foto Blaco - archivio Asaps (ASAPS)
SASSUOLO (MODENA), 03 dicembre 2007 – A volte le operazioni di polizia
giudiziaria nascono da singolari coincidenze: un cittadino che ubbidisce al
proprio senso del dovere, un agente fuori servizio, e anche – perché no – la
sfortuna del delinquente… Stavolta, però, il criminale ha dovuto fare i conti
con il fattore “iella” elevato all’ennesima potenza. Lui, un pusher marocchino
di nemmeno 20 anni, aveva pensato bene di mettersi a vendere la “roba” nel
pieno centro di Sassuolo. Una rapida occhiata in giro e visto che di divise
nemmeno l’ombra, il giovane spacciatore in carriera estrae dalla tasca una
dose. Il tossico si avvicina ed in un batter di ciglia lo scambio è fatto.
“Tutto ok – avrà pensato Omar Raoui, residente a Reggio Emilia con regolare
permesso di soggiorno – la piazza è sgombra…”. Madornale errore! Un istante
dopo si è sentito placcare da una pattuglia davvero particolare: il capitano
dei Carabinieri Savino Di Scanno, in servizio a Parma, il maresciallo Pietro
Giusti, cognato dell’Ufficiale e comandante della Stazione di Sassuolo, ed il
figlio di quest’ultimo, Simone, Allievo Maresciallo alla scuola di Velletri. I
tre stavano passeggiando tranquillamente, quando hanno adocchiato il
personaggio. È bastato un appostamento di un paio di minuti, confusi tra la
gente indaffarata negli acquisti per il cenone di San Silvestro, e la trappola
è scattata. Ai colleghi, che hanno trascorso insieme Capodanno, è toccato un
lungo pomeriggio in caserma, per gli atti di rito… allo sfortunato spacciatore
una cella al carcere di Modena e tanti auguri. (ASAPS) |
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