Il masso che uccise, il 23 agosto 2005, Natale Giuffré, in
transito sulla A1 nei pressi di Frosinone (Foto Ansa)
(ASAPS) 12 dicembre 2007 – Il fenomeno del lancio sassi
dai cavalcavia, continua a rappresentare una seria minaccia alla sicurezza dei
trasporti e gli episodi registrati negli ultimi giorni fanno tornare alta la
soglia di allarme. A Jesi (Ancona), nella notte tra sabato e domenica
scorsi due autoarticolati in transito sulla A14 sono stati colpiti da due
pietre scagliate da un cavalcavia nei pressi del centro marchigiano, per
fortuna in entrambi i casi tutto si è risolto con danni materiali ed i due
conducenti sono usciti illesi dall’esperienza. Sul posto sono immediatamente
giunte le pattuglie della Polizia Stradale, che hanno battuto a lungo la zona
senza riuscire ad identificare i possibili autori. Le pietre sono state
comunque rinvenute e sequestrate in attesa degli esami scientifici, ma non è
escluso che i gesti siano in qualche modo legati alla protesta del mondo
dell’autotrasporto in atto proprio in questi giorni. Non ci sono invece dubbi,
circa la matrice “politica” del gesto, attorno a quanto avvenuto lunedì mattina
in A12, nel tratto tra i caselli di Massa e Carrara, dove alcuni veicoli
commerciali in transito – condotti da autisti che non avevano evidentemente
aderito allo sciopero – sono stati presi di mira da ignoti cecchini. Al casello
di Massa, inoltre, ad un autotrasportatore che aveva deciso di voler entrare in
servizio sono state tagliate le gomme.
Anche in questo caso Giorgio |
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