REDAZIONE AIFVS INCIDENTI STRADALI: ISS, PER
ALCOL FESTE QUADRUPLICANO VITTIME. Cenone, discoteca, brindisi, e poi ancora bevute per lunghe
ore. 26/12/2007 - Per milioni di italiani
le feste trascorrono con un irrinunciabile aumento del tasso alcolico, una
"liberta’" che ci si concede magari solo due o tre volte l’anno, ma
che costa cara: decine di morti ogni anno per incidenti stradali dopo il
veglione e durante le Feste, con una media quattro volte superiore rispetto al
resto dell’anno. A lanciare l’invito alla
moderazione e’ Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol
dell’Istituto Superiore di Sanita’. "La gente deve divertirsi - precisa
Scafato - ma stando al sicuro. Si puo’ bere quanto si vuole, ma
se poi si deve guidare bisogna assolutamente bere poco o niente". Bastano
due bicchieri di vino, ricorda l’esperto, per sforare il limite dei 0,5 grammi
di alcol per litro di sangue: "Basta anche un solo brindisi, con un paio
di bicchieri di spumante, per dover poi necessariamente evitare di guidare per
almeno quattro ore, per non rischiare l’infrazione e soprattutto la sicurezza
di se’ e degli altri". Se anche ci si limitasse a un brindisi, insomma, si
puo’ prendere la macchina solo alle quattro del mattino: "Una soluzione
migliore c’e’ - precisa Scafato - e cioe’ il guidatore designato, che non beva
proprio e riporti tutti a casa". E non e’ cosi’ difficile come sembra
trovare il ’prescelto’. Il 30 per cento degli italiani e’ astemio, in un gruppo
di venti persone statisticamente qualcuno che non beve dovrebbe esserci". Alla peggio, esorta l’esperto,
"prendetevi un bel taxi". Anche quest’anno, insomma, "ci
aspettiamo il consueto bollettino di guerra. Come in tutte le feste: se
mediamente ci sono 16 vittime della strada al giorno, piu’ della meta’ di
questi sono concentrati nel fine settimana, una media che aumenta nelle
festivita’ e a Capodanno. In pratica, nel periodo
festivo si muore almeno quattro volte di piu’". LA REPUBBLICA L’incidente è avvenuto a Grumello del Monte, nel Bergamasco
A bordo dell’auto investita c’era l’altra figlia della coppia, ferita
gravemente Suv guidato da ubriaco investe un’auto muoiono in 3, padre, madre e
figlia La bambina, Linda Chizzoli, aveva 10 anni. Sua sorella ne ha 11 BERGAMO - Tre persone, padre,
madre e la loro figlia di 10 anni sono morte in un incidente stradale accaduto
a Grumello del Monte (Bergamo). La loro auto, una Fiat Punto, è stata investita
da un suv Grande Cherokee guidato da un conducente ubriaco. A bordo della Fiat
Punto c’era anche l’altra figlia della coppia, di 11 anni, che è ricoverata in
ospedale in gravi condizioni. Nello scontro sono morti Antonio
Chizzoli, 47 anni, sua moglie, Maria Teresa Bertoli, 44 anni, e la loro figlia
Linda. Le tre vittime sono morte all’istante, mentre da Bergamo stavano andando
a Sarnico, sul lago d’Iseo, percorrendo via Lega Lombarda, a Grumello del
Monte, una strada che costeggia l’autostrada A4. All’altezza di un distributore di
benzina si sono ritrovati davanti un suv Grande Cherokee ed è stata la fine. La
dinamica dell’incidente non è ancora stata ricostruita, ma l’impatto è stato
comunque violentissimo: con i carabinieri, sono dovuti intervenire anche i
vigili del fuoco per estrarre i corpi dei coniugi Chizzoli e della figlia
dall’abitacolo e soccorrere la figlia rimasta ferita gravemente. Illeso invece il conducente del
fuori-strada, un trentaduenne di Grumello del Monte che, una volta sottoposto
al test per l’alcool in caserma dai carabinieri, è risultato positivo perchè
aveva una percentuale di alcool superiore a quella tollerata per legge. Ora è indagato a piede libero con
l’accusa di omicidio colposo plurimo, mentre la patente gli è stata immediatamente
ritirata. VIRGILIO NOTIZIE Ubriaco al volante causa due feriti Perde controllo dell’auto e finisce contro un altro veicolo SANREMO (IMPERIA), 26 DIC - Ubriaco
al volante, finisce contro un altro veicolo a bordo del quale viaggiavano un
uomo e una donna, rimasti feriti. Ora sono ricoverati in prognosi riservata
all’ospedale di Sanremo. L’incidente e’ avvenuto verso mezzanotte,
sull’Aurelia, all’altezza di Pian di Poma, nel comune di Sanremo. L’uomo
avrebbe perso il controllo della sua auto anche a causa della forte velocita’ e
del terreno reso viscido dalla pioggia. Denunciato per guida in stato di
ebbrezza. CORRIERE DELLA SERA L’incidente il 25 notte
sull’Aurelia vicino a Sanremo Prima le feste, poi ubriachi al volante: tre morti, due feriti Ubriaco sbanda e centra un auto:
due feriti SANREMO - Ubriaco al volante, un
giovane di Sanremo ha perso il controllo della sua auto finendo contro un altro
veicolo a bordo del quale viaggiavano un uomo ed una donna che si trovano ora
ricoverati in prognosi riservata all’ospedale di Sanremo per le lesioni
riportate. L’incidente è avvenuto intorno
alla mezzanotte del 25, sull’Aurelia, all’altezza di Pian di Poma, nel comune
di Sanremo. Secondo quanto ricostruito l’uomo, rimasto lievemente ferito e
denunciato per guida in stato di ebbrezza, avrebbe perso il controllo della sua
auto anche a causa della forte velocità e del terreno reso viscido dalla pioggia.
Per cause tuttora in fase di accertamento, in seguito all’impatto, l’auto con a
bordo la coppia è andata a sbattere prima contro una ringhiera e poi contro il
muro di cinta della carreggiata. Per estrarli dalle lamiere è stato necessario
l’intervento di due squadre dei vigili del fuoco che hanno lavorato per circa
due ore con i volontari di Sanremo Soccorso. La dinamica dell’accaduto è ancora
in fase di ricostruzione da parte della polizia municipale. In stato di choc le
due ragazze che viaggiavano sull’auto del giovane. TOSCANATV.IT Pratese in preda a alcol e droga si scaglia contro familiari,
poliziotti e medici. Arrestato Gli uomini della questura hanno dovuto faticare non poco per
immobilizzare il giovane E’ finita con l’arresto la notte violenta di un pratese di 21 anni residente in via Carlesi. Sono stati i familiari, nella tarda serata di ieri, a chiedere l’intervento della polizia per calmare il giovane in preda ad una crisi di nervi dopo l’assunzione di alcol e droga. Il ventunenne e’ diventato una furia e si e’ scagliato prima contro la nonna, poi contro gli agenti e infine contro i sanitari dell’ambulanza inviata sul posto dal 118. Solo dopo molti tentativi, il giovane e’ stato trasportato all’ospedale dove ha continuato ad inveire contro gli agenti minacciandoli di morte, poi contro i medici e contro chiunque gli capitasse a tiro. Mandato via dal pronto soccorso per la sua irrefrenabile violenza, il ventunenne ha aggredito con calci e pugni gli uomini della questura e ha tentato di impossessarsi della pistola d’ordinanza di uno di loro. Dovra’ rispondere di resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale SEGNALAZIONE DI LUC THIBAULT Lituania: card. Backis su giovani e alcolismo Gratitudine al presidente della
Repubblica lituana Adamkus per l’attenzione dimostrata verso il problema
dell’alcolismo, facendo approvare nonostante le pressioni una legge che limita
la pubblicità delle bevande alcoliche, è stata espressa nei giorni scorsi dal
card. A.J. Backis. Il
presule si è detto preoccupato per "l’alcolismo sempre più diffuso tra i
giovani, per la degradazione fisica e spirituale che esso provoca" e per
"la sottovalutazione che spesso ne danno i politici, anche di fronte ai
drammatici dati dei tossicologi". "È triste e insostenibile - ha
osservato il cardinale - che il governo lituano, pur indipendente, promuovendo
la produzione degli alcolici stia percorrendo la stessa via
dell’amministrazione sovietica. È difficile credere che la produzione e la
vendita di alcolici siano così importanti per l’economia del Paese, così come
la relativa pubblicità per l’industria e per i media". Secondo il card.
Backis, "per chi non accetta il pensiero religioso, il concetto di libertà
è spesso viziato da radici malate e ferito dall’erosione morale delle coscienze.
La libertà viene allora identificata in beni e servizi non regolati da criteri
morali, né volti al bene comune o allo sviluppo della società". "Non
è certo questo tipo di libertà - ha esclamato - ad avere infiammato la nazione
nelle battaglie per l’indipendenza! Il divieto di pubblicizzare e vendere
alcolici non è un peso di cui liberarsi in condizioni di democrazia e libero
mercato. È tempo di guarire dall’allergia ai divieti". Di qui l’invito del
presule a "tutti gli uomini di governo" ad impegnarsi "per il
benessere dell’intera società". |
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