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Rassegna stampa Alcol e guida del 26 dicembre 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

REDAZIONE AIFVS

INCIDENTI STRADALI: ISS, PER ALCOL FESTE QUADRUPLICANO VITTIME.

Cenone, discoteca, brindisi, e poi ancora bevute per lunghe ore.

26/12/2007 - Per milioni di italiani le feste trascorrono con un irrinunciabile aumento del tasso alcolico, una "liberta’" che ci si concede magari solo due o tre volte l’anno, ma che costa cara: decine di morti ogni anno per incidenti stradali dopo il veglione e durante le Feste, con una media quattro volte superiore rispetto al resto dell’anno.

A lanciare l’invito alla moderazione e’ Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanita’. "La gente deve divertirsi - precisa Scafato - ma stando al sicuro.

Si puo’ bere quanto si vuole, ma se poi si deve guidare bisogna assolutamente bere poco o niente". Bastano due bicchieri di vino, ricorda l’esperto, per sforare il limite dei 0,5 grammi di alcol per litro di sangue: "Basta anche un solo brindisi, con un paio di bicchieri di spumante, per dover poi necessariamente evitare di guidare per almeno quattro ore, per non rischiare l’infrazione e soprattutto la sicurezza di se’ e degli altri". Se anche ci si limitasse a un brindisi, insomma, si puo’ prendere la macchina solo alle quattro del mattino: "Una soluzione migliore c’e’ - precisa Scafato - e cioe’ il guidatore designato, che non beva proprio e riporti tutti a casa". E non e’ cosi’ difficile come sembra trovare il ’prescelto’. Il 30 per cento degli italiani e’ astemio, in un gruppo di venti persone statisticamente qualcuno che non beve dovrebbe esserci".

Alla peggio, esorta l’esperto, "prendetevi un bel taxi". Anche quest’anno, insomma, "ci aspettiamo il consueto bollettino di guerra. Come in tutte le feste: se mediamente ci sono 16 vittime della strada al giorno, piu’ della meta’ di questi sono concentrati nel fine settimana, una media che aumenta nelle festivita’ e a Capodanno.

In pratica, nel periodo festivo si muore almeno quattro volte di piu’".


LA REPUBBLICA

L’incidente è avvenuto a Grumello del Monte, nel Bergamasco A bordo dell’auto investita c’era l’altra figlia della coppia, ferita gravemente

Suv guidato da ubriaco investe un’auto muoiono in 3, padre, madre e figlia

La bambina, Linda Chizzoli, aveva 10 anni. Sua sorella ne ha 11

BERGAMO - Tre persone, padre, madre e la loro figlia di 10 anni sono morte in un incidente stradale accaduto a Grumello del Monte (Bergamo). La loro auto, una Fiat Punto, è stata investita da un suv Grande Cherokee guidato da un conducente ubriaco. A bordo della Fiat Punto c’era anche l’altra figlia della coppia, di 11 anni, che è ricoverata in ospedale in gravi condizioni.

Nello scontro sono morti Antonio Chizzoli, 47 anni, sua moglie, Maria Teresa Bertoli, 44 anni, e la loro figlia Linda. Le tre vittime sono morte all’istante, mentre da Bergamo stavano andando a Sarnico, sul lago d’Iseo, percorrendo via Lega Lombarda, a Grumello del Monte, una strada che costeggia l’autostrada A4.

All’altezza di un distributore di benzina si sono ritrovati davanti un suv Grande Cherokee ed è stata la fine. La dinamica dell’incidente non è ancora stata ricostruita, ma l’impatto è stato comunque violentissimo: con i carabinieri, sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco per estrarre i corpi dei coniugi Chizzoli e della figlia dall’abitacolo e soccorrere la figlia rimasta ferita gravemente.

Illeso invece il conducente del fuori-strada, un trentaduenne di Grumello del Monte che, una volta sottoposto al test per l’alcool in caserma dai carabinieri, è risultato positivo perchè aveva una percentuale di alcool superiore a quella tollerata per legge.

Ora è indagato a piede libero con l’accusa di omicidio colposo plurimo, mentre la patente gli è stata immediatamente ritirata.


VIRGILIO NOTIZIE

Ubriaco al volante causa due feriti

Perde controllo dell’auto e finisce contro un altro veicolo

SANREMO (IMPERIA), 26 DIC - Ubriaco al volante, finisce contro un altro veicolo a bordo del quale viaggiavano un uomo e una donna, rimasti feriti. Ora sono ricoverati in prognosi riservata all’ospedale di Sanremo. L’incidente e’ avvenuto verso mezzanotte, sull’Aurelia, all’altezza di Pian di Poma, nel comune di Sanremo. L’uomo avrebbe perso il controllo della sua auto anche a causa della forte velocita’ e del terreno reso viscido dalla pioggia. Denunciato per guida in stato di ebbrezza.


CORRIERE DELLA SERA

L’incidente il 25 notte sull’Aurelia vicino a Sanremo

Prima le feste, poi ubriachi al volante: tre morti, due feriti

Ubriaco sbanda e centra un auto: due feriti
Il giovane ha perso il controllo della vettura ed è finito contro quella di un uomo e una donna, ora ricoverati

SANREMO - Ubriaco al volante, un giovane di Sanremo ha perso il controllo della sua auto finendo contro un altro veicolo a bordo del quale viaggiavano un uomo ed una donna che si trovano ora ricoverati in prognosi riservata all’ospedale di Sanremo per le lesioni riportate.

L’incidente è avvenuto intorno alla mezzanotte del 25, sull’Aurelia, all’altezza di Pian di Poma, nel comune di Sanremo. Secondo quanto ricostruito l’uomo, rimasto lievemente ferito e denunciato per guida in stato di ebbrezza, avrebbe perso il controllo della sua auto anche a causa della forte velocità e del terreno reso viscido dalla pioggia. Per cause tuttora in fase di accertamento, in seguito all’impatto, l’auto con a bordo la coppia è andata a sbattere prima contro una ringhiera e poi contro il muro di cinta della carreggiata. Per estrarli dalle lamiere è stato necessario l’intervento di due squadre dei vigili del fuoco che hanno lavorato per circa due ore con i volontari di Sanremo Soccorso. La dinamica dell’accaduto è ancora in fase di ricostruzione da parte della polizia municipale. In stato di choc le due ragazze che viaggiavano sull’auto del giovane.


TOSCANATV.IT

Pratese in preda a alcol e droga si scaglia contro familiari, poliziotti e medici. Arrestato

Gli uomini della questura hanno dovuto faticare non poco per immobilizzare il giovane

E’ finita con l’arresto la notte violenta di un pratese di 21 anni residente in via Carlesi. Sono stati i familiari, nella tarda serata di ieri, a chiedere l’intervento della polizia per calmare il giovane in preda ad una crisi di nervi dopo l’assunzione di alcol e droga. Il ventunenne e’ diventato una furia e si e’ scagliato prima contro la nonna, poi contro gli agenti e infine contro i sanitari dell’ambulanza inviata sul posto dal 118. Solo dopo molti tentativi, il giovane e’ stato trasportato all’ospedale dove ha continuato ad inveire contro gli agenti minacciandoli di morte, poi contro i medici e contro chiunque gli capitasse a tiro. Mandato via dal pronto soccorso per la sua irrefrenabile violenza, il ventunenne ha aggredito con calci e pugni gli uomini della questura e ha tentato di impossessarsi della pistola d’ordinanza di uno di loro. Dovra’ rispondere di resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale


SEGNALAZIONE DI LUC THIBAULT

Lituania: card. Backis su giovani e alcolismo

Gratitudine al presidente della Repubblica lituana Adamkus per l’attenzione dimostrata verso il problema dell’alcolismo, facendo approvare nonostante le pressioni una legge che limita la pubblicità delle bevande alcoliche, è stata espressa nei giorni scorsi dal card. A.J. Backis. Il presule si è detto preoccupato per "l’alcolismo sempre più diffuso tra i giovani, per la degradazione fisica e spirituale che esso provoca" e per "la sottovalutazione che spesso ne danno i politici, anche di fronte ai drammatici dati dei tossicologi". "È triste e insostenibile - ha osservato il cardinale - che il governo lituano, pur indipendente, promuovendo la produzione degli alcolici stia percorrendo la stessa via dell’amministrazione sovietica. È difficile credere che la produzione e la vendita di alcolici siano così importanti per l’economia del Paese, così come la relativa pubblicità per l’industria e per i media". Secondo il card. Backis, "per chi non accetta il pensiero religioso, il concetto di libertà è spesso viziato da radici malate e ferito dall’erosione morale delle coscienze. La libertà viene allora identificata in beni e servizi non regolati da criteri morali, né volti al bene comune o allo sviluppo della società". "Non è certo questo tipo di libertà - ha esclamato - ad avere infiammato la nazione nelle battaglie per l’indipendenza! Il divieto di pubblicizzare e vendere alcolici non è un peso di cui liberarsi in condizioni di democrazia e libero mercato. È tempo di guarire dall’allergia ai divieti". Di qui l’invito del presule a "tutti gli uomini di governo" ad impegnarsi "per il benessere dell’intera società".


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Giovedì, 27 Dicembre 2007
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