Antonino
Sangallo, rimasto ucciso nel tragico scontro dell’Autostrada dei Fiori, (Foto
tratta da Sanremo News) (ASAPS) SPOTORNO (SAVONA), 14 gennaio 2008 – Il
destino, soprattutto sulla strada, sa essere veramente crudele. L’ultimo
viaggio di Antonio Pangallo, 35 anni di Ventimiglia, era cominciato con la
speranza di una nuova esistenza. Gravemente malato al fegato, la sua vita
futura dipendeva da un fegato sano. Sabato pomeriggio, per una vita stroncata
sulla strada, quella di Antonio poteva tornare ad essere serena: il suo
telefono squilla e dal policlinico di Genova lo avvertono che un’ambulanza sta
andando a prenderlo. C’è un organo compatibile. Così i volontari della Croce
Azzurra di Vallecrosia suonano al suo campanello: in fretta si caricano i
bagagli, lo accompagna la sua compagna. Le sirene si fanno strada nel traffico
e poi l’ambulanza imbocca l’autostrada dei Fiori. Ma tra Pietra Ligure e Savona,
il destino è in agguato: l’ambulanza sbanda, forse per la forte pioggia,
impatta il guardrail e comincia a carambolare da una parte all’altra della
carreggiata, fino a quando un ultimo violentissimo impatto proietta Antonio
fuori dal lunotto posteriore. La sua vita finisce così, sul colpo. Illesi tutti
i componenti dell’equipaggio sanitario e |
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