Per una volta, ci limitiamo a mettere la notizia così come l’abbiamo trovata sulle pagine on-line di Repubblica. Non siamo soliti strillare, anche se la nostra opinione vogliamo dirla sempre. In questo caso, però, preferiamo veicolare l’informazione senza metterci del nostro, perché viene dall’Istituto Superiore di Sanità. Si leggano, queste righe, si pensi a quello che ci aspetta ogni volta che beviamo "un goccio", anche se "di quello buono", e poi ci mettiamo a guidare. Ringraziano il professor Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Alcol dell’ISS. Da Repubblica.it Cenone, discoteca, brindisi, e poi ancora bevute per lunghe ore. Per milioni di italiani le feste trascorrono con un irrinunciabile aumento del tasso alcolico, una "liberta’" che ci si concede magari solo due o tre volte l’anno, ma che costa cara: decine di morti ogni anno per incidenti stradali dopo il veglione e durante le Feste, con una media quattro volte superiore rispetto al resto dell’anno. A lanciare l’invito alla moderazione e’ Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanita’. "La gente deve divertirsi - precisa Scafato - ma stando al sicuro. Si puo’ bere quanto si vuole, ma se poi si deve guidare bisogna assolutamente bere poco o niente". Bastano due bicchieri di vino, ricorda l’esperto, per sforare il limite dei Da Repubblica.it | |