foto dalla rete
17
gennaio 2008, Mezzi che dopo essere stati rubati, prevalentemente in Umbria e
Toscana, venivano contraffatti e rivenduti nel sud Italia, in Romania e in Sud
Africa a ignari acquirenti.
All’alba di ieri mattina gli agenti di Albano, diretti dall’ispettore Renzo
Lenti, coadiuvati dai colleghi di Velletri, Colleferro, Latina, Isernia, Terni
e Rieti sono partiti alla volta delle abitazioni delle persone coinvolte.
Quattro sono finiti in carcere: A.S., 36 anni di Lanuvio, definito il capo
dell’organizzazione; I.C., 34 anni, di Lariano; A.M., 32 anni, di Lanuvio e
M.C., 59 anni di Velletri. In sette sono ai domiciliari e tre sono ancora
ricercati.
Le indagini, che hanno permesso di ritrovare oltre cento mezzi che avrebbero
fruttato 1 milione e 200 mila euro, sono partite nell’ottobre 2006 quando i
proprietari di un’azienda dei Castelli hanno denunciato il furto di alcune
macchine.
Gli agenti della Polstrada di Albano hanno quindi trovato in via delle Navi a Velletri
un deposito al cui interno vi erano due bobcat rubati, una pala meccanica e due
escavatori, oltre a punzoni per modificare telai, targhe e libri contabili. Da
lì sono partite, su autorizzazione della Procura di Velletri, le
intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno permesso di trovare altri 2
depositi di mezzi rubati a Lariano e a Fiumicino. Ieri mattina, nel corso delle
perquisizioni, i poliziotti hanno sequestrato anche una pistola e due fucili.
Di Michela
Galuppo Da “Il
Tempo”
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