(ASAPS) ROMA, 7 gennaio 2008 – La ZTL può essere vietata anche ai motoveicoli ed in questo caso suggeriamo ai centauri di fare attenzione, perché non potranno appellarsi più a niente nel caso, dopo aver lasciato il mezzo parcheggiato, si vedano contestare una multa per divieto di sosta. Infatti, anche a farla franca ai varchi (quelli non presidiati da sistemi elettronici), è sempre possibile che gli addetti al controllo si soffermino sui mezzi trovati in sosta nelle aree a Traffico Limitato, circostanza questa che legittima il verbalizzante a presumerne la circolazione. A pensarci bene, le moto non volano… Lo ha deciso la Corte di Cassazione con la sentenza n. 27.143 del 21 dicembre 2007, che ha in sostanza annullato la decisione di un Giudice di Pace di Reggio Emilia il quale aveva annullato, evidentemente sbagliando, un verbale di contravvenzione elevato dalla Polizia Municipale nei confronti di un uomo il cui motoveicolo era stato trovato in sosta all’interno della ZTL. Il controllo effettuato sugli aventi diritto, aveva evidenziato che la targa non era annoverata tra quelle esentate e quindi era scattata la multa, notificata poi alla residenza del proprietario. Il Giudice di Pace aveva accettato la tesi del ricorrente, il quale aveva spiegato che il veicolo non era in circolazione, ma si trovava semplicemente in sosta. La Suprema Corte, alla quale il comune di Reggio Emilia aveva ricorso, ha però ribadito che la sosta è un atto stesso della circolazione e del resto il motoveicolo in questione non poteva esser lì giunto se non circolando. Da qui l’accoglimento dell’ipotesi di violazione verbalizzata dal Vigile Urbano e l’annullamento della decisione presa dal GDP. (ASAPS) |
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