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Notizie brevi 11/01/2008

Pordenone - Ubriachi al volante, pugno di ferro

Concordate le modalità per gli accertamenti e arrivare ai processi con la sentenza di confisca delle autovetture
In Procura convocate tutte le forze di polizia per mettere a punto un inasprimento dei controlli

Foto Blaco - archivio Asaps

È in arrivo un inasprimento dei controlli di polizia sulle strade della provincia, con particolare attenzione a quanti saranno sorpresi alla guida ubriachi o in stato di alterazione provocata dall’assunzione di droghe. L’incontro svoltosi ieri mattina in Tribunale a Pordenone, convocato dal Procuratore della Repubblica Luigi Delpino, aveva lo scopo di far sì che da oggi ci sia uniformità negli accertamenti e rigore nella richiesta degli esami per la presenza di alcol o sostanze stupefacenti nel corpo di una persona fermata per vari motivi o protagonista di un incidente stradale. Delpino aveva lanciato un vero e proprio allarme, segnalando l’aumento esponenziale di reati legati all’uso di droghe e all’abuso di alcol da parte degli automobilisti. «L’incontro è servito per concordare le modalità per gli accertamenti - ha spiegato il procuratore al termine dell’incontro di ieri -. In questo modo siamo sicuri che al processo ci assicuriamo la prova del fatto. Ma la cosa più importante è che ci sarà immediatamente il sequestro dei veicoli in caso di recidiva, poi l’auto sarà confiscata e quindi si perderà la proprietà del mezzo».
Ieri, in Tribunale, c’erano i vertici di carabinieri, questura, Polstrada, Guardia di finanza e Polizia municipale (da tutta la provincia): l’invito di Delpino è stato accolto da tutti con favore e interesse. «L’iniziativa del procuratore è indispensabile - ha commentato il comandante provinciale dei carabinieri, Fabio Antonazzo - È ovvio che le modifiche frequenti della legge fanno sì che sia necessario avere la direttiva del capo della Procura. Anche per evitare incomprensioni». I carabinieri possono contare su quattro etilometri per l’intera provincia, «ma il problema è che devono essere sottoposti a manutenzioni periodiche - ha concluso Antonazzo - per cui se ce me fosse qualcuno in più sarebbe meglio». La Polizia municipale di Pordenone ha invece in dotazione due etilometri, strumenti che ben poche Municipali hanno, visto il loro costo. «Gli etilometri e la preparazione degli agenti ci consentono un maggiore controllo del territorio - ha spiegato il comandante della Polizia municipale di Pordenone Arrigo Buranel -. In caso di incidente o sospetto, viene effettuata immediatamente la prova dell’etilometro e devo dire che sono pochi quelli che la rifiutano». Buranel plaude all’iniziativa del Procuratore, definendola «un lampo di luce per noi che operiamo. Così il magistrato ci è vicino e fornisce direttive chiare, permettendoci di operare in modo uniforme».

Di Susanna Salvador
Da “Il Gazzettino”


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Venerdì, 11 Gennaio 2008
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