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Vietnam - Nonostante tutto il 2007 è ancora un anno nero sulla strada

I morti crescono ancora, mentre stagnano il numero di incidenti complessivi e di feriti
Immatricolazioni impazzite e rete viaria al collasso

Le campagne di sensibilizzazione non sembrano sortire gli effetti sperati (foto archivio ASAPS)

(ASAPS) HANOI (VIETNAM), 11 gennaio 2008 – In Vietnam la sicurezza stradale continua a rappresentare una vera e propria emergenza nazionale. Secondo i dati diffusi nei giorni scorsi dal governo, che ha da tempo iniziato una consistente azione di contrasto alla violenza sulle strade coinvolgendo ONU e Banca Mondiale, il numero di vittime è ulteriormente aumentato, anche se gli incidenti complessivi sono in lieve calo e con essi il numero dei feriti. Con l’introduzione dell’obbligo di indossare il casco, avvenuta lo scorso 15 dicembre, è possibile che solo a fine 2008 si possano tirare le somme, mentre per il momento lo spaccato che esce dall’analisi dei dati dimostra quanto le strade del paese siano tra le più pericolose del mondo. Nel corso del 2007 sono stati infatti registrati ben 14.218 incidenti stradali, che hanno provocato 12.857 vittime e 10.631 feriti. Rileviamo però una decisa sproporzione tra i numeri, consistente in un’inspiegabile superiorità dei morti rispetto a coloro che hanno semplicemente riportato lesioni. ciò, a nostro avviso, è indice di una forte imprecisione, imputabile sia al fatto che molti eventi infortunistici senza conseguenze per le persone non vengano evidentemente annotati a fini statistici, sia al fatto che anche molti feriti, probabilmente i più lievi, non siano compresi al computo finale. In ogni caso, gli incidenti nel 2006 erano stati in tutto 14.318, esattamente 100 in più, il che indica un decremento dello 0,07%, mentre i feriti erano stati 10.930, 299 in più rispetto al 2007 (-2,7%). Purtroppo, però, le vittime erano state 12.158, ben 699 in meno (+5,5%) e questo numero indica che le centinaia di campagne di sensibilizzazione non hanno sortito gli effetti sperati. Il mese nero è stato quello di febbraio, con oltre 1.500 incidenti con 1.321 vittime: è il peggiore dato degli ultimi 5 anni. Colpa dei troppi punti neri nelle città che fanno pagare all’intero paese, in termini di sangue, il prezzo più alto? Hanoi e Ho-Chi-Minh sono letteralmente prese d’assedio da centinaia di migliaia di motoveicoli, in prevalenza scooter, mentre la crescita del parco veicolare del paese è impressionante. Nel solo 2007 altre 130.000 vetture si sono aggiunte a quelle già circolanti (+12,8%) mentre le immatricolazioni per le due ruote hanno superato nei 12 mesi quota 3 milioni (+16,4%), toccando così la cifra record di 22 milioni di centauri in circolazione, in un paese che conta 82 milioni di abitanti. Le infrastrutture, visto che l’80% di questi mezzi circola in città, non bastano più. (ASAPS)


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Venerdì, 11 Gennaio 2008
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