(ASAPS) FIRENZE, 27 dicembre
2007 – Le varie figure del soccorso, soprattutto in concomitanza delle
cosiddette macroemergenze, non parlano mai lo stesso linguaggio operativo: i
sanitari suddividono le casistiche in colori, i Vigili del Fuoco hanno priorità
diverse da quelle della Polizia Stradale, la quale – alla fine – deve redigere
un rapporto di polizia giudiziaria nel quale rappresentare il contributo
portato dagli altri alla risoluzione dell’evento. Il linguaggio è però
improprio, perché le forze di polizia non hanno spesso la minima idea di come
intervengano gli altri e del perché certe operazioni abbiano la precedenza su
altre. Il Compartimento Polizia Stradale per la Toscana, diretto dal dirigente
superiore Sergio Tinti, ha sottoscritto la scorsa settimana (21 dicembre) un protocollo
operativo – il primo in Italia – per la gestione delle emergenze in autostrada.
È il primo passo di una lunga marcia, ma si tratta in ogni caso di un
contributo essenziale alla formazione di un “idioma” che metta tutti in grado
di comprendere ciò a cui è chiamato l’altro soccorritore. L’accordo è stato
siglato davanti al Prefetto Andrea De Martino tra la Specialità, la Provincia
di Firenze – rappresentata dall’assessore alla Protezione Civile Stefano
Giorgetti – ed Autostrade per l’Italia, nella persona del direttore del IV
Tronco Riccardo Rigacci. Per ora cominceranno gli habitué dell’autostrada:
uomini e donne della Polizia Stradale, che assicurano h24 la vigilanza ed il
pronto intervento, il personale tecnico della società concessionaria, che pattuglia
anch’esso l’intera tratta di competenza senza soluzione di continuità, e la
Protezione Civile, che dovrà intervenire in assistenza agli utenti autostradali
in caso di blocchi con durata superiore a 3 ore. Il protocollo entra in
funzione in caso di interruzione della viabilità: dal COA, quando venga
previsto una durata consistente dell’emergenza, scatta l’allarme alla sala
operativa della Provincia, la quale metterà in allerta i volontari delle tante
associazioni fiorentine, che accederanno alla carreggiata autostradale anche
dai varchi di emergenza predisposti lungo il tracciato all’epoca della
costruzione della A1 e recentemente rimessi in piena efficienza dai tecnici. Le
strade di accesso a questi cancelli, che nel corso dei decenni erano state lasciate
in stato di abbandono, sono state ripristinate dalla provincia e tornate in
grado di far transitare del traffico. Generi di prima necessità e conforto
saranno subito a disposizione e pronti ad essere distribuiti. In fondo, restare
intrappolati in autostrada non è
un’eventualità così rara: in A1 ed in A11, nei tratti della provincia di
Firenze, accade mediamente un paio di volte l’anno: incidenti stradali e
condizioni meteo le cause principali (si ricorderà la lunga scia di polemiche
quando l’Appennino venne coperto da un metro di neve in un paio d’ore, nel
2005). (ASAPS)
|