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Rassegna stampa 07/08/2004

Rassegna stampa del 6 Agosto 2004

Rassegna stampa del 6 Agosto 2004

 



Da “Corriere Romagna” del 6 agosto 2004

Al volante è un’estate da ‘sballo’

Carmelo Domini


 

RAVENNA. “Erano in quattro su una Bmw. Il più grande aveva 19 anni. Erano tutti fatti di extasy e il ragazzo alla guida ha registrato 1,50 all’alcol test (il triplo del consentito ndr). Sorpassavano ai 140 in via Trieste e in quelle condizioni dovevano tornare a Vicenza. Quando gli abbiamo ritirato la patente sapete cosa ci hanno detto? Che era un sopruso. E che non era giusto. Beh, queste per noi sono le vere sconfitte. Vedere ragazzi di 19 anni che non capiscono nemmeno che, in quelle condizioni, se uno ti ritira la patente in realtà ti riconsegna la vita”. Il comandante della Polizia Stradale, Angelo Tancredi, racconta l’aneddoto con amarezza e parla con malcelato disincanto. Lui i weekend di quest’estate 2004 finora li ha passati a fare gli straordinari tra via Trieste e Milano Marittima. Notti di servizio in una provincia dove gli incidenti stradali sono la più alta causa di mortalità tra i giovani. Ne ha viste tante il comandante, ma quest’anno, forse, ha visto sorpassare il limite della decenza. Abbastanza per tentare, una volta di più, un’opera di sensibilizzazione. Tra le mani agita una fotocopia con il bollettino dei risultati. In rosso ha sottolineato un dato preciso. C’è scritto: “Articolo 186: 161”.“Significa che in sei nottate di controlli abbiamo sorpreso 161 persone alla guida in stato di ebbrezza alcolica, persone a cui poi è stata poi ritirata la patente”. Forse è il dato più rilevante, ma certamente non è l’unico. Basta vedere il numero delle infrazioni accertate: 286. Il numero delle persone positive all’esame antidroga: 17. I punti decurtati in totale: 1.933. E soprattutto il numero dei ragazzi tra i 18 e i 19 anni sorpresi a guidare in stato di ebbrezza: 18.A tutto questo bisogna poi aggiungere altri significativi parametri. I controlli, ad esempio, sono stati effettuati durante tre soli weekend. In uno di questi la forte pioggia ha inibito il popolo della notte e l’orario, inoltre, ha coperto principalmente le fasce più a rischio incidenti. “Anche se - aggiunge il vice-comandante della Polstrada Salvatore Pagano - non dimenticherò mai una circostanza a dir poco ‘curiosa’: la notte del 24 luglio, durante un violento temporale, le prime 14 auto fermate erano tutte guidate da persone in stato di ebbrezza”. Inoltre, particolare non trascurabile, gli automobilisti che hanno perso la patente avevano quasi tutti valori alcolemici ben superiori a 1. Il dato lascia pensare che nessuno della Polstrada abbia voluto infierire per gonfiare i propri numeri. In pratica chi ci ha rimesso la patente era decisamente “cotto”. I servizi notturni della Polstrada, (una ventina gli uomini impiegati, di cui 12 specializzati), erano partiti lo scorso 17 luglio nell’ambito di un’iniziativa pilota denominata “Guido con prudenza”, sperimentata in altre sei province italiane. Tra queste le romagnole Rimini e Ravenna. “L’iniziativa ha funzionato e ripartirà a settembre - spiega Tancredi - anche perché ci permette un ottimo monitoraggio delle strade”. Anche l’idea di consegnare un biglietto omaggio al Pineta o al Matilda a chi viene trovato sobrio alla guida sembra essere stata apprezzata dai giovani. Sono stati infatti almeno 120 i tagliandi regalati, contro gli 886 di Rimini, dove però erano maggiori anche i ritiri: 292, di cui 290 per eccesso di alcol. Ma a fare notizia, questa volta, sono principalmente i numeri dello “sballo” ravennate. E i lati positivi sono davvero poca cosa rispetto alle sanzioni. Soprattutto al capitolo droghe. “Per dare un’idea del fenomeno basta riflettere su questo dato: su 27 persone sottoposte all’esame delle urine, 17 sono risultate positive. Oltre il 50 per cento, insomma, si era drogato”. Che droghe? “Exstasy, anfetamine, cocaina, in ordine di consumo, ma poi c’è il resto” Ovvero? “Chi mischia. Chi beve e si droga. E allora i danni raddoppiano. Soprattutto tra i giovani. Perché la cosa che colpisce di più è l’uso diffuso di cocaina e extasy tra ragazzi di 18-20 anni. La soglia si è abbassata e i rischi salgono. Anche perché fino a qualche anno fa un ragazzo di 19 anni anni il “macchinone” se lo scordava. Ora invece...”.Ora invece ?“Ora è normalissimo, e mi chiedo certi genitori come facciano a dormire la notte con i figli per strada. Inoltre una volta qui in giro c’erano solo i ravennati, ora arrivano da tutta Italia, come a Rimini e Riccione”. Rimedi possibili? “Innanzitutto informare. La stragrande maggioranza degli automobilisti è ignorante sull’argomento. Non sa che la perdita della patente implica l’apertura di un procedimento penale, che in genere finisce solo di fronte a un giudice monocratico”. L’ignoranza specifica è spesso accompagnata da luoghi comuni pericolosi, non crede?Il più pericoloso di tutti è quello per cui basta una birra per essere positivi. Certo dipende dalle persone, ma per fare 0,50 bisogna aver bevuto diversi bicchieri. E poi?“Molti confondono l’ubriachezza molesta con lo stato di ebbrezza. Non sanno che l’alcol è subdolo. Puoi essere lucido, ma in realtà hai perso campo visivo e hai i riflessi alterati. Inoltre l’euforia fa andare più forte”. Le rifaccio una domanda: rimedi possibili?“Far guidare chi non ha bevuto. Mi sembra il migliore. Anzi, forse è l’unico”.

 


Da “La Repubblica” del 6 agosto 2004

Tir impazzito causa panico su A32, l’autista era ubriaco


 

Torino. Tragedia sfiorata sull’autostrada A32, la Torino-Traforo del Frejus, dove un tir per un lungo tratto di strada ha compiuto pericolose traiettorie a zig zag, urtando anche contro la parete di una galleria. La Polstrada è riuscita a bloccare il mezzo ed ha trovato un camionista polacco con un tasso di alcol nel sangue da coma etilico.

L’allarme è scattato alle 10:30. Al distaccamento della polizia stradale di Susa sono giunte le telefonate di automobilisti allarmati che segnalavano la presenza dell’autoarticolato irlandese che procedeva come impazzito e a velocità sostenuta verso il confine francese. Alla sua caccia sono state inviate due pattuglie della polizia. Intanto anche il personale dell’autostrada era stato messo in allarme e un ausiliario del traffico della società che gestisce l’arteria, la Sitaf, ha tentato di bloccare il camionista, ma non c’è riuscito.

L’uomo, Korcz Radislaw, di 35 anni, di Olsztyn, è stato bloccato solo in prossimità dell’area di servizio di Salbetrand dalle due pattuglie della stradale. Gli agenti hanno riferito che l’autista era in condizioni pietose, e accanto a sé aveva una bottiglia di whisky scozzese praticamente vuota. Il responso dell’etilometro è stato un tasso alcolemico di 5,24, praticamente da coma etilico, uno dei più alti mai registrati dalla polizia. Al camionista è stata ritirata la patente e sequestrato l’automezzo. L’uomo è stato ovviamente denunciato alla magistratura.

 


Da “Il Gazzettino” del 6 agosto 2004

"Buon viaggio", un promemoria per le vacanze


 

Un promemoria per la sicurezza stradale. È il depliant "Buon viaggio" che verrà diffuso in questi giorni per mettere a disposizione degli automobilisti italiani e stranieri dei riferimenti utili per chi deve adoperare la rete viaria. Il depliant, diffuso dal ministero di Infrastrutture e Trasporti e dal dipartimento della pubblica sicurezza della polizia di stato, verrà distribuito dalla polstrada, ma anche dai poliziotti di quartiere nelle aree di servizio, nei luoghi di transito, alle barriere autostradali, in esercizi pubblici. Come ha spiegato il comandante della polizia stradale di Rovigo, Bruno Zito, «si tratta di un ulteriore impulso alla sicurezza stradale».

All’interno del pieghevole è possibile rintracciare, in lingua italiana e inglese, tutte le informazioni utili per chi intenda mettersi in viaggio. C’è una sezione dedicata ai limiti di velocità vigenti sulle strade italiane. Un’ampia sezione dedicata alle corrette procedure da adottare quando ci si mette alla guida: cinture di sicurezza, trasporto dei bambini, uso delle corsie, rispetto della distanza di sicurezza, l’uso del cellulare, il tasso alcolemico. Ci sono, poi, i suggerimenti da seguire in caso di incidenti stradali. Ampi spazio è dedicato pure alla patente a punti con un’esauriente spiegazione delle varie infrazioni e della conseguente decurtazione di punti sulla patente. Non mancano, poi alcuni consigli pratici sui numeri verdi da chiamare in caso di necessità e l’indicazione delle giornate particolarmente "calde" per quel che riguarda il volume del traffico.

 


Da “Il Secolo XIX” del 6 agosto 2004

Viaggiare sicuri i consigli in un depliant distribuito dalla polizia

Sarà consegnato ai caselli autostradali

A. C.


 

Have a nice journey, bon voyage, glücklichen reise, buen viaje. Ovvero buon viaggio, così com’è scritto sui pieghevoli che la polizia stradale di Savona ha cominciato a distribuire in maniera capillare in questi giorni per dare preziosi consigli agli automobilisti proprio nel periodo clou delle vacanze estive. Nei pressi dei caselli, gli agenti del comando del capoluogo, insieme ai colleghi dei distaccamenti di Albenga, Finale e Carcare, consegnano il depliant ai conducenti delle vetture che stavano per immettersi in autostrada, ma non solo: la propaganda avviene anche negli uffici della polstrada, in quelli comunali e postali, ma ci si appoggia anche ad agenzie di promozione turistica, Pra, Motorizzazione civile, Punto Blu dell’autostrada, mentre le varie pattuglie che controllano il territorio consegnano agli utenti il pieghevole realizzato su iniziativa del Ministero dei Trasporti e della Polizia di Stato. «In questo modo - spiega Luca Marchese, comandante provinciale della polstrada - vogliamo dare agli utenti consigli per una guida sicura, oltre a informazioni sulla viabilità, indicazioni su numeri d’emergenza, uffici della polstrada, soccorso stradale, patente a punti». Ma non solo. Ci sono anche suggerimenti per i comportamenti da tenere in caso di incidente stradale, in galleria, in viaggio, si invita alla consultazione dei pannelli a messaggio variabile e agli ingressi delle autostrade, si ricordano le partenze intelligenti. Viene rammentato inoltre che la distrazione è la principale causa degli incidenti, si raccomanda di tenere sempre alta la soglia dell’attenzione e si suggerisce di programmare il viaggio e di informarsi prima di partire. Fra le regole da rispettare si fa riferimento fra l’altro a quelle relative a limiti di velocità, tasso alcolemico, trasporto bambini, cinture di sicurezza, uso del cellulare, luci anabbaglianti, uso delle corsie, distanza di sicurezza. «Buon viaggio a tutti».

 


Da “ANSA” del 6 agosto 2004

Fabris: corsi di guida sicura


 

ROMA. Corsi di guida sicura e tolleranza zero per chi viola il codice della strada per limitare gli incidenti stradali. Mauro Fabris, capogruppo dell’Ap-Udeur al Senato, propone di istituire corsi obbligatori di guida sicura per i neopatentati e per chi perde punti e crede sia necessario rafforzare di 12mila uomini l’organico della polizia stradale, per metterla in grado di svolgere con più efficacia i propri compiti.

 


Da “Il Gazzettino” del 6 agosto 2004

Il palloncino si colora? Scatta l’alcoltest

Un nuovo kit in dotazione alla Polstrada, in 60 secondi si saprà se l’automobilista ha bevuto troppo

Alberto Garbellini


 

Un palloncino come cartina di tornasole. Ci si soffia dentro, se si colora di rosa significa che si è alzato un po’ troppo il gomito, a questo punto scatta il test dell’etilometro a carico dell’automobilista fermato dalla pattuglia della polizia stradale.

È questa la novità in tema di sicurezza stradale che comparirà, in questi giorni, sulle principali vie di comunicazione polesane. Il nuovo kit di preaccertamento dell’etilometro è stato dato in dotazione alle pattuglie della Polstrada di Rovigo. Si tratta di un test monouso per la rilevazione del tasso alcolico. Il responso lo si avrà in circa 60 secondi. All’interno del palloncino, infatti, c’è una sostanza reagente, che a contatto con l’aria soffiata, se questa contiene alcol, si colora. Più intensa è la colorazione, maggiore è la quantità di alcol nel corpo di chi ci ha soffiato. Ovviamente si tratta solo di uno strumento indicativo. Nel caso il palloncino non si colori, allora la persona fermata per il controllo è libera di tornare alla guida. Se invece avviene la mutazione cromatica allora gli agenti della Polstrada possono sottoporlo al vero e proprio test dell’etilometro.L’utilizzo del palloncino permetterà un maggiore controllo di eventuali irregolarità in chi si mette alla guida in stato di ebbrezza, e di conseguenza una maggiore sicurezza stradale. In termini pratici, se prima la polstrada poteva fermare una, due auto per volta, sottoponendo gli autisti all’etilometro, con tempi più o meno veloci (le auto di pattuglia avevano un etilometro solo, il controllato doveva ripetere due volte la prova e se entrambe positive scattava il ritiro della patente), ora con questo test di preaccertamento è possibile fare una prima scrematura, i palloncini, infatti, possono essere consegnati a più persone contemporaneamente, poi quelle il cui fiato sarò risultato "alcolico", potranno essere sottoposte al vero test, ed è solo questo che potrà decretare l’eventuale ritiro della patente di guida. In materia di alcoltest il limite consentito è di 0,5 grammi di etanolo per litro di sangue, ovviamente il limite può variare in base alla costituzione fisica del soggetto. Secondo una tabella, un tasso alcolico di 0,3-0,4 g comporta nell’autista una leggera euforia e come conseguenze alla guida, delle prestazioni diminuite. Un tasso dello 0,5 comporta una diminuzione delle percezioni e dell’equilibrio con la conseguenza di riflessi allentati (scattano multa e sequestro della patente). Tra lo 0,8 e l’1,2 si hanno alterazioni del comportamento, dell’equilibrio, una riduzione della capacità di giudizio, da cui deriva una guida pericolosa. Con il limite tra 1,6 e 2,5 si hanno percezioni fortemente ridotte con guida irresponsabile. Oltre il tasso di 3 si ha confusione mortale sino al coma e alla morte.

 


Da “AGI” del 6 agosto 2004

PATENTE A PUNTI: ADICONSUM A LUNARDI, ISPETTORI NON BASTANO


 

Roma. Gli ispettori nelle scuole guida non bastano, il problema della preparazione alla guida delle auto e’ radicato e coinvolge anche le motorizzazioni e chi interviene nel processo degli esami. Lo sostiene l’Adiconsum commentando il "giro di vite" sulla patente prospettato dal ministro Lunardi.

"Sorprende che il ministro si accorga soltanto ora che la patente facile è troppo spesso legata alla possibilità di pagare una scuola guida", afferma l’Adiconsum sottolineando però che "la politica seguita fino ad oggi dal ministro ha dimostrato che potersi permettere di pagare era sinonimo di impunità. Così è stato per i corsi di recupero dei punti persi sulla patente, così è stato per la concessione dei patentini ai giovani, così era e sarà per acquisire il titolo di guida per autoveicoli". L’Adiconsum, che chiede una convocazione urgente al ministero dei Trasporti, rilancia la proposta di un piano nazionale sulla sicurezza stradale da concertare con tutte le realtà sociali e propone che fino alla metà di settembre sia rafforzata la presenza di pattuglie della polizia Stradale anche attraverso uno stanziamento eccezionale di fondi. L’associazione dei consumatori chiede anche "un più attento controllo del rilascio di deroghe ai veicoli industriali nei giorni di maggior traffico anche feriali" e auspica che "il meccanismo del recupero dei punti venga ottenuto attraverso il superamento di un esame e non soltanto con l’acquisto di un corso".

 


Da “La Padania” del 6 agosto 2004

Avevano rubato materiale elettronico per 100mila euro a Gradisca d’Isonzo Due ladri romeni arrestati sull’ A1


 

MONTEPULCIANO (SIENA). Avevano rubato materiale elettronico in un supermercato di Gradisca d’Isonzo (Go) i due rumeni di 27 anni arrestati ieri dalla polizia stradale dopo un breve inseguimento avvenuto in A1 vicino all’ area di servizio di Montepulciano Sud (Si). Ieri alle 9 una pattuglia di agenti nell’area di servizio di Montepulciano sud ha tentato di fermare una Fiat Brava con a bordo 3 persone. Il conducente ha però evitato gli agenti, fermando l’auto poco lontano e scappando a piedi insieme ai passeggeri con tre sacchi di plastica. I tre hanno poi cercato di scavalcare la recinzione dell’ autostrada: due ci sono riusciti, il terzo è stato bloccato. Gli agenti, nel tentativo di fermarli, hanno esploso anche alcuni colpi di pistola in aria. Uno dei due fuggitivi è stato poi arrestato dai carabinieri, mentre il terzo è ancora ricercato. Nei sacchi c’erano cellulari, videocamere, macchine fotografiche e computer per un valore di 100 mila euro, rubati nella notte a Gradisca.

 


Da “Il Gazzettino” del 6 agosto 2004

La strada è il vero killer dei giovani friulani

Tra i ragazzi nella fascia d’età dai 15 ai 19 anni i decessi negli incidenti sono oltre la metà del totale

Lorenzo Marchiori


 

Trieste. È la strada il principale "killer" degli adolescenti del Friuli Venezia Giulia. La Regione, infatti, si colloca al di sopra della media nazionale e anche di quella del Nordest per la mortalità nella fascia tra i 14 e i 24 anni a causa degli incidenti stradali.

Addirittura tra i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni, l’incidenza dei decessi per incidenti stradali oscilla in percentuale tra il 50 e il 60 per cento.

A fornire il dato è stato ieri mattina, a Trieste, l’assessore regionale alla Salute, Ezio Beltrame, annunciando che nell’immediato futuro l’amministrazione intenderà avviare alcune iniziative per ridurre questo tragico primato.

Già da tempo l’assessorato ha cercato di sensibilizzare le famiglie sui rischi di morte per i giovani figli, ottenendo buoni risultati sul campo dei bambini, tanto che la media regionale di mortalità neonatale e infantile si colloca significativamente al di sotto della media italiana.

Il prossimo nemico da combattere, pertanto, è rappresentato dai fattori indipendenti dall’ambito sanitario.

«Si tratta perlopiù di incidenti stradali dovuti a colpi di sonno o all’abuso di alcool - spiega l’assessore Beltrame - e in questi casi a poco contano le campagne di prevenzione, che pure sono state avviate in passato. La pubblicità, anche attraverso i mass media, può infatti poco contro le mode che invece propongono altri stili di vita più trasgressivi. Imporre dall’alto dei divieti, pertanto, ha un valore relativo, bisognerebbe agire in altro modo».

L’assessore pensa ad un maggior coinvolgimento degli istruttori delle scuole guida, che potrebbero sottolineare i rischi per i giovani conducenti legati a stanchezza e alcolici. Ma anche a interventi della cosiddetta rete territoriale (scuole, famiglie, associazioni...) per diffondere una cultura della sicurezza e della prevenzione dei rischi.

«Servirebbe, inoltre, un intervento pianificato di concerto con l’assessorato alla Viabilità per migliorare la sicurezza nei cosiddetti "punti neri stradali" - sottolinea l’assessore - vale a dire incroci e snodi della viabilità regionale nei quali, statisticamente, si registra il maggior numero di incidenti».

Diminuire il rischio incidenti non salva solo la vita ai giovani, ma riduce anche il numero di persone che ogni anno vengono ricoverate, anche con conseguenze invalidanti, in seguito ad un sinistro stradale: un fenomeno che comporta costi sociali enormi (sanitari ma anche in termini di mancata produttività) per tutti i contribuenti.

 


Da “Il Gazzettino” del 6 agosto 2004

UBRIACHI AL VOLANTE

L’assessore regionale alla Mobilità d’accordo con il Procuratore di Treviso che fa sequestrare l’auto a chi guida in stato di ebbrezza

«Le Iene non bastano, servono leggi più dure»

Renato Chisso: «La Regione ha investito molto sulla sicurezza, ma alle campagne bisogna affiancare il pugno di ferro»

Giorgio Gasco


 

Venezia. Pugno di ferro contro chi guida in stato di ebbrezza. Il procuratore di Treviso, Antonio Fojadelli, intende mettere fine alle stragi della strada che hanno all’origine i conducenti sotto l’effetto di alcol. L’azione può essere immediata: sequestro dell’automobile per chi viene pizzicato più di una volta a guidare ubriaco. Dalla parte del magistrato c’è il codice di procedura penale che lo prevede. Dunque perché non applicarlo, visto che le statistiche parlano chiaro e sono un lungo elenco di morti a causa di chi alza troppo il gomito?

«Fojadelli sfonda una porta aperta» commenta Renato Chisso, assessore veneto alla Mobilità che non esclude pressioni su Roma affinché si provveda con leggi specifiche. Finora la Regione non è stata mani in mano. Risale al 1990 la prima campagna di prevenzione tra i giovani, quando l’allora assessore ai Trasporti, Lia Sartori, ora riconfermata eurodeputato, regalava un orologio con un quadrante-monito: la ricostruzione di un incidente stradale.

Assessore Chisso, la Regione cosa fa, o cosa può fare per essere di sostegno all’iniziativa di Fojadelli con il quale è difficile non essere d’accordo?

«Da quando sono assessore ho investito molto per campagne di dissuasione a mettersi alla guida in stato di ebbrezza. Tutti interventi diretti ai giovani. Sono convinto che educare, prevenire, sia utile alla causa, ma di fronte all’ultimo bollettino "di guerra" mi sono reso conto che, forse, bisogna affiancare a queste politiche anche il pugno ferro».

Il magistrato trevigiano parla di "guerra civile" in atto.

«Sono d’accordo, siamo nel pieno di una guerra civile che ogni settimana ci costringe a fare i conti con la nostra coscienza. Parlo sia come amministratore che come padre di famiglia. Tutti questi giovani che perdono la vita sulle strade al ritorno da una festa o dopo aver passato una serata con gli amici in discoteca, rappresentano un peso insostenibile».

Allora, avanti con il sequestro dell’auto in caso di guida sotto l’effetto dell’alcol?

«Sottoscrivo, meglio senza auto che senza la vita. Se può servire per salvare qualche vita io sono assolutamente d’accordo, in questo caso il pugno di ferro è assolutamente utile. Come sono utili annunci, promozione della sicurezza stradale, anche i cartelli variabili sulle autostrade con il monito: "Guidare in stato ebbrezza è un crimine". Un po’ come sui pacchetti di sigarette ("il fumo uccide"): non si smetterà di fumare... ma qualcuno potrebbe anche pensarci più seriamente».

Vuol dire che sarebbe già importante far sapere a giovani e famiglie che sono seguiti dal sistema pubblico anche per quanto riguarda la sicurezza sulle strade?

«Sì, occorre dare un segnale ai giovani e alle famiglie che vivono il sabato sera con l’angoscia. Chi si mette alla guida sotto effetto dell’alcol o di sostanze stupefacenti deve sapere a cosa va incontro essendo un pericolo pubblico per gli altri e per sé stesso. Così si garantisce anche chi rispetta le regole. Insomma, si fa capire alle famiglie che esiste chi vigila anche per loro».

Dunque, anche la Regione può fare la sua parte.

«In Veneto abbiamo cercato di fare di tutto: siamo andati nelle scuole a spiegare come comportarsi alla guida, come rispettare il codice stradale. Abbiamo avviato campagne di educazione un "cd rom" con dei testimonial vicini ai ragazzi: il Trio Medusa delle Iene, Max Laudadio di Striscia la notizia, Giulio Golia sempre delle Iene. Abbiamo fatto un accordo con l’associazione dei locali da ballo e delle discoteche...».

E i giovani come l’hanno presa?

«Direi che apprezzano, e molti stanno attenti ai messaggi. Ma poi ci ritroviamo sui giornali le foto di ragazzi appena maggiorenni morti per essere andati fuori di strada».

Nobile impegno, ma la Regione può intervenire con leggi?

«No. Tutto è legato ai codici penale e della strada. Però potremmo spingere il legislatore nazionale affinché inasprisca quanto oggi previsto nei casi di guida in stato di alterazione».

Dicono che la patente a punti non abbia agito da deterrente.

«Non è vero, tutti guidano in modo più accorto».

La decisione di Fojadelli non sarà il solito giro di vite "all’italiana"?

«Macché, è uno dei passaggi necessari per adeguare il nostro sistema alle norme degli altri Paesi europei dove le punizioni del caso sono molto più pesanti e i risultati si vedono».

 


Da “La Sicilia” del 6 agosto 2004

Pattugliamenti in sinergia
Stragi del sabato sera intesa Stradale-Provincia


 

Polizia stradale e polizia provinciale presenteranno domani, nella sala stampa della sede di via Caruso, il servizio di pattugliamento sulla strade, per prevenire gli incidenti causati da assunzioni incontrollate di sostanze alcoliche e stupefacenti, e per limitare le infrazioni del codice della strada. Il programma dell’iniziativa promossa per il secondo anno consecutivo dall’assessorato alla Polizia provinciale e alle Politiche giovanili, sarà illustrato nel corso della conferenza stampa. Saranno presenti l’assessore alle Politiche giovanili e Polizia provinciale Daniele Capuana, il comandante della Polizia stradale del compartimento Sicilia orientale, Antonio Sireci, il dirigente della sezione Polizia stradale di Catania, Antonio Di Vincenzo e il dirigente della Polizia provinciale, colonnello Alfio Speranza.

 


Da “La Sicilia” del 6 agosto 2004

Sicurezza e prevenzione.   

Depliant della Stradale da domani distribuito ai vacanzieri
Il decalogo del bravo automobilista
Agatino Zizzo


 

Con le ferie agostane torna il periodo più caldo, se non la vera emergenza, anche su tutta la rete stradale e autostradale siciliana. Complice la voglia di lasciarsi alle spalle la stanchezza e la routine, e la fretta di raggiungere l’ambita meta delle vacanza, si finisce col dismettere anche le sane abitudini che molte volte salvano la vita. A ricordare agli utenti e agli automobilisti, quali sono i comportamenti che vanno sempre mantenuti ci penserà la polizia stradale che dal prossimo fine settimana inaugurerà l’operazione «Buon viaggio».

Molte pattuglie del compartimento della polizia stradale di Catania, consegneranno agli automobilisti un depliant con utili informazioni sulla viabilità, sulle norme riguardanti la sottrazione dei punti sulla patente, sui numeri di emergenza, sui comportamenti da seguire in caso di sinistri, per ridurre al minimo i rischi di incidenti stradali.

Si tratta di un autentico breviario salva vita e ingorghi. La polizia ricorda che comportamenti errati possono mettere in serio pericolo non soltanto la vita di chi viaggia ma anche di chi ci sta accanto e degli altri automobilisti.

Tutti gli utenti potranno avere questo prezioso compagno di viaggio perché verrà distribuito agli ingressi delle autostrade per Messina e Palermo, sulle strade che portano sull’Etna, all’aeroporto, al porto e in generale su tutte le arterie battute dai vacanzieri e mete di turismo.

In quest’operazione saranno pure impegnate gli agenti in gonnella perché il sorriso rassicurante delle donne agevoli il lavoro della polizia e apra finestre sulla sensibilizzazione alla sicurezza.

Da domenica prossima è prevista una distribuzione capillare del deplian nella speranza che possa essere utili non soltanto ai vacanzieri ma anche ai pendolari che ogni giorno si mettono in viaggio sulle nostre strade.

 


Da “Il Gazzettino” del 6 agosto 2004

Polstrada e carabinieri della Lombardia decapitano una banda di malviventi che ha messo a segno razzie per 500 mila euro in provincia

Furti nelle aziende, in cella i ladri camionisti

(Ro)


 

Carabinieri e Polizia stradale della Lombardia, in stretta collaborazione con i colleghi di Pordenone, stanno definendo gli ultimi accertamenti di una complessa operazione che, dopo mesi d’indagini, con verifiche incrociate, che ha permesso di decapitare una banda di ladri che, negli ultimi 3 anni, ha messo a segno furti in azienda per diversi milioni di euro in quattro regioni italiane. Da quanto è stato possibile apprendere tre furti, sui quali hanno avviato indagini anche i carabinieri e la Stradale del Friuli Occidentale, sarebbero stati messo a segno in quattro aziende della provincia di Pordenone, dove sarebbero stati rubati metalli, ricambi per auto e attrezzature meccaniche per un valore che - secondo le stime dei proprietari - ammonterebbero complessivamente ad oltre 500 mila euro.

Gli inquirenti della Lombardia - da quanto si è appreso - avrebbero anche contatto i colleghi di Bologna e di Pescara perché sarebbero emersi indizi che collegherebbero i ladri lombardi con la banda di malviventi che, a più riprese negli ultimi 3 anni, hanno svuotato camion carichi di vitigni, prodotti tra Rauscedo e San Giorgio della Richinvelda, e destinati a produttori e Consorzi agricoli del Centro Italia.

L’inchiesta ha avuto successo grazie alla Stradale che, nel corso di un controllo di routine in autostrada, è riuscita a bloccare ed arrestare uno degli autori dei furti. In sostanza la banda, grazie al alcuni basisti, svuotava aziende del Friuli Occidentale o di altre province e poi, usando l’autostrada, raggiungeva la Lombardia, dove il bottino vedeva ceduto a ricettatori compiacenti che pagavano la merce un terzo del valore effettivo.

 


Da “Il Gazzettino” del 6 agosto 2004

VETRO OSCURATO DELL’AUTO STANA FUGGIASCO


 

Vicenza. Per colpa dei vetri oscurati viene scoperto e finisce in galera. Succede a Vicenza. Come ogni estate infatti, la polizia stradale, concentra la sua attenzione anche nei parcheggi degli Autogrill per evitare che le vacanze di molti automobilisti vengano funestate dagli scippatori. In particolare ieri, si è appreso che durante un controllo effettuato da una pattuglia della Polstrada, nell’area di servizio "Tesina", sulla A4 in direzione di Venezia, gli agenti si sono soffermati su una vettura che aveva tutti i vetri oscurati. Siccome il codice della strada vieta che il parabrezza anteriore e i finestrini all’altezza del conducente siano scuri, gli agenti hanno provveduto a multare l’automobilista. In un primo momento il conducente, Leonardo Marasco, 45 anni, nato a Troia in provincia di Foggia e residente a Torino in via delle Magnolie 8, si è dimostrato estremamente conciliante. L’uomo era in viaggio con una donna che in quel momento si era allontanata. Probabilmente i due stavano raggiungendo qualche meta turistica per le vacanze. La situazione è precipitata non appena l’agente ha trasmesso via radio i dati anagrafici del pugliese alla centrale operativa. Approfittando della distrazione dell’agente Marasco è scappato a piedi verso un campo di mais dietro l’area di servizio. Dalla centrale subito l’allarme: «È pluripregiudicato per associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio doloso, ricettazione traffico di stupefacenti, furto e rapina. Deve scontare un anno di reclusione per furto aggravato». Subito è scattata la caccia all’uomo in collaborazione con la Polstrada di Padova. Intanto la donna, incensurata, e accompagnata negli uffici della sezione ha più volte cercato di convincere l’uomo a costituirsi, senza successo. Marasco, è stato catturato in mezzo ai campi di mais dopo quattro ore e trasferito al San Pio X.

 


Da “Corriere Romagna” del 6 agosto 2004

“Se guido non bevo” e mi diverto


 

Milano Marittima. Si concluderà questa sera, nella discoteca Villa Papeete tra Savio e Milano Marittima il tour sulla sicurezza stradale “Se guido non bevo”, promosso dai Piani per la Salute della Provincia di Ravenna in collaborazione con il progetto Extasy. La serata, inizialmente programmata per il 24 luglio, era stata rinviata per pioggia. A partire dal 17 giugno sono stati coinvolti 18 locali del divertimento giovanile, tra la riviera ravennate e l’entroterra, che hanno portato al coinvolgimento di migliaia di giovani, sensibilizzati anche grazie alla distribuzione gratuita di 1.500 etilometri tascabili, all’effettuazione di test alcolemici da parte della Polizia municipale e alla somministrazione di questionari sull’uso di alcol e droghe.

 


Da “La Provincia di Cremona” del 6 agosto 2004

In Piemonte. Stranieri arrestati, uno abita in città: è il 54enne Hamid Zari
Traffico di auto e patenti: presi

di Mauro Cabrini


 

Traffico di auto destinate al Marocco, macchine di lusso rubate e poi trasferite sul mercato nero di Casablanca e dintorni con targhe false, certificati contraffatti, patenti in bianco pronte per essere falsificate: potrebbe esserci tutto questo dietro l’arresto dei due stranieri bloccati a Ovada, in Piemonte, l’altro ieri. Uno di loro, il 54enne Hamid Zari, abita in via Carso a Cremona e ora si trova in cella, accusato di ricettazione e falso, e sospettato di far parte di una banda organizzata. Con lui, nel carcere di via Don Soria ad Alessandria a disposizione della magistratura, è finito anche Bouassa Barouki, 32 anni, stessa nazionalità, residente a Bergamo. La polizia stradale di Belforte li ha bloccati uno dopo l’altro: il ‘cremonese’ viaggiava su una Ford Puma di dubbia provenienza, il presunto compagno di viaggio e di affari sporchi al volante di un furgone Mercedes risultato rubato a Milano. All’automezzo erano state applicate targhe rubate, false anche la carta di circolazione e la patente del conducente. E negli abitacoli, sul Mercedes così come sulla Ford, dopo una rapida perquisizione sono spuntate altre carte di circolazione e patenti in bianco, ‘vergini’, pronte per essere utilizzate. Tutte, risultano rubate ad Agrigento. Non un caso. Anzi, per gli inquirenti la conferma che Barouki e Zari si conoscono e che, molto probabilmente, fanno parte della stessa associazione. Adesso si indaga a ritmo serrato, nel tentativo di ricostruire almeno le linee guida del giro di cui i due stranieri potrebbero essere pedine importanti. Il dubbio, vista la vicinanza di Cremona e Bergamo, è che la coppia possa essere attiva nel riciclaggio di vetture e documenti: furti in pianura Padana, refurtiva piazzata nel paese d’origine.

Sabato, 07 Agosto 2004
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