LA SICILIA Niscemi - Alcolisti in trattamento
nella chiesa istituito il Cat (Niscemi. a.d.) L’alcolismo è uno dei fenomeni più diffusi e
dilaganti nella società contemporanea. E proprio nel tentativo di cercare di
arginare tale fenomeno, anche in ambito locale, sta per essere istituito in
città nei locali della chiesa "Anime Sante del Purgatorio" di cui è
parroco don Lillo Buscemi, un Cat (Club di alcolisti in trattamento). «Il Cat -
spiega la dottoressa Salvina Giudice, insegnante servitrice dell’istituenda
comunità multifamiliare - è costituito da 2 a 12 famiglie con problemi
complessi derivanti dall’uso eccessivo di alcol che fonda la propria attività
sull’approccio ecologico, sociale e familiare. Le famiglie che sono in
difficoltà a causa dell’alcol, una volta alla settimana e per un’ora e mezza,
si riuniscono presso la parrocchia del Purgatorio per affrontare i vari
problemi». LA SICILIA Santa Caterina. Anche senza alcool ti puoi riscaldare
"Anche senza alcool ti puoi riscaldare" è il tema
provocatorio della manifestazione contro l’abuso dell’alcool che si svolgerà la
sera della vigilia di Natale. La manifestazione è organizzata dalle associazioni culturali
"Il principiante" e "Foro moderno" e si svolgerà in piazza
Garibaldi. Poi, a cominciare dalle ore 21 di martedì 24 dicembre e sino a tarda
notte, saranno distribuite bevande calde come tisane, the. «L’iniziativa – hanno detto Agatino Macaluso e Angelo
Stella, presidenti delle due associazioni che sono promotrici di questa
innovativa e originale iniziativa - mira a contrastare l’abuso che si fa
dell’alcool soprattutto tra i giovani ai quali ci rivolgiamo con maggiore
attenzione perché non facciano uso di alcool che è dannoso per la loro salute».
Saranno distribuite bevande calde con alloro e limone, the e tisane con erbe
aromatiche. «Plaudo all’iniziativa e condivido gli scopi che essa vuole
raggiungere e che sono altamente sociali» ha detto il sindaco Antonio Fiaccato
che ha accolto con entusiasmo la manifestazione assicurando la piena
collaborazione del Comune per la sua riuscita. «Sono felice – ha detto ancora
Fiaccato – per quello che è stato organizzato e spero tanto che la
manifestazione serva a fare riflettere i giovani sull’abuso dell’alcool che
porta soltanto danni alla salute e il cui consumo, purtroppo, è sensibilmente
aumentato». L. S. INALESSANDRIA.IT Sabato ha preso il via il primo evento
del progetto: ’’Non berti la vita’’ 19 Dicembre 2007 - Sabato 15 Dicembre 2007 dalle ore 21.30
in corso Roma ad Alessandria, nelle adiacenze del locale “Zogra”,la Città dei
Giovani ha dato inizio al primo evento del progetto “Non berti la vita”,
preventivo alle stragi del sabato sera e contro all’abuso di alcol. Realizzato con la preziosa collaborazione della Prefettura
di Alessandria, Motorizzazione Civile e Provincia di Alessandria. Notevole e popolare il successo della serata che si è
protratta piu’ del previsto sino alle ore 1,30. Svariate centinaia di ragazzi con interesse hanno fatto la
prova dell’etilometro e hanno ritirato il volantino con le nuove normative
riguardante il Codice stradale, molte le domande e soprattutto la sorpresa nel
capire a cio’ a cui si va veramente incontro. I ragazzi della Città dei Giovani, hanno spiegato a tutti
gli intervenuti tutto cio’ che puo’ accadere abusando di sostanze alcoliche,
soprattutto per chi guida l’auto. Presenti anche tre tecnici della Motorizzazione Civile che
durante tutta la serata hanno collaborato all’esecuzione del test
alcoletilometrico, dei numerosi e attenti giovani volontari. Visto il notevole successo dell’iniziativa, la prossima
tappa di Gennaio si svolgerà a Tortona, per poi passare a Casale Monferrato,
Valenza, Ovada e Acqui Terme. Per informazioni visitate il sito
www.lacittadeigiovani.it
CORRIERE ADRIATICO Oggi polizia e
commissariato cominciano il trasloco nella nuova sede La Regione finanzia un
progetto dei vigili urbani contro la guida in stato di ebbrezza e l’assunzione
di droghe Un anno nero sulle strade di Senigallia: un incidente al giorno,
sette morti e 510 feriti Alcol e velocità, un mix che fa
paura SENIGALLIA - E’ stato un anno nero sulle strade del
territorio senigalliese. I dati Istat elaborati dalla Confartigianato locale
raccontano di una lunga scia di incidenti, uno al giorno dall’inizio dell’anno
fino ai primi giorni di dicembre con 510 feriti trasportati al pronto soccorso
e sette persone che sull’asfalto hanno perso la vita. Nonostante la prevenzione
e il giro di vite deciso dal Governo, alta velocità, guida in stato di ebbrezza
e imprudenza sono le tre cause principali che scatenano tamponamenti e scontri
frontali, dove a morire sono per lo più giovani e motociclisti. La città di Senigallia prova a cambiare marcia sul tema
della sicurezza e lo fa spinta da due eventi che riguardano in particolare la
polizia ed i vigili urbani. Da questa mattina infatti chiudono le sedi storiche
di commissariato e polizia stradale che si trasferiscono nella nuova struttura
davanti all’autostrada in uffici separati ma con un’unica sala operativa che
permetterà di ottimizzare gli interventi e di razionalizzare il servizio. Nei
giorni scorsi invece la Regione Marche ha approvato e finanziato un progetto
predisposto dal Comune di Senigallia, attraverso il proprio Servizio di Polizia
Municipale, in materia di sicurezza stradale. Si chiama “Viaggio sicuro al
termine della notte” ed è stato studiato con particolare riferimento al
problema della guida in stato di ebbrezza derivante dall’abuso di alcool o
dall’assunzione di stupefacenti, fenomeno che soprattutto nelle ore notturne
dei fine settimana costituisce una delle principali cause di incidenti
stradali. Senigallia non è immune dallo sballo e dal divertimento ad
ogni costo, anche per l’alta percentuale di locali esistenti a causa della
vocazione prettamente turistica della città. Lo provano i dati della Polizia
Municipale riguardo al costante aumento delle violazioni al codice della strada
per guida in stato di ebbrezza: le patenti ritirate per questo motivo sono
state 8 nel 2003, 13 nel 2004, 24 nel 2005 e 35 nel 2006, mentre nel 2007 erano
già 32 al 24 settembre scorso. Con questo progetto saranno aumentati i controlli della
Polizia Municipale, acquistando e utilizzando anche dei precursori rapidi,
strumenti idonei a misurare con certezza l’eventuale assunzione di
stupefacenti. Il servizio inizierà anche a raccogliere in maniera sistematica i
dati relativi alle violazioni e ai sinistri stradali derivanti dall’abuso di
alcool e sostanze stupefacenti. Allo stesso tempo sarà promossa una diffusa
attività di prevenzione e sensibilizzazione. In collaborazione con il
dipartimento Dipendenze Patologiche della Zona Territoriale 4 dell’Asur Marche,
saranno organizzati incontri specifici presso i centri sociali per informare i
cittadini su questa problematica. I giovani verranno posti di fronte al
problema e informati sui rischi di simili comportamenti anche attraverso
campagne informative diffuse sia negli istituti scolastici che negli ambienti
di lavoro. Con la collaborazione di Confcommercio e Confesercenti saranno poi
coinvolti gli esercenti dei locali pubblici, al fine di ottenere una loro
proficua collaborazione attraverso la distribuzione di bicchieri di plastica
con slogan sulla sicurezza stradale. M.TERESA BIANCIARDI IL GAZZETTINO SICUREZZA STRADALE «Cattivi maestri al volante I
figli «bocciano» i genitori Mestre «Mia madre alla mattina si trucca in macchina. Dice che
guadagna almeno mezz’ora di sonno». Serena, 14enne veronese, non ha battuto
ciglio quando si è trattato di parlare di come i genitori si comportano in
macchina. E nemmeno Giulia, 12 anni, veneziana, nel dire che «mio madre quando
è in macchina dice un sacco di parolacce contro quelli a piedi». Mai come il
padre di Barnaba, trevigiano di 10 anni, che «guarda la televisione mentre
guida». Non si tratta del canovaccio di uno dei surreali monologhi di Gioele
Dix, automobilista inc... di professione, ma delle risposte che alcuni studenti
hanno dato agli 85 dipendenti della Motorizzazione civile che da due mesi vanno
nelle scuole del Veneto a parlare di sicurezza stradale. Un progetto dal costo
limitato - non più di 60mila euro - che entro la fine dell’anno scolastico avrà
coinvolto 80mila alunni veneti con l’obiettivo di metterli «sulla buona
strada», come recita lo slogan del Progetto scuole. Per adesso l’iniziativa ha raggiunto 22mila scolari e
studenti, ai quali è stato distribuito un questionario per conoscere come i
ragazzi e i loro genitori si comportano sulla strada. I risultati, come
rivelano le risposte, sono sconfortanti. Il 57 per cento dei bambini fra 6 e 10
anni non attraversa sulle strisce pedonali, il 71 per cento non allaccia le
cinture posteriori. Il casco è un optional per l’80 per cento dei ragazzi fra
15 e 18 anni, e il 65 per cento non rispetta i semafori. Ma Carmelo Trotta,
direttore della Motorizzazione civile del Triveneto, non si scandalizza: «Il
vero problema - dice - è che i loro genitori sono pessimi istruttori. Non lo
dice solo il nostro questionario, ma i dati dei 30 milioni di punti-patente
persi fino a oggi. Non si può dare la colpa ai bambini se le loro madri portano
all’asilo i figli senza allacciare loro le cinture». A dire il vero gli adulti fanno anche di peggio:
l’auricolare per il telefonino è un optional, stando alle dichiarazioni degli
studenti. Tre bambini su quattro dichiarano che mamma e papà si distraggono
alla guida, e due su tre che bevono oltre misura prima di mettersi al volante.
Il rispetto dei limiti sembra poi un obbligo per pochi intimi, stando alle
dichiarazioni degli adolescenti, e la riduzione della velocità in caso di
pioggia o nebbia è una misura adottata da una risicata maggioranza di genitori.
(*) «È proprio per questo - ribatte Trotta - che andiamo a parlare di sicurezza
stradale ai ragazzi. Durante gli incontri nelle scuole proponiamo dei brevi
filmati senza alcun commento, poi aspettiamo la reazione dei giovani. Finora, a
parte un paio di casi, la risposta è sempre stata positiva». Il Progetto scuole
del Veneto ha peraltro attirato l’attenzione del ministero dei Trasporti
svizzero, con il quale è in corso un patto di collaborazione. Ma il sogno
dell’ingegner Trotta è quello di estendere l’iniziativa in tutta Italia:
«Servirebbero cinque milioni di euro ma ne varrebbe la pena. Il problema è che
le istituzioni non ci credono ancora». Ciò non impedisce alla Motorizzazione di andare avanti per
la propria strada. Dopo il Progetto scuole, e dopo i test con l’etilometro
effettuati l’estate scorsa davanti alle discoteche, è già allo studio un
sondaggio sui percorsi casa-scuola degli studenti. E a gennaio scatteranno i
controlli lungo la strada sull’assunzione di droghe, che saranno fatti
all’interno di un Tir attrezzato per l’occasione. Alberto Francesconi (*)
Nota: sovente, quando si parla di prevenzione dei problemi correlati all’uso di
alcolici, si richiedono interventi nella scuola o da parte di esperti. Ma, come
è ovvio, la famiglia rimane il principale fattore educativo e i modelli di
comportamento presentati dai genitori i più importanti riferimenti formativi. Se
c’è qualcosa nel bambino che desideriamo cambiare, dovremmo prima esaminarlo
bene e vedere se non è qualcosa che faremmo meglio a cambiare in noi. (Carl
Gustav Jung) L’ARENA ASSOCIAZIONI E REGIONE Incontro a Venezia tra il Forum terzo
settore e la commissione consiliare veneta
«La legge sull’alcol penalizza i
circoli» Ha aperto spazi importanti di dialogo l’incontro a Venezia
tra il Forum Terzo settore Veneto e la terza Commissione consiliare regionale
che si occupa di artigianato, commercio, industria e lavoro. Marina Bastianello e Paolo Alfier, portavoci del Forum,
hanno incontrato la presidente della Commissione, Giovanna Fontanella, per
porre alla sua attenzione alcune importanti riflessioni sulla legge 29,
approvata lo scorso 21 settembre, che disciplina l’esercizio dell’attività di somministrazione
di alimenti e bevande. Tale legge rischia, infatti, di penalizzare gravemente
l’attività di numerosi circoli e associazioni legati a enti e associazioni con
finalità non lucrative. Per questo è indispensabile - chiede il Forum - che in
fase attuativa si inseriscano precise distinzioni. «La Legge 29 può sicuramente
costituire un passo in avanti nel percorso di contrasto "all’abusivismo
associativo" contro il quale le nostre stesse associazioni si sono sempre
battute», dicono Bastianello e Alfier, «ma è fondamentale che si faccia
chiarezza su quali siano i circoli a cui la normativa è applicabile». Sta qui il nodo fondamentale delle richieste avanzate dai
due portavoce del Forum, che sottolineano: «Siamo convinti che
l’associazionismo "sano" di questa Regione possa dare un contributo
importante alla coesione sociale, ai tanti percorsi di promozione sociale e
culturale che contrastano il degrado delle aree metropolitane, e che i progetti
e le iniziative che nascono dalle nostre associazioni in sinergia con altre
siano una valida risposta al disagio giovanile e quindi contribuiscano
fattivamente alle politiche attive di prevenzione dell’abuso di alcol». IL MATTINO Domiciliari per l’ubriaco alla
guida: è polemica Ischia. È agli arresti domiciliari
Antonio Fiore, il guidatore dell’Alfa 147, il veicolo coinvolto nel tragico
incidente di sabato notte a Forio, costato la vita a Giovanni Barretta, Aniello
Impagliazzo e Vincenzo Ballirano. Il provvedimento reca la firma del gip Vincenzo
Caputo che, su richiesta del pm Gloria Sanseverino, ha disposto per lui i
domiciliari con divieto di intrattenere contatti all’esterno, ritenendo che non
vi fosse in concreto un pericolo di fuga. Ieri, scortato dai carabinieri, Fiore
ha lasciato l’ospedale Rizzoli. Il macellaio ventiduenne, risultato positivo ai
test per l’assunzione di alcol e cannabinoidi, è accusato di omicidio colposo
plurimo e lesioni aggravate plurime. L’ordinanza del gip è stata commentata con
stupore dai genitori di Antonio Ballirano, il ragazzo che al momento
dell’incidente si trovava alla guida dell’auto centrata da quella guidata da
Fiore: «Siamo davvero senza parole, nostro figlio ha rischiato di morire per
mano di questo sconsiderato». E ieri, a rendere le prime deposizioni ai
carabinieri, sono stati i due ragazzi maggiorenni feriti, che restano in
osservazione al Rizzoli. Il minorenne che era in auto con Fiore, ancora
ricoverato in rianimazione, potrebbe essere ascoltato oggi. Confermate nelle
deposizioni, la gran parte delle accuse a Fiore. «Andava come un pazzo - hanno
ripetuto i due giovani di Lacco Ameno - ha sbandato paurosamente e ce lo siamo
trovati addosso senza neppure rendercene conto». Ieri è stata eseguita
l’ispezione delle salme. I funerali di Barretta, Impagliazzo e Ballirano,
saranno celebrati dal vescovo di Ischia Filippo Strofaldi, oggi alle 14,30 alla
basilica di Santa Maria di Loreto a Forio. Il Comune ha decretato il lutto
cittadino. ma.zv. LA GAZZETTA DI PARMA Pronto soccorso, la notte fa
paura: «Siamo a rischio» Nuovo allarme
degli operatori: «In balia di tutti, vogliamo più vigilanza» Georgia Azzali. - «Era aggressivo, tentava di mettermi le
mani addosso. E’ venuta anche la guardia giurata in aiuto, ma con uno ubriaco,
alto e possente come quello, è difficile difendersi. E può diventare
pericoloso. Così è stata chiamata la volante della polizia», racconta
l’infermiera. Pronto soccorso del Maggiore, notte tra sabato e domenica.
L’infermiera si trova di fronte il rugbista inglese dei Saracens che, dopo aver
distrutto il vetro di un Prontobus in via Emilia Est, arrivato in ospedale dà
in escandescenza. Sono le 2,30 circa di sabato, ma potrebbe essere qualunque
altro giorno dell’anno. Perché al «triage» del Pronto soccorso - la zona in cui
vengono filtrati gli accessi - di notte c’è sempre un solo infermiere. Che deve
fronteggiare chiunque si presenti: malati veri, immaginari, ubriachi e
violenti. Il posto di polizia interno all’ospedale chiude alle 19. continua... PRIMADANOI.IT Violenze in ospedale a Pescara, due
arresti
PESCARA. Due uomini sono stati arrestati ieri sera a
Pescara, dalla Polizia, a seguito di due diversi episodi di violenza avvenuti
in ospedale. Il primo a finire in manette è stato un polacco di 25 anni,
Mariusz Geriak, che ha aggredito verbalmente e fisicamente, con calci e pugni,
due infermieri del Pronto soccorso e un poliziotto di turno al Posto fisso di
polizia. Il polacco, in evidente stato di ubriachezza, è finito al
Pronto soccorso dopo essere stato recuperato in strada dal 118. In ospedale ha danneggiato una tenda, un separè e un’asta
porta-flebo. E’ accusato di danneggiamento aggravato, violenza e lesioni a
pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. (…) LA NAZIONE Ubriaco alla guida di un furgone Scatta la denuncia
e il ritiro di patente E’ stato trovato
in stato di ubriachezza alla guida del proprio furgone. L’uomo, di 42 anni
originario della Sardegna, aveva appena provocato un incidente stradale e si
era rivolto all’autista coinvolto molto malamente. Scattata la denuncia e il
ritiro del furgone per il quarantaduenne Arezzo, 18 dicembre 2007 - E’ stato trovato in stato di
ubriachezza, dopo aver provocato un incidente stradale con il suo furgone e
offeso malamente l’autista coinvolto. Protagonista un uomo di 42 anni,
originario della Sardegna. L’uomo non è stato certo intimorito dall’arrivo delle forze
dell’ordine, anzi, il quarantaduenne dà prima in escandescenza e danneggia uno
scooter fermo lungo la strada. Poi, nel momento in cui gli viene ritirata la
patente, si allontana minacciando anche la pattuglia. I poliziotti lo hanno
denunciato e, oltre al ritiro della patente, all’uomo è stato sequestrato anche
il furgone. LA NAZIONE DENUNCIATO 47ENNE Provoca un incidente, tracce di
cocaina nell’auto Un imprenditore di 47 anni, dopo aver causato un incidente,
si è rifiutato di sottoporsi al test dell’etilometro. I poliziotti hanno
controllato l’auto e vi hanno trovato tracce di cocaina. Ritirata la patente,
l’uomo, incensurato, è stato denunciato Firenze, 18 dicembre 2007 - Provoca un incidente, ma rifiuta
di sottoporsi alla prova dell’etilometro e in macchina gli trovano tracce di
cocaina. E’ stato denunciato un imprenditore 47enne. L’uomo in stato di ebbrezza, alle 2.40 di ieri mattina,
aveva causato un sinistro, ed era stato fermato dai carabinieri per i relativi
controlli. Invitato a sottoporsi alla prova di etilometro, lui però si è
rifiutato. La successiva ispezione della vettura però non è andata a vuoto.
Nella macchina infatti i militari hanno trovato tracce di cocaina. Ritirata la
patente, l’uomo è stato segnalato alla prefettura. IL TEMPO Gli abusi scoperti
dopo il ricovero della vittima, una romena 47enne, in ospedale Violentata e picchiata dal
compagno in una roulotte Stefania Belmonte LATINA Era arrivata in ospedale, due volte in un mese, con
lividi diffusi in tutto il corpo e profondamente scossa. La prima volta aveva raccontato di aver avuto un incidente
domestico. Ora, finalmente, ha confessato di essere stata vittima di abusi
sessuali e violenze da parte del compagno. Per la drammatica vicenda, che vede come vittima una donna
romena di 47 anni è finito in carcere il suo compagno. Eugen Racovita, suo
connazionale di 50 anni, lavoratore saltuario nel settore edile, è stato
arrestato e trasferito in carcere nella serata di lunedì dalla squadra mobile
con le accuse di violenza sessuale, lesioni personali e minacce. La donna era
arrivata in ospedale con lividi soprattutto nella parte superiore del corpo -
spalla, braccio e seno - ma anche agli arti inferiori. La 47enne era arrivata
dalla Romania circa tre mesi fa, quando un amico l’aveva messa in contatto con
Racovita, il quale in Italia le aveva garantito una casa dove non avrebbe più
sofferto di stenti e le aveva promesso anche un lavoro come domestica. Una
volta arrivata a Latina, invece, è cominciato l’incubo. Inizialmente i due
avrebbero avuto una normale storia d’amore, che lentamente poi si sarebbe
trasformata in una serie di abusi e violenze che si sarebbero consumate nella
roulotte in cui vivevano in via dei Volsci. Il compagno della donna, spesso
ubriaco, la picchiava e la minacciava per impedirle di parlare. Questo fino a
pochi giorni fa, quando per la 47enne è stato necessario il ricovero in
ospedale, segnalato dai medici alla polizia. Prima una pattuglia della volante, poi gli investigatori
della squadra mobile si sono recati in ospedale dalla donna, che ha raccontato
gli episodi di abusi e aggressioni subìti. La storia della straniera, finita sui tavoli della Procura
in un’informativa di reato, ha indotto la magistratura ad emettere un mandato
di cattura a carico del 50enne, arrestato dalla Mobile lunedì sera. IL GIORNALE DI VICENZA PAURA. Un uomo
venne arrestato dopo i maltrattamenti Terrore a casa Vale 20 mesi Il terrore. Scatenò un pandemonio a casa il 3 dicembre di un
anno fa e poi nell’abitazione delle amiche della figlia. Quel giorno, in preda
all’alcol, Toplica Ikvovic, 51 anni, via Bellini 72, ne combinò di tutti i
colori nei confronti dei famigliari. Addirittura se la prese con il nipotino di
sei mesi, oltre che con moglie e due figlie. Ieri l’uomo è stato condannato a 1
anno 8 mesi di reclusione per maltrattamenti, ingiurie, minacce, percosse e
resistenza a pubblico ufficiale, poiché venne arrestato dalla polizia. È stato
assolto dall’accusa di sequestro di persona. Fin dal 2002 l’uomo aveva un
rapporto tormentato con la moglie a causa anche del suo vizio per l’alcol,
tanto che il giudice, così come ha riferito la donna, aveva disposto in passato
il suo allontanamento dal tetto coniugale. Quel giorno al telefono si era
inviperito con la moglie che voleva dare la sua auto alla figlia di 21 anni che
andava da amiche, e al ritorno a casa, non trovando la macchina, ha scatenato
il diavolo a quattro. Malmenò la compagna, scosse il nipotino e si recò dalle
amiche della figlia per dirgliene quattro. Quindi l’arresto. CORRIERE ADRIATICO Dimessi con
prognosi da 8 a 15 giorni Mascitti: “Ci teniamo a rispettare la legge e nel
nostro locale vogliamo una clientela tranquilla che sappia solo divertirsi”
Alcuni clienti chiedevano da bere oltre l’orario consentito. Feriti due
buttafuori e uno straniero Rissa per l’alcol al Barfly, in
tre all’ospedale ANCONA - Voleva continuare a bere nonostante fossero le due
di notte ormai scoccate da diversi minuti e lui non si reggesse in piedi
dall’alcol che s’era già ingozzato. Il ripetuto rifiuto alla richiesta di farsi
servire alcolici dopo l’orario consentito dalla legge ha così mandato su tutte
le furie un giovane marocchino che, nella notte tra sabato e domenica, si
trovava insieme a tre ragazzi italiani al Barfly, il popolare disco-bar della
zona industriale della Baraccola. E’ stato l’inizio di un parapiglia, scatenato
nel piazzale esterno e sedato solo con l’arrivo della polizia. I barman al lavoro dietro al bancone si erano giustamente
rifiutati di dare da bere qualsiasi tipo di alcolico sia per rispettare la
legge, sia per andare incontro al giovane straniero che bevendo avrebbe solo continuato
a riscaldarsi più di quanto già non lo fosse. A quel punto, vista l’insistenza
del marocchino e il fare quasi minaccioso nei confronti dei baristi, sono stati
gli stessi amici a cercare di portare via il nordafricano. I quattro, visto il
clima che si stava iniziando a creare, sono quindi stati raggiunti da due
buttafuori e quindi invitati ad uscire dal locale e accompagnato
successivamente all’esterno. Una volta usciti sul piazzale del locale, intorno alle 2.30,
il gruppetto dei quattro ha però iniziato a litigare tra di loro in maniera
piuttosto animata, spintonandosi e poi picchiandosi. A questo punto, due
buttafuori li hanno raggiunti per dividerli e per evitare che potessero creare
confusione tra la gente che si trovava al Barfly giustamente solo per ballare e
divertirsi. I due buttafuori, non appena avvicinatisi, in tutto quel parapiglia
sono stati però colpiti da alcuni pugni. D’istinto hanno risposto con un paio
di ceffoni. Successivo il pronto intervento delle Volanti della questura
dorica, avvisate dallo stesso personale del locale e giunte sul posto poco
dopo. A dover poi ricorrere alle cure mediche al pronto soccorso dell’ospedale
regionale di Torrette, riportando ferite guaribili con prognosi tra gli 8 ed i
15 giorni, i due buttafuori ed il cittadino marocchino. “Dopo le due non serviamo mai da bere come dettato dalla
legge sugli alcolici - ha poi spiegato il titolare del Barfly, Domenico
Mascitti -. Ci teniamo a rispettare la legge affinché il locale sia sempre
pulito e funzionale e affinché la gente venga solo per divertirsi e non per
dare fastidio ad altri. Vogliamo una clientela tranquilla e che sappia solo
divertirsi. Se poi la legge dice che dopo le due di notte non si può bere, dopo
quell’orario non si beve e basta. Inoltre, quel ragazzo marocchino era un po’
ubriaco e se anche non fossero state le due passate non gli avremo comunque
dato da bere per evitare che magari potesse ubriacarsi e poi sentirsi male o
altro. E’ una questione non solo di legge ma anche di buon senso. Il personale in servizio al bar ha fatto dunque il proprio
dovere e gli agenti delle Volanti hanno prontamente ristabilito la calma tra i
quattro ragazzi. Servire da bere dopo l’orario stabilito dalla legge va
ricordato che prevede grosse sanzioni quali, ad esempio, la chiusura del locale
da un minimo di 7 giorni ad un massimo di 30. Una legge che dunque vale la pena
di rispettare e di far rispettare, come giustamente ha fatto il Barfly, ma non
solo per ’salvaguardare’ il locale ma anche per far sì che la propria clientela
si rimetta in automobile sobria per poter arrivare senza incorrere in multe,
sospensione di patente o peggio ancora di incidenti, a casa. ALBERTO BIGNAMI VIRGILIO NOTIZIE Gb: incubo ubriachi violenti su
messa della notte di Natale Molte chiese anticiperanno
rito vigilia tra le 18 e le 20 LONDRA, 19 DIC - La messa della vigilia di Natale sara’
anticipata in numerose chiese cattoliche Gb per paura di crimini e violenze da
parte di ubriachi. Quest’anno la polizia ha consigliato a molte chiese di dare
inizio alla celebrazione molto prima della tradizionali 23 o 24 per evitare
possibili disordini. Molti sacerdoti celebreranno la messa addirittura alle 18
per garantire la sicurezza dei propri fedeli. AFFARI ITALIANI Manchester, arrestato Evans
Festa a luci rosse, stupri e alcol Arrestato un
19enne difensore del Manchester per lo scandalo a luci rosse. L’ombra di uno
stupro sulla festa di Natale del ManUTD. Birra, vodka, whisky e 90 modelle... Mercoledí 19.12.2007 - Emergono nuovi particolari sullo scandalo
a luci rosse che ha colpito il Manchester United. Giornata di rivelazioni e
colpi di scena. Nel corso della mattinata la polizia inglese ha arrestato un
diciannovenne in relazione alle indagini su un presunto stupro avvenuto in un
hotel usato due giorni fa dalla squadra del Red Devils per il party di Natale.
La forze dell’ordine del capoluogo inglese hanno quindi spiegato che il ragazzo
si è consegnato per farsi interrogare e rimarrà in custodia durante il periodo
delle indagini. L’UNIONE SARDA Un ubriaco scatena la lite in via Roma Giovani aggrediti da droga e alcol |
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