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Rassegna stampa Alcol e guida del 17 gennaio 2008

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

IL QUOTIDIANO.IT

Fine settimana 2007. I dati complessivi della sinistrosità sono positivi
Forlì 17/01/2008 - Incidenti -8,2%, feriti -7,4%, morti -9,4%, (-12,4% nelle ore notturne). Meglio le percentuali da ottobre, dopo la legge 160. Incidenti -14,9%, feriti -16,3%, morti -24,7% (-30,4% di notte)
I numeri complessivi degli incidenti nei fine settimana dal 2007 permettono di dire che i conti cominciano a tornare. Secondo i dati dei rilievi 2007 della Polizia Stradale e dei Carabinieri, rapportati dall’Asaps con quelli del 2006, si segnala un buon calo degli incidenti pari all’ 8,2%, dei feriti del 7,4% e delle vittime del 9,4%. Nel 2006 i morti nei fine settimana furono 1.902, nel 2007 il numero, seppur drammatico, si è fermato a 1.723 . Due dati ulteriori meritano attenzione. Le vittime con una età inferiore ai 30 anni sono passate da 758 a 707 con un calo del 6,7%.
Molto significativa la diminuzione della mortalità nelle ore notturne. Nelle 16 ore maledette che vanno dalle 22 del venerdì alle 06 del sabato e dalle 22 del sabato alle 06 della domenica le vittime mortali sono passate da 683 a 598, ben 85 in meno, con un calo del 12,4%.
Unica nota negativa riguarda i veicoli a 2 ruote che vedono anche nel 2007 un incremento delle vittime dell’8% con 568 morti, 42 in più rispetto ai 526 del 2006.

C’è da aggiungere che gli effetti più significativi si sono realizzati nel trimestre che va da ottobre a dicembre, cioè dopo l’entrata in vigore della legge 160 che ha reso più severe alcune sanzioni del CdS, fra le quali quelle contro l’abuso dell’alcol e delle sostanze, la velocità, l’utilizzo del telefonino senza viva voce. Ricordiamo che la stessa norma prevede il divieto di somministrazione degli alcolici dopo le 2 di notte nei locali di pubblico intrattenimento e spettacolo.
Negli ultimi 3 mesi del 2007 con la legge 160 in vigore i risultati sono stati veramente importanti.

Gli incidenti sono calati del 14,9% (8,2% nell’anno), i feriti sono diminuiti del 16,3% (7,4% nell’anno), i decessi segnano un -24,7% (-9,4% nell’anno), le vittime sotto i 30 anni sono state 53 in meno nei soli 3 mesi con un calo del 27,9% (-6,7% nell’anno), nelle ore notturne, negli ultimi 3 mesi, i lenzuoli bianchi stesi sull’asfalto sono stati 52 in meno con un calo di ben il 30,4% (12,4% nell’anno). (*)
I dati nel complesso sono fin troppo eloquenti. I provvedimenti adottati, almeno in questa prima fase, si stanno rivelando efficaci, ovviamente hanno avuto un ruolo determinante anche i controlli antialcol passati da 300.000 nel 2006 a 800.000 nel 2007. Un buon motivo per insistere con le divise e gli etilometri sulle strade.
(*) Nota: per chi crede nelle coincidenze. Dopo l’entrata in vigore della legge 160 i gestori del locali notturni hanno lamentato un calo delle vendite di alcolici del 30%. La stessa percentuale di riduzione dei decessi per incidente nelle ore notturne.


IL MATINO

Alcol e studenti, la campagna della Fondazione Corsicato 

17/01/2008 - La Fondazione «Pasquale Corsicato» al servizio dell’istituzione pubblica. È nato il progetto «Cappuccetto Rosso», una campagna di prevenzione del consumo di alcol e altre sostanze d’abuso in pre-adolescenti, che ha avuto inizio ieri nella scuola «Carlo Poerio», alla presenza del preside Daniela Paparella. «Sosteniamo da 20 anni i giovani, finanziando premi di laurea e dottorati di ricerca - ha spiegato Bruno Corsicato, vicepresidente della Fondazione - quest’anno abbiamo deciso di entrare anche nelle scuole con operazioni pedagogiche come la prevenzione dell’alcol ai pre-adolescenti, ormai una piaga anche per i ragazzi sotto i 14 anni». Il progetto è articolato in tre incontri: ai ragazzi sono proposti alcuni questionari, quindi sarà selezionato un gruppo per la realizzazione di uno spot sociale sull’argomento; le conclusioni del progetto saranno discusse in un convegno.


IL GAZZETTINO (Rovigo)

INDAGINE 
Con l’età cresce anche la tendenza a superare i limiti dell’alcol (*)

Uno su tre dei frequentatori di locali predisco di Rovigo e provincia bevono più del consentito. Non tanto da non reggersi in piedi ma abbastanza per superare il limite di 50 milligrammi di alcol per litro nel loro sangue. Parametro che dà un’ebbrezza appena avvertibile ma che rallenta la capacità di reazione alla guida e che, a un controllo con l’etilometro delle forze dell’ordine, mette a rischio di ritiro patente.
E’ quanto emerso al termine della campagna di sensibilizzazione e prevenzione "Natale sicuro" sui rischi causati dall’assunzione di alcol soprattutto da parte dei giovani, organizzata dalla Provincia nell’ambito del progetto "Locale amico", grazie alla disponibilità operativa dei volontari di Blu soccorso di Lusia, del Forum Giovani e del Comune di Lendinara. I volontari hanno pattugliato tre locali frequentati da una clientela eterogenea giovane e non solo, il Mamamia di Lendinara, il Cortes e il Millionaire di Rovigo, con un dispositivo per misurare l’alcolemia nel sangue e un banchetto per distribuire materiale informativo. I controlli sono durati circa un mese, a cavallo delle feste natalizie, agevolati anche dalla disponibilità dei titolari che hanno spinto i ragazzi, inizialmente restii a sottoporsi al test, a provare il loro grado di efficienza psicofisica dopo una serata di drink e divertimento.
I risultati sono stati presentati dall’assessore provinciale ai Servizi sociali Tiziana Virgili e dal dottor Francesco Vallese, medico che ha coordinato l’attività di controllo. In tutto sono stati rilevati i valori di alcol nel sangue a 256 soggetti, 200 uomini e 56 donne, 127 tra i 18 e i 25 anni, 112 tra i 26 e i 35 anni e 17 tra i 36 e i 50 anni. Il 28,52 per cento ha fatto segnare tassi di alcol disciolto nel sangue superiore al limite consentito dalla legge per mettersi alla guida. In 183 (71,48%) sono invece risultati entro i limiti del Codice della strada. Va da sé che al test si sono sottoposti quasi unicamente coloro che pur avendo bevuto, non avvertivano particolari sintomi di ubriachezza. Chi effettivamente era brillo, probabilmente ha scansato il test anche se, come hanno precisato i volontari, era stato garantito l’anonimato assoluto sul risultato e nessuna sanzione in caso di sforamento dei limiti alcolemici. La percentuale maggiore dei casi positivi si è registrata tra i 36-50enni dei quali ben il 58,82 per cento è risultato oltre il limite. Più morigerati invece i 26-35enni con solo il 31,25 per cento in stato di ebbrezza. E ancora più tranquilli i giovanissimi, solo uno su cinque (22,04%) aveva bevuto. «Abbiamo cercato di sensibilizzarli soprattutto sui rischi di mettersi al volante - ha spiegato Vallese - sollecitandoli a farsi accompagnare a casa da amici che non avevano bevuto o comunque di aspettare un po’ di tempo per smaltire l’alcol in eccesso».
Franco Pavan
(*) Nota: quando si parla della correlazione tra alcolici e guida, il pensiero, e gli articoli di giornale, vanno subito agli “incidenti del sabato sera”. È senz’altro un problema degno di attenzione. Occorre tuttavia aver presente che questi incidenti rappresentano solo una minima parte dell’incidentalità causata dagli alcologici. Gli interventi preventivi, per essere efficaci, devono migliorare il comportamento di tutti i guidatori.


LA GAZZETTA DI MANTOVA

Boom di ubriachi al volante
Nel 2007 sospese quasi mille patenti: il doppio rispetto al 2002 Il comandante della Polstrada: la lotta all’alcol è al primo posto
Mantova
Raddoppiate in cinque anni le denunce delle forze dell’ordine per alcol e droga al volante. Nel corso dell’anno che si è appena concluso è stata sospesa la patente a 966 automobilisti che s’erano messi alla guida dopo aver bevuto o assunto sostanze stupefacenti. Ma secondo il comandante della Polizia Stradale Aldo Occhiuzzi non si può parlare di una nuova emergenza. Il picco di denunce degli ultimi anni sarebbe provocato dall’aumento dei controlli e dalla maggior disponibilità di strumenti di controllo come l’etilometro.


SALERNONOTIZIE

Salerno; imbocca la tangenziale contro mano, fermato dai CC
Tragedia sfiorata la scorsa notte in tangenziale a Salerno.
Un 23enne salernitano ha percorso l’intera tangenziale contromano a bordo della sua Ford Fiesta. A dare l’allarme gli automobilisti, allibiti, che procedendo in direzione sud si sono trovati davanti, all’improvviso, la vettura che procedeva contromano e fare spenti, riuscendo per fortuna ad evitare l’impatto frontale con manovre d’emergenza. Il giovane è stato fermato da una pattuglia dei Carabinieri. Gli uomini del Radiomobile e del Nucleo Operativo hanno prima bloccato gli ingressi della tangenziale, poi intercettato il 23enne all’uscita di Fratte. Risultato positivo al test alcolimetrico, gli è stata ritirata la patente ed è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza. Per la guida contromano in autostrada subirà invece una contravvenzione ed il sequestro della vettura. Un episodio che riporta alla mente la tragedia avvenuta lo scorso marzo proprio sulla tangenziale salernitana, quando lo stesso caso costò la vita ad una 35enne di Bosco Tre Case. La donna si trovava a bordo di una vettura che percorreva contromano la tangenziale ed anche in quel caso il conducente della vettura era in evidente stato di ebbrezza. Stando ad una ricerca promossa dall’Associazione sostenitori amici della Polizia Stradale, quella di guidare contromano diventa una manovra sempre più consueta. 71 i casi rilevati nei soli primi sei mesi del 2007, dei quali il 54.9% sono stati rilevati di notte, il 57,7% in autostrada con 22 vittime e 75 feriti. Anche sulle cause, c’è molto da dire: in 23 eventi (32,4%) è stata accertata l’ebbrezza dei conducenti, mentre in 12 occasioni (16,9%), gli autori delle manovre sono risultate essere persone di età superiore ai 65 anni. Insomma la guida contromano diventa un fenomeno sempre più diffuso e ad alto potenziale di pericolosità. Di certo non si può parlare di semplici incidenti stradali.


IL GAZZETTINO (Venezia)

SICUREZZA STRADALE 
Alcol e droga: i carabinieri ritirano 11 patenti per guida in stato di ebbrezza

Alcol e droga. I carabinieri della Compagnia di Mestre in prima linea sul fronte della sicurezza stradale.
Il monitoraggio delle strade del territorio negli ultimi giorni della scorsa settimana ha portato al ritiro di undici patenti e alla denuncia di altrettanti automobilisti. Motivo della provvedimento, la guida in stato di ebbrezza dovuta o all’assunzione di bevande alcoliche o di sostanze stupefacenti. Il caso più sconcertante è quello di una ventiseienne veneziana intercettata in condizioni per così dire precarie lungo la tangenziale in direzione Padova: prima di mettersi al volante aveva pensato bene di tirare una "sniffata" di cocaina. Fra i 25 e i 35 anni i conducenti finiti nella rete dei controlli delle pattuglie dell’Arma dislocate in zona industriale a Zelarino, nei pressi dei locali notturni più gettonati, e in prossimità della statale Romea: otto le persone risultate positive all’alcoltest.
Nella periferia di Mestre, infine, le ultime due "vittime": entrambi ultracinquantenni con un tasso alcolico decisamente superiore rispetto a quello tollerato dalla legge.


IL GAZZETTINO (Venezia)

Ubriaco alla guida Beccato per due volte in pochi mesi 

San Michele

Nei guai un automobilista di 46 anni di San Michele al Tagliamento, fermato dai Carabinieri in evidente stato d’alterazione. L’uomo, C.M., ieri notte verso le 2 stava percorrendo alla guida della sua auto una strada nel centro del paese. Lo hanno visto i Carabinieri zigzagare pericolosamente. I militari lo hanno sottoporlo all’etilometro. Nelle due prove l’automobilista ha toccato il valore di 2,20, più di 4 volte del consentito dalla legge. I Carabinieri gli hanno così chiesto di esibire il documento di guida, che però non è saltato fuori. È bastata una rapida verifica per scoprire che i loro colleghi di Villanova di Fossalta glielo avevano già ritirato il 18 novembre scorso per lo stesso motivo. Recidivo, ha così collezionato un’altra denuncia per guida sotto l’effetto dell’alcol e una serie di pesanti multe che potrebbero raggiungere i 10mila euro. Toccherà ora al Prefetto giudicare l’ammontare delle sanzioni, intanto i Carabinieri gli hanno proposto la revoca definitiva della patente. L’auto è stata sottoposta al fermo per 3 mesi.


AGI

STUPRAVA E PICCHIAVA MOGLIE, 9 ANNI A DOCENTE UNIVERSITARIO
Milano, 17 gen. - I giudici della nona sezione penale di Milano hanno condannato a 9 anni di reclusione un docente universitario messicano, accusato di violenza sessuale e maltrattamenti ai danni della moglie italiana. L’uomo era stato arrestato nel marzo dell’anno scorso all’aeroporto di Malpensa.
Era venuto in Italia per partecipare ad un convegno al Politecnico, ma era pronta nei suoi confronti gia’ da qualche mese, una ordinanza di custodia cautelare, eseguita dalla squadra mobile del capoluogo lombardo. Il provvedimento con il quale era stato disposto il suo arresto si basava su una denuncia della moglie che, per stargli accanto, si era trasferita in Messico. La donna aveva raccontato agli inquirenti di essere stata picchiata e stuprata in piu’ occasioni dal marito spesso ubriaco. Il pm Marco Ghezzi aveva chiesto 8 anni di carcere.


IL GIORNALE DI VICENZA

L’ARRESTO. Era stato catturato a Buenos Aires. Ora è in cella a Milano
Estradato il parrucchiere che violentò due donne

Dopo quasi un anno in carcere a Buenos Aires, è stato estradato e ora è in cella a Milano a S. Vittore, il parrucchiere Alessandro Praticello, 46 anni, condannato a cinque per violenza sessuale in primo grado, e sul groppone una sentenza di altri tre da scontare, è stato scortato in Italia dall’Interpol.
Praticello si era allontanato dalla sua abitazione di Creazzo dove era costretto ai domiciliari e da allora, nonostante la polizia fosse stata più volte vicino ad ammanettarlo in Francia e in Spagna, era riuscito sempre ad evitare la cella. Era stato però bloccato nel marzo scorso in Argentina.
Già condannato dal tribunale di Brescia per violenza sessuale a 3 anni e 4 mesi, il parrucchiere si era trasferito a Vicenza per rifarsi una vita ed aveva iniziato a lavorare in un salone di corso Palladio. Nel novembre 2003 però Praticello tornò alla carica. Si offrì di accompagnare alla stazione una ragazzina di 16 anni che lavorava come praticante nel suo salone, poi la invitò in un bar dove le fece bere degli alcolici (lei gli aveva detto che non teneva l’alcol e non ne voleva) e poi la portò a Campo Marzo, dove la violentò. Fu arrestato e condannato. Ora sconterà la pena in Italia.


CORRIERE DI COMO

Fuggì all’alt dei carabinieri Dovrà scontare un anno 

UN 43ENNE SENEGALESE

Niente sconti dal giudice Vittorio Anghileri: patteggiamento sì, ma pena da scontare in carcere. Il 43enne senegalese domiciliato a Valbrona e arrestato venerdì scorso dalla polizia stradale ad Inverigo per non essersi fermato all’alt e avere ferito due agenti in modo lieve, dovrà restare al Bassone un anno. L’uomo guidava senza patente e sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti. La condanna è stata definita ieri in Tribunale a Como dove il 43enne è comparso per rispondere della sua bravata. Nessuno sconto da parte del giudice perché l’uomo ha già alcuni precedenti alle spalle: un’omissione di soccorso in un precedente incidente e una resistenza a pubblico ufficiale. Impossibile quindi concedere le attenuanti.


IL TIRRENO

Arrestato dopo una notte brava 38enne di Volterra 
Gira seminudo in hotel e danneggia scooter
FIRENZE. È stato arrestato dopo una notte brava a Firenze, Patric Berretti, 38 anni, di Volterra, sorpreso una prima volta a girare seminudo in piena notte in un albergo di piazza Indipendenza, disturbando i clienti, e successivamente a danneggiare alcuni scooter.
Il primo intervento della polizia è stato richiesto, l’altra notte, intorno prima delle due. Il 38enne di Volterra, stando a quanto è stato spiegato dalla polizia, alloggiava in un hotel di piazza Indipendenza. Più volte nella notte avrebbe disturbato gli ospiti girando per la struttura seminudo, urlando ai clienti e scagliandosi contro il custode, che cercava di riportarlo alla calma.
L’uomo, che probabilmente era ubriaco, alla vista dei poliziotti chiamati da alcuni cittadini, ha tentato di opporsi ai controlli. Si è rifiutato di fornire un documento e avrebbe pure cercato di colpirli.
Dopo essere stato convinto a rivestirsi, il 38enne è stato accompagnato in Questura e denunciato per disturbo del riposo delle persone e resistenza a pubblico ufficiale, sanzionato per ubriachezza, e successivamente rilasciato. Ma non era finita. Alle 5,20, quindi poco tempo dopo, è stato nuovamente rintracciato in via San Gallo da un’altra Volante. L’uomo, che si era nuovamente spogliato abbandonando i suoi abiti nelle vicinanze, è stato sorpreso dagli agenti mentre scagliava in terra un motorino. Dopo averlo bloccato, i poliziotti hanno visto che il 38enne aveva danneggiato in precedenza altri cinque ciclomotori, scaraventandoli in terra e causando graffi e ammaccature sulla carrozzeria. Inevitabile per lui è stato l’arresto con l’accusa di danneggiamento aggravato e continuato. (s.c.)


LA REPUBBLICA SALUTE

Più acqua e meno alcol
Bevande
MANTENERE il giusto equilibrio del "bilancio idrico" (rapporto tra entrate e uscite) è fondamentale per conservare un buono stato di salute. Perciò, bere almeno 1,5-2 litri al giorno è importante anche in inverno. Via libera quindi a tisane e infusi, un modo gradevole per assumere acqua, e non solo: attraverso le proprietà terapeutiche delle piante si può potenziare l’efficacia della strategia alimentare. Moderazione, invece, con le bevande alcoliche: 2 bicchieri di vino al giorno per la donna e 3 per l’uomo massimo, meglio sel rosso perché più ricco di antiossidanti. L’alcol, poi non riscalda: la vasodilatazione di cui è responsabile produce solo una momentanea e ingannevole sensazione di calore cui a breve segue un ulteriore raffreddamento del corpo.


IL GAZZETTINO

GUERRA DI NERVI MOSCA-LONDRA 
Capo del British Council arrestato, «guidava ubriaco»

Mosca

Assume risvolti grotteschi la guerra diplomatica russo-britannica. È stato infatti arrestato per «guida in stato di ebrezza» Stephen Kinnock, direttore del British Council nel nordovest della Russia, figlio dell’ex leader laburista Neil Kinnock nominato da Tony Blair, quando era premier, presidente dell’Istituto per la promozione della cultura britannica nel mondo.
Il Foreign Office ha reagito accusando il governo russo di cercare di intimidire lo staff del British Council a San Pietroburgo e Yekaterinburg. «È del tutto inaccettabile», ha dichiarato un portavoce del ministro degli Esteri britannico David Milliband. Un vigile russo ha riferito che Kinnock è stato fermato l’altra sera mentre guidava contromano in una strada a senso unico. «Mentre controllavamo i documenti - ha riferito ai mass media russi - abbiamo sentito il fiato che puzzava di alcol. Lui ha rifiutato di fare il test del palloncino, e noi abbiamo fatto un verbale, chiamando come testimone un passante».
Sul posto si è recato il console britannico a San Pietroburgo William Elliot. In una situazione normale, un caso del genere sarebbe stato messo a tacere, visto lo status a livello diplomatico di un addetto culturale in un Paese straniero. Ma solo tre giorni fa il ministero degli Esteri russo aveva convocato l’ambasciatore britannico a Mosca, Tony Brenton, per protestare contro la riapertura delle sedi del British Council di San Pietroburgo e Yekaterinenburg, violando l’ordine di chiusura delle autorità russe che, denunciando problemi fiscali, hanno drasticamente ridotto le sedi in Russia dell’equivalente britannico degli Istituti di cultura italiani. I rapporti tra Londra e Mosca sono molto tesi, dopo il caso di Alexander Litvinenko, ex spia del Kbg diventato accusatore di Putin, contaminato a morte, a Londra, col polonio nel novembre 2006.
La Gran Bretagna chiede invano l’estradizione alla Russia, quale presunto killer, di un altro ex Kgb, Alexei Lugovoi, di recente eletto deputato del partito guidato dall’ultranazionalista Zhirinovski, oppositore di Putin.


CORRIERE DELLA SERA

Il party e’ finito nel caos ed e’ arrivata la polizia. un video lo ha reso celebre
Australia, la festa in casa degenera E l’organizzatore diventa una star del web
Un 16enne ha approfittato dell’assenza dei genitori e gli invitati ubriachi hanno messo a soqquadro il quartiere
Corey Delaney
SYDNEY - Per diventare una star del web in breve tempo, a volte basta poco. È questo il caso del sedicenne australiano Corey Delaney. Dev’essere stato un party senza precedenti quello organizzato qualche giorno fa dal giovanotto. Con cani addestrati ed elicotteri, la polizia australiana ha fatto irruzione in casa sua e lo ha arrestato. Da quel giorno la sua video-intervista e il racconto della mega festa hanno fatto il giro delle tv e della Rete. E Delaney si propone già di organizzare simili party - quando i genitori non sono in casa - naturalmente a pagamento. Se i suoi ospiti si siano altrettanto divertiti alla festa rimane dubbio. Delaney è stato arrestato sabato scorso durante il suo party ed infine portato alla locale stazione di polizia per essere ascoltato.
GRIGLIATA CON 500 OSPITI E POLIZIA - Il ragazzo, infatti, ha organizzato una grigliata nel giardino e in casa dei genitori, mentre questi erano in vacanza, con oltre 500 ospiti che, ubriachi, hanno messo sottosopra l’intero quartiere. Per disperdere i festaioli è stato necessario l’intervento della polizia, raccontano i media australiani. Come sempre più spesso accade, anche in questo caso Delaney aveva pubblicizzato la festa sul portale MySpace e inviato agli amici messaggini sms. Nella villetta degli ignari genitori, in un sobborgo della zona sud di Melbourne gli invitati, oltremodo ubriachi, hanno iniziato a saltare sulle macchine posteggiate, a tirare bottiglie di birra contro case vicine e per la strada, finché non sono intervenute, in massa, le forze dell’ordine, scrive il Sydney Morning Herald. In tutto sono stati dispiegati una squadra di 30 poliziotti, un elicottero e alcuni agenti con cani poliziotto.
IL VIDEO - Ma il vero successo sul web è nato grazie al video della festa caotica: le immagini degli scalmanati ragazzi, nudi o seminudi, che corrono per la strada, le distese di vetri di bottiglie rotte e le auto demolite dei vicini e della polizia, hanno avuto grande risalto nei maggiori tg. Delaney ha detto alla televisione australiana Abc solamente di «non ricordare più nulla di quanto successo». Occhialoni gialli con lenti scure, torso nudo e piercing, non è apparso per nulla pentito e ha annunciato di aver già ricevuto offerte per organizzare altre feste simili. Oltre a pagare una multa di 20mila dollari (circa 12.200 euro), e forse anche scontare una condanna in cella, se la dovrà vedere, tuttavia, ancora con i genitori, scioccati dalla vicenda. «Non ho ancora avuto modo di parlare coi miei», ha detto il ragazzo martedì a una rete tv, «perché non rispondo mai al cellulare, quando mi chiamano». Invece di ritornare a casa, Delaney, trascorre le giornate in compagnia degli amici e delle ragazze sulla spiaggia a Melbourne.
Elmar Burchia


© asaps.it
Venerdì, 18 Gennaio 2008
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