Rassegna stampa del 7 Luglio 2004

PERGINE
Anche a Pergine è tradizione estiva organizzare le "feste della birra" o sagre dove non manca la spina sempre in funzione: occasione mutuata dalla tradizione nordica per eccedere nel bere o trovare giustificazioni a sbronze più o meno consistenti. Sempre a Pergine, al servizio alcologia, c´è qualcuno che cerca di creare una cultura alternativa, senza battaglie e proclami moralistici, ma con alcune certezze.
"Non serve scagliarsi contro le feste della birra - dice Innocenzo Cignini, medico responsabile del centro - sortirebbe un effetto contrario: creerebbe ancora più interesse su quel modo di divertirsi. Stiamo cercando invece, con fatica e a piccoli passi, di trovare delle occasioni di divertimento analcolico. Per il prossimo settembre abbiamo messo in cantiere una collaborazione con una discoteca, la Paradisi NR 1 di Pergine".
Ma non è contraddittorio che una società spenda denaro in campagne contro l´abuso di alcol, impegni i giovani, come avete fatto nelle scuole della Valsugana, per creare degli spot pubblicitari per la guida sicura senz´alcol e poi d´estate si assista puntualmente a manifestazioni incentrare sull´uso di alcolici?
"Certo che c´è una contraddizione e il messaggio che arriva ai giovani è preoccupante. Nel volantino che circola in questi giorni a Pergine c´è un aeroplano che solleva un boccale di birra colmo. E´ chiaramente una licenza all´eccesso, e queste feste sono pericolose proprio per l´invito a superare i limiti, a "volare". Ma del resto cosa si può fare? A livello legale nessuno può impedirle e anche l´assessorato competente del Comune ha le mani legate. Fare un´ordinanza sul territorio con cui si vietano le feste della birra? Sarebbe ridicolo. L´unica strada seria è proporre ai giovani delle alternative, una cultura del divertimento che non sia legata all´eccesso di alcol e droghe".
Sono in aumento i giovani che si rivolgono al vostro centro?
"Sicuramente con la questione delle patenti abbiamo avuto un forte incremento. Anche negli incontri l´età media si è notevolmente abbassata. Sì, c´è ancora il sessantenne con problemi di alcolismo, ma sempre di più ci sono visi giovani".
Tredici patenti, da gennaio, sono state ritirate a Pergine dai vigili urbani della polizia intermunicipale, in qualche caso in seguito ad incidente stradale...
"La patente è stata una chiave di accesso importante per incidere sulla cultura dell´alcol — spiega Teresa Moltrer operatrice del centro di alcologia insieme ad Ilaria Tartarotti e Mariangela Pintarelli — l´anno scorso eravamo con l´etilometro alla superfesta di Ferragosto. Senza sanzionare nessuno, proponevamo a chi usciva di controllare l´alcolemia (tasso di alcol presente nel sangue): molti, anche ragazzi, hanno deciso di lasciare l´auto sul posto. Altro dato inquietante è l´incoscienza della gente che guida: la maggioranza di chi rinnova la patente, in un questionario, ha risposto che dopo aver bevuto alcolici è in grado di guidare come da sobrio".
"Ancora più preoccupante è però il vuoto intorno ai giovani d´estate — conclude Cignini — è chiaro che gli adolescenti senza alternative, con un lunga estate di fronte, possono sentirsi soli e le uniche occasioni di festa che trovano sono legate agli alcolici e allo sballo. Dovrebbero esserci più proposte di incontro "sano", analcolico".