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Rassegna stampa Alcol e guida del 16 gennaio 2008

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

IL TRENTINO

La Volkspartei chiedeva di premere sul governo per eliminare lo stop ai locali di servire alcol dopo le 2
Divieti antialcol, sconfitta Svp
Mozione respinta in consiglio regionale: solo 14 voti sì
BOLZANO. Divieti antialcol, ennesima batosta per l’Svp. Dopo le inutili battaglie dei parlamentari Svp a Roma, pure il Consiglio regionale ha respinto con 26 voti contrari, 14 a favore e 1 astenuto la mozione contro il decreto Prodi sulla sicurezza stradale. E all’appello sono mancati anche alcuni voti Svp. Il partito della Stella alpina ce l’a messa tutta per stralciare il carcere per chi ha un tasso alcolico che arriva allo 0,8 g/l ed il divieto di bere nelle disco dopo le 2. Ma gli è andata storta.
La Sudtiroler Volkspartei ieri in consiglio regionale ha dunque incassato un ’No’ tutta la linea. Sconfitta la destra tedesca (Union e Freiheitlichen) e la Lega.
Per la cronaca va detto che al momento del voto non erano in aula neppure tutti i consiglieri Svp (il partito è rappresentato da 21 consiglieri, ma i voti favorevoli sono stati soltanto 14). Fallisce così il tentativo di ammorbidire, passando per la Regione, la linea del governo.

Sconfitta pesante per l’Associazione albergatori di Bolzano e per i pubblici esercenti che vedono gli affari in picchiata.
Riccardo Dello Sbarba - presidente del Consiglio provinciale e capogruppo dei Verdi in Consiglio regionale - è il primo ad affondare la lama: «Per la Svp è la Caporetto della linea ‘libertà (di bere) per il Sudtirolo’ Con questa mozione la Stella alpina voleva fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini e dei giovani. Da un lato - continua - tentava lo sgambetto a Prodi che sostiene a Roma, e dall’altro mandava un messaggio irresponsabile e diseducante».
Insomma, l’offensiva antialcol dell’Svp affonda.
Lo stesso Durnwalder sulla questione è sempre stato critico: «Chi fa le leggi dovrebbe usare almeno un minimo di buonsenso».
Contrario al decreto Prodi l’assessore al turismo Widmann: «Questa legge? Una catastrofe». Contrario pure l’assessore alla sanità Theiner: «I divieti servono a poco o nulla. Meglio prevenire».
La Svp, per bocca di Walter Baumgartner, ha difeso in Consiglio regionale la proposta sostenendo che le misure previste sono «draconiane» e «rivolte alla repressione più che alle rieducazione», con uno «squilibrio enorme fra sanzione e condotta errata».
«La nuova disciplina - recita lo Svp nella mozione - prevede inoltre che i neopatentati nei primi anni possano guidare solo veicoli con una potenza inferiore ai 50 kilowatt per tonnellata. I genitori che siano in possesso di una vettura di media potenza si vedono costretti così ad acquistare una nuova auto per i figli».
Differenti le posizioni dei gruppi in Consiglio.
Erminio Boso (Lega), nel suggerire la dotazione obbligatoria di un limitatore di velocità per i veicoli, critica «l’ambiguità della Svp» nel proporre modifiche ad una legge che ha contribuito «essa stessa ad approvare».
Urzì (An) invita la Svp a portare il tema «ai tavoli della maggioranza governativa, non in Consiglio regionale».
Dello stesso tenore gli interventi di Donato Seppi che stigmatizza «la politica da Giano bifronte della Volkspartei», e dei consiglieri Pasquali (Forza Italia) e Sigismondi (An), concordi nel ritenere sbagliato scegliere di voler andare in controtendenza rispetto all’intransigenza degli altri Paesi europei.


SESTOPOTERE

LA "CARTA ALCOLOGICA DISTRETTUALE" NEI COMUNI DEL DISTRETTO DI SASSUOLO
(Sesto Potere) - Sassuolo - 16 gennaio 2008 - La “Carta Alcologica Distrettuale” è un atto di indirizzo condiviso e approvato dalle Amministrazioni Comunali di Fiorano Modenese, Formigine, Frassinoro, Maranello, Montefiorino, Palagano, Prignano sulla Secchia e Sassuolo , dal Servizio Dipendenze Patologiche-Distretto N°4 di Sassuolo dell’Ausl di Modena e dalle Associazioni ACAT, Alcolisti Anonimi e ALANON.
L’atto, che è stato approvato da tutti i Consigli Comunali dei Comuni coinvolti, è frutto di un percorso svolto dal 2006 con varie parti sociali e istituzionali, l’Azienda Sanitaria Locale, la Polizia Municipale, le Associazioni di auto -mutuo-aiuto, le Associazioni di Categoria, i Sindacati, i quali si sono impegnati con i Comuni a sostenere politiche concertate per il benessere e la salute della comunità.
“La finalità della Carta Alcologica – afferma l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo Susanna Bonettini – è quella di sostenere azioni di sensibilizzazione e di promozione di sani stili di vita a favore dell’intera cittadinanza, in merito a comportamenti legati al consumo di alcol, attraverso la predisposizione di un quadro condiviso a livello distrettuale di interventi, progetti, metodologie. I contenuti del documento partono dal principio che il consumo di alcol è uno dei fattori di rischio per la salute della popolazione.
L’alcol, è contenuto in varie concentrazioni in un gran numero di bevande a larghissima diffusione, ed è necessario essere correttamente informati per essere consapevoli degli effetti di un consumo anche moderato, che rimane una scelta individuale – conclude l’Assessore -che può anche rappresentare un rischio per la propria salute e spesso anche per la salute degli altri”.

La ’Carta Alcologica’ tratta dunque di azioni condotte negli ambienti di vita , attraverso:
INFORMAZIONE E FORMAZIONE: diffusione di campagne di comunicazione rivolte a tutta la cittadinanza e realizzazione di eventi e percorsi di sensibilizzazione.
AMBIENTI DI VITA LIBERI DALL’ALCOL: promuovere ambienti pubblici, privati e di lavoro protetti da incidenti, violenza ed altre conseguenze negative dovute al consumo di bevande alcoliche.
TUTELA: azioni di protezione e sostegno con particolare attenzione ai bambini, agli adolescenti e ai giovani, supportando il ruolo della famiglia nella promozione della salute e del benessere dei figli.
CONTROLLO: vigilanza sull’applicazione delle norme vigenti e promozione della formazione dei pubblici esercenti, in collaborazione con le associazioni di categoria e le forze dell’ordine.
SOSTEGNO E CURA: programmi di reinserimento sociale per i soggetti alcoldipendenti e di supporto alle loro famiglie.

Il testo integrale della ‘Carta Distrettuale dei Comuni per la prevenzione dei problemi alcol correlati’ è reperibile presso gli URP dei Comuni, oppure sul sito www.getgianburrasca.it,
Per ulteriori informazioni e notizie è possibile contattare Patrizia Intravaia presso l’Ufficio Comune in via Fenuzzi 5, Sassuolo, tel. 0536 1844710 oppure il SERT del Distretto tel. 0536 863658.
LA RETE DEI SERVIZI ALCOLOGICI NEL DISTRETTO DI SASSUOLO:
Centro Alcologico Distrettuale (AUSL Distretto 4): in via Cavallotti 136, Sassuolo, Tel. 0536 863658
Centro Diurno "Colombarone" in via Via Bonecati 3, Formigine, Tel: 059 2134530
ACAT Sassuolo: piazza S. Paolo 5, Sassuolo, Tel: 0536 811888 Cell: 338 7761454 www.acatsassuolo.net,
Gruppi Alcolisti Anonimi A.A.: piazza Risorgimento 52, Sassuolo. Tel. 0536 881089
Gruppi Familiari di Alcolisti Al-Anon e Gruppo Al Ateen: piazza Risorgimento 52, Sassuolo Tel. 0536 881089


IL GAZZETTINO

SI ABBASSA SEMPRE PIU’ L’ETA’ DEI RAGAZZI IN DIFFICOLTA’ PER L’USO DI STUPEFACENTI CHE SI RIVOLGONO AL SERT
E’ nato il Club delle famiglie con bambini che si drogano
L’ultimo sballo è la "droga-young". Giovanissimi che investono la paghetta settimanale in pizza, discoteca e polvere bianca, trovata facilmente perché il costo, in picchiata, è diventato alla portata delle loro tasche. Negli ultimi mesi sono aumentati i teen-agers affidati alle cure del SerT, bambini o giù di lì, schiavi della "dipendenza-mix": eroina più cocaina più alcol, dopo aver provato hashish e marijuana, pasticche ed ecstasy. L’ultima "moda" si chiama brown-sugar: eroina da sniffare o da inalare sulla carta stagnola. La scaldano sulla fiamma di un accendino, nascosti in casa, al dancing o nei bagni della scuola, all’ora del thè o dell’intervallo. Nessun ago, niente paura dell’Aids, addio buchi sulla pelle. Il passaparola del sabato sera, della domenica pomeriggio ma anche del lunedì mattina sui banchi, dice che non è grave, che non c’è rischio di overdose, né di dipendenza. Ma l’eroina e le sue sorelle sono le grandi nemiche di sempre. Al Sert di Padova lunedì si sono presentati tre giovanissimi, età media quindici anni. Nelle settimane scorse altri sette, uno di loro di anni ne ha quattordici. Al SerT di Verona è addirittura in cura un dodicenne. Sbandati? Tutt’altro, di buona famiglia, estrazione medio-alta, mamma e papà acculturati e benestanti. Baby-tossici coccolati e annoiati. Mille i tossicomani in carico al SerT padovano, il 5% sono junior-consumatori: appena qualche anno fa erano lo 0,5%. Segnale del diffondersi degli stupefacenti ma anche della capacità dei servizi sanitari di intercettare con sempre maggiore celerità i bisogni dei giovani, forse anche la voglia di questi, poco più che bambini, di risalire la china.
«I giovani credono che l’eroina fumata, non iniettata in endovena, sia meno pericolosa, ma se continuano così - commenta Franco Marcomini, responsabile dell’Unità di Alcologia - Dipartimento per le Dipendenze dell’Usl 16 di Padova - prima o poi troveranno qualcuno che proporrà loro di farsi per via endovenosa. Oggi solo in teoria esistono i consumatori di una sola droga: i ragazzini, e anche le ragazzine perchè la percentuale tra maschi e femmine si equivale, non figli di famiglie disastrate ma appartenenti a nuclei cosiddetti normali, ormai provano di tutto. Fermo restando che ci sono poi le sostanze preferenziali, utilizzate in modo continuativo, e senza dimenticare che la totalità degli adolescenti, o quasi, è strabevuta».
Pensando a loro è nato il Club delle famiglie con bambini e ragazzini che sniffano, fumano, si fanno. Presto il nuovo Club - sorto dall’unione di forze tra Usl 16 e terzo settore, grazie anche ad un finanziamento regionale dedicato alla lotta alla cocaina - sarà ospitato in alcuni locali messi a disposizione della parrocchia dei Santissimi Angeli Custodi alla Guizza. Per ora, avviato in via sperimentale, segue una decina di piccoli pazienti, in un approccio globale con le loro famiglie.
«La struttura organizzativa è simile a quella degli alcolisti in trattamento, con la differenza che qui si trova un aiuto per affrontare la dipendenza da droghe illegali, anche a fronte dell’ultima novità: l’abbattimento del costo dell’eroina, analogo a quello che ha investito la cocaina qualche anno fa. Chi si rivolge al Club - spiega Marcomini - riceve una valutazione complessiva dello stato di salute, un supporto educativo, se necessario un trattamento farmacologico e la possibilità di trascorrere un breve periodo in una comunità terapeutica. Abbiamo scelto di fornire questo servizio fuori dai locali del SerT perchè i giovanissimi tra i 14 e i 16 anni non vengano condizionati da una visione di tossicodipendenza storica ma siano agevolati a chiedere aiuto, tanto più oggi che la droga si comincia a conoscerla sempre prima, a partire dai 12 anni».
Federica Cappellato


IL REDATTORE SOCIALE

Incidenti stradali, il Friuli vuole ’’Scegliere la strada della sicurezza’’
La Regione continua a perseguire l’obiettivo, fissato dall’Oms per il 2020, di ridurre di almeno il 50% la mortalità e disabilità dovute agli incidenti e lancia un progetto incentrato sul consumo di alcol, farmaci e droghe.


SESTOPOTERE

A RIMINI INCONTRI STUPEFACENTI
Rimini - 16 gennaio 2008 - La Cooperativa sociale Mappamondo, l’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Rimini e l’Associazione Gruppo San Damiano hanno organizzato tre serate dal tema "Incontri stupefacenti" presso il Centro giovani Rimini5 a Santa Giustina, via Montiano, 14.
Venerdì 18 Gennaio sarà presente la Dott.ssa Susanna Ronconi: titolo della serata "la riduzione del danno".
Venerdì 25 Gennaio il Dott. Giovanni Greco: "bicchiere dopo bicchiere i problemi dell’alcool".
Venerdì 1 Febbraio il Dott. Edo Polidori: "Parole stupefacenti".
Le serate avranno inizio alle ore 20.30.


IL GAZZETTINO

MALTRATTAMENTI
Picchiava la moglie Costa 7 mesi
Il cittadino moldavo Valentin Ianchevici, 47 anni, residente in città in via Boccherini 21 (avv. Cesare Dal Maso), ha patteggiato ieri 7 mesi di reclusione davanti al giudice Furlani. Il pm Severi lo accusava di maltrattamenti in famiglia.
I fatti contestati risalivano agli anni 2005-06. L’imputato era spesso ubriaco e picchiava la moglie Galina, minacciandola e insultandola in maniera sistematica, così da renderle la vita domestica un inferno, in uno stato continuo di paura e di angoscia. In alcune occasioni le percosse erano state più violente, e in un’occasione erano intervenuti anche i carabinieri per bloccarlo. In un’altra la donna era stata costretta ad allontanarsi per qualche giorno con la figlia per evitare di essere pestata. Dopo l’arrivo dei militari Ianchevici era stato denunciato.


SARDEGNA OGGI

Tenta di speronare ex compagna: arrestato

SASSARI, mercoledì, 16 gennaio 2008 - Arrestato dopo un raptus di gelosia. Poco prima delle 15 la sua ex compagna, una donna sassarese di 39 anni, ha chiamato il 113 e ha chiesto aiuto. La donna ha raccontato agli agenti della centrale operativa di trovarsi all’interno della sua auto in corso Regina Margherita di Savoia, nel centro di Sassari. Il suo ex compagno da qualche minuto la stava seguendo con la macchina e aveva cercato diverse volte di speronarla.

In pochi istanti gli agenti della Squadra Volante sono arrivati sul luogo e l’auto dell’uomo è stata bloccata. Quando è sceso dall’auto l’uomo ha minacciato di morte l’ex convivente davanti agli agenti della Questura. Subito dopo è intervenuta anche una pattuglia della Polizia stradale e l’uomo, sottoposto alla prova dell’alcol test è risultato positivo: 1,83 il valore riscontrato dagli agenti contro lo 0,50 consentito dalla legge.

Dopo il sequestro della patente e dell’auto per il sassarese sono scattate le manette. Dopo aver trascorso la notte in una camera di sicurezza della questura stamattina l’uomo è comparso in Tribunale.


IL GAZZETTINO

Ubriachi sull’auto Due ucraini nei guai
Mogliano
(ol.b.) Procedevano zigzagando al volante della loro auto completamente ubriachi ma hanno incrociato la Volante della polizia che li ha inseguiti e fermati. Protagonisti dell’episodio due giovani ucraini (uno dei quali clandestino) che ieri notte hanno seminato il panico sulla statale.
E’ da poco l’una e trenta e in direzione Mogliano sfreccia una Lancia Libra ad alta velocità. L’auto, che procede a zigzag, richiama subito l’attenzione della polizia che è in zona per il normale controllo del territorio. Ne nasce un inseguimento e la Libra viene bloccata ormai in territorio di Mogliano. Lì la polizia procede all’identificazione e al controllo dei due occupanti in evidente stato di ubriachezza. «Non abbiamo fatto nulla di male»: così dicono i due stranieri scendendo dall’auto.
Sono due giovani ucraini: alla guida O.M., 28 anni, che a stento riesce a parlare a causa dell’alcol ingurgitato ma che ugualmente non risparmia insulti e urla ai poliziotti. Al controllo dell’etilometro il 28enne non solo risulta positivo ma supera di ben sei volte il limite consentito per legge per mettersi alla guida. O.M. ha nel sangue un tasso alcolemico di 3,05: alle soglie del coma etilico. Vicino a lui, sul sedile accanto al posto di guida, il connazionale V.Z., 36 anni, anche lui in stato di ebbrezza.
Ma V.Z. avrebbe comunque potuto evitare i guai con la giustizia, visto che non si trovava alla guida, se non fosse per il fatto che era destinatario di un ordine di espulsione dell’ottobre 2007. Per O.M. è scattata invece non solo la denuncia per guida in stato di ebbrezza e il sequestro dell’auto ma anche quella per resistenza a pubblico ufficiale.


IL GAZZETTINO

Un dipendente comunale ieri sera alle 19 lungo il trafficatissimo viale Montegrappa ha travolto una passante. Trasportata al pronto soccorso ne avrà per 40 giorni 
Investe una donna alla guida di un’Ape: era ubriaco
Poco prima i carabinieri avevano fermato in piazza Isola un automobilista a cui era stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza
Feltre - Ubriaco alla guida di un’Ape ieri sera ha investito una donna che attraversava viale Montegrappa. Finendo per ribaltare lei e il mezzo. L’alcoltest ha rivelato che aveva tre volte il livello massimo consentito dalla legge. L’incidente è avvenuto ieri sera, poco prima delle 19, nella trafficatissima via Montegrappa. L’uomo, un dipendente comunale, stava percorrendo la strada quando ha investito in pieno la donna mentre attraversava la via sulle strisce pedonali. Sul posto l’ambulanza del pronto soccorso di Feltre che ha trasportato l’investita in ospedale. La donna è stata sottoposta ad una serie di accertamenti che hanno evidenziato la frattura del ginocchio e del polso sinistro (i medici hanno emesso una prognosi di 40 giorni). I militari, come prevede la procedura, hanno sottoposto l’investitore alla prova dell’alcoltest scoprendo che il suo tasso di alcolemia nel sangue era ben tre volte superiore a quello previsto dalla legge. Inevitabile il ritiro del patentino previsto per la guida del mezzo.
Poco prima la pattuglia dei carabinieri aveva pizzicato in Piazza Isola un altro automobilista cui era stata sospesa la patente per guida in stato di ebbrezza che girava in città con la sua macchina. Malgrado il divieto. L’incauto automobilista si era appena incidentato con un altro conducente e i due stavano compilando la constatazione amichevole. Quando i militari sono transitati vicino hanno riconosciuto l’automobilista cui avevano sospeso da poco la patente e si sono fermati per offrire il proprio aiuto per compilare i moduli scoprendo che ricordavano bene! L’uomo viaggiava senza patente, sospesa per guida in stato di ebbrezza. É scattato subito il fermo amministrativo.
Anna Valerio


IL SECOLO XIX

Minorenne ubriaco provoca incidente

Nella notte, incidente stradale all’incrocio tra corso Garibaldi e via Manzoni a Sanremo.
Uno studente di 15 anni, residente nella città dei fiori (E.S. le iniziali), mentre era alla guida di uno scooter, si è scontrato con una Volvo guidata da un uomo di 41 anni, cui non aveva dato la precedenza.
Il conducente dell’auto, preoccupato per le condizioni del ragazzino, ha chiamato immediatamente il 112 e sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri; i militari hanno capito subito che il giovane era un po’ “alticcio”, come ha confermato il test dell’etilometro, che ha dato un valore nettamente al di sopra di quello consentito dalla legge (0,5 grammi/litro).


IL GAZZETTINO (Belluno)

CENTRO SOCIALE 
Picchiò i vigili, patteggia 8 mesi
In stato di ebbrezza aveva aggredito e picchiato due vigili urbani e solo il provvidenziale intervento di un altro agente permise di immobilizzarlo. Ieri mattina ha patteggiato 8 mesi di reclusione.
In Tribunale a Rovigo è stata celebrata ieri mattina l’udienza preliminare dove il 19enne Riccardo Pareschi, di Castelmassa, difeso dall’avv. Zaccaria di Modena, è comparso innanzi al giudice Alessandra Testoni. I due vigili urbani si sono costituiti parte civile con l’avv. Federico Donegatti di Rovigo.
Il 6 giugno 2005 la Polizia municipale decise di effettuare un normale controllo all’interno del Centro sociale di Castelmassa. Tutto sembrava procedere regolarmente, senonchè Riccardo Pareschi, in evidente stato di ebrezza iniziò a inveire contro i vigili. Quindi li aggredì. Quasi una furia scatenata. Calci e pugni colpendo un agente all’addome e distruggendo gli occhiali a un altro. Il parapiglia terminò solo quando un terzo vigili urbano riuscì a neutralizzare il 19enne utilizzando dello spray narcotizzante.
Ieri mattina l’udienza preliminare con Pareschi imputato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate per la futilità dei motivi e perchè compiute contro pubblici ufficiali in servizio.
Ora tra gli avvocati Donegatti e Zaccaria è in corso una trattativa per determinare davanti al giudice civile il risarcimento spettante ai vigili urbani.


IL TRENTINO

Condannato Renato Comper: omicidio colposo

Un anno e otto mesi, più 20 giorni di arresto per la guida in stato di ebbrezza Un giudizio civile fisserà il risarcimento ai familiari Chiedono 900 mila euro contro gli 85 mila già avuti

LUCA MARSILLI

ROVERETO. Un anno e otto mesi di reclusione per omicidio colposo e 20 giorni di arresto per la guida in stato di ebbrezza; due anni di sospensione della patente. Renato Comper, giudicato ieri con rito abbreviato dal Gup Michele Cuccaro, è stato ritenuto responsabile della morte di Daniele Ferrigolli, il ragazzo investito in piazza Suffragio nel dicembre 2005. Il risarcimento del danno sarà definito in sede civile: parenti della vittima e assicurazione sono ancora così lontani che un accordo non è pensabile.

Comper, che subito dopo l’incidente aveva sostenuto di avere perso il controllo della velocità dell’auto per un guasto (pedale dell’acceleratore incastrato), aveva poi ammesso la propria responsabilità. Dal punto di vista dell’accaduto, solo sulla sua ipotizzata ebbrezza la difesa ha tentato quindi di giocare le proprie carte. Sostenendo che quel tasso alcolemico circa triplo rispetto al tollerato dalla legge era stato rilevato dalle forze dell’ordine 45 minuti dopo l’incidente. Comper, era la tesi difensiva, poteva avere bevuto dopo l’incidente. Ma a conforto di questa ipotesi, non ci sarebbero state nè prove nè testimonianze. Tanto da far ritenere al giudice l’ipotesi accantonabile senza troppi problemi.

L’omicidio colposo è punito con la reclusione da 2 a 5 anni. Non c’erano attenuanti in gioco (quella del danno risarcito non viene ritenuta concedibile dalla giurisprudenza ormai consolidata della Cassazione qualora a pagare sia un’assicurazione e non il diretto responsabile penale dell’accaduto) e quindi nemmeno il pur parziale pagamento del danno ha avuto influenza sulla quantificazione della condanna. Partendo da 30 mesi come base, Cuccaro ha applicato lo sconto di un terzo previsto per il rito abbreviato arrivando ai 20 mesi di condanna. Più 20 giorni di arresto per la guida in stato di ebbrezza, valutata come indipendente dal reato principale e autonomamente sanzionata.

Resta la partita del risarcimento. L’assicurazione ha pagato 85 mila euro: la metà dei 170 mila ritenuti congrui come risarcimento. Metà perchè la compagnia sostiene esserci un concorso di colpa: il ragazzo è stato investito sulla carreggiata stradale, in un punto con marciapiede ed in curva. Non doveva essere lì. Quindi anche da parte sua una grave imprudenza, senza la quale non sarebbe stato possibile l’investimento da parte di Comper. E’ la tesi che sarà discussa a questo punto davanti al giudice civile. Ma anche sulla quantificazione del danno, la distanza è siderale. I parenti di Ferigolli chiedono 900 mila euro. Richiesta probabilmente fuori dall’ordinario per eccesso quanto la proposta dell’assicurazione lo è per difetto.


IL GAZZETTINO

BREVI
DORSODURO
Denunciati per resistenza
Due veneziani di 34 anni sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e sanzionati amministrativamente per ubriachezza e bestemmie. Il fatto è accaduto l’altra notte, a Dorsoduro, dove gli agenti erano intervenuti in un locale di crosera San Pantalon poichè due persone non volevano pagare. Sul posto, a mezzanotte, sono stati identificati i veneziani C.G. e R.F. che secondo quanto accertato dalla Volante avevano bevuto e faticavano a stare in piedi. Il primo spiegava alla polizia di essere stato accusato dal gestore di non aver pagato la consumazione di due ragazze che conosceva solo di vista, mentre l’altro affermava di essere estraneo e di essere stato offeso dal gestore. A questo punto sono partite offese agli agenti, qualche bestemmia, poi la reazione al controllo. Da qui la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.


L’ADIGE

«Ubriaco alla guida? No, era il colluttorio»
In aula si disquisisce sugli effetti «alcolici»
di CHIARA ZOMER
Quanto a guida in stato d’ebbrezza, nelle aule di tribunale già era passato quasi tutto. Sul banco degli imputati, pur di assolvere clienti più o meno innocenti, sono finiti sciroppi che tradiscono con una percentuale pur minima d’alcol e cioccolatini della specie più varia. Ma il colluttorio, finora, mai era stato chiamato in causa. Ci ha pensato ieri l’avvocato Nicola Canestrini, opponendosi ad un decreto penale di condanna. Il suo cliente - L. A. le iniziali - sarebbe stato colpevole esclusivamente di aver ingerito del colluttorio pochi minuti prima del controllo. Solo per via del medicinale l’alcoltest è risultato positivo, per altro di pochissimo (si parla di 0,53). Un tentativo di arrampicarsi sugli specchi? Pare di no. Perché sull’effetto alcolico del colluttorio si è disquisito in aula, con la consulenza di due periti, uno nominato dalla difesa, l’altro direttamente dal giudice per l’udienza preliminare Michele Cuccaro. Ed entrambi si sono trovati d’accordo: ingerire colluttorio fa schizzare i livelli di alcol, quantomeno quelli rilevati dall’etilometro, che si basa sull’alito e non sul prelievo di sangue. Lo sappiano tutti quelli che sono abituati a farne uso. Alcuni - non tutti - i colluttori, hanno una percentuale alcolica. Ma non è bastato questo a far assolvere l’imputato. Perché la vera diatriba si è spostata sui tempi di assimilazione. Perché bere un medicinale non è come bere vino. E anche gli effetti sono diversi. Solo che qui si entra nel campo delle opinioni. Secondo il consulente della difesa, i livelli d’alcol segnalati dal test risulterebbero sballati per circa 18 minuti. Un tempo più che sufficiente per scagionare l’imputato, che ha detto di aver fatto uso del colluttorio immediatamente prima del controllo, che è durato 15 minuti esatti. Ma questi calcoli sono stati smentiti dal consulente tecnico d’ufficio, che ha invece parlato di 11 minuti: questo il tempo necessario per far tornare l’alcoltest sul livello 0. (*) E se quest’ultima misurazione si prende per buona, allora quantomeno la seconda misurazione, fatta dopo un quarto d’ora dal momento in cui l’imputato era stato fermato, non poteva essere macchiata dall’uso del colluttorio. Dal canto suo la difesa ha provato a puntare sulla questione soggettiva. Ogni fisico è diverso, quindi - ha fatto notare - sarebbe stato il caso di testare il prodotto, orologio alla mano, sull’imputato, per capire quali possono essere gli effetti su di lui. Richiesta negata dal giudice, che certo non dev’essere rimasto favorevolmente impressionato dal fatto - tutto sommato non un dettaglio - che l’imputato era stato fermato in piena notte. Un orario in cui dev’essergli sembrato quantomeno strano che qualcuno si mettesse a sciacquarsi la bocca con un colluttorio. Da qui la condanna e il ritiro patente.
(*) Nota: le scuse e gli alibi addotti per sottrarsi alle sanzioni del Codice della strada rasentano spesso il ridicolo. Anche quando, come accade per la guida in stato di ebbrezza, la ricerca di scappatoie si svolge a livello professionale, con l’assistenza di avvocati, periti ecc.. (Chi è bravo a scusarsi raramente è buono a qualcos’altro. Benjamin Franklin).


CORRIERE DELLA SERA

Il cadavere trovato nella sua abitazione a Los Angeles
Morto a 25 anni l’attore Brad Renfro
Si era guadagnato la fama di «cattivo ragazzo» per problemi di droga e alcol. Incerta la causa del decesso
Brad Renfro (Ap)
NEW YORK - Aveva cominciato a recitare a 12 anni Brad Renfro, il giovane e promettente attore 25enne trovato morto nella sua casa di Los Angeles. Ancora da accertare la causa de decesso. Renfro , appartenente alla "lost generation", come River Phoenix, aveva cominciato a recitare ad bambino, a 12 anni, nel film Il Cliente. Aveva appena finito di girare The Informers con Winona Ryder e Billy Bob Thornton. Il giovane Brad si era guadagnato la reputazione di «cattivo ragazzo», in seguito a numerosi problemi di droga e abuso di alcool. In diverse occasioni era rimasto spesso coinvolto in casi giudiziari conclusi con condanne più o meno gravi, l’ultima nel 2006. Tra i film che l’hanno visto in scena anche Sleepers, Ghost World, The jacket.
DAL TENNESSEE A HOLLYWOOD - Nato a Knoxville nel Tennessee, Renfro ebbe la fortuna di essere scelto a soli 10 anni da un grande di Hollywood come Joel Schumacher per interpretare ne Il cliente, dal best seller di John Grisham, la parte dell’indifeso bambino "che sapeva troppo" e veniva perciò preso sotto l’ala protettiva dell’avvocato Susan Sarandon. Da lì ebbe inizio una buona carriera di attore che lo portò a interpretare film di successo come Sleepers e commedie giovanilistiche come Sesso, droga e...college o Happy Campers. Ma già a 16 anni fu fermato dalla polizia per detenzione di marijuana e cocaina. Da allora la sua vita è costellata di arresti e reati: ubriachezza, uso e detenzione di droghe di ogni tipo eroina compresa, guida senza patente in stato di ubriachezza, danneggiamenti vari e perfino il tentato furto di uno yacht. Brad ha vinto un premio destinato dalla rivista Hollywood Report alle giovani star, è entrato nella lista dei migliori "30 sotto i 30" , diventando uno dei giovanissimi più richiesti di Hollywood.

L’UNIONE SARDA

Dal giudice l’automobilista ubriaco

IL MESSAGGERO

Dovrà rispondere di omicidio colposo, guida sotto l’influenza dell’alcool, omissione di soccors...

IL GIORNO

Tasso alcolico tra 0,5 e 0,8 gr/l Multa da 500 a 2.000 euro, arresto fino a 1 m...

TRA LE DONNE il consumo dell’alcol è cresciuto notevolmente negli ultim...


© asaps.it
Giovedì, 17 Gennaio 2008
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