Foto Blaco - archivio
Asaps
È in arrivo un inasprimento dei controlli di polizia sulle
strade della provincia, con particolare attenzione a quanti saranno sorpresi
alla guida ubriachi o in stato di alterazione provocata dall’assunzione di
droghe. L’incontro svoltosi ieri mattina in Tribunale a Pordenone, convocato
dal Procuratore della Repubblica Luigi Delpino, aveva lo scopo di far sì che da
oggi ci sia uniformità negli accertamenti e rigore nella richiesta degli esami
per la presenza di alcol o sostanze stupefacenti nel corpo di una persona
fermata per vari motivi o protagonista di un incidente stradale. Delpino aveva
lanciato un vero e proprio allarme, segnalando l’aumento esponenziale di reati
legati all’uso di droghe e all’abuso di alcol da parte degli automobilisti.
«L’incontro è servito per concordare le modalità per gli accertamenti - ha
spiegato il procuratore al termine dell’incontro di ieri -. In questo modo
siamo sicuri che al processo ci assicuriamo la prova del fatto. Ma la cosa più
importante è che ci sarà immediatamente il sequestro dei veicoli in caso di
recidiva, poi l’auto sarà confiscata e quindi si perderà la proprietà del
mezzo». Ieri, in Tribunale, c’erano i vertici di carabinieri,
questura, Polstrada, Guardia di finanza e Polizia municipale (da tutta la
provincia): l’invito di Delpino è stato accolto da tutti con favore e
interesse. «L’iniziativa del procuratore è indispensabile - ha commentato il
comandante provinciale dei carabinieri, Fabio Antonazzo - È ovvio che le
modifiche frequenti della legge fanno sì che sia necessario avere la direttiva
del capo della Procura. Anche per evitare incomprensioni». I carabinieri
possono contare su quattro etilometri per l’intera provincia, «ma il problema è
che devono essere sottoposti a manutenzioni periodiche - ha concluso Antonazzo
- per cui se ce me fosse qualcuno in più sarebbe meglio». La Polizia municipale
di Pordenone ha invece in dotazione due etilometri, strumenti che ben poche
Municipali hanno, visto il loro costo. «Gli etilometri e la preparazione degli agenti
ci consentono un maggiore controllo del territorio - ha spiegato il comandante
della Polizia municipale di Pordenone Arrigo Buranel -. In caso di incidente o
sospetto, viene effettuata immediatamente la prova dell’etilometro e devo dire
che sono pochi quelli che la rifiutano». Buranel plaude all’iniziativa del
Procuratore, definendola «un lampo di luce per noi che operiamo. Così il
magistrato ci è vicino e fornisce direttive chiare, permettendoci di operare in
modo uniforme».
Di Susanna Salvador Da “Il Gazzettino”
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