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Rassegna stampa del 24 Agosto 2004 |
Da
"Sesto Potere" del 24 agosto 2004 INCIDENTI STRADALI, ASAPS: "UBRIACHI E TOSSICI AL VOLANTE SONO UNA COSTANTE Forlì
"Ormai è una guerra, una guerra nella quale si sparano proiettili di incoscienza, misti a indifferenza. Ancora una volta un conducente “fatto” di alcol travolge e uccide uno straniero, ferendo gravemente un uomo della Polizia Stradale". Così Giordano Biserni, presidente Asaps, nella foto, dopo il gravissimo episodio di Reggio Emilia nel quale, una settimana fa, due ragazze di 17 e 18 anni hanno perso la vita per responsabilità di un ubriaco plurirecidivo, al quarto ritiro di patente... "Un altro incosciente ubriaco - aggiunge Biserni - , valore accertato post incidente 2,32 cioè quasi 5 volte il limite di legge, alle 8 della sera di una banale lunedì, sulla A8 a Castellanza (VA) sbanda sulla terza di sorpasso, sbatte contro il guard-rail di sinistra poi travolge una pattuglia del Distaccamento di Busto Arsizio intenta a controllare un cittadino cinese sulla corsia di emergenza. Muore l’extracomunitario, gravissimo l’agente della Stradale". Di fronte al lamento di quanti sottolineano in ogni occasione la carenza dei controlli autostradali e sulle statali, ecco la risposta che l’Asaps indica all’opinione pubblica dopo che solo giovedì scorso un altro Sovrintendente della Polizia Stradale è stato ucciso a Fasano (BR). "Ormai è evidente - aggiunge Biserni - che la struttura di controllo fatica a garantire se stessa in una società che fa della velocità e della trasgressione da alcol e sostanze una costante ormai impunita. E’ drammatico, ma l’opinione pubblica lo deve sapere. Nei servizi effettuati dalla Polizia Stradale per l’operazione "Rientro sicuro" nei fine settimana dello scorso luglio, quasi il 25% dei controlli effettuati con i precursori (palloncino), prima di quelli con l’etilometro, sono risultati positivi al test dell’alcol. Ormai sta circolando in certi giorni e orari della settimana un quarto di conducenti in condizioni di assoluta inadeguatezza per il consumo eccessivo di alcol o sostanze stupefacenti". L’Asaps ribadisce la necessità di provvedimenti urgenti che portino a controlli sistematici e severi dell’alcol, dai quali derivi poi per i conducenti ebbri recidivi la revoca della patente di guida con divieto di ripetizione degli esami per almeno 5 anni e una seria verifica psico-sanitaria, segua la confisca del veicolo e una condanna esemplare con specifiche aggravanti. "La tolleranza verso l’alcol, le banali sospensioni per un mese, le comprensioni di molti GdP, sono un’opera di bene che questa società non si può più permettere - aggiunge Biserni -. Affiorano anche, sempre più serie, le forti perplessità degli stessi operatori della sicurezza stradale di fronte all’impotenza di un sistema che non sa riconoscere e attribuire le giuste responsabilità verso chi costituisce una minaccia alla vita, alla sicurezza, alla società". Da "Varese News" del 24 agosto 2004 L’allarme lanciato dall’Asaps, l’associazione amici della polizia stradale "Troppi ubriachi al volante, misure più severe" "Ormai sta circolando in certi giorni e orari della settimana un quarto di conducenti in condizioni di assoluta inadeguatezza per il consumo eccessivo di alcol o sostanze stupefacenti". Un dato sconcertante, quello diramato dall’Asaps, l’associazione amici della polizia stradale che in un comunicato diramato oggi rende noti i risultati dell’operazione "Rientro sicuro" nei fine settimana dello scorso luglio, "dove quasi il 25% dei controlli effettuati con i precursori (palloncino), prima di quelli con l’etilometro, sono risultati positivi al test dell’alcol". La denuncia dell’associazione, nata nel 1991 e forte di 25 mila associati che fra i propri scopi prioritari persegue anche una maggiore sicurezza stradale nel Paese, arriva proprio all’indomani del tragico tamponamento che sulla A-8 ha visto la morte di un immigrato cinese e il ferimento grave di un agente della polizia stradale. L’uomo alla guida del veicolo che ha provocato lo scontro era ubriaco. "Ormai è una guerra, una guerra nella quale si sparano proiettili di incoscienza, misti a indifferenza - dicono dall’Asaps. Ancora una volta un conducente "fatto" di alcol travolge e uccide uno straniero, ferendo gravemente un uomo della polizia stradale. Dopo il gravissimo episodio di Reggio Emilia nel quale, una settimana fa, due ragazze di 17 e 18 anni hanno perso la vita per responsabilità di un ubriaco plurirecidivo al quarto ritiro di patente, un altro incosciente ubriaco, valore accertato post incidente 2,32 cioè quasi 5 volte il limite di legge, conduce un veicolo". Secondo l’associazione risulta evidente che la struttura di controllo fatica a garantire se stessa in una società che fa della velocità e della trasgressione da alcol e sostanze una costante ormai impunita. "L’Asaps ribadisce la necessità di provvedimenti urgenti che portino a controlli sistematici e severi dell’alcol, dai quali derivi poi per i conducenti ebbri recidivi la revoca della patente di guida con divieto di ripetizione degli esami per almeno 5 anni e una seria verifica psico-sanitaria, segua la confisca del veicolo e una condanna esemplare con specifiche aggravanti - conclude il comunicato. La tolleranza verso l’alcol, le banali sospensioni per un mese, le comprensioni di molti GdP, sono un’opera di bene che questa società non si può più permettere". Da "Il Secolo XIX" del 24 agosto 2004 Pittbull abbandonati scatta la denuncia SANTO STEFANO Sull’autostrada Santo
Stefano Magra
Una cucciolata di pitt bull insieme alla loro mamma, è stata trovata abbandonata a Santo Stefano Magra, in un’area di sosta dell’Autocamionale della Cisa. I cani erano legati ad una robusta catena. Ad accorgersi della loro presenza è stato un automobilista di passaggio che ha dato l’allarme. Sul posto è subito giunta una pattuglia della Polstrada di Pontremoli che ha affidato la "famigliola" di pitt bull agli uomini della manutenzione di Autocisa. Il cane adulto era tatutato e i poliziotti, sono riusciti a risalire al proprietario dell’animale che è stato denunciato. Sembra però che il padrone dei pitt bull, si sia difeso sostenendo che i cani, trovati nell’area di sosta dell’autostrada Parma-La Spezia legati alla catena, gli erano stati rubati. Non è la prima volta che cani, gatti e altri animali sono abbandonati sull’autostrada e recuperati dalla Polizia stradale che poi li ha affidati al servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale. Il tatuaggio del pitt bull, questa volta ha permesso l’identificazione del suo padrone e in merito alla nuova normativa, l’uomo residente in provincia di Parma è stato denunciato all’autorità giudiziaria per abbandono di animale. Da "Il Secolo XIX" del 24 agosto 2004 Aamodt, una freccia sull’A12 Patente ritirata alla star norvegese. Viaggiava alla guida di una Mercedes con targa monegasca L’ex campione del mondo di sci sorpreso dalla polizia in autostrada a 180 all’ora Pagata al bancomat più vicino, senza battere ciglio, la multa di 345 euro Giuliano Gnecc Chiavari
A tutta velocità, in autostrada come sulla pista. Una passione costata salata a Kjetil André Aamodt, norvegese di 33 anni, campione del mondo e olimpico di sci alpino. Una star di prima grandezza con gli sci ai piedi, che evidentemente non sa rinunciare all’ebbrezza di una vita a tutto gas neppure quando il Circo Bianco ha le saracinesche abbassate. La Polstrada di Chiavari lo ha sorpreso a viaggiare a una media di 180 chilometri orari sull’autostrada A12. Nonostante gli strumenti in possesso degli agenti fossero tarati con una certa tolleranza. Risultato: 345 euro di multa, e ovviamente patente ritirata seduta stante. L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi, ma se ne è avuta notizia solo ieri. Aamodt, nato a Oslo ma residente a Montecarlo, stava viaggiando in direzione Genova alla guida della propria Mercedes sportiva, una Slk con targa monegasca. Viaggiava a grande velocità quando una auto civetta della Polstrada di Chiavari si è messa al suo inseguimento; a bordo della vettura della polizia stradale era montato un sistema di rilevamento con riproduzione di filmati. Quando gli agenti lo hanno fermato, Aamodt si è comportato da campione anche nella vita, come lo è nello sport: non si è arrabbiato, nessun capriccio da divo come pur fanno sovente personaggi noti, anche meno di lui, che si sentono intoccabili. Con una flemma regale e un comportamento principesco, si è fatto accompagnare allo sportello Bancomat più vicino, ha estratto il portafoglio dal quale si intravedevano un paio di decine di carte, e senza fiatare ha prontamente saldato l’importo della multa: 345 euro in contanti. Ciò non lo ha ovviamente preservato dal ritiro della patente, provvedimento scattato immediato. Ma gli agenti sono stati colpiti dal suo contegno dignitoso. Perchéè vero che per lui 345 euro non faranno forse una così grande differenza, ma è altrettanto vero che cosiddetti vip ben più munifici di lui spesso al momento di pagare si lasciano andare a comportamenti poco urbani. Senza contare che quello del ritiro della patente è un disagio che comunque prescinde dall’essere facoltosi o meno. Aamodt sfrecciava con la sua Mercedes fiammante, ammirato dalla bellezza della Riviera ligure. Ma ha commesso l’errore di schiacciare eccessivamente sull’acceleratore quando nei pressi, nascosta fra le altre macchine, c’era l’auto civetta della Polstrada, un mezzo che già nei giorni che hanno preceduto il Ferragosto ha colto viaggiare oltre ai limiti consentiti numerose vetture. Facendo strage di punti e patenti a dispetto del fatto che l’attrezzatura abbia un certo margine "garantista". E questa volta nella rete è finito un personaggio di grande livello internazionale. Da "Il Gazzettino" del 24 agosto 2004 DOCUMENTI CONTRAFFATTI La Polstrada di Vicenza è all’vanguardia nel loro riconoscimento: denunciato rumeno Patente falsa, ma gli agenti scoprono tutto F.F Durante
un controllo a campione che gli agenti della Polizia stradale svolgono
periodicamente su tutta la rete viaria della provincia Berica, venerdì
scorso è stato bloccato Ciprian Stanescu.
Il personale della Polstrada si trovava sulla strada statale 53 all’altezza di San Pietro in Gù, quando hanno deciso di controllare un giovane che viaggiava a bordo di un’Audi 80 targata Genova. I poliziotti sono scesi dall’auto d’ordinanza e come vuole la prassi si sono avvicinati all’autista e hanno chiesto i documenti. Il guidatore gli ha consegnato una patente rumena che ha immediatamente insospettito il personale della Polstrada Berica. I poliziotti senza tradire nessuna emozione, hanno anche chiesto di esibirgli il tagliando dell’assicurazione e a quel punto i poliziotti sono entrati in azione. I documenti erano completamente falsi e nonostante fossero ben riprodotti, non hanno ingannato minimamente l’occhio attento ed esperto dei due poliziotti. Il giovane è stato subito bloccato e identificato. Si tratta di Ciprian Stanescu, 19 anni, cittadino Rumeno. Il ragazzo, sembrerebbe dalle indagini ancora in corso, che con quegli stessi documenti l’avesse fatta franca più di qualche volta durante altri controlli in Italia. Accompagnato direttamente nella caserma di via Muggia per l’identificazione, gli è stato imputato il reato di possesso di documenti falsi. Il rumeno è stato deferito immediatamente all’autorità giudiziaria. Subito dopo il diciannovenne è stato messo in libertà e contestualmente gli sono stati sequestrati i documenti falsi e il veicolo è stato sottoposto a fermo giudiziario. Quest’ultimo caso, per la Polstrada, rappresenta un’altro punto messo a segno nella lotta ai falsi. Ed è il frutto della pluriennale esperienza che gli agenti che lavorano sulle strade, hanno acquisito nel tempo. È da molto tempo, infatti, che i poliziotti berici si sono specializzati nel riconoscimento dei documenti contraffatti al punto che, le competenze della Polstrada di Vicenza sono apprezzate in tutta Italia e gli agenti, sono richiesti dalle questure per tenere congressi sul tema. Da "Il Giornale di Vicenza" del 24 agosto 2004 Il documento originale gli era stato ritirato anni fa: alla polizia stradale che l’ha fermato ha esibito quello "corretto" del padre defunto e un’assicurazione con le date "allungate" Usava la patente del papà morto di Silvia Maria Dubois La
patente gli era stata ritirata qualche anno fa per guida sotto l’effetto
di stupefacenti, e lui ha pensato bene di falsificare quella del padre
morto, sostituendo la foto e mettendo qualche ritocchino ai dati qua
e là.
Non solo: contemporaneamente si era pure allungato i tempi dell’assicurazione, accumulando così documenti personalizzati alle proprie esigenze con correzioni fai-da-te. Per gli inquirenti non è certo uno che si fa degli scrupoli Massimiliano Trevisani, 34 anni, di Monteforte d’Alpone (Verona), fermato venerdì pomeriggio sulla A4 all’altezza di Vicenza Ovest dagli agenti della sezione giudiziaria della polstrada, impegnati nello svolgimento di un normale controllo a campione. Ai militari che lo hanno fermato, Trevisani ha esibito prima un contrassegno d’assicurazione a cui erano state precedentemente modificate le date con l’inchiostro e poi una patente dai dati alterati, quelli del padre defunto appunto. Da un controllo a posteriori, è poi risultato che al soggetto era stata ritirata la patente da alcuni anni secondo la legge sugli stupefacenti e la relativa prassi da seguire per il percorso di recupero. Per l’uomo è scattata immediatamente la denuncia a piede libero per falsificazione documentale e per appropriazione indebita. Sempre nel corso della stessa giornata, lungo la statale 53, all’altezza di San Pietro in Gù, gli agenti della polstrada hanno fermato il rumeno Ciprian Stanescu, 29 anni, in possesso di una patente apocrifa e una assicurazione falsa. Per l’uomo è scattata la denuncia per falsificazione di documenti, mentre l’auto su cui viaggiava, un’Audi ’80 targata Genova, è stata posta sotto sequestro. Da "La Sicilia" del 24 agosto 2004 CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE "Una corsa non vale una vita" "Una corsa in più non vale una vita". E’ questo lo slogan coniato dal presidente del Consiglio comunale Pino Ferrantelli, che in una nota che ha inviato al sindaco Eugenio Galfano, nonché al presidente della locale associazione "Vittime della strada", Giuseppe Vinci, sottolinea la necessità di attuare una serie di iniziative volte a sensibilizzare centauri ed automobilisti, soprattutto quelli più giovani, verso comportamenti improntati ad una maggiore prudenza. L’unico modo, spesso, per evitare il ripetersi di gravi incidenti (talvolta mortali) sulle strade del Marsalese. A tale scopo, Ferrantelli suggerisce di istituire, innanzitutto, la celebrazione di una solenne funzione religiosa, da tenersi, alla presenza del vescovo, in una grande piazza della città (in viale Olimpia o Porta Nuova). Una messa nel corso della quale "ricordare i marsalesi vittime della strada affinché il loro sacrificio possa essere utile ai giovani". Si tratta di una sorta di monito, insomma. Ma ancor prima di tale celebrazione, scrive Ferrantelli, occorre che l’amministrazione cittadina assuma l’impegno di attuare una nuova "campagna di informazione attraverso i mass-media e con dibattiti al fine di una migliore educazione stradale". Il presidente del Consiglio comunale conclude, poi, la sua nota invitando il sindaco Eugenio Galfano e il presidente dell’associazione "Vittime della strada" a contattarlo per concordare non soltanto le iniziative da intraprendere in tal senso, ma anche per l’istituzione di una giornata in ricordo delle vittime degli incidenti stradali. Da "La Provincia di Cremona" del 24 agosto 2004 Al volante ubriachi e spericolati Polstrada: raffica di patenti ritirate e pioggia di contravvenzioni di Antonio Guerin Un
solo incidente stradale rilevato (tra l’altro senza feriti),
ma in compenso una raffica di contravvenzioni e una gran quantità
di patenti ritirate, con altrettanti automobilisti scoperti al volante
dopo che avevano alzato un po’ troppo il gomito. E’ il bilancio
del fine settimana di controlli effettuati dalla polstrada di Crema
lungo le nostre principali vie di comunicazione. I numeri, nel caso,
rendono maggiormente l’idea.
Le pattuglie della polstrada si sono piazzate nei punti considerati strategici ‘armate’ di autovelox e apparecchiature (alcune avveniristiche) chiamate a stabilire la quantità di alcol presente nel sangue. In totale sono state 46 le contravvenzioni elevate. Sono state ritirate quattro carte di circolazione (le auto non avevano effettuato la revisione) e trattenute 14 patenti di guida. Nel dettaglio: in tre avevano abbondantemente superato i limiti di velocità e in undici, considerata la quantità di alcol ingerita, non dovevano essere al volante. Contravvenzioni anche per altre infrazioni al codice della strada. In particolare per le cinture di sicurezza non allacciate. Ma, fatto curioso, non sono tanto i conducenti quanto i passeggeri a non aver rispettato la norma. Capitolo punti, quelli delle patenti di guida. Il numero di quelli tolti sfiora le 250 unità. E c’è pure, come vedremo, chi si è guadagnato un record. I controlli erano stati messi in atto per prevenire innanzi tutto le cosiddette stragi del sabato sera, ma anche perché le previsioni davano un sensibile aumento del traffico in vista del primo grande rientro dai luoghi di villeggiatura. E in effetti durante il week end il numero di auto in circolazione è aumentato. Chi faceva ritorno dalla vacanze si è così mischiato all’abituale ‘popolo della notte’. Ma nonostante il gran numero di autoveicoli in circolazione non ci sono stati incidenti stradali. E il dato va un poco a bilanciare il gran numero di automobilisti che si è messo al volante in stato di ebbrezza o ha superato abbondantemente i limiti di velocità. Resta solo da aggiungere che questi particolari controlli stanno ormai diventando una presenza costante anche sulle nostre strade. Da "La Provincia di Cremona" del 23 agosto 2004 Alcol nell’aria Il
distaccamento della polstrada di Crema l’ha avuto in dotazione
un paio di mesi fa in via sperimentale, e ora ne sta facendo gran
uso. Si tratta di un apparecchio elettronico che porta il nome di
‘alcotest drager’ ed è in grado di scovare qualsiasi
traccia di alcol, addirittura nell’aria dell’abitacolo dell’auto.
Il riconoscimento del famoso ‘alito vinoso’ ora non è
più affidato al solo fiuto di un agente di polizia o di un
carabiniere, ma trova un riscontro tecnico. Un esempio: se il conducente
è ubriaco, l’aria dell’abitacolo è satura
di alcol e il marchingegno ne rileva la presenza e la percentuale.
Se questa viene considerata alta, il conducente viene poi sottoposto
alla classica prova dell’etilometro, molto più lunga e
complessa. E l’unica valida ai fini legali.
Da "La Provincia di Vicenza" del 23 agosto 2004 Nel mirino le aree di servizio della A4 Catturati i predatori d’autogrill La polstrada ferma cinque romeni dopo il furto al Limenella di Silvia Maria Dubois Razziavano
i minimarket degli autogrill Limenella e Villa Morosini, ma dopo
l’ennesimo rifornimento fuorilegge sono stati pizzicati dagli
agenti della polizia stradale, da giorni impegnati in una tenace
opera di appostamenti e controlli incrociati con i colleghi padovani
sulle aree di servizio della A4. Venerdì scorso, dunque, le manette sono scattate per cinque cittadini di nazionalità romena: Marian Dumitru, 24 anni, Turodel Rusen, 22 anni, Gafiu Sandu, 18 anni, Ion Deagomir, 26 anni e Gheorghe Moise, 39 anni, formalmente in Italia per turismo. Il quintetto criminoso si è presentato a bordo di una Renault Safrane grigia, di targa francese, attorno a mezzogiorno all’autogrill di Limena, per il primo "giro" della giornata. Gli agenti vicentini e padovani, divisi in tre auto civetta appostate poco lontane ed altre quattro nello stesso parcheggio dell’area di servizio, seguono in presa diretta l’intervento dei malviventi: un intervento organizzato nei minimi particolari, il che porta subito a pensare che la banda sia in gran parte responsabile di numerosi altri furti simili segnalati negli autogrill della A4 e della A31. Poco dopo le 12, quattro uomini scendono dall’auto, entrano nello spaccio alimentare e rubano diversi articoli che nascondono sotto i propri vestiti. Nel frattempo, un quinto rimane ad aspettare in macchina con il motore sempre acceso. Quando i complici escono versano tutta la refurtiva in auto, salgono e si spostano di 50 metri. La banda, non contenta, pensa bene di "servirsi " anche nel minimarket del vicino distributore di benzina dove si applica la stessa tecnica, con un’attenzione in più: se uno aspetta in macchina, un altro deve distrarre il benzinaio, mentre gli altri tre rubano nel negozio con le solite modalità. È a quel punto che gli agenti della sezione di polizia giudiziaria allertano le auto con i colori d’istituto che, di lì a poco, faranno fermare la Renault in una piazzola di sosta all’altezza di Altavilla. I romeni negano tutto, ma all’interno della loro auto viene trovata tutta la merce rubata poco prima: alimentari e bigiotteria per un valore complessivo di 300 euro. Arrestati per furto aggravato e continuato, sono processati per direttissima: la condanna è a sei mesi di carcere con la condizionale. Ora la polizia giudiziaria proseguirà le indagini sia sui furti d’autogrill, sia sugli eventuali precedenti dei 5 romeni: cosa non facile, visto che, per gli accordi bilaterali esistenti fra Italia e Romania, chi si reca in Italia e si trattiene per non più di otto giorni, non ha bisogno del visto. Un tempo più che sufficiente per permettere a molti criminali di compiere reati e poi uscire dai nostri confini nazionali impuniti e senza aver lasciato alcuna traccia di sé. Da "Corriere Romagna" del 24 agosto 2004 Agente in bici col figlioletto sventa uno scippo a.r. RICCIONE
Sventa uno scippo e insegue il malvivente nonostante trasporti sul seggiolino il figlioletto di un anno. Protagonista dell’episodio, accaduto ieri mattina verso le 11 sul lungomare di Riccione, è l’assistente Massimiliano Severi, agente in servizio alla sottosezione Polstrada di Riccione.Il poliziotto, libero dal servizio, stava percorrendo la pista ciclabile per il divertimento suo e del bambino quando vicino al bagno 120 ha notato la presenza di un tipo sospetto. Lo ha guardato bene e il “fiuto” non lo ha ingannato.“L’individuo - descrive l’agente - si aggirava tra le auto in sosta al parcheggio di piazzale Giovanni XXIII. Carnagione olivastra, camminava guardingo a torso nudo. Aveva una lunga coda di cavallo fino alla schiena e, calato sul volto, aveva un cappellino alla pescatora di colore chiaro”.Severi ha seguito con lo sguardo l’uomo e ha intuito che doveva avere in mente qualcosa dal modo in cui osservava i passanti.Prima però che potesse avvertire i colleghi al telefono della presenza di un tipo da controllare, lo sconosciuto è entrato in azione. E’ piombato alle spalle di un turista perugino di 47 anni impegnato a caricare i propri due figli sui seggiolini posteriori dell’auto e l’ha rapinato del marsupio che l’uomo portava a tracolla. Il villeggiante umbro, colto di sorpresa, è stato scaraventato a terra con violenza. Quindi l’uomo con la lunga coda di cavallo si è dato alla fuga. Prima a piedi. Poi in sella a una bici da donna a doppia canna.L’agente della polstrada, nonostante la presenza del bambino, non ci ha pensato due volte: dopo aver assistito alla scena si è lanciato all’inseguimento del malvivente.Dopo qualche pedalata il poliziotto ha affiancato il rapinatore che però non aveva alcuna intenzione di rispondere allo strano alt intimato dall’assistente in borghese. Lo sconosciuto ha addirittura avuto una reazione violenta e non si è fatto scrupoli: nel tantativo di liberarsi dell’inseguitore ha cercato di colpire con dei calci il seggiolino dove era sistemato il bambino del poliziotto. Severi non ha perso il controllo della bicicletta e non ha desistito. Gridava: “Sono un poliziotto”. Non ha ottenuto alcun aiuto, però, da quanti hanno osservato la scena. L’inseguimento è proseguito per qualche centinaia di metri finchè, all’ennesimo tentativo, l’agente è riuscito al volo a strappare il marsupio dalle mani dello scippatore.Solo a quel punto è tornato a occuparsi dell’incolumità del figlio e si è “accontentato” di restituire il maltolto al dolorante turista perugino, costretto a farsi medicare al pronto soccorso per le contusioni riportate nell’aggressione. Da "La Provincia di Cremona" del 24 agosto 2004 Sfugge all’alt e tenta di investire un agente Bloccato dai colleghi, gli tolgono 46 punti In
quest’ultimo fine settimana il record di punti tolti dalla
patente di guida spetta a un senegalese. Gli agenti del distaccamento
di Crema della polstrada dopo essere riusciti a fermarlo in modo
un po’ rocambolesco gliene hanno levati 46. E’ successo
sabato notte a Spino d’Adda, lungo l’ex statale Paullese.
L’auto del giovane extracomunitario è stata fotografata
dalla ‘macchinetta’ dell’autovelox: superava di parecchio
il limite di velocità e così un poliziotto ha sporto
tanto di paletta per bloccare l’automezzo. Il conducente si
è però guardato bene dal fermarsi e ha puntato dritto
sull’agente di polizia, che nel frattempo, visto l’imminente
pericolo, si era buttato a terra. L’auto è però
poi stata bloccata in maniera decisa da un collega. Da "Il Gazzettino" del 24 agosto 2004 Dopo aver preso per il collo l’gente l’extracomunitario è stato arrestato per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale Vigile picchiato da un venditore ambulante Ingente sequestro di articoli con griffe contraffatte: recuperati sull’arenile borse, orologi e occhiali Fabrizio Cibin Jesolo
Commercio abusivo, scatolettisti e merci contraffatte. Intensa su tutti i fronti l’attività della Polizia municipale, di cui il comandante Claudio Vanin ha tracciato un bilancio dell’ultimo fine settimana. Sono stati stilati 49 verbali per commercio abusivo con provvedimenti di sequestro, 8 verbali per esercizio abusivo di mestieri girovaghi e 1 per esercizio abusivo dell’attività di estetista. Domenica, in particolare, si è verificato l’ennesimo episodio di violenza ai danni di agenti della Polizia municipale da parte di un venditore extracomunitario. Raggiunto e bloccato da un vigile, ha reagito con forza prendendolo per il colletto della maglietta di servizio e per la collana portachiavi, strattonandolo fino a creargli problemi di respirazione. È stato arrestato per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, possesso e detenzione di oggetti con marchio di fabbricazione contraffatto e ricettazione. Sulla vicenda l’esponente di Rc Salvatore Esposito ha chiesto al sindaco una dettagliata relazione per ricostruire la dinamica dei fatti in quanto, secondo alcuni testimoni, sarebbero stati i vigili ad aggredire il venditore. Un fatto analogo è accaduto anche sabato notte, verso l’una, quando agenti in borghese, impegnati nel contrasto del gioco delle scatolette e del commercio abusivo, hanno notato, nella zona di piazza Marina, un extracomunitario intento a vendere orologi. Quando gli agenti si sono avvicinati l’extracomunitario ha iniziato ad ingiuriarli e poi a spingerli con violenza. Anche lui è stato arrestato per violenza e resistenza. La scorsa settimana sono aumentati i sequestri e le denunce per merci con griffe contraffatte, effettuati in prevalenza sull’arenile e nella zona a traffico limitato a danno di cittadini extracomunitari in gran parte clandestini, e quindi privi dei documenti di soggiorno: in particolare sono stati effettuati 7 sequestri per un totale di 97 borse, 36 orologi e 62 paia di occhiali. I trasgressori sono stati denunciati a piede libero per possesso e detenzione di oggetti con marchio di fabbricazione contraffatto e per ricettazione. Contro il gioco delle tre scatolette continua il servizio con l’utilizzo di numerose pattuglie in borghese che controllano quotidianamente la zona a traffico limitato. Nell’ultima settimana, sono stati stilati 13 verbali e sequestrati 370 euro. Sul fronte della sicurezza stradale sono proseguiti i controlli anche nel fine settimana. Ritirate in totale 10 patenti di guida, delle quali cinque per superamento dei limiti di velocità e cinque per guida in stato di ebbrezza. Il record l’ha registrato un turista di Senigallia di 25 anni che ha registrato un tasso di 2,45 g/litro nel sangue. Da "Corriere Romagna" del 24 agosto 2004 Picchia i Vigili che l’hanno soccorso Ravenna-
È finito fuori strada con l’auto, e quando i vigili
urbani - dopo averlo soccorso - gli hanno chiesto di seguirli in
sede perché sprovvisto di documenti, ha dato in escandescenze
prendendo a calci e pugni gli agenti della Polizia municipale. Protagonista
dell’episodio accaduto nella notte di sabato scorso, poco prima
delle 24, un rumeno domiciliato a Lido Adriano, Fercovici Puiu,
di 37 anni. I fatti. I vigili urbani sono stati chiamati alle 23,50
in via Martiri 56, dove appunto l’autovettura condotta dall’extracomunitario
era fuoriuscita dalla sede stradale. Quando le forze dell’ordine
sono giunte sul luogo dell’incidente hanno notato l’uomo
in evidente stato di ubriachezza. Poco dopo è arrivata sul
posto un’altra pattuglia della municipale. Il rumeno, senza
documenti, veniva invitato a seguire i vigili urbani in centrale
per l’identificazione. A questo punto l’uomo ha cominciato
a prendersela con i quattro agenti della Municipale tre dei quali
sono dovuti ricorrere alle cure mediche al pronto soccorso per lesioni.
I tre sono stati giudicati guaribili con una prognosi di qualche
giorno mentre il rumeno è stato arrestato. Processato ieri
mattina per direttissima, è stato condannato a tre mesi e
10 giorni (pena sospesa) per oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale
e uso di atto falso relativo all’auto. All’uomo è
stata sospesa per due mesi la patente per guida in stato di ebbrezza.
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