Mercoledì 20 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su
Rassegna stampa 06/07/2004

Rassegna stampa del 5 Luglio 2004


Rassegna stampa del 5 Luglio 2004

Da "Il Gazzettino" del 5 luglio 2004
POLSTRADA
Sei denunciati per guida in stato d’ebbrezza.

Sette denunce, sette patenti e due carte di circolazione ritirate. Questo il bilancio dei controlli effettuati dalla stradale rodigina nel corso dell’ultimo fine settimana, lungo le strade polesane.
Sono state ben 20 le unità impiegate nelle nottate di venerdì e sabato scorsi. Dieci, complessivamente, le pattuglie uscite in strada. Gli agenti, agli ordini del comandante Bruno Zito, hanno effettuato numerose verifiche: ben 232 le persone fermate e sottoposte a controlli per un totale di 198 veicoli. Sono stati sei gli automobilisti denunciati per guida in stato di ebbrezza. Per il "malcapitati" è stato inevitabile il ritiro della patente.
Da segnalare anche un sorpasso pericoloso ad un incrocio, lungo la statale 16. Una zona nevralgica dove manovre di questo genere possono spesso rivelarsi letali. L’autore della "bravata" è un cittadino albanese, da anni residente a Ferrara, "pescato" alla guida di un veicolo - puntualmente sequestrato - la cui assicurazione pare sia contraffatta. Anche per lui è scattato il ritiro della patente. Diverse, infine, le contravvenzioni elevate per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e il superamento dei limiti di velocità, mai però oltre la soglia dei 40 chilometri. Questo ha evitato che si verificassero ulteriori ritiri di patente.

Da "Ansa" del 5 luglio 2004
Week-end da paura, 59 morti sulle strade
Bilancio da bollettino di guerra al termine di un week-end da dimenticare


ROMA
Sono state 59 le vittime dei 43 incidenti stradali mortali avvenuti su strade e autostrade nel week end appena trascorso che ha segnato il primo vero esodo estivo. I dati, rilevati da Polizia stradale e Carabinieri, se confrontati con quelli dell’ultimo fine settimana di giugno, dimostrano un aumento del fenomeno: tra venerdì 25 e domenica 27 giugno le vittime furono 43 in 42 incidenti mortali. Lo scorso anno, invece, nel primo week end di luglio (con la patente a punti già in vigore) i morti furono 46 in 41 incidenti mortali. Nel 2002, invece (senza patente a punti), nel primo esodo estivo (5-7 luglio) i morti furono 81 in 70 incidenti mortali.
Il più grave degli incidenti ha causato cinque morti sulla A1, tra Bologna e Modena, distruggendo due famiglie: morte la madre e le due figlie di 14 e 8 anni, mentre il padre e’ rimasto gravemente ferito. Stessa sorte per un’anziana coppia milanese che viaggiava su un’altra auto. Due morti in uno scontro frontale nei pressi di Roma, dove l’auto condotta da un’anziana ha imboccato il Grande raccordo anulare contromano e si e’ poi scontrata frontalmente con un’auto che procedeva nella giusta direzione di marcia. Sempre sul Gra, ancora un morto e un ferito per un senso di marcia sbagliato. A Deiva Marina (Genova) un centauro e’ morto in uno scontro con un altro motociclista che procedeva in senso opposto. Un giovane motociclista fiorentino e’ morto sulla A12 nello Spezzino. A Brescia un uomo di 51 anni e’ morto a causa delle lesioni riportate dopo una caduta dalla moto. Ha perso il controllo della moto anche un 24/enne in provincia di Bergamo, schiantandosi contro il muro di cinta di una villa. E due motociclisti sono morti in Alto Adige in due incidenti stradali.


Da "Sesto Potere" del 5 luglio 2004
TRAGEDIA IN A14, LE PROPOSTE DELL’ASAPS (FORLI’)

Modena
Tragedia in autostrada A1 tra Modena sud e l’allacciamento con l’autostrada A14 nel bolognese ha funestato il primo week end di luglio. Ieri pomeriggio, in condizioni di scarso traffico, per cause ancora imprecisate un veicolo diretto verso Bologna ha invaso la carreggiata opposta urtando frontalmente due veicoli e causando il decesso di cinque persone. La gravità dell’incidente ha reso necessaria l’immediata chiusura al traffico del tratto interessato dall’incidente in direzione Modena e la chiusura di una corsia in direzione Bologna allo scopo di favorire gli interventi di soccorso e le attività di rilievo svolte dalla Polizia Stradale. In seguito all’incidente si sono formati 10 km di coda ed Autostrade per l’Italia è stata costretta ad allertare la Protezione Civile, che ha provveduto alla distribuzione di bottiglie d’acqua agli automobilisti in coda tramite il proprio personale ausiliario della viabilità.
Giordano Biserni, presidente Asaps oggi ha dichiarato: "La strada, gli incidenti dello scorso fine settimana sono la conferma, è molto democratica: colpisce tutte le categorie indistintamente, dal professionista all’operaio, dall’anziano al bambino. E’ cinica: sa scegliere anche i momenti di massimo relax, come l’inizio di una vacanza, per distruggere una vita, una famiglia, un’impresa. E’ crudele: sa emettere sentenze di morte inappellabili anche a carico di chi non ha commesso violazioni ma, seguendo le regole, è vittima di chi ha fatto un salto di carreggiata, ha mancato una precedenza, ha imboccato l’autostrada contromano. Alcuni disastri autostradali di questi giorni (altro che 150!) confermano che non c’è patente a punti o patentino che tengano se non sono affiancati da una fitta rete di seri e qualificati controlli, magari senza uso eccessivo di elettronica e con qualche visibile e attrezzata pattuglia in più sulle strade. Con meno ausiliari e più professionisti. La prima domanda che ci facciamo, per esempio, è come mai questo benedetto organico della Polizia Stradale, carente di circa 1.500 operatori non venga, da almeno 5 anni, ripianato?".
Inoltre, la serie di sinistro drammatici o catastrofali, a parere dell’Asaps, dovrebbe finalmente indurre, è qui sta la proposta, alla realizzazione presso il Ministero dell’Interno, di una sorta di autority che analizzi le dinamiche degli incidenti stradali più gravi.
"Insomma - spiega Biserni - dovrebbe nascere una sorta di "catasto" della sinistrosità che archivi i grandi eventi tragici della strada e ne analizzi in modo approfondito le cause sui 3 elementi essenziali: uomo, veicolo, strada.
In altri stati, come in USA, apposite agenzie (vi lavorano 400 unità) analizzano gli incidenti e le cause. L’analisi, oltre a individuare i punti neri in aree urbane,extraurbane e autostradale, dovrebbe costituire un laboratorio di verifica approfondita, non ai fini giudiziari, ma di analisi del fenomeno. Non si può catalogare come causa di un sinistro alla voce "viaggiava contromano" o "a velocità eccessiva" un salto di corsia o un imbocco in senso inverso della rete autostradale. Certi sinistri, apparentemente inspiegabili, vanno analizzati con attenzione a cominciare dalle condizioni psico-fisiche dei conducenti (alcol, sostante, età avanzata), all’assetto dei veicoli (gomme, carico), alle condizioni della strada (asfalto, buche, fondo bagnato sdrucciolevole)".
Per l’Asaps va creato un archivio generale con le modalità degli interventi e di tutti gli intervenuti per analizzare:
a)le cause dell’incidente (fattore scatenante);
b)la dinamica degli impatti e delle lesioni;
c)le modalità e l’efficacia dei soccorsi tecnico-sanitari;
d) la verifica degli eventuali interventi successivi al sinistro per correggere carenze o errori.
Per alcuni di questi aspetti, propone l’Asaps, potrebbero essere attivati e incaricati appositi uffici locali che facciano capo ai comitati provinciali della sicurezza.
"Un evento mortale o addirittura catastrofale - conclude Biserni - non può essere materia esclusiva delle aule di giustizia, va studiato, analizzato, scomposto per individuare le vere cause, la frequenza delle stesse, le misure adottabili con il solo scopo che si ripetano il più raramente possibile".

Da "Il Mattino" del 5 luglio 2004
L’ALLARME VELOCITÀ SULLA TANGENZIALE E SULLE STRADE DELL’AREA FLEGREA
Troppi morti nel by night, piano della polizia

PINO TAORMINA
Franco Malvano, il questore di Napoli, è seriamente preoccupato dall’ecatombe stradale delle ultime settimane sull’asse che collega Napoli con il litorale flegreo-domizio: "Occorre utilizzare fermezza e dialogo con i giovani. La Questura è pronta a varare un progetto di sicurezza stradale seguendo le direttive del ministero dell’Interno e del capo della polizia, sul modello adottato qualche anno fa a Bari".
In che cosa consiste il suo progetto?
"Occorre divederlo in due parti. Ma c’è da fare una premessa: la condivisione di questo progetto da parte dei ragazzi è fondamentale per il suo successo. A Bari, dopo una sequenza micidiale di vittime della strada, i genitori crearono una fondazione per risvegliare le coscienze dei giovani e pianificarono un programma di interventi insieme ai gestori dei locali. Dopo una certa ora, venivano serviti caffè e cappuccino, i decibel venivano abbassati e c’era un continuo invito alla prudenza nel rientro a casa".
Ha funzionato?
"I ragazzi ci hanno ascoltato e registrammo un calo delle vittime notevole. Ma è stata fondamentale, per il successo dell’iniziativa, la sinergia tre le forze dell’ordine e i gestori dei locali".
Quali le forze dell’ordine impegnate a Bari?
"Tutte, dalle Volanti alle pattuglie dei carabinieri, dalla Guardia di Finanza ai vigili urbani. Ognuno con dei compiti ben precisi".
Una mobilitazione pronta a partire per la tangenziale e il raccordo della Ss 7?
"Sì, quella strada è una delle direttrici del rientro notturno più frequentate. Occorre organizzare subito dei presìdi all’ingresso di ogni svincolo, con dei lampeggianti che ricordino sempre ai ragazzi di guidare con prudenza. Ma penso anche a continui test per l’alcol, ai controlli sulla velocità. I fine settimana non possono e non devono trasformarsi mai in tragedie".
E poi c’è la prevenzione.
"A Bari venivano allestite delle mostre con foto-choc di auto distrutte e la testimonianza di chi era costretto su una sedia a rotelle a causa di incidenti stradali".
Quanto tempo serve per il via a questo piano di sicurezza per Napoli?
"Poco, pochissimo. Ne parlo con il prefetto e siamo pronti a partire. Dobbiamo risvegliare le coscienze dei ragazzi: il numero crescente di morti su strada è un dato doloroso e sconfortante".

Da "Corriere della Sera" del 5 luglio 2004
Velocità troppo alta E’ strage di giovani
Il viceministro Tassone: cala la paura dei punti, servono più controlli
Scontro frontale sull’A 1 a Modena: 5 i morti, coda di ore sotto il sole.


MILANO
Una strage. Il primo esodo dell’estate presenta il solito, agghiacciante bollettino di sangue, con incidenti gravissimi che hanno provocato decine di morti e feriti. Ancora una volta, l’alta velocità è la causa principale degli impatti mortali. Il più spaventoso, con cinque vittime e una famiglia sterminata, è stato provocato da un salto di carreggiata sull’A1, poco prima del casello di Modena Sud: secondo le prime ricostruzioni della Polstrada, una Citroën su cui viaggiavano due persone, forse per l’alta velocità o un colpo di sonno, ha sbandato in un punto in cui lo spartitraffico era interrotto. L’auto si è cappottata, andandosi a schiantare su una Multipla che transitava in direzione opposta: una donna e le sue due figlie di 8 e 14 anni sono morte sul colpo, mentre il padre è stato ricoverato in condizioni disperate. Anche per i due passeggeri dell’auto investitrice non c’è stato nulla da fare. Il tratto dell’autostrada è stato chiuso per ore, e i veicoli in rientro dal mare hanno formato una coda lunga dieci chilometri. Intrappolati sotto il sole bollente, i vacanzieri sono stati assistiti dai volontari della Protezione civile.
GIOVANI VITTIME - L’alta velocità è responsabile anche di altri eccidi: sempre nel Modenese, nella notte tra sabato e domenica, una Fiesta con sei persone a bordo è uscita fuoristrada sbattendo su un platano. Bilancio: due morti e quattro feriti, tutti giovani tra i 17 e i 18 anni di cui non si conoscono ancora le generalità. Nessuno aveva i documenti d’identità, probabilmente sono di origine romena. In Sardegna il tributo di sangue è stato ancora più pesante: Juri Gessa, Cristian Pitzalis e Fabrizio Lampis, tre ragazzi di 18, 21 e 23 anni, hanno perso la vita dopo che la loro Audi 3 è uscita di strada ribaltandosi più volte. Unico sopravvissuto il diciassettenne Marco Tedde, rimasto ferito. Il gruppo stava andando in discoteca, dopo aver iniziato la nottata in una sagra paesana a San Basilio. Sempre in Sardegna, nel Nuorese, un sorpasso azzardato è stato fatale a due operai che lavoravano nello stesso cantiere: Roberto Pisanu, 42 anni, e il giovane Michele Cossa, di 28, sono morti nello scontro tra le loro auto.
Tutto il weekend è stato funestato da incidenti impressionanti, che spesso hanno coinvolto giovanissimi: sabato, nel bresciano, si sono contati tre morti, di soli 15, 18 e 25 anni. Ieri un’anziana di 74 anni, imboccando contromano il Grande raccordo anulare di Roma, ha perso la vita e provocato la morte di un ragazzo di 32 anni, che procedeva nella giusta direzione di marcia: la collisione è stata violentissima. Stessa dinamica in uno scontro avvenuto qualche minuto dopo, sempre sull’anello che circonda la Capitale: all’altezza dell’uscita Nomentana un frontale ha causato un morto e un ferito.
ALTA VELOCITA’ - L’imputato numero uno delle stragi è ancora l’alta velocità, infrazione in cima a tutte le statistiche della polizia stradale e dei carabinieri. A un anno dalla patente a punti gran parte delle multe inviate agli automobilisti è dovuta al superamento dei limiti: spingere il piede sull’acceleratore rimane un vizio atavico (e letale) degli italiani al volante. Se si confrontano i dati dell’ultimo weekend di giugno con lo stesso periodo dello scorso anno, quando il provvedimento voluto dal ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi non era ancora entrato in funzione, si evidenzia il declino del potere deterrente della legge: perdere crediti fa meno paura. Sono aumentati i morti totali (43 contro 41), i feriti accertati dalla Polstrada (856 contro gli 843 del fine settimana 2003) e le infrazioni comminate per eccesso di velocità: 9384 contro 5889, oltre il 62% in più.
"La preoccupazione di perdere punti non può essere l’unico deterrente - spiega Mario Tassone, sottosegretario ai Trasporti -. E’ vero, nel tempo l’effetto del provvedimento è diminuito. Le norme non sono sufficienti, si deve lavorare alla diffusione di una vera cultura della sicurezza, bisogna responsabilizzare gli automobilisti". Inoltre, chiosa Tassone "ci vuole più coordinamento tra le forze dell’ordine, più controlli sulle strade, più tecnologia per monitorare la velocità dei veicoli".

Da "Corriere Romagna" del 5 luglio 2004
Truccava la targa per evitare le multe


Rocca
Aveva contraffatto con nastro adesivo la targa della moto, una Vfr Honda 800, per "dirottare" multe o controlli dell’autovelox verso un altro - inconsapevole - centauro, autentico titolare di quel numero di targa modificato. Il "trucco" di R.D.V., 52enne ravennate, è stato scoperto ieri mattina dalla Polizia stradale di Rocca San Casciano che, a Osteria Nova - frazione del Comune di San Godenzo a pochi chilometri dal Muraglione - lo ha fermato. Percepiti nervosismo e imbarazzo gli agenti hanno controllato i documenti e scoperto l’escamotage. L’uomo è stato denunciato alla competente autorità giudiziaria di Firenze ed è stato disposto il sequestro per 3 mesi del mezzo. Il 52enne rischia anche una sanzione da 1.600 a 6.500 euro.

Da "Corriere della Sera" del 5 luglio 2004
Patentino, chi fa lo sconto

Il patentino per i ragazzi dai 14 ai 17 anni è ormai un obbligo. Ma sono oltre 700 mila i giovani che non hanno ancora conseguito questo certificato di idoneità. Che cosa succede se vostro figlio continua a guidare il motorino pur non avendo superato l’esame di idoneità? Se un minore viene fermato senza patentino rischia grosso: sequestro del ciclomotore per due mesi e multa di 516 euro. Un salasso che si accompagna anche alla perdita del paracadute assicurativo della polizza Rc auto. Se il giovane guidatore, sprovvisto del patentino, provoca un incidente alla guida del ciclomotore, il danno causato ai terzi viene risarcito dalla compagnia di assicurazione, che può recuperare l’importo pagato rivalendosi sui genitori del minore, in quanto alla guida senza le necessarie prescrizioni.
Alcune compagnie, però, hanno deciso di venire incontro ai genitori. Vediamo come. Il gruppo Ras (Allianz Subalpina, Genialloyd, Ras) fino al 31 ottobre non applicherà alcuna rivalsa. Fino al 30 settembre "deroga alla rivalsa" anche per Lloyd Adriatico : rientra tra le iniziative intraprese dalla compagnia a favore dei giovani, come la campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale lanciata lo scorso aprile. (www.lifeisbeautiful.it). Anche il gruppo Toro (Toro Assicurazioni, Nuova Tirrena, Lloyd Italico) sta valutando un atteggiamento più clemente verso chi non ha ancora il patentino. Come pure Aurora Assicurazioni, che valuterà caso per caso se esercitare la rivalsa o meno.
E chi ha una compagnia più rigida, che non deroga al principio della "rivalsa"? Può essere utile dare un’occhiata alla polizza "responsabilità civile della famiglia": la clausola, se presente nel contratto, che mette al riparo i genitori dal rischio di risarcire gli incidenti da motorino è quella per cui si garantiscono "i danni provocati a terzi dalla guida di veicoli a motore da parte di figli minorenni non in possesso delle necessarie abilitazioni".
Un ombrello utile per dormire sonni più tranquilli in un’estate che si preannuncia molto calda in tutti i sensi.
Martedì, 06 Luglio 2004
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK