IL TRENTINO
La Volkspartei chiedeva di premere sul governo
per eliminare lo stop ai locali di servire alcol dopo le 2 Divieti antialcol, sconfitta Svp Mozione
respinta in consiglio regionale: solo 14 voti sì BOLZANO. Divieti
antialcol, ennesima batosta per l’Svp. Dopo le inutili battaglie dei
parlamentari Svp a Roma, pure il Consiglio regionale ha respinto con 26 voti
contrari, 14 a favore e 1 astenuto la mozione contro il decreto Prodi sulla
sicurezza stradale. E all’appello sono mancati anche alcuni voti Svp. Il
partito della Stella alpina ce l’a messa tutta per stralciare il carcere per
chi ha un tasso alcolico che arriva allo 0,8 g/l ed il divieto di bere nelle
disco dopo le 2. Ma gli è andata storta. La Sudtiroler Volkspartei ieri in consiglio
regionale ha dunque incassato un ’No’ tutta la linea. Sconfitta la destra
tedesca (Union e Freiheitlichen) e la Lega. Per la cronaca va detto che al momento del
voto non erano in aula neppure tutti i consiglieri Svp (il partito è
rappresentato da 21 consiglieri, ma i voti favorevoli sono stati soltanto 14).
Fallisce così il tentativo di ammorbidire, passando per la Regione, la linea
del governo. Sconfitta
pesante per l’Associazione albergatori di Bolzano e per i pubblici esercenti
che vedono gli affari in picchiata. Riccardo Dello Sbarba - presidente del
Consiglio provinciale e capogruppo dei Verdi in Consiglio regionale - è il
primo ad affondare la lama: «Per la Svp è la Caporetto della linea ‘libertà (di
bere) per il Sudtirolo’ Con questa mozione la Stella alpina voleva fare
campagna elettorale sulla pelle dei cittadini e dei giovani. Da un lato -
continua - tentava lo sgambetto a Prodi che sostiene a Roma, e dall’altro
mandava un messaggio irresponsabile e diseducante». Insomma, l’offensiva antialcol dell’Svp
affonda. Lo stesso Durnwalder sulla questione è sempre
stato critico: «Chi fa le leggi dovrebbe usare almeno un minimo di buonsenso». Contrario al decreto Prodi l’assessore al
turismo Widmann: «Questa legge? Una catastrofe». Contrario pure l’assessore
alla sanità Theiner: «I divieti servono a poco o nulla. Meglio prevenire». La Svp, per bocca di Walter Baumgartner, ha
difeso in Consiglio regionale la proposta sostenendo che le misure previste
sono «draconiane» e «rivolte alla repressione più che alle rieducazione», con
uno «squilibrio enorme fra sanzione e condotta errata». «La nuova disciplina - recita lo Svp nella
mozione - prevede inoltre che i neopatentati nei primi anni possano guidare
solo veicoli con una potenza inferiore ai 50 kilowatt per tonnellata. I
genitori che siano in possesso di una vettura di media potenza si vedono
costretti così ad acquistare una nuova auto per i figli». Differenti le posizioni dei gruppi in
Consiglio. Erminio Boso (Lega), nel suggerire la dotazione
obbligatoria di un limitatore di velocità per i veicoli, critica «l’ambiguità
della Svp» nel proporre modifiche ad una legge che ha contribuito «essa stessa
ad approvare». Urzì (An) invita la Svp a portare il tema «ai
tavoli della maggioranza governativa, non in Consiglio regionale». Dello stesso tenore gli interventi di Donato
Seppi che stigmatizza «la politica da Giano bifronte della Volkspartei», e dei
consiglieri Pasquali (Forza Italia) e Sigismondi (An), concordi nel ritenere
sbagliato scegliere di voler andare in controtendenza rispetto
all’intransigenza degli altri Paesi europei.
SESTOPOTERE
LA "CARTA ALCOLOGICA DISTRETTUALE"
NEI COMUNI DEL DISTRETTO DI SASSUOLO (Sesto Potere) - Sassuolo - 16 gennaio 2008 - La
“Carta Alcologica Distrettuale” è un atto di indirizzo condiviso e approvato
dalle Amministrazioni Comunali di Fiorano Modenese, Formigine, Frassinoro,
Maranello, Montefiorino, Palagano, Prignano sulla Secchia e Sassuolo , dal
Servizio Dipendenze Patologiche-Distretto N°4 di Sassuolo dell’Ausl di Modena e
dalle Associazioni ACAT, Alcolisti Anonimi e ALANON. L’atto, che è stato approvato da tutti i
Consigli Comunali dei Comuni coinvolti, è frutto di un percorso svolto dal 2006
con varie parti sociali e istituzionali, l’Azienda Sanitaria Locale, la Polizia
Municipale, le Associazioni di auto -mutuo-aiuto, le Associazioni di Categoria,
i Sindacati, i quali si sono impegnati con i Comuni a sostenere politiche
concertate per il benessere e la salute della comunità. “La finalità della Carta Alcologica – afferma
l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo Susanna Bonettini – è
quella di sostenere azioni di sensibilizzazione e di promozione di sani stili
di vita a favore dell’intera cittadinanza, in merito a comportamenti legati al
consumo di alcol, attraverso la predisposizione di un quadro condiviso a
livello distrettuale di interventi, progetti, metodologie. I contenuti del
documento partono dal principio che il consumo di alcol è uno dei fattori di
rischio per la salute della popolazione. L’alcol, è contenuto in varie concentrazioni
in un gran numero di bevande a larghissima diffusione, ed è necessario essere
correttamente informati per essere consapevoli degli effetti di un consumo
anche moderato, che rimane una scelta individuale – conclude l’Assessore -che
può anche rappresentare un rischio per la propria salute e spesso anche per la
salute degli altri”. La ’Carta Alcologica’ tratta dunque di azioni
condotte negli ambienti di vita , attraverso: INFORMAZIONE E FORMAZIONE: diffusione di
campagne di comunicazione rivolte a tutta la cittadinanza e realizzazione di
eventi e percorsi di sensibilizzazione. AMBIENTI DI VITA LIBERI DALL’ALCOL: promuovere
ambienti pubblici, privati e di lavoro protetti da incidenti, violenza ed altre
conseguenze negative dovute al consumo di bevande alcoliche. TUTELA: azioni di protezione e sostegno con
particolare attenzione ai bambini, agli adolescenti e ai giovani, supportando
il ruolo della famiglia nella promozione della salute e del benessere dei figli. CONTROLLO: vigilanza sull’applicazione delle
norme vigenti e promozione della formazione dei pubblici esercenti, in
collaborazione con le associazioni di categoria e le forze dell’ordine. SOSTEGNO E CURA: programmi di reinserimento
sociale per i soggetti alcoldipendenti e di supporto alle loro famiglie. Il testo integrale della ‘Carta Distrettuale
dei Comuni per la prevenzione dei problemi alcol correlati’ è reperibile presso
gli URP dei Comuni, oppure sul sito www.getgianburrasca.it, Per ulteriori informazioni e notizie è
possibile contattare Patrizia Intravaia presso l’Ufficio Comune in via Fenuzzi
5, Sassuolo, tel. 0536 1844710 oppure il SERT del Distretto tel. 0536 863658. LA RETE DEI SERVIZI ALCOLOGICI NEL DISTRETTO
DI SASSUOLO: Centro Alcologico Distrettuale (AUSL Distretto
4): in via Cavallotti 136, Sassuolo, Tel. 0536 863658 Centro Diurno "Colombarone" in via
Via Bonecati 3, Formigine, Tel: 059 2134530 ACAT Sassuolo: piazza S. Paolo 5, Sassuolo, Tel:
0536 811888 Cell: 338 7761454 www.acatsassuolo.net, Gruppi Alcolisti Anonimi A.A.: piazza
Risorgimento 52, Sassuolo. Tel. 0536 881089 Gruppi Familiari di Alcolisti Al-Anon e Gruppo
Al Ateen: piazza Risorgimento 52, Sassuolo Tel. 0536 881089
IL GAZZETTINO
SI ABBASSA SEMPRE PIU’ L’ETA’ DEI RAGAZZI IN
DIFFICOLTA’ PER L’USO DI STUPEFACENTI CHE SI RIVOLGONO AL SERT E’ nato il Club delle famiglie con bambini che
si drogano L’ultimo sballo è la "droga-young".
Giovanissimi che investono la paghetta settimanale in pizza, discoteca e
polvere bianca, trovata facilmente perché il costo, in picchiata, è diventato
alla portata delle loro tasche. Negli ultimi mesi sono aumentati i teen-agers
affidati alle cure del SerT, bambini o giù di lì, schiavi della
"dipendenza-mix": eroina più cocaina più alcol, dopo aver provato
hashish e marijuana, pasticche ed ecstasy. L’ultima "moda" si chiama
brown-sugar: eroina da sniffare o da inalare sulla carta stagnola. La scaldano
sulla fiamma di un accendino, nascosti in casa, al dancing o nei bagni della
scuola, all’ora del thè o dell’intervallo. Nessun ago, niente paura dell’Aids,
addio buchi sulla pelle. Il passaparola del sabato sera, della domenica
pomeriggio ma anche del lunedì mattina sui banchi, dice che non è grave, che
non c’è rischio di overdose, né di dipendenza. Ma l’eroina e le sue sorelle
sono le grandi nemiche di sempre. Al Sert di Padova lunedì si sono presentati
tre giovanissimi, età media quindici anni. Nelle settimane scorse altri sette,
uno di loro di anni ne ha quattordici. Al SerT di Verona è addirittura in cura
un dodicenne. Sbandati? Tutt’altro, di buona famiglia, estrazione medio-alta,
mamma e papà acculturati e benestanti. Baby-tossici coccolati e annoiati. Mille
i tossicomani in carico al SerT padovano, il 5% sono junior-consumatori: appena
qualche anno fa erano lo 0,5%. Segnale del diffondersi degli stupefacenti ma
anche della capacità dei servizi sanitari di intercettare con sempre maggiore
celerità i bisogni dei giovani, forse anche la voglia di questi, poco più che
bambini, di risalire la china. «I giovani credono che l’eroina fumata, non
iniettata in endovena, sia meno pericolosa, ma se continuano così - commenta
Franco Marcomini, responsabile dell’Unità di Alcologia - Dipartimento per le
Dipendenze dell’Usl 16 di Padova - prima o poi troveranno qualcuno che proporrà
loro di farsi per via endovenosa. Oggi solo in teoria esistono i consumatori di
una sola droga: i ragazzini, e anche le ragazzine perchè la percentuale tra
maschi e femmine si equivale, non figli di famiglie disastrate ma appartenenti
a nuclei cosiddetti normali, ormai provano di tutto. Fermo restando che ci sono
poi le sostanze preferenziali, utilizzate in modo continuativo, e senza dimenticare
che la totalità degli adolescenti, o quasi, è strabevuta». Pensando a loro è nato il Club delle famiglie
con bambini e ragazzini che sniffano, fumano, si fanno. Presto il nuovo Club -
sorto dall’unione di forze tra Usl 16 e terzo settore, grazie anche ad un
finanziamento regionale dedicato alla lotta alla cocaina - sarà ospitato in
alcuni locali messi a disposizione della parrocchia dei Santissimi Angeli
Custodi alla Guizza. Per ora, avviato in via sperimentale, segue una decina di
piccoli pazienti, in un approccio globale con le loro famiglie. «La struttura organizzativa è simile a quella
degli alcolisti in trattamento, con la differenza che qui si trova un aiuto per
affrontare la dipendenza da droghe illegali, anche a fronte dell’ultima novità:
l’abbattimento del costo dell’eroina, analogo a quello che ha investito la
cocaina qualche anno fa. Chi si rivolge al Club - spiega Marcomini - riceve una
valutazione complessiva dello stato di salute, un supporto educativo, se
necessario un trattamento farmacologico e la possibilità di trascorrere un
breve periodo in una comunità terapeutica. Abbiamo scelto di fornire questo
servizio fuori dai locali del SerT perchè i giovanissimi tra i 14 e i 16 anni
non vengano condizionati da una visione di tossicodipendenza storica ma siano
agevolati a chiedere aiuto, tanto più oggi che la droga si comincia a
conoscerla sempre prima, a partire dai 12 anni». Federica Cappellato
IL REDATTORE SOCIALE
Incidenti stradali, il Friuli vuole
’’Scegliere la strada della sicurezza’’ La
Regione continua a perseguire l’obiettivo, fissato dall’Oms per il 2020, di
ridurre di almeno il 50% la mortalità e disabilità dovute agli incidenti e
lancia un progetto incentrato sul consumo di alcol, farmaci e droghe.
SESTOPOTERE
A RIMINI INCONTRI STUPEFACENTI Rimini - 16 gennaio 2008 - La Cooperativa
sociale Mappamondo, l’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Rimini
e l’Associazione Gruppo San Damiano hanno organizzato tre serate dal tema
"Incontri stupefacenti" presso il Centro giovani Rimini5 a Santa
Giustina, via Montiano, 14. Venerdì 18 Gennaio sarà presente la Dott.ssa
Susanna Ronconi: titolo della serata "la riduzione del danno". Venerdì 25 Gennaio il Dott. Giovanni Greco:
"bicchiere dopo bicchiere i problemi dell’alcool". Venerdì 1 Febbraio il Dott. Edo Polidori:
"Parole stupefacenti". Le serate avranno inizio alle ore 20.30.
IL GAZZETTINO
MALTRATTAMENTI Picchiava la moglie Costa 7 mesi Il cittadino moldavo Valentin Ianchevici, 47
anni, residente in città in via Boccherini 21 (avv. Cesare Dal Maso), ha
patteggiato ieri 7 mesi di reclusione davanti al giudice Furlani. Il pm Severi
lo accusava di maltrattamenti in famiglia. I fatti contestati risalivano agli anni
2005-06. L’imputato era spesso ubriaco e picchiava la moglie Galina,
minacciandola e insultandola in maniera sistematica, così da renderle la vita
domestica un inferno, in uno stato continuo di paura e di angoscia. In alcune
occasioni le percosse erano state più violente, e in un’occasione erano
intervenuti anche i carabinieri per bloccarlo. In un’altra la donna era stata
costretta ad allontanarsi per qualche giorno con la figlia per evitare di
essere pestata. Dopo l’arrivo dei militari Ianchevici era stato denunciato.
SARDEGNA OGGI
Tenta di speronare ex
compagna: arrestatoSASSARI, mercoledì, 16 gennaio 2008 -
Arrestato dopo un raptus di gelosia. Poco prima delle 15 la sua ex compagna,
una donna sassarese di 39 anni, ha chiamato il 113 e ha chiesto aiuto. La donna
ha raccontato agli agenti della centrale operativa di trovarsi all’interno
della sua auto in corso Regina Margherita di Savoia, nel centro di Sassari. Il
suo ex compagno da qualche minuto la stava seguendo con la macchina e aveva
cercato diverse volte di speronarla. In pochi istanti gli agenti della Squadra
Volante sono arrivati sul luogo e l’auto dell’uomo è stata bloccata. Quando è
sceso dall’auto l’uomo ha minacciato di morte l’ex convivente davanti agli
agenti della Questura. Subito dopo è intervenuta anche una pattuglia della
Polizia stradale e l’uomo, sottoposto alla prova dell’alcol test è risultato
positivo: 1,83 il valore riscontrato dagli agenti contro lo 0,50 consentito
dalla legge.Dopo il sequestro della patente e dell’auto
per il sassarese sono scattate le manette. Dopo aver trascorso la notte in una
camera di sicurezza della questura stamattina l’uomo è comparso in Tribunale.
IL GAZZETTINO
Ubriachi sull’auto Due ucraini nei guai Mogliano (ol.b.) Procedevano zigzagando al volante
della loro auto completamente ubriachi ma hanno incrociato la Volante della
polizia che li ha inseguiti e fermati. Protagonisti dell’episodio due giovani
ucraini (uno dei quali clandestino) che ieri notte hanno seminato il panico
sulla statale. E’ da poco l’una e trenta e in direzione
Mogliano sfreccia una Lancia Libra ad alta velocità. L’auto, che procede a
zigzag, richiama subito l’attenzione della polizia che è in zona per il normale
controllo del territorio. Ne nasce un inseguimento e la Libra viene bloccata
ormai in territorio di Mogliano. Lì la polizia procede all’identificazione e al
controllo dei due occupanti in evidente stato di ubriachezza. «Non abbiamo
fatto nulla di male»: così dicono i due stranieri scendendo dall’auto. Sono due giovani ucraini: alla guida O.M., 28
anni, che a stento riesce a parlare a causa dell’alcol ingurgitato ma che
ugualmente non risparmia insulti e urla ai poliziotti. Al controllo
dell’etilometro il 28enne non solo risulta positivo ma supera di ben sei volte
il limite consentito per legge per mettersi alla guida. O.M. ha nel sangue un
tasso alcolemico di 3,05: alle soglie del coma etilico. Vicino a lui, sul
sedile accanto al posto di guida, il connazionale V.Z., 36 anni, anche lui in
stato di ebbrezza. Ma V.Z. avrebbe comunque potuto evitare i guai
con la giustizia, visto che non si trovava alla guida, se non fosse per il
fatto che era destinatario di un ordine di espulsione dell’ottobre 2007. Per
O.M. è scattata invece non solo la denuncia per guida in stato di ebbrezza e il
sequestro dell’auto ma anche quella per resistenza a pubblico ufficiale.
IL GAZZETTINO
Un dipendente comunale ieri sera alle 19 lungo
il trafficatissimo viale Montegrappa ha travolto una passante. Trasportata al
pronto soccorso ne avrà per 40 giorni Investe una donna alla guida di un’Ape: era
ubriaco Poco prima
i carabinieri avevano fermato in piazza Isola un automobilista a cui era stata
ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza Feltre - Ubriaco alla guida di un’Ape ieri
sera ha investito una donna che attraversava viale Montegrappa. Finendo per
ribaltare lei e il mezzo. L’alcoltest ha rivelato che aveva tre volte il
livello massimo consentito dalla legge. L’incidente è avvenuto ieri sera, poco
prima delle 19, nella trafficatissima via Montegrappa. L’uomo, un dipendente
comunale, stava percorrendo la strada quando ha investito in pieno la donna
mentre attraversava la via sulle strisce pedonali. Sul posto l’ambulanza del
pronto soccorso di Feltre che ha trasportato l’investita in ospedale. La donna
è stata sottoposta ad una serie di accertamenti che hanno evidenziato la
frattura del ginocchio e del polso sinistro (i medici hanno emesso una prognosi
di 40 giorni). I militari, come prevede la procedura, hanno sottoposto
l’investitore alla prova dell’alcoltest scoprendo che il suo tasso di alcolemia
nel sangue era ben tre volte superiore a quello previsto dalla legge.
Inevitabile il ritiro del patentino previsto per la guida del mezzo. Poco prima la pattuglia dei carabinieri aveva
pizzicato in Piazza Isola un altro automobilista cui era stata sospesa la
patente per guida in stato di ebbrezza che girava in città con la sua macchina.
Malgrado il divieto. L’incauto automobilista si era appena incidentato con un
altro conducente e i due stavano compilando la constatazione amichevole. Quando
i militari sono transitati vicino hanno riconosciuto l’automobilista cui
avevano sospeso da poco la patente e si sono fermati per offrire il proprio
aiuto per compilare i moduli scoprendo che ricordavano bene! L’uomo viaggiava
senza patente, sospesa per guida in stato di ebbrezza. É scattato subito il
fermo amministrativo. Anna Valerio
IL SECOLO XIX
Minorenne ubriaco
provoca incidenteNella notte, incidente
stradale all’incrocio tra corso Garibaldi e via Manzoni a Sanremo. Uno studente di 15 anni, residente nella città
dei fiori (E.S. le iniziali), mentre era alla guida di uno scooter, si è
scontrato con una Volvo guidata da un uomo di 41 anni, cui non aveva dato la
precedenza. Il conducente dell’auto, preoccupato per le
condizioni del ragazzino, ha chiamato immediatamente il 112 e sul posto è
intervenuta una pattuglia dei carabinieri; i militari hanno capito subito che
il giovane era un po’ “alticcio”, come ha confermato il test dell’etilometro,
che ha dato un valore nettamente al di sopra di quello consentito dalla legge
(0,5 grammi/litro).
IL GAZZETTINO (Belluno)
CENTRO SOCIALE Picchiò i vigili, patteggia 8 mesi In stato di ebbrezza aveva aggredito e
picchiato due vigili urbani e solo il provvidenziale intervento di un altro
agente permise di immobilizzarlo. Ieri mattina ha patteggiato 8 mesi di
reclusione. In Tribunale a Rovigo è stata celebrata ieri
mattina l’udienza preliminare dove il 19enne Riccardo Pareschi, di Castelmassa,
difeso dall’avv. Zaccaria di Modena, è comparso innanzi al giudice Alessandra
Testoni. I due vigili urbani si sono costituiti parte civile con l’avv.
Federico Donegatti di Rovigo. Il 6 giugno 2005 la Polizia municipale decise
di effettuare un normale controllo all’interno del Centro sociale di
Castelmassa. Tutto sembrava procedere regolarmente, senonchè Riccardo Pareschi,
in evidente stato di ebrezza iniziò a inveire contro i vigili. Quindi li
aggredì. Quasi una furia scatenata. Calci e pugni colpendo un agente all’addome
e distruggendo gli occhiali a un altro. Il parapiglia terminò solo quando un
terzo vigili urbano riuscì a neutralizzare il 19enne utilizzando dello spray
narcotizzante. Ieri mattina l’udienza preliminare con
Pareschi imputato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate per la
futilità dei motivi e perchè compiute contro pubblici ufficiali in servizio. Ora tra gli avvocati Donegatti e Zaccaria è in
corso una trattativa per determinare davanti al giudice civile il risarcimento
spettante ai vigili urbani.
IL TRENTINO
Condannato Renato
Comper: omicidio colposo Un anno e otto mesi, più 20 giorni di
arresto per la guida in stato di ebbrezza Un giudizio civile fisserà il
risarcimento ai familiari Chiedono 900 mila euro contro gli 85 mila già avuti LUCA MARSILLI ROVERETO. Un anno e otto mesi di reclusione
per omicidio colposo e 20 giorni di arresto per la guida in stato di ebbrezza;
due anni di sospensione della patente. Renato Comper, giudicato ieri con rito
abbreviato dal Gup Michele Cuccaro, è stato ritenuto responsabile della morte
di Daniele Ferrigolli, il ragazzo investito in piazza Suffragio nel dicembre
2005. Il risarcimento del danno sarà definito in sede civile: parenti della
vittima e assicurazione sono ancora così lontani che un accordo non è pensabile.Comper,
che subito dopo l’incidente aveva sostenuto di avere perso il controllo della
velocità dell’auto per un guasto (pedale dell’acceleratore incastrato), aveva
poi ammesso la propria responsabilità. Dal punto di vista dell’accaduto, solo
sulla sua ipotizzata ebbrezza la difesa ha tentato quindi di giocare le proprie
carte. Sostenendo che quel tasso alcolemico circa triplo rispetto al tollerato
dalla legge era stato rilevato dalle forze dell’ordine 45 minuti dopo
l’incidente. Comper, era la tesi difensiva, poteva avere bevuto dopo
l’incidente. Ma a conforto di questa ipotesi, non ci sarebbero state nè prove
nè testimonianze. Tanto da far ritenere al giudice l’ipotesi accantonabile
senza troppi problemi.L’omicidio colposo è punito con la reclusione
da 2 a 5 anni. Non c’erano attenuanti in gioco (quella del danno risarcito non
viene ritenuta concedibile dalla giurisprudenza ormai consolidata della
Cassazione qualora a pagare sia un’assicurazione e non il diretto responsabile
penale dell’accaduto) e quindi nemmeno il pur parziale pagamento del danno ha
avuto influenza sulla quantificazione della condanna. Partendo da 30 mesi come
base, Cuccaro ha applicato lo sconto di un terzo previsto per il rito
abbreviato arrivando ai 20 mesi di condanna. Più 20 giorni di arresto per la
guida in stato di ebbrezza, valutata come indipendente dal reato principale e
autonomamente sanzionata.Resta
la partita del risarcimento. L’assicurazione ha pagato 85 mila euro: la metà
dei 170 mila ritenuti congrui come risarcimento. Metà perchè la compagnia
sostiene esserci un concorso di colpa: il ragazzo è stato investito sulla
carreggiata stradale, in un punto con marciapiede ed in curva. Non doveva
essere lì. Quindi anche da parte sua una grave imprudenza, senza la quale non
sarebbe stato possibile l’investimento da parte di Comper. E’ la tesi che sarà
discussa a questo punto davanti al giudice civile. Ma anche sulla
quantificazione del danno, la distanza è siderale. I parenti di Ferigolli chiedono
900 mila euro. Richiesta probabilmente fuori dall’ordinario per eccesso quanto
la proposta dell’assicurazione lo è per difetto.
IL GAZZETTINO
BREVI DORSODURO Denunciati per resistenza Due veneziani di 34 anni sono stati denunciati
per resistenza a pubblico ufficiale e sanzionati amministrativamente per
ubriachezza e bestemmie. Il fatto è accaduto l’altra notte, a Dorsoduro, dove
gli agenti erano intervenuti in un locale di crosera San Pantalon poichè due
persone non volevano pagare. Sul posto, a mezzanotte, sono stati identificati i
veneziani C.G. e R.F. che secondo quanto accertato dalla Volante avevano bevuto
e faticavano a stare in piedi. Il primo spiegava alla polizia di essere stato
accusato dal gestore di non aver pagato la consumazione di due ragazze che
conosceva solo di vista, mentre l’altro affermava di essere estraneo e di
essere stato offeso dal gestore. A questo punto sono partite offese agli
agenti, qualche bestemmia, poi la reazione al controllo. Da qui la denuncia per
resistenza a pubblico ufficiale.
L’ADIGE
«Ubriaco alla guida? No, era il colluttorio» In aula
si disquisisce sugli effetti «alcolici» di CHIARA ZOMER Quanto a
guida in stato d’ebbrezza, nelle aule di tribunale già era passato quasi tutto.
Sul banco degli imputati, pur di assolvere clienti più o meno innocenti, sono
finiti sciroppi che tradiscono con una percentuale pur minima d’alcol e
cioccolatini della specie più varia. Ma il colluttorio, finora, mai era stato
chiamato in causa. Ci ha pensato ieri l’avvocato Nicola Canestrini, opponendosi
ad un decreto penale di condanna. Il suo cliente - L. A. le iniziali - sarebbe
stato colpevole esclusivamente di aver ingerito del colluttorio pochi minuti
prima del controllo. Solo per via del medicinale l’alcoltest è risultato positivo,
per altro di pochissimo (si parla di 0,53). Un tentativo di arrampicarsi sugli
specchi? Pare di no. Perché sull’effetto alcolico del colluttorio si è
disquisito in aula, con la consulenza di due periti, uno nominato dalla difesa,
l’altro direttamente dal giudice per l’udienza preliminare Michele Cuccaro. Ed
entrambi si sono trovati d’accordo: ingerire colluttorio fa schizzare i livelli
di alcol, quantomeno quelli rilevati dall’etilometro, che si basa sull’alito e
non sul prelievo di sangue. Lo sappiano tutti quelli che sono abituati a farne
uso. Alcuni - non tutti - i colluttori, hanno una percentuale alcolica. Ma non
è bastato questo a far assolvere l’imputato. Perché la vera diatriba si è
spostata sui tempi di assimilazione. Perché bere un medicinale non è come bere
vino. E anche gli effetti sono diversi. Solo che qui si entra nel campo delle
opinioni. Secondo il consulente della difesa, i livelli d’alcol segnalati dal
test risulterebbero sballati per circa 18 minuti. Un tempo più che sufficiente
per scagionare l’imputato, che ha detto di aver fatto uso del colluttorio
immediatamente prima del controllo, che è durato 15 minuti esatti. Ma questi
calcoli sono stati smentiti dal consulente tecnico d’ufficio, che ha invece
parlato di 11 minuti: questo il tempo necessario per far tornare l’alcoltest
sul livello 0. (*) E se quest’ultima misurazione si prende per buona, allora
quantomeno la seconda misurazione, fatta dopo un quarto d’ora dal momento in
cui l’imputato era stato fermato, non poteva essere macchiata dall’uso del
colluttorio. Dal canto suo la difesa ha provato a puntare sulla questione
soggettiva. Ogni fisico è diverso, quindi - ha fatto notare - sarebbe stato il
caso di testare il prodotto, orologio alla mano, sull’imputato, per capire
quali possono essere gli effetti su di lui. Richiesta negata dal giudice, che
certo non dev’essere rimasto favorevolmente impressionato dal fatto - tutto
sommato non un dettaglio - che l’imputato era stato fermato in piena notte. Un
orario in cui dev’essergli sembrato quantomeno strano che qualcuno si mettesse
a sciacquarsi la bocca con un colluttorio. Da qui la condanna e il ritiro
patente. (*) Nota: le scuse e gli alibi addotti per
sottrarsi alle sanzioni del Codice della strada rasentano spesso il ridicolo.
Anche quando, come accade per la guida in stato di ebbrezza, la ricerca di
scappatoie si svolge a livello professionale, con l’assistenza di avvocati,
periti ecc.. (Chi è bravo a scusarsi raramente
è buono a qualcos’altro. Benjamin
Franklin).
CORRIERE DELLA SERA
Il
cadavere trovato nella sua abitazione a Los AngelesMorto a 25
anni l’attore Brad RenfroSi era
guadagnato la fama di «cattivo ragazzo» per problemi di droga e alcol. Incerta
la causa del decessoBrad Renfro
(Ap) NEW YORK - Aveva
cominciato a recitare a 12 anni Brad Renfro, il giovane e promettente attore
25enne trovato morto nella sua casa di Los Angeles. Ancora da accertare la
causa de decesso. Renfro , appartenente alla "lost generation", come
River Phoenix, aveva cominciato a recitare ad bambino, a 12 anni, nel film Il
Cliente. Aveva appena finito di girare The Informers con Winona Ryder e Billy
Bob Thornton. Il giovane Brad si era guadagnato la reputazione di «cattivo
ragazzo», in seguito a numerosi problemi di droga e abuso di alcool. In diverse
occasioni era rimasto spesso coinvolto in casi giudiziari conclusi con condanne
più o meno gravi, l’ultima nel 2006. Tra i film che l’hanno visto in scena
anche Sleepers, Ghost World, The jacket.DAL TENNESSEE A
HOLLYWOOD - Nato a Knoxville nel Tennessee, Renfro ebbe la fortuna di essere
scelto a soli 10 anni da un grande di Hollywood come Joel Schumacher per
interpretare ne Il cliente, dal best seller di John Grisham, la parte
dell’indifeso bambino "che sapeva troppo" e veniva perciò preso sotto
l’ala protettiva dell’avvocato Susan Sarandon. Da lì ebbe inizio una buona
carriera di attore che lo portò a interpretare film di successo come Sleepers e
commedie giovanilistiche come Sesso, droga e...college o Happy Campers. Ma già
a 16 anni fu fermato dalla polizia per detenzione di marijuana e cocaina. Da
allora la sua vita è costellata di arresti e reati: ubriachezza, uso e
detenzione di droghe di ogni tipo eroina compresa, guida senza patente in stato
di ubriachezza, danneggiamenti vari e perfino il tentato furto di uno yacht.
Brad ha vinto un premio destinato dalla rivista Hollywood Report alle giovani
star, è entrato nella lista dei migliori "30 sotto i 30" , diventando
uno dei giovanissimi più richiesti di Hollywood.
L’UNIONE SARDA
Dal giudice l’automobilista ubriaco
IL MESSAGGERO
Dovrà rispondere di omicidio colposo, guida
sotto l’influenza dell’alcool, omissione di soccors...
IL GIORNO
Tasso alcolico tra 0,5 e 0,8 gr/l Multa da 500
a 2.000 euro, arresto fino a 1 m...
TRA LE DONNE il consumo dell’alcol è cresciuto
notevolmente negli ultim...
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