DIPIU’
Consigli di bellezza Per un corpo giovane bevete un po’ di vino rosso Per restituire a tutta la pelle elasticità e
tonicità è bene inserire nella dieta quotidiana anche un bicchiere di vino
rosso perché riattiva la circolazione … …anche la pelle del corpo è esposta, nonostante i
vestiti pesanti, al freddo e allo smog che la disidratano e la rendono meno
elastica. La pelle del corpo, quindi, come quella del viso, rischia di
invecchiare precocemente o di andare incontro ad arrossamenti. Per ovviare a
questo prima di tutto consiglio di prestare attenzione all’alimentazione
quotidiana. Come? Semplicemente inserendo nella dieta le sostanze
che aiutano la pelle a restare giovane. Lamponi, more e ribes contengono i
bioflavonoidi che mantengono elastiche le pareti dei vasi sanguigni. Ma
anche un bicchiere di vino rosso, ricco di una sostanza chiamata resveratrolo,
aiuta la circolazione e quindi mantiene la pelle giovane. (*) …
(*) Nota: vi copio la lettera che ho appena
inviato al settimanale “Dipiù”. Potete aggiungere le vostre, scrivendo una mail a
settimanaledipiu@cairoeditore.it
VINO, BELLEZZA, INFORMAZIONE, SCIENZA E
CARTOMANZIA
Gentile redazione, egregio Direttore, ho letto l’articolo a pagina 94 del giornale n° 1
del 7 gennaio 2008, a titolo "Per un corpo giovane bevete vino
rosso". Spiace che il vostro "grande esperto"
Professor Antonino Di Pietro, "dermatologo di fama internazionale e
presidente dell’ISPLAD, la Società Internazionale di dermatologia plastica,
estetica e oncologica", se ne sia uscito con un’affermazione che ha la
stessa dignità scientifica della pubblicità alle cartomanti di cui ad altre
pagine del vostro giornale. Suggerire di aggiungere vino alla dieta per
motivi di salute è una affermazione estremamente grave, che contrasta con tutte
le indicazione dei maggiori esperti scientifici nazionali ed internazionali. Motivare questo con la presenza del resveratrolo
nel vino rosso significa, a essere gentili, avere le idee un pochino confuse. Il resveratrolo, presente nella buccia dell’uva
nera ed in altri 73 vegetali, se assunto attraverso il vino non viene nemmeno
assorbito dall’organismo umano. Se anche lo fosse, va ricordato che, nel vino,
per ogni parte di benefico resveratrolo ce ne sono decine o centinaia di
migliaia (a seconda del vino) di alcol, sostanza tossica e potenzialmente
cancerogena, certamente nemica della bellezza femminile. Se anche lo fosse, per assumere una dose
"terapeutica" di resveratrolo attraverso il vino occorrerebbe bere
tanto vino da morire il primo giorno di cura per intossicazione acuta da alcol. Se il beneficio era dato dalla presenza del
resveratrolo, perchè non suggerire di mangiare le arachidi, consumare olio di
oliva, mangiare l’uva... alimenti ove il resveratrolo può essere assunto senza
le controindicazioni alcoliche del vino rosso? Se volete dedicare dieci minuti del vostro
prezioso tempo per approfondire la questione, vi suggerisco la lettura di un
mio piccolo Dossier, a titolo "IL CASO TG1- ovvero come come manipolare
l’informazione scientifica per promuovere il vino"
http://www.aicat.net/il_caso_tg1.htm . Poco più di un anno fa, il TG1 se ne era uscito
con una stupidaggine analoga a quella che avete pubblicato voi, suscitando la
reazione sdegnata, e motivata, di autorevoli esponenti del mondo della scienza
e dell’associazionismo italiano, che culminò con un bell’articolo di SALUTE di
Repubblica, scritto dal Professor Eugenio Del Toma, riportato a fine dossier. Nell’occasione il Professor del Toma accostò
l’ingenuità culturale di questo tipo di informazione agli oroscopi: questa sera
io, per non essere da meno, mi sono riferito alla cartomanzia. Cordiali saluti.
Alessandro Sbarbada - Mantova Alessandro.sbarbada@fastwebnet.it
IL GIORNALE DI VICENZA
UDIENZA. 5 febbraio Uccise un autista con coltellata Il processo Il 5
febbraio comincerà il processo contro l’immigrato che uccise un’autista di
Schio per futili motivi in preda ai fumi dell’alcol. Lo fece, forse,
perché voleva rapinare dei soldi facili, anche se quando ha confessato il
delitto ha sostenuto di non avere mirato a quelli. Eviterà l’ergastolo perché
il suo avv. Piero Zuin ha annunciato che lo farà processare con il rito
abbreviato. Il transessuale Jimmy Anderson Gomez Martinez, 32 anni, sarà
giudicato dopo che il pm Paolo Pecori ha concluso le indagini in novembre. Lo
straniero nel suo appartamento ammazzò Giacomo Sbabo, 40 anni, di Monte Magrè
di Schio. Il dott. Pecori ha contestato al transessuale
l’aggravante dei futili motivi. Il delitto avvenne intorno alle 21.45 del 15
giugno nell’abitazione dove l’assassino, conosciuto col nome di Vanessa,
riceveva la clientela.
REUTERS
Vino, in Umbria e Sardegna i rossi che
"salvano" il cuore (*) ROMA (Reuters) - I vini rossi fanno bene al
cuore. Ma non tutti allo stesso modo, dice uno studioso britannico, che ha
individuato tre veri e propri "salvavita" in Umbria e Sardegna. "Punteggio pieno solo per tre grandi rossi
italiani: il Sagrantino ’25 anni’ e il Sagrantino ’Collepiano’ della tenuta
umbra Caprai e il ’Rosso Superiore’ della Cantina del Mandrolisai, emergente
cantina sociale dell’entroterra sardo", dice in una nota www.winenews.it
, uno dei siti di riferimenti degli enoappassionati, commentando i risultati a
cui è giunto lo studioso Roger Corder, autore del best seller "The red
wine diet" (La dieta del vino rosso). Dunque non tutti i vini rossi hanno lo stesso
potere di prevenzione di patologie cardiache, che dipende dalla concentrazione
di procianidine e di resveratrolo, "due particolari antiossidanti
appartenenti agli ormai famosi polifenoli". "Archiviati bicchieri, grappoli, bottiglie e
stelle, Corder valuta i vini della salute utilizzando i cuori", e il
punteggio massimo - cinque cuori - va, appunto, a questi tre vini. "Nettamente più numerosi , invece, i
’quattro cuori’: Marco Oberto, Barolo Ciabot-Berton; Pio Cesare, Barolo; Luigi
Einaudi, Dolcetto di Dogliani; Tenuta Allegrini, Palazzo della Torre; Le
Pupille, Morellino di Scansano; Fattoria di Magliano, Poggio Bestiale; Di Majo
Norante, Aglianico Contado; Vesevo, Aglianico Beneventano; Fatascià, Alire; Ceuso,
Custera; Cantina del Mandrolisai, Kent’Annos". Il libro di Corder, professore ordinario in
terapie sperimentali al William Harvey Research Institute di Londra, è uscito
in Gran Bretagna un anno fa ed è stato pubblico anche negli Stati Uniti lo
scorso autunno. Corder ha analizzato 300 vini provenienti per lo
più da Europa e Sud America, ma anche da Australia e Stati Uniti, si legge sul
sito www.the-red-wine-diet.com
. Solo l’8,5% ha ottenuto quattro cuori (molto buono) e solamente l’1,5% cinque
(eccellente). (*) Nota: scienza ed informazione non si
dovrebbero prestare a queste desolanti manipolazioni, dettate da motivi
commerciali.
SABAUDIAIN.IN
Ubriachi e drogati alla guida di veicoli uccidono
e invalidano Il Governo può e deve fermarli http://www.sabaudiain.it/notizia.php?id=1199692802
Ogni giorno leggiamo di ubriachi e/o drogati che
alla guida uccidono e/o invalidano altri cittadini innocenti. L’attuale legge gli consente di ripetere tali
comportamenti assassini tanto che pare posseggano la LICENZA DI UCCIDERE. Quello che leggiamo ogni giorno dimostra
chiaramente come le campagne di educazione stradale non fermano ubriachi e
drogati. Tantomeno abbiamo visto inutili le loro dichiarazioni successive ad
un incidente con morti e feriti (esempi: ….. Chiedo scusa ….. Non voglio
guidare mai più …….. Se mi ridanno la patente la straccio …...). L’informazione esiste, evidenziando i danni
correlati alla guida sotto l’influenza di alcol e/o farmaci e/o droghe. Una
informazione continua e lo dimostra la sintesi della rassegna stampa di pochi
giorni ma NON è recepita dal Ministro dei Trasporti in carica e la strage sulle
strade italiane prosegue. L’informazione è concreta, infatti, il Ministero
dell’Interno ha confermato che la guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto
l’effetto di stupefacenti determina almeno il 30% degli incidenti gravi che si
verificano nel nostro Paese ma NON è recepita dal Ministro dei Trasporti in
carica e la strage sulle strade italiane prosegue. Serve un Ministro dei Trasporti, un Governo che
prenda atto della guerra in atto sulle strade, dichiari l’emergenza, tolga “la
LICENZA DI UCCIDERE” guidando un veicolo ed emani i seguenti provvedimenti:
1. Se a giudizio insindacabile
delle Forze dell’Ordine preposte al controllo della circolazione stradale
ricorrono fondati motivi per ritenere che chi è alla guida, a prescindere
dall’età, si trova in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto
sostanze stupefacenti o psicotrope e/o bevande alcoliche, si attiva il
Trattamento Sanitario Obbligatorio consistente in analisi strumentali e/o di
laboratorio. In caso di positività agli esami strumentali
effettuati sulla strada, su richiesta di chi guida, si procede a una immediata
e gratuita analisi di laboratorio su campioni di liquidi biologici presso una
struttura pubblica. In caso di rifiuto di chi guida a collaborare per
effettuare gli esami strumentali sulla strada si attiva il reato di rifiuto
comportando:
• l’arresto immediato, • il sequestro cautelativo del veicolo (spese di
rimessaggio a carico di chi guida e vendita del veicolo una volta che le spese
di rimessaggio hanno superato i 2/3 del valore commerciale dello stesso, onde
evitare ulteriori oneri ai cittadini), • il processo per direttissima (competenza a
giudicare del Tribunale in composizione monocratica), • una pena alla reclusione da 6 mesi a 4 anni con
lavoro obbligatorio (manutenzione alle strade, agli edifici pubblici e/o religiosi,
boschi pubblici, ecc..) per rifondere ai cittadini gli oneri derivanti dal
processo e detenzione.
2. Chi, a prescindere
dall’età, guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze
stupefacenti o psicotrope e/o bevande alcoliche e attiva un incidente,
arrecando morte e/o gravi lesioni permanenti, comportando:
• l’arresto immediato, • il sequestro cautelativo del veicolo (spese di
rimessaggio a carico di chi guida e vendita del veicolo una volta che le spese
di rimessaggio hanno superato i 2/3 del valore commerciale dello stesso, onde
evitare ulteriori oneri ai cittadini), • il processo per direttissima (competenza a
giudicare del Tribunale in composizione monocratica), • una pena alla reclusione da 2 anni a 10 anni
con lavoro obbligatorio (manutenzione alle strade, agli edifici pubblici e/o
religiosi, boschi pubblici, ecc..) per rifondere i danni provocati ai coinvolti
nell’incidente e rifondere ai cittadini gli oneri derivanti dall’assistenza
sanitaria, processo e detenzione.
3. Chi guida, a prescindere
dall’età, e non si ferma all’alt delle Forze dell’Ordine e fugge, una volta
catturato, comporta:
• l’arresto immediato, • il sequestro cautelativo del veicolo (spese di
rimessaggio a carico di chi guida e vendita del veicolo una volta che le spese
di rimessaggio hanno superato i 2/3 del valore commerciale dello stesso, onde
evitare ulteriori oneri ai cittadini), • il processo per direttissima (competenza a
giudicare al Tribunale in composizione monocratica), • una pena alla reclusione da 1 anno a 3 anni con
lavoro obbligatorio (manutenzione alle strade, agli edifici pubblici e/o
religiosi, boschi pubblici, ecc..) per rifondere ai cittadini gli oneri
derivanti dal processo e detenzione.
4 Chi, a prescindere dall’età,
aggredisce le Forze dell’Ordine, una volta catturato, comporta:
• l’arresto immediato, • il processo per direttissima (competenza a
giudicare al Tribunale in composizione monocratica), • una pena alla reclusione da 1 anno a 3 anni con
lavoro obbligatorio (manutenzione alle strade, agli edifici pubblici e/o
religiosi, boschi pubblici, ecc..) per rifondere i danni provocati agli
aggrediti e rifondere ai cittadini gli oneri derivanti dall’assistenza
sanitaria, processo e detenzione.
5 Chi, a prescindere dall’età,
minaccia di morte e/o lesioni (minacce registrate e/o confermate dalle Forze
dell’Ordine), comporta:
l’arresto immediato, • il processo per direttissima (competenza a
giudicare al Tribunale in composizione monocratica), • una pena alla reclusione da 6 mesi a 3 anni con
lavoro obbligatorio (manutenzione alle strade, agli edifici pubblici e/o
religiosi, boschi pubblici, ecc..) per rifondere i danni provocati ai minacciati
e rifondere i cittadini degli oneri derivanti dall’assistenza sanitaria,
processo e detenzione.
6 Chi, a prescindere dall’età,
guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze
stupefacenti o psicotrope e/o bevande alcoliche è punito con il ritiro della
patente per 1 anno.
7 Chi, a prescindere dall’età,
guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze
stupefacenti o psicotrope e/o bevande alcoliche e attiva un incidente senza
arrecare morte e/o gravi lesioni permanenti ad altri, è punito con il ritiro
della patente per 2 anni.
8 Chi, a prescindere dall’età,
è soggetto all’assunzione di farmaci con effetti di alterazione psico-fisica
e/o assume sostanze stupefacenti e/o è alcolista ha il ritiro della patente di
guida. (*)
I medici di base e le strutture sanitarie devono
segnalare entro 24 ore via e-mail alla Direzione Generale per la Sicurezza
Stradale i dati dei soggetti di cui al comma precedente, specificando il
periodo della terapia. La mancata segnalazione è punita con:
• l’arresto immediato del responsabile, • il processo per direttissima (competenza a
giudicare al Tribunale in composizione monocratica), • una pena alla reclusione da 2 mesi a 2 anni con
lavoro obbligatorio (manutenzione alle strade, agli edifici pubblici e/o
religiosi, boschi pubblici, ecc..) per rifondere i cittadini degli oneri
derivanti dal processo e detenzione.
9 Gli alcolici di qualsiasi
tipo e gradazione sono erogati esclusivamente nei luoghi preposti alle
somministrazioni quali le Enoteche, i Bar, i Ristoranti, gli Alberghi ed i
negozi autorizzati alla vendita al dettaglio. L’erogazione al di fuori di tali luoghi è punita
con:
• l’arresto immediato del responsabile, • il processo per direttissima (competenza a
giudicare al Tribunale in composizione monocratica), • una pena alla reclusione da 1 anno a 3 anni con
lavoro obbligatorio (manutenzione alle strade, agli edifici pubblici e/o
religiosi, boschi pubblici, ecc..) per rifondere i cittadini degli oneri
derivanti dal processo e la detenzione.
10 I Pubblici Amministratori
possono concedere in uso il suolo pubblico e/o edifici pubblici per
manifestazioni adottando la clausola della NON SOMMINISTRAZIONE DI ALCOLICI di
qualsiasi tipo e gradazione. Il contravvenire al comma precedente è punito
con:
• l’arresto immediato del responsabile, • il processo per direttissima (competenza a
giudicare al Tribunale in composizione monocratica), • una pena alla reclusione da 6 mesi a 2 anni con
lavoro obbligatorio (manutenzione alle strade, agli edifici pubblici e/o
religiosi, boschi pubblici, ecc..) per rifondere i cittadini degli oneri
derivanti dal processo e detenzione.
Inoltre occorre passare alla Tolleranza Zero
perché il primo reato deve ricevere la sanzione più dura al fine di evitare il
ripetersi dello stesso comportamento criminale. Occorre inoltre una legge che per la procurata
incapacità, in uno Stato come il nostro dove si è liberi di assumere alcol e
droga fino a distruggere la propria e l’altrui vita, è considerata
un’aggravante e non un’attenuante. Una pronta e severa punizione non solo per chi
uccide ma anche per chi provoca disabilità gravi che sono peggiori della morte
visto che il nostro Paese non è attrezzato per consentire ai disabili di
spostarsi facilmente nonché preso atto che una disabilità lunga una vita vede
svanire intorno amici e parenti, lasciando il disabile solo in un lento
martirio. Una severa punizione che prevede una pena
educativa composta dalla reclusione con lavoro manuale obbligatorio che a causa
degli alti costi della mano d’opera non è svolto dai Comuni e Province
(manutenzione di tutte le strade a partire da quelle minori, restauro degli
edifici pubblici e/o religiosi, ripristino dei sentieri storici e antifiamma
nei boschi pubblici, ripristino di vecchie cave e gallerie estrattive,
assistenza 24 ore agli anziani e ai disabili non autosufficienti, pulizia delle
spiagge e dei parcheggi pubblici, opere di manutenzione alberi e arbusti
pubblici, ecc..) per rifondere i cittadini degli oneri derivanti dal processo e
dalla stessa detenzione. Chi sottrae a detta pena, prevedere il raddoppio della
detenzione. Ovviamente le pene devono essere scontate
completamente altrimenti risulterebbero dei provvedimenti inutili e costosi. Associazione Europea Familiari e vittime della
strada
(*) Nota: occorre una precisazione. Innanzitutto è difficilissimo capire cosa voglia
dire “alcolista”, come uno si possa definire tale. Ammesso che questa definizione abbia davvero un
senso. Personalmente, nei Club degli alcolisti in
trattamento, ho incontrato moltissime persone che, preso coscienza di avere un
problema con il bere, l’hanno affrontato e superato, insieme alla loro famiglia. Mi è capitato di partecipare a cene, insieme a
queste persone, e il nostro gruppo si riconosceva perché, nel ristorante, era
l’unica zona senza bevande alcoliche in tavola. Questi, che sono i soli ad essere classificati
“alcolisti”, bevevano acqua, tutti gli altri, non “alcolisti”, bevevano vino e
birra. Vista così, si potrebbe paradossalmente affermare
che in Italia gli “alcolisti” sono gli unici che non bevono alcol. Sarebbe strano ritirare la patente proprio a
loro. La questione è più complessa.
L’ADIGE
Ravina, nel muro l’incubo alcol Il muro eretto a Ravina dalla Cavit
solletica in me alcune considerazioni. A cosa serva quel muro non mi è ben
chiaro, né è chiara la strutturazione dimensionale. Chissà se la volontà era
quella di difendersi da qualcuno o invece è una strategia mirata a dire
chiaramente a tutti «lei non sa chi sono io». Per me un muro di tale fattura e
imponenza è negare il resto del mondo, è avercela con qualcuno o qualcosa,
offende la gente, la comunità. Questo offende pure il paesaggio oltre agli
abitanti di Ravina. E in quel muro vedo la contraddizione di fondo tra quello
che facciamo e quello che poi ci pentiamo di aver fatto o comunque continuiamo
a fare. È noto a tutti che dietro il muro si produce alcol come è noto che
fuori si consuma ciò che è prodotto. Dietro al muro la produzione, qua dal muro
famiglie distrutte, la dipendenza, gli incidenti, i funerali, le patenti
ritirate, i giovani che vomitano alle feste. Allora la mia fervida
immaginazione vede in quel muro un’enorme lavagna su cui scrivere le frasi che
dovrebbero essere scritte sulle bottiglie di alcolici: «Questo prodotto nuoce
gravemente alla tua salute e a quella dei tuoi familiari e della comunità» e
«Se guidi non bere». Quelle frasi che i produttori italiani non vogliono
scrivere su ogni bottiglia prodotta per l’Italia e che invece sono obbligati a
scrivere su quelle che esportano. Ma al di là dell’alcol, riflettendo su
noi stessi, forse quel muro può ricordarci le nostre relazioni, il nostro modo
di chiuderci invece che dialogare, il nostro chiuderci perché siamo permalosi,
il chiuderci perché abbiamo paura di dire quello che pensiamo veramente. Forse
avremmo bisogno più di finestre che di muri. Franco Baldo - Mori
IL GAZZETTINO (Pordenone)
Incidenti, ultimatum della procura I magistrati tirano le somme del 2007: reati in
aumento. Delpino: «Sarà l’anno della stangata» È il dato che riguarda gli incidenti stradali
provocati da automobilisti ubriachi o che hanno assunto sostanze stupefacenti,
quello che preoccupa di più il Procuratore della
Repubblica di Pordenone, Luigi Delpino e che, secondo il
magistrato, «dovrebbe preoccupare l’opinione pubblica». Poi ci sono i
maltrattamenti in famiglia. Il capo della Procura ha fornito ieri i numeri di
un anno di attività dei suoi uffici, analizzando le cifre che compongono la
tabella e che raccontano una realtà dove i reati noti, quindi con possibili
colpevoli, di competenza del Tribunale sono in aumento (da 4mila 955 del 2006 a
5mila 713 del 2007, ovvero 758 in più), come pure quelli di competenza del
giudice di pace (da 3mila 714 a 4mila 702, quindi 988 in più). «Sarà l’anno della stangata. Ho deciso di
dedicare da subito la mia attenzione al problema degli incidenti stradali per
mettere un freno alla guida in stato di ebbrezza o in stato di alterazione per
l’uso di sostanze stupefacenti - sottolinea il Procuratore Delpino -.
L’obiettivo che intendo raggiungere è la riorganizzazione degli uffici
affinchè gli accertamenti durante i rilievi di un incidente siano fatti con
tale rigore da non essere impugnabili in caso di processo». Detto fatto.
Delpino ha organizzato un incontro con Carabinieri, Polizia di Stato e
municipale, che si terrà domani, alle 10.30, in Tribunale. Il problema
dell’abuso di alcol riguarda soprattutto maschi, sia giovani che adulti o
anziani. I dati forniscono la cifra di 729 reati nel 2007 per guida in stato di
ebbrezza contro i 594 del 2006, ovvero 135 in più. Tanti sono
"recidivi", automobilisti già finiti nei guai più volte perchè
sorpresi con troppo alcol nel sangue, magari dopo aver provocato un incidente.
«La legge 160 del 2007 ha reso più difficile l’accertamento del tasso
alcolemico - spiega il Procuratore -. È stato depenalizzato il rifiuto a
sottoporsi al test e ora è considerato un illecito amministrativo che comunque
prevede sanzioni elevate, fino a 10mila euro, e il ritiro della patente». Un
altro allarme riguarda l’uso di sostanze stupefacenti da parte di
automobilisti: 48 reati nel 2006 passati a 73 nel 2007, con un aumento di 25
casi, pari al doppio. «Anche in questo caso la legge ha reso più problematico
l’accertamento - prosegue Delpino -. Ora ne sono necessari due distinti». La
droga, dunque, che sia cocaina piuttosto che ecstasy, psicofarmaci piuttosto
che marijuana poco importa, crea ancora allarme: mettersi alla guida con queste
sostanze nel sangue è pericoloso. «I tossicodipendenti raramente hanno la
patente - dice Andrea Flego, responsabile del Sert - e certamente prima di
rilasciarla c’è molta attenzione. I dati del Procuratore fanno capire che nei
casi segnalati si tratta di consumatori occasionali, gente "normale"
che prende sostanze stupefacenti magari durante il fine settimana. Usarle è
diventato "normale". E questo sì è un fenomeno allarmante - conclude
Flego - perchè vuol dire che drogarsi è normale». Un quadro dai colori scuri, quello dipinto dai
dati della Procura, nel quale la fanno purtroppo da padrone anche i
maltrattamenti in famiglia (da 69 nel 2006 a 114 nel 2007, 45 in più). Anche in
questo caso Delpino non intende attendere gli eventi, ma organizzare un
gruppo di lavoro in grado di dare risposte alle vittime e certezza di pena. Susanna Salvador
IL GAZZETTINO (Rovigo)
Scarcerato dopo la convalida dell’arresto il
nigeriano arrestato venerdì scorso Picchiò la famiglia: allontanato Era tornato a casa ubriaco ed aveva iniziato a
picchiare moglie e figli. Poi aveva aggredito anche i poliziotti e cercato di
menare i familiari anche in presenza degli agenti. Così
era stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e
maltrattamenti in famiglia. ieri mattina il giudice Stifano ha convalidato
l’arresto e disposto la scarcerazione dell’uomo che, però, non potrà ritornare
a casa. Il processo per direttissima non è stato celebrato perchè il difensore,
l’avv. Brognara, ha chiesto termini a difesa. In Tribunale è comparso Joseph Nwaokolobia, 36
anni, nigeriano, operaio regolarmente residente con moglie e figli di 7, 2
anni e 3 mesi, in un’abitazione in via don Aser Porta 11 a Sant’Apollinare. Sono le 23.30 di venerdì e al 113 telefona un
ragazzino segnalando che il papà sta picchiando la mamma. Poi la donna
prende la cornetta e conferma tutto. Dalla Questura inviano una Volante che
quando giunge di fronte alla casetta nella frazione rodigina sente le urla
provenire dall’abitazione. I poliziotti suonano il campanello e aprono i due
coniugi. Ci sono anche i due figli più grandicelli, visibilmente spaventati. Nonostante
la presenza degli agenti l’uomo, in evidente stato di ebrezza, minaccia e tenta
di aggredire la moglie mentre spiega quanto avvenuto. Rifila anche un calcio al
figlio di 7 anni. Così la Volante, non senza faticare, ammanetta l’uomo che
urla e cerca di ferirsi colpendo con la testa il muro.
CITY.CORRIERE.IT
Meno incidenti Ma più brilli al volante Rispetto al 2006 sulle autostrade del Piemonte e
della Valle d’Aosta si è registrato un calo degli incidenti di oltre il 10%, in
particolare di quelli mortali (da 55 a 44, con 51 deceduti rispetto ai 73 del
2006). Cresciute invece del 5% le infrazioni, che sono state oltre 187mila. Nel
corso del 2007, l’attività di contrasto alle cosiddette "stragi del sabato
sera" ha portato a oltre 3 mila infrazioni accertate per guida in stato di
ebbrezza. Nel 2006 erano state 2.333. (*)
(*) Nota: più controlli, quindi più ubriachi
tolti dalla strada, quindi meno incidenti.
IL TIRRENO
Raddoppiati gli incidenti per guida in stato
d’ebbrezza Dei 638 rilevati nel corso del 2007, 24 sono
stati causati da alcol e droghe LUCCA. Il
2007 che anno è stato per la sicurezza sulle strade? Tremendo a guardare i dati
statistici raccolti dall’ufficio infortunistica stradale del comando della
polizia municipale. In particolare sono più che raddoppiati gli incidenti per
guida in stato d’ebbrezza e sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. (*)
Basta scorrere le cifre: 24 su 638 sinistri rilevati dalla polizia municipale
sono stati provocati da alcol e droghe. In tutti i casi la causa è stata una
condotta pericolosa del conducente, trovato alla prova dell’etilometro
abbondantemente oltre i valori tollerati dalla legge. Uno dei cinque
incidenti mortali registrati negli ultimi 22 mesi è stato indotto da guida in
stato di ubriachezza. Ma più
in generale aumentano gli incidenti: oltre 1.200 dal gennaio 2006 al 30
ottobre 2007. Nonostante il nuovo codice della strada, il deterrente della
patente a punti e i massicci controlli della polizia municipale, che ha
intensificato e potenziato la presenza sulle strade e il numero di infrazioni
accertate. I numeri
indicano la tendenza rispetto al 2006: gli incidenti passano da 413 a 638 nello
stesso periodo di riferimento. Senza contare che ci sono ancora due mesi da
monitorare (novembre-dicembre) e sono esclusi dal calcolo gli oltre 300
interventi per incidenti o danneggiamenti provocati da strade sconnesse, buche,
maltempo, cadute di alberi ed altre situazioni. Il dato è
ancora più attendibile se si tiene conto che la polizia municipale, in base
alla pianificazione concordata nel comitato provinciale per l’ordine e la
sicurezza pubblica, rivela nella quasi totalità gli incidenti stradali nel
Comune. A colpire è l’età: oltre la metà dei 2.700 feriti hanno un’età giovane,
compresa nella fascia tra 21 e 40 anni (510 quelli tra 21 e 30), un migliaio
quelli in prognosi (11 gravissimi), cinque gli incidenti mortali. Inoltre il
fenomeno risente di una componente stagionale che vede verificarsi il maggior
numero di sinistri in primavera ed estate. Contrariamente a quanto si possa pensare gli
incidenti gravi o mortali non si concentrano in prevalenza nel sabato, anche se
purtroppo sono in aumento rispetto al passato. Sono
numerose le strade che hanno subito un notevole incremento di incidenti sul
proprio tracciato. Tra queste via Romana, via Sarzanese, viale Europa, viale
Puccini, via del Brennero, via di Tiglio e via Pesciatina. Cinque incidenti
rilevati su undici strade, tra cui viale Carducci, via delle Ville, via
Catalani, via Ludovica (variante Sesto di Moriano). Dodici
incidenti sulla Ss n. 12 sul nuovo raccordo per Pisa e alla rotatoria di
Antraccoli. In alcuni
casi si tratta di punti critici, magari già segnalati per la loro pericolosità
e sui quali l’amministrazione si è impegnata ad intervenire. Tra le cause,
oltre alla negligenze e imprudenza degli automobilisti, anche l’aumento
consistente del traffico e cambiamenti alla viabilità (come ad esempio a
Sant’Anna). Per quanto riguarda le infrazioni le violazioni
dell’art. 186 (guida in stato di ebbrezza e alta velocità) rappresentano una
quota significativa. Ma gli agenti hanno rilevato che un’altra della cause
principali e un comportamento scorretto e pericoloso al volante. Al primo posto
una scarsa conoscenza delle regole del codice della strada e una condotta
indisciplinata. In aumento infrazioni quali l’inosservanza della segnaletica
(88 su 923 contravvenzioni totali), il mancato dare precedenza a destra (88) e
dello stop (85), la distanza tra i veicoli (71). Non pochi
i casi di veicoli pizzicati con l’assicurazione scaduta o senza aver fatto la
revisione. Ma quasi sempre è l’alta velocità all’origine degli incidenti
stradali e proprio per arrestare questa emergenza il comando della polizia
municipale ha intensificato i controlli e avviato, anche durante la
manifestazione dei Comics, una campagna per sensibilizzare i guidatori, specie
i più giovani, sul pericolo della guida in stato di ebbrezza. Nicola Nucci
(*) Nota: non è che aumentano gli incidenti alcol
correlati, ma aumentano gli incidenti in cui la causa alcol correlata è stata
rilevata, a seguito dei maggiori controlli. Il fatto che in questa zona la percentuale degli
incidenti rilevati come alcol correlati sia incredibilmente ancora così bassa
(tra il 3 e il 4 per cento, contro una realtà in cui l’alcol incide dieci volte
tanto), si può accostare al fatto che questi conducenti erano tutti “abbondantemente”
oltre i valori tollerati dalla legge. Potrebbe significare che quelli in stato di
ebbrezza, ma che non erano ubriachissimi, pur avendo provocato un incidente non
sono stati sottoposti ad alcolemia. E’ un dato molto grave. Forse anche per questo aumentano gli incidenti
complessivi.
METRONEWS.IT
Cuneo: rifiuta test con etilometro e si scaglia
contro i carabinieri, denunciato Torino, 8 gen. - (Adnkronos) - Non solo aveva
bevuto un po’ troppo prima di mettersi alla guida, ma poi fermato dai
carabinieri si e’ rifiutato di sottoporsi all’etilometro ed, anzi, si e’
scagliato contro i militari. E cosi’ per un giovane albese e’ stato denunciato
non solo per guida in stato di ebbrezza, il suo tasso alcolico e’ risultato ben
sei volte sopra il consentito, ma anche per resistenza e violenza a pubblico
ufficiale.
TARGATOCN.IT
Alba: guida in stato di ebbrezza, 10 denunce in
48 ore Tra le principali cause d’incidenti stradali, la
guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti è stata
al centro di un’azione di contrasto svolta nelle ultime 48 ore dai carabinieri
di Alba sulle principali arterie stradali della Capitale delle Langhe. Il
bilancio dell’operazione è di 10 persone denunciate alla Procura della
Repubblica albese. Ancora una volta risalta l’età media dei fermati, compresa
tra i 19 ed i 27 anni. Per 3 di loro è scattata anche la denuncia per guida
sotto l’effetto di droghe, assunte assieme a sostanze alcoliche. I militari
hanno provveduto anche all’immediato ritiro delle patenti di guida che saranno
inviate alla Prefettura di Cuneo. In 3 casi lo stato di alterazione da
alcool e droghe (*) è stato accertato dai carabinieri sui conducenti subito
dopo incidenti stradali in cui erano rimasti coinvolti riportando lievi lesioni.
La dinamica degli scontri, simile ed inconsueta con le vetture che uscivano
dalla sede stradale senza ragione apparente, veniva spiegata con i successivi
controlli alcolemici svolti in ospedale da cui risultava il netto superamento
dei limiti previsti per legge. Fermato all’uscita di un locale notturno uno
degli automobilisti poi denunciati rifiutava di sottoporsi alla prova
dell’etilometro e si scagliava contro i carabinieri. Bloccato e condotto in
caserma, il suo tasso di alcool nel sangue è risultato sei volte superiore al
consentito. Per lui è scattata anche la denuncia per resistenza e violenza a
pubblico ufficiale. Gli specifici controlli di prevenzione e repressione del
fenomeno della guida in stato di ebbrezza attuati dai Carabinieri di Alba proseguiranno
e saranno ulteriormente rafforzati nei prossimi giorni.
(*) Nota a cura di Luc Thibault: i
giornalisti continuano sempre a fare una differenza fra alcol e altre droghe.
In realtà, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riconosce come droga una
sostanza che possiede: -Potere psicoattivo (che provoca cioè effetti sul
sistema nervoso). -Capacità di indurre assuefazione. -Capacità di indurre dipendenza: - psichica (desiderio continuo di assumere la
sostanza); - fisica (malessere se non si assume la
sostanza).
L’alcol, possiede tutte queste caratteristiche e
quindi, a tutti gli effetti, è una droga. L.T
LASTAMPA.IT
LA CAPITALE DELL’ECCESSO Restaurazione a Ibiza "Si balla solo di notte" Il sindaco socialista vieta gli
"after", le feste che iniziano all’alba. "Basta con droga e alcol, dobbiamo tutelare
la nostra immagine" GIAN ANTONIO ORIGHI Ibiza, la «Gomorra» delle Isole Baleari, la più
trasgressiva meta del turismo internazionale per le sue notti che non finiscono
mai, volta pagina. Il Consiglio regionale socialista sta per varare una norma
che mette al bando i celeberrimi «after-hours», i locali all’aperto sulle
spiagge dove si balla (e si sballa) dalle 6 del mattino alle 18, dopo la chiusura
delle mitiche 20 discoteche. Un’autentica rivoluzione per la
marea di turisti inglesi, tedeschi e soprattutto italiani che ogni anno
accorrono nella fantastica «Isola bianca» non per le sue magnifiche 72 spiagge,
ma per non perdersi le «fiestas mañaneras», i party senza sosta. Eivissa - come la chiamano i suoi 88 mila
abitanti - si stende per 572 chilometri quadrati nell’Arcipelago delle Mille
Isole. D’estate, viene invasa da un esercito di giovani che vuole divertirsi
senza alcun limite. Gli aerei che atterrano all’aeroporto Colador sono
decine e nel 2007 hanno sbarcato la bellezza di 4 milioni e mezzo di turisti.
Anche perché l’isola è entrata nel giro delle compagnie low-cost e da Londra o
Francoforte ci sono voli per week-end «mordi e fuggi» che durano 24 o 48 ore
con tanto di biglietto d’ingresso per discoteche come Pacha, Amnesia o Space. Non esiste al mondo una concentrazione eguale di
locali, deejay e tendenze», assicura Fritz Pangratz, direttore dello Space, la
Mecca di tutte le «fiestas mañaneras», che gli inglesi hanno ribattezzato
semplicemente «after». E non è un caso che l’«Isola Bianca» sia diventata
sempre più crocevia di star internazionali famose più per gli eccessi che per i
loro meriti artistici, dalla top model Kate Moss, rimasta incosciente nel 2005
dopo una notte passata a consumare droga e alcol, all’ereditiera americana
Paris Hilton, immancabile alle feste «calientes» organizzate da Jade Jagger,
figlia del leader dei Rolling Stones. «Non vogliamo farla finita con l’offerta di
musica e di dj (i migliori e più cari del mondo, ndr), sappiamo che sono
un’attrazione internazionale, ma vogliamo che ci sia una migliore convivenza
fra i tipi di turismo ed i residenti», dice la socialista Paquita Ribas,
assessore agli Interni di una delle località più gettonate, Sant Josep, dove
spopola lo Space (300 mila clienti annui). L’assessore ha appena emanato un
decreto anticipatore di quello regionale e che sancisce la fine degli
«afterhours» dalle 6 alle 12 del mattino. «Questa norma ci obbligherà a
spostare al pomeriggio i nostri after», ribatte senza fare una piega Pepe
Rosselló, il proprietario dello Space. La tendenza moralizzatrice in questa isola (dove
i corpi delle cubiste e dei turisti abbronzati che fremono ai battiti della
musica elettronica inondano ogni playa) risponde anche a due motivi. Uno
l’individuava già l’anno scorso il quotidiano El País: «Ibiza vuole
indirizzarsi verso il superamento della clientela di massa da discoteca, come
quella in arrivo dall’Inghilterra, che prende un volo low cost, passa la notte
nei locali consumando ecstasy e cocaina e poi ritorna in patria senza aver
speso un cent in un hotel». L’altro è la guerra alla droga che da anni ha
invaso l’isola. Stupefacenti di tutti i tipi come la ketamina, un pericoloso
anestetico. «Ogni luglio puoi caricare ragazzi britannici che
arrivano senza bagaglio e ti chiedono di portarli in un “after”», racconta un
taxista che lavora al Colador. «Poi ti danno appuntamento dopo 3 giorni nel
parking della discoteca, li porti all’aeroporto con gli stessi indumenti di
quando sono arrivati e ti raccontano che sono passati ininterrottamente di
fiesta in fiesta». Gli effetti sono micidiali. Il Pronto Soccorso di Can
Misses è sempre zeppo di stranieri che arrivano a pezzi, in stato di allucinazione
o in overdose. Il dottor Carlos Rodríguez Ribas ha studiato sul
campo il motore di queste serate senza fine. «Ibiza viene venduta come il
paradiso delle droghe, del sesso facile e della musica. C’è gente che sta in
pista una settimana senza dormire o mangiare. Il 95 per cento dei giovani
intervistati ha ammesso di essere ubriaco giorno e notte ed il 44,5% di aver
consumato ecstasy almeno 5 giorni alla settimana». La «roba» viene venduta anche negli afterhours.
Dc 10, Bora Bora e Amnesia sono stati chiusi nel luglio scorso per un mese
proprio per spaccio. E la «marcha», il divertimento? No problem, dicono gli
alfieri del provvedimento: resteranno bar, club e le tante discoteche famose in
tutto il mondo. Gomorra rimarrà pur sempre Gomorra. Ma, dal 2008, al mattino si
dorme.
IL GAZZETTINO (Venezia)
LO BLOCCA LA POLSTRADA Ubriaco fradicio finisce con l’auto sul muro
della caserma Matter È andato a sbattere con la sua Passat contro il
muro di recinzione della Caserma Matter in via Trezzo. Una volta soccorso, gli
agenti della Polstrada di Mestre gli hanno rilevato nel sangue un tasso
alcolico cinque volte superiore alla soglia prevista dalla normativa. Non è
la prima volta che il marocchino di 23 anni si vede sospendere la patente e
sempre per guida in stato di ebbrezza: risulta infatti recidivo, già in altre
due occasioni è incorso nella stessa infrazione. A questo punto è molto
probabile che il Prefetto decida anche di ritirargliela definitivamente. In
totale sono stati 17 gli automobilisti che nel weekend, in particolare nella
notte fra domenica e lunedì, sono stati costretti a rientrare a piedi: 12 per
aver alzato troppo il gomito, cinque per aver pestato troppo sull’acceleratore.
Come il veneziano intercettato in A4 a 191 km/h a bordo di una Mercedes Clk
acquistata da appena un mese.
IL GAZZETTINO (Padova)
ARRE Il 26enne a bordo della Toyota aveva un
tasso alcolico quattro volte superiore alla norma Ubriaco perde il controllo dell’auto, sfascia il
negozio di ortofrutta e torna a casa a piedi Arre (O.M.) Se l’è cavata senza un graffio, ma S.F.,
26 anni, residente a Arre, si reggeva a fatica sulle gambe a causa
dell’alcol bevuto. Ieri notte pochi minuti prima delle 4 il giovane era a
bordo della sua Toyota Yaris e percorreva via Roma a Arre. Nell’affrontare una
curva perdeva il controllo. L’auto finiva dritta dentro al negozio di frutta e
verdura che si trova al civico 6, sfondando la vetrata centrale. Il fracasso ha destato dal sonno la gente delle
abitazioni vicine. Subito è partita la richiesta di soccorso al giovane rimasto
intrappolato nell’abitacolo. I soccorritori, visto che non era ferito, l’hanno
aiutato ad uscire. Intanto giungevano sul posto i carabinieri e l’ambulanza. Il
giovane ha riportato solo qualche ferita superficiale, ma era in stato di
ebbrezza. I carabinieri lo hanno sottoposto all’esame dell’etilometro che ha
dato una presenza di alcol pari al 2,87, ben quattro volte al di sopra del
limite di legge che è di 0,50. I militari dell’Arma gli hanno ritirato la
patente per guida in stato di ebbrezza. Il giovane ha rifiutato ogni cura e ha
preso la via di casa... a piedi.
IL MESSAGGERO
Ruché L’Accento di Montalbera: rosso equilibrato, con ritorni fruttati Chi soffre di mal di testa dopo aver assunto vino
bianco, spesso deve i suoi fastidi alla presenza dell’anidride solforosa, un
conservante necessario al vino ma capace (se in quantità eccessive) di causare
tale disturbo. Di solforosa, nei rossi, ce n’è invece meno:
ma i mal di testa talvolta non cessano. Ora, però, alcuni studiosi
dell’Università di Berkeley hanno forse scoperto l’arcano: isolando le
ammine piogene (presenti anche nei salumi, nei formaggi, nelle noci, nelle
olive e nel cioccolato), che risulterebbero legati a cefalee, tachicardie e
palpitazioni. Il bello è che un apposito congegno rivelatore dovrebbe
essere presto disponibile in una sorta di palmare, per fungere magari al
ristorante da specifico assistente sanitario della scelta enoica. L’importante
è la salute, d’accordo: ma speriamo di non arrivare un giorno a stappare
bottiglie con guanti e mascherina, come erroneamente potrebbe avvenire per
il Ruché di Castagnole Monferrato L’Accento di Montalbera (13 euro), rosso
violaceo e profumato di rosa, viola e frutti di bosco. In bocca è secco, di
buona acidità ma equilibrato, dai buoni ritorni fruttati. Perfetto per una
buona vitella brasata, brindando alla salute. (*)
(*) Nota: segnatevi sul calendario la data di
oggi: finalmente è stato rivelato il vero problema del vino! Sono le ammine piogene!!! Come ho fatto a non averci pensato prima.
SALUTEEUROPA.IT
http://www.saluteeuropa.it/index.php/salute_europa/news/energy_drink_una_preoccupazione_per_i_consumatori_ed_una_proposta_per_il_ministero_della_salute
Energy drink. Una preoccupazione per i
consumatori ed una proposta per il Ministero della Salute Negli ultimi anni in Italia e nel resto del mondo
si è registrato un aumento consistente del consumo di bevande denominate Energy
Drinks. Poiché esse sono pressoché sconosciute alla popolazione over 30, una
loro sommaria descrizione è necessaria. Questo tipo di bevanda viene venduta in
lattine e contiene caffeina (in genere una quantità lievemente superiore o
equivalente agli 80-85 mg di una tazzina di caffè e decisamente inferiore ai 23
mg di una classica Coca Cola), a volte altri stimolanti quali, guaranà
(contenente altra caffeina) o ginseng. La più venduta (in virtù anche di una
fortissima pressione pubblicitaria) è la Red Bull. Essa contiene come
ingredienti principali oltre alla caffeina, l’aminoacido taurina e glucuronato.
Mercoledì, 09 Gennaio 2008
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