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Rassegna stampa del 5 Agosto 2004 |
Da
"Il Corriere" del 5 agosto 2004 "Il parco circolante in estate aumenta e ciò incrementa gli incidenti" Lunardi: "Sarà più difficile avere la patente" No ad allarmismi su patente a punti: bastano "piccoli ritocchi, controlli e spot tv più cruenti". Controlli nelle autoscuole ROMA
Sarà più difficile avere la patente e i recenti allarmismi sull’aumento degli incidenti tra i giovani nei fine settimana sono fuori luogo perché la patente a punti ha dimostrato di funzionare. Al limite possono servire "piccoli ritocchi". È l’opinione del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Pietro Lunardi, il quale invita a considerare che "c’è un aumento del parco circolante nei mesi estivi che comporta un aumento degli incidenti". "Credo che gli effetti della patente a punti siano stati immediati e poi ci sia stato un leggero calo che è del tutto fisiologico. Ma i suoi effetti sul comportamento degli automobilisti ritorneranno presto, quando ci si accorgerà che si fa sul serio e che non si può scherzare con il codice stradale e con il rispetto della vita propria e altrui". PIÙ CONTROLLI E SPOT CRUENTI - Secondo il ministro servono più controlli. "Abbiamo avuto riunioni con il ministero dell’Interno, l’Anas, l’Associazione delle concessionarie autostradali (Aiscat) e abbiamo individuato una serie di provvedimenti, ma il punto fondamentale, a mio avviso è lavorare sulle coscienze delle persone e per questo ho già proposto una campagna di spot televisivi molto più cruenti rispetto al passato. Mandare in onda immagini cruente, evitando le ore in cui ci sono i bambini, non ci fa piacere, ma siamo costretti a farlo anche se avremmo voluto evitarlo". CONTROLLI NELLE AUTOSCUOLE - Lunardi ha poi sottolineato come quasi il 50% delle vittime siano da addebitare ai motociclisti e proprio la circolazione delle moto nelle strade extraurbane in estate ha dato un contributo all’aumento della mortalità sulle strade. Dopo gli allarmi per la facilità con cui si riottiene la patente ritirata o si recuperano i punti, il ministro ha annunciato una campagna di controlli anche sulle autoscuole e la prossima introduzione di criteri molto più duri per il rilascio della patente di guida. "AUTO, ARMA IMPROPRIA" - "L’automobile può essere considerata una vera e propria arma impropria e per questo bisogna rendere più difficile il rilascio della patente di guida", ha detto il ministro. "L’iter per il rilascio della patente deve diventare qualcosa di analogo a quella previsto per il porto d’armi. La gente deve capire fin dall’inizio le responsabilità che si assume guidando un veicolo". E parlando del recupero di punti, Lunardi ha sottolineato che ci sarà una forte sorveglianza con ispettori del ministero che aumenteranno i controlli sui corsi di recupero. Da
"Il Gazzettino" del 5 agosto 2004
L’EMERGENZA Antonio Fojadelli: "Vogliamo attuare un intervento energico e dissuasivo", perché fa effetto solo il timore della sanzione Pugno di ferro contro gli ubriachi al volante La Procura di Treviso farà sequestrare l’auto a chi verrà colto più di una volta in stato di ebbrezza alla guida Antonella Federici Treviso
In Cina, per la guida in stato di ebbrezza, uccidono. Pena di morte mediante fucilazione. In Italia, solo domenica scorsa, sono morte 17 persone; in un solo giorno. La Procura della Repubblica di Treviso ha deciso di reagire: per chi viene colto più di una volta a guidare ubriaco ci potrà essere il sequestro dell’automobile. È il Procuratore della Repubblica di Treviso, Antonio Fojadelli (nella foto), che afferma che i morti sulle strade italiane, in gran parte giovani, sono le vittime di una guerra "che ricade sulle nostre spalle", e che registra decine di tragedie ogni settimana: solo nella prima domenica di agosto, abbiamo detto, sono morte diciassette persone. "Ricade sulle nostre spalle, sì - dice il Procuratore di Treviso - quindi ci stiamo attrezzando per impedire le ecatombi con i sequestri preventivi delle auto, almeno nei casi in cui risulti uno stato di ebbrezza alcoolica". È una novità: fino ad oggi veniva aperto un procedimento, e la Prefettura disponeva la sospensione della patente, ma c’è gente - e tanta - che ha già tre o quattro contravvenzioni per la guida in stato di ebbrezza e proprio nel trevigiano c’è una persona che ha ucciso tre volte con incidenti stradali. "Vogliamo attuare un intervento a livello giudiziario - dice il magistrato - che sia energico e dissuasivo. E visto che l’Italia è un Paese in cui l’indisciplina autostradale è altissima, qualcosa di efficace si deve fare. Dagli studi che abbiamo compiuto all’estero è dimostrato che il timore della sanzione impedisce alla persona di commettere il reato, più della riflessione sul fatto che si può uccidere qualcuno. Uccidere". Oggetto del sequestro preventivo sarà dunque l’auto, secondo quello che afferma il codice di procedura penale, all’articolo 321: "Quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le sue conseguenze, o agevolare la commissione di altri reati, a richiesta del pubblico ministero il giudice dell’indagine preliminare dispone il sequestro con decreto motivato". Nel caso specifico, può procedere l’autorità di Polizia giudiziaria. Quando potrà avvenire il sequestro? "In tutti i casi in cui la persona venga trovata in stato di ebbrezza a guidare per la terza o quarta volta; anche la prima volta, se in stato di ubriachezza si è commesso un omicidio colposo. Lo scopo è di far sì che chi beve prima di mettersi alla guida si renda bene conto di quello che fa e delle conseguenze cui va incontro per se stesso, se non gli basta pensare che può distruggere vite, famiglie e provocare danni irreparabili. Fanno bene sulla A 27 a scrivere sui tabelloni elettronici che guidare in stato di ebbrezza è un crimine. Non ci può e non ci deve essere indulgenza". Il giorno, insomma, che una persona si troverà senza patente e senza mezzo, forse si renderà conto almeno egoisticamente che, oggigiorno, senza auto non si va da nessuna parte, salvo che si abbia la fortuna di abitare e lavorare molto vicino. Il sequestro di un’auto, poi, si riflette a volte sull’intero nucleo familiare. Del resto s’è detto che in Cina per chi guida ubriaco c’è la fucilazione; negli Usa ogni Stato fa storia a sè, ma per esempio il Michigan - che è citato nella giurisprudenza come indicativo di una media sanzionatoria, rispetto ai 50 - la terza volta che uno viene trovato ubriaco al volante, può essere condannato a 5 anni di galera. La Russia ha un’apposita struttura di polizia, per questo genere di crimine; in Gran Bretagna si perdono come minimo tre punti e la patente ne conta solo 12. In Germania si perdono da 1 a 7 punti, e al 9 c’è una diffida scritta con pesanti conseguenze, mentre la Francia ritira la patente, però poi, per riaverla, ci vogliono sei mesi oltre all’esame, che è da fare ex novo. Tutti più severi di noi. "Dobbiamo trovare il modo - conclude il dottor Fojadelli - per limitare la strage, e ci stiamo attrezzando anche sul dove custodire le auto". Nell’Unione Europea, dopo caffeina e tabacco, l’alcol è la droga più usata dai giovani, anche dai giovanissimi tra i 15 e i 17 anni, che non guidano. E la preoccupazione è molto alta, visto che saranno guidatori fra pochissimo, potenzialmente pericolosi per se stessi e per gli altri. Da
"Il Gazzettino" del 5 agosto 2004
POLSTRADA E’
scritto in tutte le lingue "Buon Viaggio", sull’omonimo pieghevole
della Polizia Stradale Veneto. Un augurio che ha maggiori probabilità
di diventare realtà dopo la lettura dei consigli contenuti nell’opuscolo.
"Buon viaggio" è in distribuzione in questi giorni di
esodo in tutti gli uffici della Polizia di Stato aperti al pubblico, ma
anche nelle aree di servizio, alle barriere autostradali e viene consegnato
inoltre dalle pattuglie nel corso della loro normale attività istituzionale.
L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra il Ministero dell’Interno,
Dipartimento di Pubblica Sicurezza, ed il Ministero per le Infrastrutture
ed i Trasporti. Nel pieghevole si possono trovare oltre ad una serie di
utili consigli per una guida sicura (tradotti anche in inglese) tutti
i numeri delle emergenze, quelli per le informazioni sulla viabilità,
quelli degli uffici della Polizia stradale e soprattutto un prospetto
dettagliato dei punti che si andrebbero a perdere sulla patente, in caso
di infrazioni al codice della strada. Tra i suggerimenti generali in materia
di sicurezza primo fra tutti quello che ci ricorda di usare la corsia
di emergenza solo in caso di guasto o malore, e non come a volte succede
per telefonare. Troppe spesso infatti non si pensa che se un’ambulanza
ritarda il soccorso, a causa magari di una nostra telefonata "urgente",
ciò può voler significare la vita di qualcuno. Un altro
consiglio per un "Buon viaggio" è sicuramente quello
di non zigzagare tra le corsie autostradali, e nemmeno effettuare retromarcie
o inversioni. Ma una delle cause principali di incedenti stradali è
la distrazione, per questo la Polstrada ci ricorda di non mettersi in
viaggio stanchi, o sotto l’effetto di sostanze che potrebbero alterare
la nostra attenzione. Per una guida sicura infatti sono da tenere sotto
costante controllo i limiti di velocità, il tasso alcolemico, le
cinture, l’uso del cellulare, la distanza di sicurezza. Nell’opuscolo
si possono leggere anche i dettagliati suggerimenti in caso di incidente,
che partono dall’ accostarsi a destra all’ uso del triangolo, del giubbino
catarifrangente e delle quattro frecce. Anche all’entrata dei tunnel c’è
una serie di accorgimenti da rispettare. Innanzitutto diminuire la velocità,
mantenere il più possibile la destra ed evitare di impegnare la
corsia di sorpasso. Nel pieghevole troviamo anche delle indicazioni di
massima per le cosiddette "vacanze intelligenti". Ricordiamoci
che durante i fine settimana e nei prefestivi il volume di traffico aumenta
sensibilmente con dei picchi in periodi critici come il venerdì
pomeriggio, la mattinata del sabato e la sera della domenica. Ma il deterrente
più efficace per "gli automobilisti più indomiti"
è sicuramente dare uno sguardo ai punti che si potrebbero perdere
per le varie infrazioni: dai 10 punti per il superamento dei limiti di
velocità di oltre i 40 Km/h, agli 8 per il mancato rispetto della
distanza di sicurezza, fino ai 2 previsti per il mancato uso del triangolo.
A questo punto è proprio il caso di dire "Buon viaggio".
Da
"Il Secolo XIX" del 5 agosto 2004
"Mi vergogno, perdonatemi" PIETRE SULLE AUTO Undicenne di Begato si scusa: "Da quel giorno i miei genitori non ridono più" Lettera aperta di uno dei lanciatori di sassi Graziano Cetara "I
miei genitori non ridono più da quel giorno". Scrive in stampatello,
per farsi leggere e capire meglio. Divide le parole con una barretta,
quando si accorge di averle scritte, di getto, troppo attaccate. E sottolinea
le frasi più importanti, calca le lettere, aggiunge un punto esclamativo
quando arriva al dunque: "Scusate".
Ha scritto il pensierino al quale era stato "condannato" dalla polizia dopo essere stato sorpreso, insieme a un amichetto, a lanciare sassi e a sparare pallini di gomma contro le auto in corsa sull’A7. È uno dei due bimbi di undici anni di Begato che per gioco hanno rischiato di scatenare una catastrofe giovedì e venerdì della scorsa settimana, all’imboccatura di una galleria dell’autostrada Genova-Serravalle. Lo chiameremo Luca. Luca ha fatto passare qualche giorno, per smaltire le tirate di orecchie e le lacrime, e poi ha messo giù il suo tema. Dodici righe e mezzo rivolte a tutti e a nessuno, che iniziano con un timido "ciao" a caratteri più piccoli, e finiscono con un ringraziamento alla polizia che "è stata brava a prenderci", e poi "mi ha spiegato quello che ho fatto". Il parabrezza sfondato della Fiat Panda centrata da uno dei sassi lanciati da lui e dal compagno di giochi gli è stato mostrato dai giornali. È il danno maggiore, a cui vanno aggiunte altre cinque macchine scheggiate dalle pietre, bersagliate dai pallini di gomma. Le conseguenze che avrebbe potuto causare quel gioco e la punizione che la legge prevede per chi lo pratica (e ha almeno quattordici anni, ndr) gli sono state spiegate dagli agenti della polizia stradale di Sampierdarena, dal comandante Valter Trovò e dai suoi uomini. E il ragazzino ha capito: "Sono dispiaciuto - scrive - vorrei che ciò che è successo non fosse accaduto, perché ho scoperto che ho fatto una cosa cattiva. E me ne vergogno". Proprio così. Era un gioco, prima che la polizia arrivasse in autostrada a raccogliere le pietre e poi in casa a invitare i genitori in caserma. Un gioco per "vincere la noia" in un quartiere - quello che sta sulle colline di Certosa e vive attorno al rumore e ai gas di scarico di una delle autostrade più trafficate del Nord Italia - senza verde e senza divertimenti per i più piccoli. Luca e l’amico Marco (anche il suo è un nome di fantasia - ndr) "guardano poca televisione e non hanno la play-station", raccontano i genitori, i telegiornali sono "pieni di brutte notizie" e i giochi elettronici "sono troppo violenti". Giocare al lancio delle pietre era un semplice diversivo: le auto colpite scomparivano nella galleria, il botto del sasso sul vetro e la lamiera era trattenuto dalle volte del tunnel. Le conseguenze non si vedevano e per i due undicenni probabilmente non erano nemmeno immaginabili: "Non avevo intenzione di prendere nessuno - scrive Luca - spero di essere perdonato dagli automobilisti". Ma è il sorriso dei suoi genitori che gli sta più a cuore: "Vorrei vederli felici, giuro di non scontentarli mai più". È la promessa finale del bambino, il gioco così è davvero finito. Da
"Il Secolo XIX" del 5 agosto 2004
Scappa a piedi sull’Autofiori dopo la multa della polizia Tragedia sfiorata a Finale: un camionista vittima dello stress e del caldo salvato dagli agenti Giovanni Vaccaio Finale
Ligure
Un uomo che corre disperato in mezzo all’autostrada, lo stridio delle gomme, le auto che sbandano a oltre cento chilometri all’ora e lo schivano solo per miracolo, due agenti della polstrada che urlano e lo inseguono. Alla fine uno dei due riesce a raggiungerlo e a trascinarlo a bordo strada evitando una drammatica catena di incidenti. Un salvataggio da "Ultimo minuto", una scena che ha lasciato di sasso molti automobilisti che l’altro pomeriggio viaggiavano sull’Autofiori all’altezza di Finale, in direzione ponente. Poco dopo essere stato multato, probabilmente in preda a una crisi di stress, un autotrasportatore savonese ha abbandonato il suo camion lanciandosi a piedi e di corsa in mezzo all’autostrada come se volesse togliersi la vita facendosi investire. Solo la prontezza di riflessi di due agenti della polstrada di Imperia, Giovanni Cipollone e Riccardo Aclasto, lo ha salvato: uno dei due poliziotti è riuscito a raggiungere l’uomo prima che fosse investito, a trascinarlo vicino al guard rail e a calmarlo. "Forse per colpa del caldo - spiega il comandante della sottosezione della polstrada di Imperia, l’ispettore capo Doriano Celestini - l’autista del camion si è messo a camminare in mezzo all’autostrada. L’intuizione e la prontezza di riflessi dei due agenti ha evitato che si verificasse un tragico incidente". La pattuglia aveva da poco fermato il camionista in una piazzola di sosta: il disco del cronotachigrafo aveva evidenziato il superamento del limite di velocità ed era scattata la contravvenzione con tanto di sospensione della patente. Multa incontestabile, tanto che lo stesso autista non ha neppure protestato con molta convinzione. Ma quella che al momento appariva come semplice rassegnazione dopo un verbale, complici il caldo afoso e il traffico caotico, potrebbe essersi trasformata in una crisi di stress. Quando l’auto della polstrada è ripartita, l’agente alla guida, Riccardo Aclasto, ha visto nello specchietto retrovisore che l’uomo appena multato aveva iniziato a correre alla disperata in mezzo all’autostrada, come se volesse togliersi la vita facendosi investire. Il capopattuglia Giovanni Cipollone è saltato giù dall’auto correndo a sua volta verso il camionista. Auto e Tir che sopraggiungevano sono riusciti, tra frenate e colpi di sterzo, a evitare l’uomo che si parava all’improvviso davanti a loro. I due agenti lo hanno raggiunto trascinandolo a bordo strada e, una volta al sicuro, lo hanno calmato. Dopo essersi ripresi dallo choc, hanno contattato la centrale (che ha avvisato la ditta di trasporti per cui il camionista lavora) e lo hanno accompagnato al casello di Finale dove era nel frattempo arrivato il titolare dell’azienda. Da
"VareseNews" del 5 agosto 2004
La donna è pregiudicata. Deve ancora scontare un anno e quattro mesi di carcere per rapina Da sola a piedi lungo l’autostrada, fermata e arrestata Besnate
Camminava lungo la corsia d’emergenza in autostrada nei pressi di Besnate. Fermata e portata in questura per accertamenti, si scopre che la donna deve scontare un anno e quattro mesi di carcere per rapina. Lo strano arresto è avvenuto la scorsa notte intorno alle 2.30. Una pattuglia della stradale avvista una donna che cammina solitaria lungo la corsia laterale dell’A26. Sprovvista di documenti la passeggiatrice rivela il suo nome. Ad un immediato controllo in centrale risulta che quel nominativo corrisponde ad una pregiudicata. Accompagnata in questura, la sottopongono alle normali procedure. Dalle impronte digitali arriva la conferma. F.F., 35 anni di Verbania deve ancora scontare 16 mesi per rapina. Nessuna spiegazione viene fornita su come mai la donna si trovasse a quell’ora in autostrada. Sembra che fosse assolutamente tranquilla e non sotto l’effetto di alcol o droghe. Con l’ordinanza firmata dalla Procura di Verbania, la donna è stata in mattinata accompagnata al carcere femminile di Monza. Da
"Panorama" del 5 agosto 2004
Benzina: abbassare i limiti di velocita’ per consumare meno BOLOGNA
Abbassare i limiti di velocita’ in autostrada almeno del 15%, da 130 a 115 km/h, per diminuire i consumi. E’ la proposta dell’Asaps. Secondo l’associazione amici della polizia stradale, questa e’ una valida soluzione di fronte all’aumento del prezzo del petrolio e quindi della benzina. Secondo l’Aspas, i consumi della gran parte delle vetture diminuirebbero fra il 10 ed il 15 per cento con un contributo notevole anche alla sicurezza stradale. Da
"La Repubblica" del 5 agosto 2004
Inseguimento e sparatoria sulla A1, arrestati due romeni Siena
Due romeni sono stati arrestati dalla polizia dopo una sparatoria e un inseguimento sull’autostrada del Sole. E’ accaduto sulla corsia sud e cominciato nella stazione di servizio di Montepulciano (Siena). Durante l’inseguimento sono stati sparati alcuni colpi di pistola, che sarebbero andati a vuoto. Secondo le prime informazioni, una pattuglia della polizia stradale ha individuato un’ automobile con alcune persone a bordo all’interno della stazione di servizio di Montepulciano Sud; quando gli agenti hanno cercato di avvicinarsi, l’automobile è partita velocemente ed è cominciato l’inseguimento che è terminato dopo alcuni chilometri quando l’auto è stata fermata da alcune pattuglie della stradale. Da
"La Provincia di Cremona" del 5 agosto 2004
Polizia stradale mobilitata I bus "sorvegliati speciali" Decine
e decine di bus fermati e poi controllati lungo tutte le strade
della provincia tra il 26 luglio e il primo agosto: esattamente
come lo scorso mese di febbraio, gli agenti della polizia stradale,
di Cremona e dei distaccamenti, sono tornati in campo per verificare
le condizioni dei bus, quelli di linea e anche quelli in semplice
transito. Gli accertamenti, svolti contemporaneamente in tutti i
paesi dell’Unione Europea, ad opera delle polizie che fanno
parte di Tispol (organizzazione che permette di scambiarsi informazioni
con il solo obiettivo di contrastare il fenomeno degli incidente
stradali) non hanno portato a sanzioni. Segno che, finalmente, si
seguono le regole. E che la presenza assidua degli agenti funziona
da deterrente. Attenzione massima, settimana scorsa come cinque
mesi fa, agli aspetti tecnici. A partire dal rispetto delle norme
di sicurezza, come ad esempio la presenza a bordo degli estintori
e dei martelletti sfonda cristallo. Verifiche minuziose anche sul
numero corretto di passeggeri, sui tempi di guida dei conducenti,
sulle condizioni degli pneumatici. Insomma, tolleranza zero verso
tutti quei comportamenti, e quelle lacune, che pregiudicano la sicurezza
degli utenti. E adesso la polstrada si prepara alla terza ondata
di controlli: in settembre, dopo i bus, toccherà ai veicoli
commerciali e industriali. In quel caso, l’attenzione sarà
massima non solo per quanto riguarda lo stato dei mezzi ma anche
sulle condizioni della merce trasportata. Da
"La Sicilia" del 5 agosto 2004
Strade sotto controllo parte "Ferragosto sicuro" Lotta ai pirati. Giro di vite della polizia stradale è tolleranza zero per i trasgressori del codice Giovanni Pluchino Tolleranza
zero per i trasgressori delle norme del codice della strada. E’
questo lo slogan lanciato in questi giorni dal Comando provinciale
della polizia Stradale, già impegnatissima nella lotta ai
pirati della strada, a coloro che tentano in tutti i modi e in tutti
i momenti di mettere a repentaglio, con azioni irresponsabili, la
propria e l’altrui incolumità. L’operazione "Ferragosto
sicuro", in altri termini, è scattata quest’anno in
anticipo perchè si vogliono creare le premesse per reprimere
qualsiasi forma di pirateria stradale. Nel corso dell’ultimo week
end, a fronte dell’intensissimo traffico, sono state elevate (da
parte di polizia e carabinieri) 78 contravvenzioni: 53 per eccesso
di velocità e 21 per sorpassi in tratti vietati, e appena
4 per mancato uso delle cinture di sicurezza.
Sulle arterie di maggior traffico vengono impiegati autovelox e telelaser e i risultati, anche se ancora bisognosi di essere sviluppati e "letti", sono da considerare abbastanza incoraggianti; nel senso che almeno l’80 per cento degli utenti motorizzati si attiene abbastanza ordinatamente al rispetto dei limiti di velocità e del divieto di sorpasso. il restante 20 per cento purtroppo continua ad agire di testa propria. Forse cambierà atteggiamento non appena riceverà le notizie delle salatissime contravvenzioni e della diminuzione dei punti a disposizione per la patente di guida. Le arterie maggiormente monitorate sono, oltre alla Statale 514, quelle che conducono al mare, in primo luogo la sp 25, ovvero la Ragusa-Marina di Ragusa. "Fino ad ora la circolazione si è svolta in maniera decisamente corretta - dicono alla Polstrada -; speriamo si continui così. Esistono, lo sappiamo, le solite "mele marce"; alcuni sono stati già contravvenzionati e penalizzati". Sono entrate in vigore anche le disposizione prefettizie che prevedono, in applicazione ad una recente legge, le verbalizzazioni, senza contestazione immediata, per l’eccesso di velocità e i sorpassi. Ci si riferisce a ben 13 tratti stradali che non consentono, per la loro antiquatezza, il blocco dell’auto fuorilegge. Le conseguenze per i trasgressori, anche in questo caso, si avranno fra non molto, quando verranno notificate le infrazioni, con le conseguenze annesse e connesse. Un discorso a parte meritano le strade lungo la costa, che presentano una infinità di incroci con stradine che conducono agli stabilimenti balneari. Secondo una vecchia norma della Provincia regionale dovrebbe essere vietata la sosta delle autovetture e delle motorette in prossimità di tali incroci; cosa che purtroppo non avviene, con grave nocumento per la circolazione. Spesso (in particolare nei fine settimana) non mancano gli ingorghi che sovente danno luogo a pericolosi alterchi. |