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Francia, oltre il Monte Bianco se bevi troppo un Naso Rosso ti riporta a casa
Accordo anche con la società Autostrada Bianca, che gestisce il Tunnel


Uno dei loghi di Nez Rouge in Svizzera. Dal 1983 l’associazione lavora anche in Canada, con risultati definiti eccezionali

(ASAPS) CHAMONIX (FRANCIA), 29 dicembre 2007 – C’è un’associazione, che opera soprattutto nei paesi francofoni – perlopiù nella stessa Francia, in Svizzera ed in Canada – che ogni anno si impegna per contrastare i rischi della guida in stato di ebbrezza. Si chiama “Nez Rouge”, che tradotto significa “Naso Rosso”, il simbolo goliardico della ciucca. Ebbene, “Naso Rosso” ha convinto anche quest’anno la società che gestisce in concessione autostrada e Tunnel del Monte Bianco sul lato francese (ATMB) a distribuire nel periodo natalizio ben 15.000 alcoltest, tutti corredati di un folder informativo. L’operazione coinvolgerà i caselli di Nangy, Viry e Cluses, dove i conducenti devono sostare per avvicinarsi al confine, ma anche i pannelli a messaggio variabile forniranno il loro contributo, ricordando che un incidente mortale su quattro ha come causa diretta l’uso di alcol e che dopo il veglione di capodanno, chi lo vorrà, potrà farsi accompagnare a casa dai volontari di Nez Rouge, con molti mezzi messi a disposizione dall’ATMB, in gran parte delle località dell’Alta Savoia ed in Svizzera. “L’alcol, che è responsabile del 25% dei morti sulla strada, è un fenomeno molto difficile da contrastare – spiega Jean-Paul Chaumont, direttore generale della società concessionaria – ma una corretta informazione può dirsi determinate. Un tasso alcolemico di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue, moltiplica per due il rischio di essere ucciso (o di uccidere, ndr) sulla strada e sono sufficienti generalmente due bicchieri di vino per raggiungere questo livello, che coincide con la soglia legale. I veglioni – aggiunge Chaumont – rendono il conducente particolarmente soggetto ad assumere alcol e proprio per questo abbiamo scelto il periodo natalizio per ricordare al conducente i rischi che si prende, proponendo soluzioni pratiche e non un semplice ripasso informativo”. Nel 2006, l’operazione si è conclusa con l’accompagnamento a casa di oltre 400 persone, che all’uscita da discoteche o cenoni non erano in grado di tornare a casa. L’associazione Naso Rosso è stata spesso al centro di molte polemiche tra chi taccia i volontari di concedere una sorta di lasciapassare per la bevuta, abbassando la coscienza di chi altrimenti non assumerebbe alcol, e di chi invece ritiene legittimo cercare di limitare i danni almeno sul fronte stradale. Si può dunque parlare di contrasto alla sbronza passiva, perché portando a casa chi è ubriaco si abbatte una congrua percentuale di rischio, e di contrasto agli effetti istantanei dell’alcol, in quanto il bevitore viene riaccompagnato a casa e non potrà farsi male… resta però, e qui si sono concentrate spesso le critiche, il problema di salute che l’uso di alcol genera. (ASAPS)

© asaps.it
Sabato, 29 Dicembre 2007
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