PROPOSTA OPERATIVA
Ieri sera ci è arrivato via mail questo “sfogo” di Guido
Dellagiacoma. Abbiamo deciso che
le sue parole avrebbero aperto la prima rassegna stampa del 2008, in un giorno
in cui non escono i giornali, in attesa della, ahinoi, solita rassegna tragica
che ci ritroviamo a predisporre ogni 2 gennaio, e che domani ci costringerà ad
un superlavoro. Guido si chiedeva se sarebbe stato utile inviare questo
suo scritto a qualche giornale , e a quali. Abbiamo preso una decisione, che è una proposta operativa
di inizio anno per tutti i lettori di questa rassegna, quelli che la ricevono
per posta elettronica e quelli che la leggono nei vari siti che la pubblicano.
Guido mette il suo
scritto a disposizione di tutti: ciascuno di voi, che naturalmente condivida il
contenuto di questa lettera, è invitato ad aggiungere la sua firma e i suoi
recapiti e a provvedere ad inoltrarla personalmente agli indirizzi dei giornali
che conosce, locali e nazionali e, se ne conoscete, anche a qualche politico e
amministratore.
E’ gradito se ne fate avere copia per conoscenza a
noi.
Non lasciamo che a discutere di questo fenomeno sui
giornali siano solo i gestori dei locali notturni.
Alessandro Sbarbada
e Roberto Argenta
Tutto sto’ casino
per poter vendere alcolici dopo le due! Ma dove siamo
arrivati!
Federazioni e
associazioni di categoria dei gestori dei locali notturni che chiedono al
Governo di andare contro una legge dello stato italiano per poter vendere e
guadagnare più soldi e tutto in barba alla salute ed alla incolumità delle
persone!
Si continua a
parlare di nuove povertà, di famiglie che non riescono a pagare i mutui, che
non arrivano a fine mese con lo stipendio, di anziani che devono vivere con una
pensione di 500 euro al mese, e loro pretendono addirittura di far cambiare una
legge, che già si sta dimostrando efficace nel ridurre gli incidenti
stradali, per potersi arricchire alle
spalle di chi non è più in grado di intendere e di volere, perché dopo alcuni
bicchieri di qualsiasi bevanda alcolica non è più il cervello che comanda ma è
l’alcol!
Poverini! Promettono
addirittura di fare i bravi e di garantire il “guidatore designato”!
Quando si
invitavano i gestori a controllare se i
ragazzini avevano più di 16 anni, ci rispondevano di non essere autorizzati a
chiedere i documenti, ora però si permettono di sequestrare addirittura la
patente e le chiavi della macchina. E se alla fine della serata il guidatore
designato risulta ubriaco che cosa fanno? Gli ridanno le chiavi e la patente ugualmente rendendosi complici di
eventuali reati?
I gestori hanno
sempre sostenuto che i ragazzi arrivavano nelle discoteche già bevuti o con gli
alcolici negli zainetti, quindi se si ubriacavano non era colpa loro! Come mai
ora vogliono vendere alcolici anche dopo le 02.00? Se i giovani in discoteca
non comperavano alcolici come mai tutto questo chiasso per togliere un divieto
che non dovrebbe toccare i gestori? Se c’è tutto questo interesse a vendere
alcolici anche dopo le due è segno che finora ci hanno raccontato un sacco di
balle!
Ai gestori non
interessa niente la salute degli avventori, interessa solo il loro guadagno!
Ed allora perché
dobbiamo contrattare qualsiasi disegno di legge in materia di alcol con quelle
categorie che guardano solo i propri interessi senza preoccuparsi minimamente
degli interessi degli altri?
Perché, mi potrebbe
rispondere qualcuno, le bevande alcoliche italiane sono quelle che tengono in
piedi l’economia del paese! Non è vero, gli risponderei, perché se non ci
fossero i problemi alcolcorrelati, che sono quelli provocati dalle bevande
alcoliche, si risparmierebbe la stessa somma di milioni di euro guadagnata con
la produzione.
Ecco cosa chiederei
all’anno nuovo per ridurre un po’ di sofferenze alcolcorrelate:
- lo zero assoluto di alcolemia per
guidare tutti gli autoveicoli e motoveicoli
- che vengano raggiunti i due milioni e
mezzo di controlli stradali con l’etilometro ogni anno
- omicidio colposo per gli incidenti
stradali mortali provocati con qualsiasi grado di alcolemia
- revoca definitiva della patente a chi
provoca un incidente mortale guidando in stato di ebbrezza e a tutti coloro che
vengano trovati recidivi a guidare in stato di ebbrezza
- reclusione da un anno a cinque anni e
ritiro della patente da tre a dieci anni a seconda della gravità dell’incidente
stradale con feriti
- reclusione da uno a tre mesi e ritiro
della patente per tre anni a chi viene sorpreso a guidare con alcolemia diversa
dallo zero assoluto
- chiusura di tutti gli esercizi
pubblici alle due
- vietato vendere e somministrare
alcolici dalle due alle undici del mattino su tutto il territorio italiano,
pena la revoca della licenza
- vietato vendere e somministrare
alcolici ai minori di anni 18 su tutto il territorio italiano pena la revoca
della licenza
- più controlli agli esercizi pubblici
che vendono alcolici
… e quant’altro
possa essere utile per ridurre gli omicidi, i suicidi, le violenze sessuali,
fisiche, psichiche, le invalidità, le lesioni permanenti, le lesioni personali,
i danneggiamenti, le liti, i ricoveri ospedalieri, le giornate di lavoro perse,
il dolore, le lacrime… provocati dal consumo di bevande alcoliche!
Buon anno! Guido Dellagiacoma
via Mazzini 6 - 38037 PREDAZZO (TN) Tel. 339 6863412 e-mail: guidodella@libero.it
REPUBBLICA.IT
Puoi essere ubriaco
fradicio, andare a 200 orari, sorpassare in curva, non avere la patente e
ammazzare un paio di persone. Basta fermarsi e mettersi a disposizione della
polizia e non si è mai passibile di arresto Impossibile
arrestare il pirata Grave "buco" legislativo di VINCENZO BORGOMEO Fantastica Italia: puoi essere ubriaco fradicio, andare a
200 orari, sorpassare in curva, non avere la patente e ammazzare un paio di
persone. Basta fermarsi e mettersi a disposizione della polizia e non si è mai
passibile di arresto. Succede solo da
noi: per una cosa del genere in tutti gli altri paesi della Ue c’è l’arresto
immediato per omicidio colposo. Alla Polizia, con
amarezza, dicono che da noi il delitto perfetto si fa al volante perché così si
può uccidere come si vuole e non si paga mai. Siamo insomma di fronte all’ennesimo vuoto
legislativo perché in Italia l’ipotesi di arresto facoltativo prevista dal 589
CP in questi casi non scatta per la specifica previsione esimente
dell’art189/8° CdS (Comportamento in caso di incidente - Articolo sulla
pirateria stradale). Insomma in questi casi l’ipotesi di omicidio volontario
non regge e per arrestare un pirata della strada servirebbe una modifica
legislativa. Detto questo è davvero di magra consolazione constatare che i dati degli incidenti
stradali del fine settimana sono in netto miglioramento dopo l’introduzione
della famosa legge 160. Ossia: -9% i sinistri, -21% le vittime (-28% i morti di
notte). "Secondo una nostra analisi - spiegano all’Asaps,
associazione amici polizia stradale, confrontando i dati degli incidenti
stradali del fine settimana nei primi 9 mesi del 2007 rispetto allo stesso
periodo del 2006 e confrontandoli con le 11 settimane del trimestre ottobre -
dicembre 2007 (dopo l’entrata in vigore della legge 160 fino al 16 dicembre),
si può constatare che gli incidenti sono passati da un -6% a -9%, i morti sono
passati da -4,6% nei primi 9 mesi a -21,7% nelle settimane di ottobre-dicembre,
i feriti da -4,4% a -11,5%".
LASTAMPA.IT
Alla base
dell’omicidio una lite famigliare VARANA DI SERRAMAZZONI (MODENA) Un ragazzo di 24 anni, Marcello Casadei, ha ucciso il
padre Giuseppe, nella notte, attorno alle due, a Varana di Serramazzoni,
sull’Appennino modenese. Secondo la
prima ricostruzione dei carabinieri il ragazzo, dopo una lite con il padre, lo
avrebbe prima preso a pugni e calci, poi gli avrebbe rotto la testa con una
sedia. Giuseppe Casadei, 64 anni, sarebbe morto poco dopo essere stato
soccorso. Il giovane è stato arrestato per omicidio volontario aggravato. Il giovane, operaio di 24 anni stava tornando a casa poco prima delle due insieme al fratello e al
fidanzato della sorella dopo aver partecipato ad una festa di Capodanno. Forse un pò alticcio, si è messo
a litigare con il padre, davanti ai fratelli ed alla madre. Lo ha preso a pugni
e calci, poi ha preso una sedia e gliel’ha spaccata in testa. Un colpo che è
stato fatale per l’uomo. Giuseppe Casadei è stato soccorso dal 118 ed è
cominciata la corsa verso l’ospedale modenese di Baggiovara, ma è morto durante
il tragitto. Quando i carabinieri sono arrivati nella casa, vi hanno trovato,
sconvolti, tutti i componenti della famiglia ed hanno arrestato Marcello
Casadei con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
ALICE.IT
CAPODANNO/ CUNEO,
18ENNE UCCIDE 29ENNE E 16ENNE A COLTELLATE A Racconigi festa
finisce in tragedia: l’omicida arrestato Milano, 1 gen. (Apcom) - Un diciottenne ha ucciso a
coltellate un 29enne e un 16enne al culmine di una violenta lite per motivi
passionali durante una festa di Capodanno a Racconigi, in provincia di Cuneo.
Il giovane, A.A., incensurato di Genova, è stato arrestato dai carabinieri. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri,
nell’appartamento del muratore 29enne Michele Boeti in via Primaldo Cassiano 5
a Racconigi, erano arrivati insieme per festeggiare il capodanno il 16enne
albanese clandestino A.I., l’omicida e una sua amica genovese di 20 anni. Secondo quanto
ricostruito dai carabinieri, intorno alle 3.30 di questa mattina, dopo una
serie di pesanti apprezzamenti fatti dal padrone di casa e dal giovanissimo
albanese nei confronti della ragazza, il diciottenne avrebbe perso la testa e
dopo aver afferrato un coltellaccio da cucina ha colpito i due. Boeti, colpito
al torace, è morto quasi subito, mentre il minorenne, ferito all’addome è morto
poco dopo all’ospedale di Savigliano dove era stato ricoverato. A dare l’allarme è stata la ragazza. Sul posto sono
arrivate le ambulanze e i carabinieri che hanno fermato il giovane. In questi
minuti l’omicida sta per essere trasferito nel carcere di Saluzzo (Cuneo), dove
sarà interrogato dal magistrato. A quanto si apprende sul luogo del delitto non è stata
trovata droga, e si presume dunque che
durante il festeggiamento del Capodanno i giovani si siano limitati a
bere alcolici, ma la conferma definitiva verrà dall’autopsia che si dovrebbe
tenere domani. L’esame autoptico insieme con gli interrogatori dell’omicida
e della ragazza, probabile testimone oculare, servirà anche a chiarire l’esatta
dinamica del duplice delitto. Un altro punto da chiarire è il rapporto tra l’omicida e
il 16enne albanese che, clandestino sul territorio italiano, fu affidato a un
centro di accoglienza socioassistenziale di Genova, ma che poi, a quanto pare,
si era reso irreperibile da circa un anno.
ANSA
Gb: alcolismo in
aumento Cinquecento persone
al giorno all’ospedale per sbronze LONDRA, 31 DIC - Ricoveri per alcolismo in aumento in
Inghilterra: cinquecento persone al giorno finiscono all’ospedale in seguito a
colossali sbronze. Negli ultimi due anni i ricoveri sono aumentati di un terzo,
secondo i dati riportati dal ’Daily Telegraph’ che attribuisce l’aggravamento della piaga all’allentamento delle leggi
sul consumo di vino, birra e liquori. L’anno scorso nella sola Inghilterra
(non contando quindi Galles, Scozia e Irlanda del nord) 6.517 persone sono
morte alcolizzate.
DAL FORUM AIFVS – VITTIMESTRADA.ORG
http://www.vittimestrada.org/UGF/viewtopic.php?lng=it&id=9&t_id=4&pagina=1
Aprile 2007: Nei pressi di Ascoli Piceno un giovane zingaro, Marco Ahmetovich, ubriaco alla
guida di un furgone uccide quattro ragazzi. Viene immediatamente arrestato e
condannato anche su pressione dell’opinione pubblica e di chiassosi gruppi
fascisti a sei anni di carcere (il PM ne aveva chiesti poco più di quattro). Quando gli vengono concessi i
previsti arresti domiciliari e qualcuno
tenta di sfruttare la tragedia per far soldi si scatena una tempesta mediatica
che suscita il dolore e la giustissima indignazione dei parenti. Dicembre 2007: A Bergamo un giovane che presumo italiano
forse padano, M.R., ubriaco alla guida
di un SUV uccide tre persone. Viene denunciato a piede libero, gli viene
tolta la patente e se ne torna tranquillamente a casa. Sicuramente non sarà
condannato a sei anni ma molto meno e sicuramente non farà un giorno di galera.
Magari quanto prima gli sarà restituita la patente, il SUV aspetta. Nessuno manifesta
davanti al tribunale, nessuno si scandalizza, nessuno va in TV, Mastella non
manda ispettori, neanche il nome sul giornale, ma solo le iniziali perché i
giornali devono essere rispettosi della
legge (la privacy
è la privacy cribbio ! e poi uno che guida un Cherokee potrebbe avere una
famiglia ricca e importante, vai a sapere) Per i parenti delle vittime credo che cambi poco sapere
che chi ha ucciso un proprio caro sia un clandestino, un rom, oppure un brillante laureato o un socio del circolo
della Caccia, per tutti gli altri sarebbe importante sapere che chi commette
questi atti viene punito duramente e vedere che la condanna è di esempio ad
altri perchè evitino di guidare ubriachi. Ho sempre pensato che il padre di Ahmetovic avesse ragione
quando affermava che se il figlio fosse stato un italiano la condanna sarebbe
stata più mite, questa è la conferma che avesse ragione nel dire quelle parole.
Premesso che non ho alcuna simpatia per Ahmetovic e per
chi pensa di sfruttare la tragedia di Appignano per tirar su qualche Euro, dico però che non è possibile assistere a questa
ingiustizia standosene zitti.
WWW.PARKINSON.IT
Mancanza di dopamina
e rapporto inverso tra dipendenza (fumo, consumo di alcool) e parkinsonismo I dati suggeriscono
che il fumo non sia protettivo E’ stato riscontrata una riduzione del rischio per
malattia di Parkinson non solo nei fumatori, ma anche nei forti consumatori di
alcool e caffè in uno studio epidemiologico in cui 7000 soggetti sono stati
seguiti per 10 anni in Olanda. Secondo l’Autore, la riduzione della incidenza
di malattia di Parkinson in questi soggetti è dovuta alla presenza di un
livello più elevato di dopamina nel loro cervello. La dopamina è un
neurotrasmettitore connesso a comportamenti associati ad abuso di sostanze ed
alla ricerca di novità. Questi dati confutano la ipotesi che il fumo sia
protettivo.
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