso dei contrassegni rilasciati per agevolare la sosta delle persone invalide.
Marco Dibona


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da CORRIEREDINOVARA.IT)

“Alcolici” alla guida, ritirate 12 patenti

Domodossola - Controllo del territorio, prevenzione furti, ma anche guida in stato d’ebbrezza. Operazione dei carabinieri della Compagnia di Domodossola nel fine settimana dell’Immacolata, che ha visto ben dodici patenti ritirate. Si tratta prevalentemente di giovani sottoposti all’etilometro fuori dai locali pubblici e discoteche. L’operazione è iniziata intorno alle ventitré ed è durata fino alle cinque del mattino. Sette le pattuglie impegnate, fra quelle del Nucleo Radiomobile e delle stazioni dell’Arma di Varzo, Villadossola, Santa Maria Maggiore e Crevoladossola con l’utilizzo di sedici uomini. (...)


LA NAZIONE

La patente a punti non fa più paura Sanzioni sospese causa ricorsi
Burocrazia. 11 agenti in ufficio solo per le sanzioni. E in una mattina anche 45 udienze una dopo l’altra 
VIAREGGIO. I punti in meno sulla patente «non sono più un deterrente» alle infrazioni, anche gravi, che si possono commettere in violazione del codice della strada quando ci si mette alla guida di un veicolo. Parola di polizia municipale che da un lato vede «aumentare il numero dei verbali emessi» e dall’altro «quello dei ricorsi» che allungano i tempi delle decurtazioni.
Ricorsi che passano dai 532 del 2004 ai 1072 del 2007 (non ancora concluso) nel caso dei provvedimenti impugnati davanti al Prefetto. E da 204 a 803 quelli che finiscono al giudice di pace e sono, di fatto, quadruplicati.
Mattina al comando della Municipale che, solo per quel che riguarda la gestione burocratica delle sanzioni, impiega 11 persone. Agenti che nessun cittadino troverà mai sulla strada a combattere ben altre battaglie da quelle con le scartoffie. In un’Italia che non ha mai smesso di essere un paese borbonico. Dove vale il moderno detto “fatta la legge, trovato il ricorso”. Strumento più che utile nel caso dei punti persi sulla patente di guida per l’incauto comportamento del titolare, visto che rinvia fino a tre anni dopo il misfatto la segnalazione della sanzione al ministero dei trasporti, e dunque l’effettiva decurtazione.
Inutile dire, spiegano i dirigenti della polizia municipale, che quella del ricorso è un’arma impugnata più che volentieri dai conducenti meno prudenti, quelli che potrebbero dover ricominciare tutto da capo per aver consumato tutti i punti disponibili. Ma anche da chi ha preso la “botta” di una sanzione consistente (per spesa e relativi punti) e conta sui tempi lunghi del ricorso per rimettersi in pari dopo due anni di “buona condotta”.
Impugnare sempre e comunque sembra la parola d’ordine, così che l’ufficiale responsabile del settore solo nella mattinata di oggi si troverà ad affrontare ben 45 udienze. «Facciamo l’esempio - spiega il maggiore Stefano Manfredi - di una persona fermata alla guida in stato di ebbrezza. Fanno dieci punti in meno e la sospensione della patente da parte della Prefettura. Bene, noi possiamo inviare la segnalazione della avvenuta decurtazione solo quando sono esperiti tutti i livelli di giudizio». Ovvero il ricorso, entro 60 giorni, al Prefetto o al giudice di pace, con possibilità - in questo secondo caso - di presentare appello in Tribunale in caso di giudizio sfavorevole. Mentre chi perde davanti al Prefetto può tentare di aver ragione davanti al giudice di pace. «Tra le udienze di questi giorni - ricorda Manfredi - una contestazione alla sosta fatta da Mover e datata 2004. Vicenda che non si è ancora chiusa». Nel frattempo, in caso di violazione grave e magari con complicanze penali, nei terminali di Motorizzazione e ministero il cittadino “pizzicato” risulterà ancora “pulito”.
(…)
Donatella Francesconi


IL TIRRENO

Ubriaco e armato di coltello minaccia clienti e commercianti 
MONTECATINI.

Ubriaco e armato. Se avesse bevuto tenendosi il coltello in tasca non sarebbe finito nei guai.
Ma un montecatinese di 52 anni dal passo incerto a causa dell’alcol e dal carattere reso un po’ aggressivo dai bicchieri di troppo, è entrato in due bar del centro minacciando titolari e avventori. Banali i motivi della reazione scomposta dell’uomo.
Inutile portarlo alla calma con le buone. Anzi, il 52enne non sembrava avere alcuna intenzione di togliersi di torno. E così gli esercenti hanno chiamato i carabinieri. Una pattuglia è andata nell’ultimo bar visitato dall’uomo e ha bloccato l’ubriaco sempre con il coltello in mano. Prima è stato disarmato e poi portato in caserma dove è stato denunciato per detenzione e porto ingiustificato di armi e minacce.


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da LIBERTA’.IT)

Finimondo in albergo: un cliente arrestato

RIVERGARO - (pm) Mobili sfasciati, tende strappate, televisore rotto, urla, minacce e infine un tentativo di fuga alla vista dei carabinieri. Un movimentatissimo episodio avvenuto domenica sera in un albergo ristorante di Rivergaro si è concluso con l’arresto dell’esagitato cliente. Le accuse nei confronti del 40enne di Vercelli sono di danneggiamento aggravato, lesioni personali, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Oggi a mezzogiorno comparirà di fronte a un giudice al tribunale di Piacenza per il processo per direttissima.

Erano le 21 quando i gestori dell’albergo di Rivergaro "La sosta del re", in via Roma, hanno chiesto aiuto ai carabinieri. Non riuscivano a ricondurre alla ragione un cliente che, secondo quanto appreso, ne stava combinando di tutti i colori. Forse complice qualche bicchiere di alcol di troppo, (*) l’uomo aveva iniziato a sfasciare i mobili nella sua camera. Non è stato possibile calmarlo, e la sua violenza si è scatenata anche in una saletta. Si sarebbero aggiunte minacce nei confronti degli albergatori. A quel punto è stato chiamato il 112.

Sono intervenute due pattuglie dei carabinieri di Rivergaro, al comando del maresciallo Roberto Guasco. Alla vista dei militari, il 40enne avrebbe tentato di fuggire. Ma è stato bloccato. C’è stato qualche momento di tensione perché l’uomo non voleva fornire le proprie generalità e quando ha cercato di divincolarsi dai carabinieri. È stato allora portato in caserma, dove sono scattate le manette.

L’uomo è stato portato in camera di sicurezza, dove ha passato la notte di domenica e quella successiva, in attesa del processo che si terra oggi.

(*) Nota: è alquanto improbabile che abbia bevuto dei bicchieri di alcol. Quasi sicuramente ha bevuto vino o birra.


CORRIERE ADRIATICO

Weekend alcolico, raffica di incidenti e denunce

Inseguimento e lite all’alba Picchia due agenti, arrestato

FERMO - Era talmente ubriaco che non si è accorto che la macchina che stava superando, andando a tavoletta, era quella della Polizia. Alba alcolica, quella di domenica. Erano le 5.30 sul lungomare sangiorgese quando durante le operazioni di controllo sul territorio, gli uomini della Volante del Commissariato di Fermo sono stati superati da una Renault Clio. L’uomo al volante, apparso subito in evidente stato di ebbrezza, è stato inchiodato dall’etilometro con un tasso alcolico 4 volte superiore al limite massimo consentito. Durante i controlli l’uomo ha iniziato a dare segni di nervosismo arrivando a minacciare pesantemente gli agenti che lo hanno poi denunciato per guida in stato di ebbrezza e minacce a pubblico ufficiale con ritiro di patente e auto. Il personale della Volante ha inoltre ritrovato una Fiat Punto rubata a Fermo giovedì scorso: è stata rintracciata in via Galilei sabato scorso, e restituita al proprietario residente a Francavilla d’Ete. Attività intensa anche per la polstrada di Fermo: nel fine settimana, sulla statale adriatica, dopo un incidente uno dei due protagonisti, K.P., 34 anni, albanese residente a Porto San Giorgio, è stato trovato in stato d’ebbrezza al volante di una Golf. L’uomo, dopo aver ripetutatemente intralciato i rilievi di rito, si è scagliato contro gli agenti della stradale provocando lesioni. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza, resistenza, minaccia, lesioni e guida in stato d’ebbrezza alcolica. K.P.. E’ stato tradotto nella casa circondariale a disposizione del Pm Ortenzi in attesa del rito direttissimo. Durante il fine settimana le pattuglie della polstrada, alle prese con una raffica di incidenti, hanno anche denunciato complessivamente cinque persone con ritiro della patente e sequestrato un’auto


CORRIERE ADRIATICO

Multati per la sbronza anche gli altri tre giovani che erano con lui

Ubriaco al volante, inseguito e denunciato

ANCONA - Ubriaco alla guida dell’auto è stato bloccato dopo un breve inseguimento effettuato dagli agenti delle Volanti della questura dorica. E’ accaduto nella notte tra domenica e ieri intorno alle 5 a Rocca Priora. A bordo della vettura vi erano quattro giovani tutti trentenni. Al volante c’era un siciliano mentre come passeggeri due anconetani ed un maceratese. I quattro, che viaggiavano ad alta velocità, tornavano da una festa di compleanno.

Bloccati dalla Volante che li aveva notati mentre viaggiavano piuttosto speditamente, i poliziotti si sono poi immediatamente accorti che tutti erano in stato di evidente ebbrezza alcolica. In particolare al conducente è stata ritirata la patente oltre ad una multa di 2.500 euro perché si era rifiutato di sottoporsi all’accertamento alcolemico. Per gli altri tre è invece scattata la sanzione amministrativa di 103 euro perché ubriachi.

(…)

AL.BIG


GOMARCHE

Recanati: aggredisce gestori bar, arrestato

E’ stato arrestato per aver aggredito i gestori di un bar (padre, madre e figlio)e i carabinieri intervenuti. In manette e’ finito un uomo di 47 anni di Recanati, in provincia di Macerata.

RECANATI - E’ stato arrestato per aver aggredito i gestori di un bar (padre, madre e figlio) e i carabinieri intervenuti. In manette e’ finito un uomo di 47 anni di Recanati, in provincia di Macerata.

Ieri sera a Recanati i Carabinieri della locale Stazione sono intervenuti dopo una segnalazione in un bar del luogo dove un uomo ubriaco stava danneggiando il locale e aggredendo i proprietari.

All’arrivo dei militari l’uomo si era appena spogliato nudo. I carabinieri hanno così tentato di farlo calmare e rivestire ma sono stati aggrediti a loro volta.

L’uomo è stato arrestato per i reati di danneggiamento aggravato, lesioni personali, nonchè per atti contrari alla pubblica decenza.

Attualmente si trova nella casa circondariale di Camerino a disposizione dei magistrati del capoluogo maceratese.


IL MATTINO

Picchia la moglie e tenta di strangolare il figlio

VINCENZO GRASSO

Villanova del Battista. Viveva davvero nell’incubo una famiglia di Villanova del Battista. C. C., operaio quarantottenne, era solito ubriacarsi in coincidenza con il fine settimana, quando non andava a lavorare, diventando intrattabile e violento verso tutti i componenti della propria famiglia, la moglie e i due figli, di 17 e 14 anni. L’ultimo fine settimana è stato quello, però, che si è concluso con un epilogo imprevisto, ma probabilmente da tempo sperato dai componenti la famiglia: l’arresto del quarantottenne da parte dei carabinieri della Stazione di Zungoli e la sua traduzione presso la casa circondariale di Ariano Irpino ad opera dei militi coordinati dal capitano Pasquale D’Antonio. E’ accaduto quando l’operaio, tornato a casa, come al solito, in preda ai fumi dell’alcol, ha cominciato a inveire contro la moglie per motivi piuttosto futili. Nella discussione è intervenuto il figlio quattordicenne nella speranza di calmare le acque e difendere la madre. Ma è stato come innescare una miccia. L’uomo non solo si è scagliato contro il figlio con calci e pugni, ma ha tentato anche di strangolarlo. A quel punto si è ribellata la moglie che non ha potuto fare a meno di subire altre percosse. Sfuggendo alla morsa del padre, il giovane ha aperto la porta di casa, invocando a gran voce l’aiuto dei vicini. Immediatamente sono giunti sul posto i carabinieri di Zungoli che hanno bloccato l’energumeno, riuscendo ad evitare che all’interno di quelle mura domestiche si potesse consumare una tragedia. In effetti era da tempo che la violenza era di casa in quella famiglia e che moglie e figli, subendo una sorta di condizionamento psicologico, evitavano di denunciare alle forze dell’ordine il comportamento del capo famiglia. Ogni volta bisognava far finta di niente. Questa volta, però, gli eventi sono precipitati fino a punto da non poter essere più nascosti, grazie anche alla segnalazione di qualche vicino. C. C., che dovrà difendersi e rispondere alle domande del gip presso il Tribunale di Ariano Irpino, Buonavolontà, rischia di subire una severa condanna e di essere, tra l’altro, allontanato da casa. Nelle ultime settimane, infatti, sembra questa la linea più frequentemente seguita dal Tribunale di Ariano Irpino in occasione di episodi di violenza e maltrattamenti in famiglia. Tre episodi simili fanno testo.


CORRIERE ADRIATICO

Maxi operazione dell’Arma nelle campagne circostanti Lui, 36 anni, nel luglio scorso era stato già condannato a quattro mesi di reclusione per un episodio analogo La giovane aggredita ieri mattina in strada a Pianello, sfugge alla cattura il marito romeno
Minaccia l’ex con un coltello, è caccia all’uomo
MONTEROBERTO - Minaccia l’ex puntandogli un coltellaccio alla gola, ieri mattina, in strada. E’ caccia all’uomo nelle campagne della Vallesina. I carabinieri della Compagnia di Jesi e della stazione di Moie, coadiuvati dal velivolo del Nucleo elicotteri di Falconara, ieri hanno battuto a tappeto le zone di Pianello, Castelbellino, Monteroberto e Maiolati, fino a Jesi, per rintracciare un romeno di 36 anni già noto alle forze dell’ordine (V.H. le sue iniziali), fuggito e armato di un grosso coltello da cucina. L’uomo, in preda a una rabbia furiosa e forse anche all’alcol, ieri mattina ha aspettato che l’ex convivente uscisse dal posto di lavoro - una casa al centro di Pianello Vallesina dove presta servizio come badante a un’anziana - per avvicinarla e minacciarla.
Erano da poco passate le 8 e la giovane donna (E.A., le sue iniziali, di 35 anni) era scesa per fare delle commissioni in paese. Improvvisamente l’uomo è uscito allo scoperto, l’ha strattonata, serrandola contro un muro con la minaccia di un coltello puntato alla gola. I motivi, sempre gli stessi: alcol e gelosia, un mix che aveva portato al logorarsi del loro rapporto e al degenerare di una lite nel luglio scorso, quando lui era stato arrestato per minacce e violenza privata, e lei era finita in ospedale per l’ennesima volta. Il ragazzo ha spinto quella che ritiene essere ancora la “sua” donna contro il muro. Ma la vittima, nonostante fosse immobilizzata, ha reagito in maniera inaspettata. Ha iniziato a strillare, con tutto il fiato che aveva in corpo e ha messo in fuga l’aggressore. Lei ha composto il 112 sul suo cellulare e i carabinieri si sono attivati immediatamente.
Lo stanno cercando da ieri, con un maxi dispiegamento di uomini, forze e mezzi. Le ricerche sono continuate fino alla tarda serata di ieri, quando si sono rese difficoltose anche per via del buio. Non lo hanno ancora trovato. Sarà denunciato all’autorità giudiziaria per minaccia aggravata dall’uso di arma da taglio e violenza privata. Reati, come dicevamo, per cui il giovane era già finito nei guai. Nella coppia le cose non andavano da qualche tempo, tanto che la figlioletta nata dalla loro unione si trova in Romania presso i parenti, e già nel luglio scorso all’apice di un furibondo litigio, dopo l’ennesima escalation di minacce e violenza, lei aveva deciso di lasciarlo definitivamente, mettendolo alla porta. Il romeno era stato condannato a quattro mesi di reclusione, ma con la pena sospesa era stato rimesso in libertà.
TALITA FREZZI


IL GAZZETTINO (Padova)

IN VIA GATTAMELATA 
Ubriaco, tenta di entrare nella casa dell’ex moglie

Extracomunitario ubriaco tenta di entrare nella casa dell’ex moglie. Quest’ultima però chiama la Polizia e gli agenti qualche ora dopo raggiungono l’aggressore nella sua abitazione. Proprio lì però, a sorpresa, scovano una clandestina moldava. La donna è stata arrestata per avere violato la legge Bossi Fini dell’immigrazione. L’uomo è stato invece denunciato per minacce e tentata violazione di domicilio. Il burrascoso episodio è accaduto l’altro ieri in via Gattamelata. Sono del 5,20 del mattino quando la pace del condominio viene improvvisamente interrotta dalle urla di un moldavo. L’uomo, completamente ubriaco, tenta di entrare nell’appartamento dell’ex moglie, pure lei moldava. I fumi dell’alcol fanno esplodere la violenza che si manifesta con urla e minacce di morte. L’ex coniuge non apre la porta e chiama la Polizia. Il moldavo viene rintracciato alle 10,30 nella sua abitazione di Ponte San Nicolò. Durante la perquisizione gli agenti vi trovano una moldava. Clandestina.


ROMAGNAOGGI

Vuole tornare dall’ex, ma resta intrappolata nel cancello

FORLI’ – Quando la Polizia è arrivata sul posto l’ha trovata impigliata con uno stivale nell’abitazione dell’ex compagno e con la testa in giù. Protagonista dello sventurato episodio una 40enne che, attorno alla mezzanotte di domenica, si era recata presso l’abitazione dell’ex compagno in via Cerchia con l’intenzione di tornare a vivere con lui. L’uomo, però, disturbato dalla sua presenza, con la quale ha deciso di chiudere per sempre, ha chiesto l’intervento del 113.

Il centralino della Polizia ha squillato attorno alla mezzanotte a cavallo tra domenica e lunedì. Un cinquantenne residente in via Cerchia avvertiva della presenza dell’ex compagna, una quarantenne, che non si era rassegnata all’idea che la storia d’amore con l’ex compagno fosse conclusa. L’uomo, però, di lei non voleva più saperne. Così la donna, in preda ai fumi dell’alcol, ha cercato comunque di entrare all’interno del cortile dell’abitazione del cinquantenne. Nello scavalcare la cancellata, è rimasta impigliata con uno stivale.

Quando la ‘pantera’ della polizia è arrivata sul posto hanno trovato la 40enne con la testa in giù e le mani incollate a terra per evitare di rovinare al suolo. Gli agenti hanno provveduto a liberarla e a trasportarla al pronto soccorso dove i medici le hanno accertato la rottura di un dito del piede.


IL GAZZETTINO (Udine)

Urla, pianti e frasi incomprensibili. ...
Urla, pianti e frasi incomprensibili. Momenti di panico ieri pomeriggio in un’affollata via Rialto, a Udine, per una donna ucraina che in seguito all’abuso di alcolici aveva completamente perso la testa. (*) Oltre a un’ambulanza del 118, sono intervenute anche due pattuglie della Squadra Volante. Era stata infatti segnalata anche la presenza di un uomo che la donna aveva graffiato in faccia. Vi era il timore che fosse rimasta vittima di qualche sopruso, ma la visita medica in pronto soccorso ha escluso segni di violenza. Era soltanto ubriaca. Non ricordava il suo nome e in serata doveva essere ancora identificata. La polizia stava cercando di rintracciare l’uomo che l’accompagnava per far chiarezza sull’episodio.
(*) Nota: non saremo certo noi a sottovalutare l’effetto confusionale degli alcolici. Dobbiamo però riconoscere che se le frasi sono state urlate in ucraino, non sarebbero state comprese lo stesso.


CORRIERE ADRIATICO

E’ stato sorpreso all’interno di una Renault. Ubriaco ferisce un militare e il maresciallo Arrestato per furto, lesioni e resistenza

Tenta di rubare un’auto e aggredisce i carabinieri

MORRO D’ALBA - Stava tentando di rubare un’autovettura, inserendo nel quadro d’accensione della vettura un grosso coltello da cucina. Ladro stravagante o forse solamente un po’ confuso da tutto l’alcol che aveva in corpo, quello sorpreso e arrestato sabato notte in una stradina al centro del paese dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Jesi.

Il ragazzo, un romeno di 23 anni (I.B. le sue iniziali), domiciliato a Morro e di professione muratore, stava cercando di rubare una “Renault 19” di proprietà di una ragazza residente in paese, utilizzando come chiave un grosso coltello da cucina che aveva già inserito nel quadro di accensione, dopo aver forzato la portiera. Il giovane, in evidente stato di ebbrezza, si è però ben presto sentito scoperto, e alla vista dei militari ha reagito istintivamente, scagliandosi contro di loro armato del coltellaccio che stava utilizzando per rubare la vettura. Nella colluttazione con i militari intervenuti sul posto ha ferito il maresciallo alla mano sinistra. I carabinieri intervenuti sono comunque riusciti poco dopo a disarmarlo, e mettergli le manette. Al giovane romeno vengono ora contestati i reati di furto aggravato, lesioni personali aggravate dall’uso di arma da taglio nei confronti di pubblico ufficiale, resistenza all’arresto e danneggiamento dell’autovettura dei carabinieri intervenuta. Dopo le pratiche di rito, il ragazzo è stato quindi associato alla casa circondariale di Montacuto di Ancona, dove attualmente si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria. Questa mattina dovrebbe comparire davanti al giudice del Tribunale di Jesi, Paolo Giombetti, per la convalida dell’arresto. Il maresciallo ferito sabato notte è stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale jesino, al viale della Vittoria. Ha riportato una ferita cutanea alla base del pollice e un trauma cranico non commotivo. La sua prognosi non è preoccupante, infatti dovrebbe guarire in sette giorni.


Mercoledì, 12 Dicembre 2007
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