18 gennaio 2008, L’OBIETTIVO era quello di facilitare le
procedure di rimborso, ma soprattutto di far calare le tariffe assicurative. Ma
un anno dall’applicazione delle norme sull’indennizzo diretto la riforma ha
funzionato a metà. I risarcimenti sono più veloci, ma crescono le tariffe e
aumentano i reclami. E pochi giorni fa, per la prima volta, una compagnia
assicurativa è stata condannata per inadempienza.
È la prima sentenza conosciuta dall’entrata in vigore delle norme sul
risarcimento diretto. La compagnia del danneggiato è stata condannata da un
giudice di pace di Sestri Ponente a risarcire il danno (circa 1350 euro) come
avrebbe dovuto fare entro i termini stabiliti, più altri 200 euro per
inadempimento.
Secondo Massimo Bianchi, difensore dell’automobilista e presidente dell’Agais
(l’associazione genovese degli avvocati di infortunistica stradale) la sentenza
ha riconosciuto una responsabilità contrattuale per la compagnia del
danneggiato. "I danneggiati - spiega il legale - hanno dei diritti che i
tribunali riconoscono e le assicurazioni invece non riconoscono" e questa
sentenza potrebbe fare giurisprudenza: l’Agais ha attualmente 1500 atti di
citazione notificati alle compagnie assicurative.
Dal primo febbraio 2007, in caso di incidenti non gravi, il danneggiato può
essere risarcito direttamente dalla sua compagnia entro un periodo variabile
dai 30 ai 90 giorni. Su questo fronte i dati sono rassicuranti: nei primi
undici mesi di attività la "stanza di compensazione", l’organismo
autonomo che regola i rapporti economici tra le compagnie, ha liquidato almeno
parzialmente 1.703.520 incidenti, il 76% di quelli denunciati, però la
litigiosità tra automobilisti e assicurazioni rimane alta. Gli assicurati che
si sono rivolti all’Isvap (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private)
per risolvere una questione aperta con la propria compagnia sono stati nel
terzo trimestre del 2007 oltre 5.700, in lieve aumento rispetto allo stesso
periodo del 2006. I problemi più frequenti riguardano proprio le modalità del
risarcimento e i ritardi nella definizione del danno. È sul fronte delle tariffe che i risultati della nuova norma sono stati
negativi. L’Isvap ha stimato, sulla base dei primi cinque mesi di applicazione
della riforma, una riduzione dei costi degli incidenti del 7-8%, un dato in
controtendenza rispetto agli aumenti degli anni passati, che potrebbe portare
al contenimento delle tariffe. Al contrario, l’istituto di vigilanza ha
registrato nel 2007 aumenti tra il 2,7% per gli automobilisti quarantenni in
classe di massimo sconto, e il 7,5% per i neoassicurati diciottenni alla guida
di motocicli.
Secondo le compagnie le tariffe sono cresciute meno dell’inflazione e in alcuni
casi sono diminuite e tuttavia, come ha recentemente spiegato Fabio Cerchiai,
presidente dell’Ania (l’associazione nazionale delle imprese assicuratrici) il
risarcimento diretto non produrrà l’abbassamento delle tariffe nei primi mesi
di quest’anno.
Deluse le attese dei consumatori che speravano
in un abbattimento del 20% sull’Rc auto. Secondo Fabrizio Premuti, responsabile
del settore assicurativo di Adiconsum se "da un punto di vista tecnico il
risarcimento diretto ha funzionato", per la riduzione delle tariffe c’è
ancora tanto da fare.
Di Fulvio Totano Da Repubblica.it
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