foto Blaco - archivio Asaps Un commento del quadro dei sinistri in Emilia Romagna ci
consente di affermare che il numero complessivo degli incidenti registrati
dall’Istat nella regione, 23.950 nel
2006, evidenzia una modesta diminuzione dell’1,2% rispetto ai 24.250 incidenti del 2005, una percentuale però
leggermente migliore di quella del dato nazionale che si ferma a un modestissimo
-0,8%. I feriti nelle 9 province
della regione sono stati 33.235, con
una impercettibile diminuzione di appena lo 0,3% rispetto ai 33.322 ingressi al pronto soccorso dell’anno
precedente. Il risultato più significativo, secondo i dati Istat, è quello del
numero dei morti che sono stati 539,
con una diminuzione complessiva di ben 96
vittime rispetto ai 635 morti del 2005. In questo caso la percentuale in
diminuzione è del 15,1%, un
risultato nettamente migliore rispetto a quello nazionale che si è fermato a -2,6%. Si rilevano però differenze sostanziali nei risultati fra
le nove province della regione. Per esempio Bologna registra dati di stabilità nel numero
dei sinistri 5.270, rispetto ai
5.268 del 2005. I feriti invece sono passati da 7.193 a 7.350 con un incremento del 2,2%.
Numeri preoccupanti sul conteggio delle vittime. I morti sulle strade del
capoluogo di regione sono stati fissati dall’Istat a quota 112, ben 18 in più
rispetto ai 94 dell’anno precedente e un sorprendente incremento del 19,1%. Numeri fortunatamente molto migliori nelle altre province.
Reggio Emilia fa quasi da contraltare positivo ai numeri di Bologna. Infatti
nella provincia del tricolore gli incidenti complessivi sono stati 2.375, in diminuzione del 10,1% rispetto al 2005, i feriti si sono fermati a quota 3.450, -8,8%, ma è il dato dei morti sulle strade che risalta con un calo
del 47,6%. Infatti nel 2006 sono
stati stesi 48 lenzuoli bianchi
rispetto agli 82 del 2005. Modena invece presenta dati non omogenei. Mentre gli incidenti, 3.708 nel 2006, sono cresciuti dell’1% rispetto al 2005, e i feriti del 3,7%, le vittime mortali passate da 95
a 67, sono calate del 29,5%.
A Parma gli incidenti nell’anno in esame, 1.969
in totale, sono cresciuti del 3,1%,
i feriti sono passati da 2.628 a 2.781,
+ 5,8%. I morti sono stati invece 48, in diminuzione del 14,3% rispetto ai 56 del 2005. Piacenza
fa segnare un bel -6,9% nel numero
dei sinistri, -3,8% negli ingressi
al pronto soccorso e, con 37
vittime, un calo dell’11,9%, rispetto
ai 42 morti del 2005. Ferrara, da sempre una provincia ad alto rischio
infortunistico, finalmente vede un regresso del 4,8% nel numero degli incidenti, passati da 1.566 a 1.490, dell’8,3% nel numero dei feriti, da 2.174 a 1.994 e dell’11,1% del
numero dei morti passati da 72 a 64.
Anche Ravenna, provincia che conta un elevato numero di vittime, passa da 96
decessi a 90, -6,2%. Crescono invece gli incidenti del 3% da 2.802 a 2.887.
Anche i feriti segnano una crescita
del 3,6%,
erano 3.904 nel 2005 e sono stati 4.044
lo scorso anno. Migliore invece il quadro complessivo della provincia di
Forlì-Cesena che vede un modesto calo dei sinistri, passati da 2.297 a 2.271, appena -1,1%. Migliore la diminuzione fra gli ingressi al pronto soccorso,
passati da 3.127 a 3.028, in questo
caso il calo è del 3,2%. Il numero
delle vittime passa da 55 a 50 con
una percentuale positiva di -9,1%. Chiudiamo questa carrellata con Rimini che fa segnare un
dato molto positivo nella diminuzione delle vittime passate da 43 nel 2005 a 28 nel 2006, -34,9%. Praticamente stabile il numero dei sinistri, passati da
2.596 a 2.584 e quello dei feriti da
3.578 a 3.551 – 0,7%. Non ci chiedete se questi dati sono da considerarsi
complessivamente attendibili, noi li abbiamo commentati e percentualizzati in
quanto sono quelli ufficiali. Il prossimo anno li verificheremo. Forlì, lì 19.12.2007 Giordano Biserni Incidenti stradali
in Emilia Romagna. Raffronto anni 2005 e 2006
Elaborazione e percentualizzazione il Centauro – Asaps su
dati Aci/Istat |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
© asaps.it |