COMITATO NONSOLOOMBRE La ormai lunga sequenza di
manifestazioni trevigiane dedicate all’esclusivo consumo di alcolici ha
suscitato tra i cittadini trevigiani e tra i turisti e visitatori della nostra
città un gran numero di rilievi, osservazioni, commenti e proposte di
intervento, a volte a favore di queste manifestazioni ma soprattutto di critica
o almeno di radicale riforma. Riteniamo che questo fervore non
debba essere accolto come sterile polemica, ma piuttosto come un dibattito
civile, maturo e consapevole impegnato a considerare il futuro della città e
della gioventù. E’ giusto ringraziare i mass media, in particolare “La
Tribuna”, “Il Gazzettino”, “il Corriere del Veneto”, “Il Treviso”, Antenna Tre
e Rete Veneta per il loro contributo, in quanto per molti giorni hanno dedicato
spazio all’argomento ospitando i vari punti di vista Guardando al futuro proponiamo a
noi stessi e ai trevigiani e alla loro rappresentanze associative: - Di dedicare del tempo per
pensare, immaginare e progettare altre occasioni di incontro culturale, di
aggregazione e di innovazione capaci di valorizzare risorse diverse da quelle
puramente consumistiche e di incitamento a comportamenti di rischio, avulsi
dalle nostre vere tradizioni. A questo scopo ci impegniamo a raccogliere le
proposte e le idee di tutti anche con l’aggiornamento del nostro sondaggio on
line. - Di divenire un punto di
riferimento per dare e ricevere informazioni in merito alle normative europee,
nazionali e locali attinenti gli argomenti della cittadinanza, delle
tradizioni, dell’accoglienza, della cultura e dei problemi legati all’uso di
sostanze, alcol in particolare. - Di incontrarci tutti i secondi
lunedì del mese, a partire da gennaio 2008, dalle 16,30 alle 18,30 presso lo
spazio di incontro della Libreria Marton, al n. 40 di Corso del Popolo in
Treviso. Per realizzare questi obiettivi
vi invitiamo calorosamente a visitare il nostro sito, www.nonsoloombre.it, ad inviare le vostre opinioni
e proposte, scrivendo anche all’indirizzo info@nonsoloombre.it, e a segnalare
il vostro interesse come singoli, gruppi, associazioni. Ci impegniamo da parte
nostra a mettere in rete i vostri contributi, per alimentare il dialogo e
costruire progetti condivisi. Vi segnaliamo infine che abbiamo
in preparazione, all’inizio del prossimo anno, un incontro con i giovani
trevigiani, e in primavera un incontro pubblico sul tema delle scelte relative
alle politiche culturali popolari e di promozione della socializzazione. La Newsletter del comitato non
solo ombre è un servizio offerto gratuitamente agli iscritti. Il trattamento
dei dati avviene secondo modalità e finalità indicate nell’informativa ai sensi
dell’art.13 del d.lgs 196/03: si informa inoltre che è possibile chiedere la
cancellazione dei propri dati alla pagina web
http://www.nonsolombre.it/index.php?tmpl=10. Comitato nonsoloombre, viale d’Alviano 28/A- 31100 Treviso
(TV) Email info@nonsoloombre.it Tel.0422 548350 ALCOLISMO Sanremo: lunedì proiezione del film ’I giorni perduti’ Nell’ambito dell’iniziativa ’E’
in arrivo un treno carico di....’, l’Acat Sanremo (Associazione Club Alcolisti
in Trattamento), organizza per lunedì prossimo alle 17, presso il capannone dell’ex-stazione
dei treni, la visione di un film-spot ’I giorni perduti’, prodotto da Media
Italia SrL e patrocinato dal Ministero della Salute. Lo scopo è quello di
sensibilizzare le persone e le famiglie sui rischi legati al consumo delle
bevande alcoliche e di far conoscere i club degli alcolisti in trattamento come
uno dei metodi per affrontare il disagio alcol-correlato più comunemente detto
alcolismo. Poi, grazie anche all’intervento
di Costanza Florimonte (Segretaria Federale CGIL) verrà approfondito il tema
della sicurezza sui luoghi di lavoro che è spesso messa a repentaglio dal
consumo di bevande alcoliche. Carlo Alessi IL GAZZETTINO (Vicenza) Il documento riguarda il "guidatore designato". A
presentarlo il Gruppo Giovani di Forza Italia in appoggio al disegno regionale
da trasmettere in Parlamento Guida in stato d’ebbrezza, mozione di sostegno alla nuova legge (r.c.) Il Veneto è la seconda
regione italiana, dopo la Lombardia, con la più alta percentuale di incidenti
per guida in stato di ebbrezza. Il 35% dei conducenti veneti responsabili di
incidenti legati all’uso di alcool ha tra i 18 e i 30 anni. Per educare le
persone a un consumo moderato delle bevande alcoliche, il Gruppo giovani di
Forza Italia di Vicenza sta sostenendo il disegno di legge regionale, da
trasmettere in Parlamento, sul cosiddetto "guidatore designato", in
modo da contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza. Il
"guidatore designato" è colui che, tra un gruppo che trascorre una
serata di divertimento, intende mettersi al volante per riportare a casa gli
amici e si impegna a non bere alcolici o superalcolici. In cambio, ha il
diritto all’ingresso gratuito nel locale e alla consumazione gratuita di almeno
due bevande analcoliche o a uno sconto non inferiore al 30% sul loro costo. I giovani forzisti hanno redatto
una mozione da sottoporre alle circoscrizioni cittadine (le numero 1, 2, 3 e 6
si sono già espresse favorevolmente e all’unanimità) in cui si chiede l’impegno
del Comune a sostenere il disegno di legge della Regione. Inoltre si sono
attivati per inserire analoghe mozioni sia nell’ordine del giorno del consiglio
comunale di Vicenza che in quelli dei consigli dei comuni della provincia. Come
hanno spiegato ieri, nel corso di un incontro, Christian Girardi, Alessandro
Sartori, Linda Di Martino e Nicola Pastorelli, saranno raccolte firme
attraverso vari gazebo da consegnare al senatore forzista Pierantonio Zanettin,
prima che il testo della proposta di legge venga presentato in aula al Senato.
«La mozione mira a sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni - hanno
sottolineato i giovani di Forza Italia - Con il guidatore designato si riducono
le auto sulle strade». EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da
SAMBUCETO.INFO) Questa mattina conferenze stampa su alcolismo e oncologia PESCARA. 14.12.2007 - Questa
mattina, alle ore 12.00, presso lo Direzione Generale della Ausl di Pescara
(Via Paolini, 47, ex-ospedale, 1°piano), avrà luogo una conferenza stampa nel
corso della quale verranno resi noti gli ultimi dati sul fenomeno
dell’alcolismo, con particolare riferimento alle fasce di età più giovani. All’incontro con la stampa
prenderanno parte la responsabile del Servizio di Alcologia della Ausl di
Pescara, Splendora Rapini, l’Assessore Regionale alla Sanità, Bernardo Mazzocca
e il direttore generale dell’Ausl di Pescara, Antonio Balestrino. Sempre in mattinata, ma alle ore
11.00, presso lo studio del responsabile del Dipartimento di Oncologia “San
Giuseppe Moscati” della Ausl di Pescara, dr. Marco Lombardo (P.O. Santo Spirito,
V° piano ala est), avrà luogo un’altra conferenza stampa per illustrare ai
mezzi di informazione la “Giornata del Malato Oncologico”. La ricorrenza, che cade
tradizionalmente il 15 dicembre di ogni anno, sarà occasione di incontro tra
studiosi, medici, psicologi e volontari, nel corso del convegno “Le aspettative
e le necessità del malato oncologico, oggi”, che si svolgerà nell’aula magna
dell’ospedale. Vi prenderanno parte, tra gli
altri, il Presidente Nazionale della Lega Italiana per la Lotta contro i
Tumori, Francesco Schittulli, il direttore del Consorzio Mario Negri Sud,
Giovanni Rognoni, il Vescovo di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti, il
Procuratore della Repubblica di Pescara, Nicola Trifuoggi, ed il Direttore
Generale della Ausl, dr. Antonio Balestrino. Nell’occasione verrà inaugurato
un punto di incontro per i degenti ed i loro familiari, recentemente realizzato
presso il Dipartimento, che avrà per madrina la conduttrice Rai Arianna
Ciampoli. IL MATTINO SALA CONSILINA Prevenzione dell’alcolismo al via il progetto del Rotary Sarà presentato domenica, per
iniziativa del Rotary Club di Sala-Vallo di Diano-Vallo della Lucania-Cilento,
nel corso di un Interclub presso l’Hotel Villa Venus di Atena Lucana, il
progetto "Prevenzione primaria alcool-dipendenze". L’iniziativa vede
impegnati, oltre ai club, anche l’Asl Sa/3, e i comuni di Sala Consilina e di
Vallo. Dopo i saluti dei due presidenti, Michele Calandriello e Fernando
Cammarano, e dei sindaci delle due città, Ferrari e Cobellis, presenteranno il
progetto Aldo Rescinito, primario medico emerito; e i presidenti delle
commissioni progetti dei due club, Luigi Macchia e Antonio Mondelli. EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da
PRIMAPRESS) Mugello: arriva lo «Svagobus» per divertirsi in sicurezza MUGELLO - C’è un modo nuovo per
divertirsi in sicurezza. E’ con lo “svagobus”, un bus speciale che percorrerà
questo ed il prossimo weekend le strade del Mugello riportando i ragazzi a casa
dopo una serata al ristorante, nei pub o in discoteca. Un’iniziativa che vede
soggetti pubblici e privati uniti per combattere il problema dell’abuso di
alcol e prevenire le gravi e talvolta drammatiche conseguenze che comporta,
promossa da Confesercenti Mugello in collaborazione con l’assessorato alle
Politiche Giovanili della Provincia di Firenze, la Società della Salute Mugello
e i Comuni di Borgo San Lorenzo, Barberino di Mugello, San Piero a Sieve,
Scarperia e Vicchio. 18 i locali che hanno aderito tra bar, pub, ristoranti e
discoteche. 7 le fermate che collegheranno nelle notti di sabato 15 e domenica
16 e di sabato 22 e domenica 23 dicembre, dalle ore 19 alle 2.40 del mattino,
le piazze e i luoghi più frequentati del Mugello. I mezzi, forniti da
Autorimessa Mugello, effettueranno nelle serate in programma 4 tour da Vicchio
a Barberino e viceversa con partenza ogni 2 ore dalle fermate programmate. E,
per rendere maggiormente consapevoli i ragazzi delle proprie azioni e capaci di
regolarsi nell’uso di alcolici, nei locali che aderiranno all’iniziativa
saranno distribuiti ai ragazzi, oltre ai depliant prodotti dalla Società della
Salute Mugello nell’ambito della campagna di informazione “Alcol: sai cosa
bevi? Più sai meno rischi”, anche degli alcol test monouso e dei “regoli”, strumenti
cartacei di misurazione del livello di alcol tollerato dall’organismo in base
al peso e al sesso di ognuno. SALERNO NOTIZIE Aumenta il consumo di Alcol tra i giovani, è allarme sociale Il 19% dei giovani tra i 15 e i
24 anni beve per ubriacarsi, dice Eurobarometro. E il dato si affianca a quello
della mortalità giovanile a causa del bere: il 25% dei decessi è legato
all’abuso di alcol. Parte da questi dati agghiaccianti Emanuele Scafato,
direttore del centro dell’OMS e dell’osservatorio nazionale dell’Alcol per
spiegare alla platea del seminario “Alcol e sicurezza stradale” che senza che
gli adulti ne fossero consapevoli i giovani diventati un target di popolazione
estremamente vulnerabile ai rischi legati al consumo di bevande alcoliche.
Rischi spesso assunti inconsapevolmente e sempre più frequentemente influenzati
dalle pressioni sociali, medianiche, pubblicitarie, familiari. L’alcol gode di
una accettazione sociale e di una familiarità e popolarità legate alla cultura
italiana del bere, una cultura mediterranea, che poneva, sino ad un decennio
fa, il consumo di vino come componente inseparabile dell’alimentazione. Oggi si
può affermare che i giovani (e spesso anche gli adulti e tra questi le donne in
particolare) hanno adottato modelli di consumo che separando il bere dalla
ritualità dei pasti hanno trasformato il significato originale del bere:
l’alcol è usato (e non consumato) per sentirsi più sicuri, più loquaci, per
facilitare le relazioni interpersonali, per apparire più emancipati e più “trendy”,
per essere più facilmente accettati dal gruppo o, in alcuni casi, per
conquistare un ruolo di (presunta) leadership tra i pari. Ecco spiegati i
picchi di consumo nei fine settimana ed in estate momenti in cui la
socializzazione è più facile e frequente. In Italia, per di più, si registra
uno tra i più bassi livelli di conoscenza del limite di alcolemia (0,5
grammi/litro) consentito alla guida. Sulla base delle evidenze e dei report
della Polizia stradale, è chiaro che i giovani conoscono la finalità dei
controlli e sanno che l’alcol non va d’accordo con la guida, ma la loro
percezione del rischio viene meno con il bere. Sempre Scafato illustra che il
77% degli europei è favorevole all’uso di messaggi da apporre sulle etichette
delle bevande alcoliche, simili a quelli usati per le sigarette ma aggiunge che
a queste misure “dovrebbe aggiungersi la sicurezza della sanzione, sia per chi
è alla guida in stato di ebbrezza, sia per chi vende alcolici a minori”. Prima
di tutto, quindi, un rafforzamento delle leggi e del numero dei controlli in
strada: ora in Italia sono 230 mila - contro un milione di controlli in Francia
-, tutti concentrati in alcune zone. La possibilità di essere fermati è di una
volta ogni 176 anni. L’ARENA SANZIONI. Prefettura Guida e alcol, ritirate 3.050 patenti Le patenti ritirate nel veronese
dall’inizio dell’anno hanno superato quota tremila. Lo ha reso noto la
prefettura di Verona. Complessivamente sono state
ritirate 3.050 patenti. Di queste, 395 hanno interessato soprattutto casi di
persone risultate ubriache al volante o positive all’uso di sostanze
stupefacenti. Il comportamento dei veronesi
alla guida - secondo la ricerca - si rivela invece più virtuoso sotto altri
aspetti: le cinture di sicurezza vengono utilizzate da oltre l’85% degli
automobilisti controllati, mentre la totalità dei motociclisti viaggia con il
casco. L’ADIGE Minaccia il vicino con l’accetta, arrestato Lite per un parcheggio Picchiato un polacco Mentre nel resto d’Italia gli
autotrasportatori deponevano le «armi» e facevano rientrare la protesta che ha
paralizzato il Paese dopo tre giorni di sciopero, in Valsugana un camionista
annebbiato dall’alcol metteva in atto la sua personale battaglia per un
posteggio. Un contenzioso che prima ha innescato l’aggressione verbale contro
il vicino di casa, poi è sconfinato in quella fisica ed infine è sfociato in
una aggressione con tanto di accetta e minacce di morte. È questo il resoconto
di una serata di follia che ha avuto come protagonista un camionista di 41 anni
originario di Taranto, Vito Chielli, residente a Telve di Sopra: l’uomo è stato
arrestato dai carabinieri con l’accusa di minaccia aggravata, lesioni personali
e violazione di domicilio. Il movimentato episodio è successo mercoledì sera,
verso le 22, a Telve di Sopra. Come già successo altre volte, il camionista
avrebbe avuto una discussione con un polacco di 20 anni che vive vicino a casa
sua, a due numeri civici di distanza, in via Castelliri. I due condividevano il
parcheggio pubblico, nel quale il pugliese, residente da tempo nel piccolo
comune, era solito parcheggiare il suo camion. Lo stesso avrebbe fatto il
giovane aggredito, che invece ha un furgone. A dare il via alla lite sarebbero
state le rimostranze dell’arrestato sull’assenza di spazio per potere fare
agevolmente le manovre con il mezzo pesante. Fatto sta che l’altra sera, nel
parcheggio, è nata l’ennesima discussione. In un primo tempo Chielli si sarebbe
«limitato» agli insulti. Troncata la contesa verbale, il giovane è dunque
salito in casa, dove abita con altri due fratelli e la madre, che in quel
momento era al lavoro. Ma il tarantino, anziché rientrare nella sua abitazione,
si è infilato nell’appartamento del polacco e, davanti agli occhi allibiti dei
fratelli più piccoli, lo ha preso per il collo e lo ha riempito di botte. Per
fortuna il ragazzo è riuscito a divincolarsi dalla presa dell’uomo ed è
fuggito. Ha raggiunto la madre, che ha avvertito subito i carabinieri
dell’aggressione subita dal figlio. Poi, preoccupato per le sorti dei fratelli,
il ventenne è tornato in casa. Nel frattempo il suo aggressore, se ne era in
effetti andato. Un’assenza lampo, durata il tempo di afferrare un’accetta e
ripresentarsi armato nell’abitazione del polacco. L’uomo, in preda anche ad un
evidente stato di alterazione alcolica, avrebbe tentato nuovamente di picchiare
il giovane, per fortuna senza mai usare l’accetta, ed avrebbe scaricato su
tutti e tre i fratelli minacce di morte. L’arrivo dei carabinieri del
radiomobile della compagnia di Borgo Valsugana, ha per fortuna messo la parola
fine alla follia dell’uomo. I militari lo hanno bloccato e disarmato. Lui,
senza opporre resistenza, avrebbe pure chiesto di essere arrestato, un segno
evidente della scarsa lucidità. Comprensibilmente sotto shock, ma salvi, i
fratelli minori. Il ventenne si è fatto medicare al pronto soccorso: ha traumi
e contusioni giudicati guaribili in sette giorni. L’uomo, accompagnato nella
caserma di Borgo, è stato arrestato e condotto nel carcere di Trento. In cella,
smaltita la sbronza, avrà tempo di pensare alla sua assurda notte da far west.
F. P. EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da
CITTADELLASPEZIA) Devasta l’appartamento, picchia poliziotti ed infermiere Distrugge il suo appartamento
perché ubriaco, poi al Pronto Soccorso prosegue nel suo delirio, ferisce due
poliziotti e due infermiere. Inevitabile l’arresto per I. M. S., romeno 33enne
lavoratore dipendente di una ditta edile. L’uomo, ieri sera mentre tornava
a casa insieme alla moglie e ai due figli di 9 e 11 anni, dopo avere mangiato
una pizza, ha fatto una telefonata dal cellulare. La moglie ha capito che era in
corso una conversazione con un’altra donna, e ne ha chiesto conto., Rientrati a casa, la discussione
è presto sfociata in un litigio sempre più cruento. L’uomo ha sfasciato completamente
l’appartamento e la moglie alla fine ha chiamato la Polizia. Erano le 5 del
mattino di oggi. Gli agenti hanno impiegato più di
qualche minuto per convincere l’uomo ad essere accompagnato al pronto soccorso,
perché presentava una brutta ferita all’avambraccio. Sembrava tutto finito, ma
ancor prima di essere medicato il romeno ha ricominciato a dare in
escandescenze, colpendo le due infermiere che lo stavano curando (ferite
guaribili in 5 e 10 giorni), ed i due poliziotti (entrambi 12 giorni di
referto). A quel punto sono scattate le
manette. E’ accusato di violenza, resistenza e minacce. L’ARENA LESIONI. L’episodio in un bar dello Stadio Offese un africano, tifoso condannato Un epiteto pesante e un bicchiere
in faccia costano 4 anni e 6 mesi . Di cui 3 scontati per indulto Una bicchierata in faccia e quel
«negro di m...» pronunciato da un tifoso dell’Hellas all’indirizzo di un
operaio del Senegal sono costati a Ivan Lonido la condanna a 4 anni e 6 mesi
(tre anni «scontati» per l’indulto) e il pagamento alla parte civile
(rappresentata dall’avvocato Antonio Vinci), a titolo di provvisionale
immediatamente esecutiva, di 10mila euro. Per altre eventuali richieste di
risarcimento sarà competente il tribunale civile. Si è concluso così il processo a
carico di un giovane veronese che prima di una partita, mentre era con amici
davanti a un bar in via Sansovino e stava bevendo birra in attesa di entrare al
Bentegodi, apostrofò in tal modo un operaio del Senegal che stava andando in
palestra. Fu lo stesso Khadim che sentì quell’aggettivo e di questo chiese
conto al giovane che per tutta risposta lo colpì al volto con il bicchiere di
birra, ne nacque un parapiglia e alla fine arrivò la polizia. Era il 27 settembre 2004 e la
procura a carico di Lonido formulò il capo di imputazione: lesioni l’addebito
originario e poi le aggravanti, lo sfregio permanente e i motivi razziali,
previsti dalla legge Mancino. Un processo che si era interrotto in settembre,
quando il collegio giudicante dopo requisitoria e arringa, invece di
pronunciarsi stabilì di affidare a un medico legale, il professor De Leo,
l’incarico di valutare se la ferita riportata dalla persona offesa fosse o meno
permanente. Già, perchè il pm Carlo Villani
aveva chiesto 7 anni di reclusione perchè l’aggravante «trasformava» le lesioni
da gravi in gravissime. Ieri il perito non ha deposto, il tribunale ha
acquisito l’elaborato nel quale, contrariamente a quanto definito dall’esperto
della Procura, si stabilisce che quella cicatrice a mezza faccia non
rappresenta uno sfregio. Un’aggravante è venuta meno ma è rimasta «inalterata»
la seconda, ovvero quella frase dispregiativa pronunciata all’indirizzo
dell’operaio del Senegal. Quel «negro di m..».F.M. Ubriaco al volante bloccato sulla A26 Alcol e guida: altra patente ritirata |
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