Un agente della
Polizia Stradale in servizio (archivio Asaps)
(ASAPS) VARSAVIA, 2 gennaio 2008 – Le strade polacche non
sono tra le più sicure d’Europa, ma la necessità di mantenere standard di
sicurezza consoni al resto dell’UE ha probabilmente sortito i primi effetti. La
considerazione, di cui l’Asaps ha trovato breve trattazione sul sito
fenetreeurope.com, con redazione a Strasburgo (Francia), nasce dall’analisi
della sinistrosità nel ponte natalizio: un bilancio durissimo, se consideriamo
che la Polonia
conta poco più di 38 milioni e 600mila abitanti, ma che confrontato alle stesse
festività del 2006 mette in luce un netto miglioramento. Dal 23 al 26 dicembre,
le autorità di Varsavia hanno dichiarato 30 persone uccise e 358 ferite, tutte
vittime di 225 incidenti. I controlli stradali – rinforzati per l’occasione –
hanno consentito l’arresto di 502 conducenti in stato di ebbrezza alcolica. Si
ricorda che il codice stradale polacco limita a 0,2 grammi di alcol per
litro di sangue la soglia legale. Nel 2006, prendendo in esame lo stesso
periodo, gli incidenti erano stati complessivamente 621, con 69 uccisi e 839
feriti. Dunque, in termini di contrasto alla mortalità stradale, la Polonia è stata in grado
di approntare un dispositivo – composto non solo da forze repressive, ma anche
da un’imponente campagna di sensibilizzazione – in grado di far ridurre le
vittime del 56,5%, mentre il numero di feriti ha fatto segnare un calo del
57,3%. È dunque possibile che le politiche in materia di sicurezza decise a
Varsavia facciano parlare di sé nel corso del 2008, che inizierà all’insegna
della Tolleranza Zero: il fine settimana di Capodanno vedrà impegnate tutte le
risorse disponibili, con centinaia di etilometri già pronti ad entrare in
azione e doppi turni per le forze di polizia. La Polonia, a partire dal
1990, registra un costante calo del 4% di vittime fin dal 1990, anno in cui si
registrarono le punte massime. (ASAPS)
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