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Rassegna stampa 02/07/2004

Rassegna stampa del 1° Luglio 2004


Rassegna stampa del 1° Luglio 2004

Da "La Repubblica" del 01 luglio 2004
Poche le multe effettuate dalla Polizia Municipale in tutta Italia.
Ecco, città per città, la cronaca della giornata
All’insegna della tolleranza l primo giorno del patentino
Raccontate il vostro patentino
Il dossier

Il primo giorno del patentino è stato soft. Poche le multe comminate dalla Polizia Municipale delle varie città e ancora meno i temuti "fermi amministrativi" dei veicoli. Nessun inseguimento, come aveva raccomandato il ministro.
Ecco, città per città, la cronaca della giornata
MILANO
Massima tolleranza: fino a poco dopo le 14 i vigili urbani hanno ritirato soltanto uno scooter ed elevato una sola sanzione di 516 euro. In totale i controlli effettuati dalle pattuglie della Polizia municipale, che ha fornito i dati, sono stati 654.
TORINO
Nessuna multa: il capoluogo piemontese pare essere tra le città più rispettose delle regole. "Le circa 40 pattuglie di vigili urbani che quotidianamente sono impegnate a controllare il traffico in città - ha detto il vicecomandante Roberto Mangiardi - hanno lavorato come fanno ogni giorno. Nessun impegno particolare, e nemmeno nessun atteggiamento penalizzante. Nei normali controlli del traffico i vigili non hanno, fino alle ore 13, trovato minorenni senza patentino".
VENEZIA
Nessun controllo apposito e nessuna infrazione rilevata a Venezia. L’ispettore Albino Luise, responsabile della polizia municipale di Mestre (la terraferma veneziana), avverte che il servizio dei suoi uomini segue il programma settimanale previsto, ma al momento sul fronte ciclomotori nessuna azione specifica è stata intrapresa.
TRENTO
Pochi controlli mirati da parte dei vigili, centralino della Polizia municipale sommerso da telefonate di genitori assillati dai dubbi. Impegnate in interventi di viabilità per lavori, le pattuglie dei vigili in giro in città non hanno messo a punto alcun tipo di controllo speciale.
BOLOGNA
Nessun controllo specifico e nessuna caccia al minorenne, ma soltanto regolari pattugliamenti da parte della polizia municipale bolognese. Così non è stato ancora fermato nessun minorenne sprovvisto del patentino da oggi obbligatorio.
I controlli hanno interessato auto, scooter e mezzi commerciali come ogni giorno ma, stando a quanto dichiarato dai vigili urbani, i minorenni che giravano in sella a motorini sono stati molti di meno rispetto al solito. Anche dalla Polstrada un controllo discreto ma senza "caccia" ai trasgressori.
FIRENZE
A Firenze invece oggi sono stati intensificati i controlli ad hoc. La polizia municipale ha predisposto infatti servizi specifici quartiere per quartiere con una apposita pattuglia incaricata di monitorare la situazione. Non sono invece ancora stati forniti i dati sulle infrazioni rilevate, che verranno resi noti solo in serata.
ROMA
Controlli, ma ancora nessun minorenne multato stamani in via dei Fori Imperiali e nel resto del centro storico della Capitale da parte dei vigili urbani del Git, Gruppo intervento traffico.
ANCONA
Controlli ’soft’ nelle Marche: La polizia stradale, secondo quanto riferisce il dirigente Italo D’ Angelo, ha effettuato in tutta la regione una decina di controlli mirati, e nessuno dei ragazzi fermati è stato trovato senza il nuovo documento.
D’altra parte, ad Ancona e nelle località maggiori della provincia (a Senigallia, Fabriano e Jesi, su richiesta dei sindaci lo stesso D’ Angelo aveva messo a disposizione degli ispettori per tenere le lezioni), sono state soddisfatte pressochè ’in toto’ le richieste per il conseguimento del patentino.
NAPOLI
Sono state un centinaio le multe - con relativo fermo amministrativo dello scooter - fatte la prima giornata dell’entrata in vigore del patentino a Napoli.
"Si tratta di un dato confortante - ha detto il comandante dei Vigili urbani Carlo Schettini - che testimonia il fatto che l’utenza napoletana ha risposto abbastanza bene". Lo scarso numero di trasgressori non sarebbe però spiegato con un improvviso ritrovato senso civico da parte dei teenagers napoletani, quanto piuttosto "dalla paura di incorrere nei posti di blocco sistemati nei punti nevralgici della città".
PALERMO
Solo otto i multati a Palermo. Sette squadre di vigili urbani, dislocate in diversi punti della città - dalle località balneari alla periferia - hanno effettuato dalla mezzanotte oltre 100 controlli.

Da "La Repubblica" del 01 luglio 2004
"Oggi alla Camera molti parlamenti mi hanno chiesto nuovamente la proroga del provvedimento. Me l’hanno chiesta persino dei ministri"
No alla protoga del patentino
Lunardi: "nessun pentimento"


"Non ho dubbi, nè pentimenti". Il ministro delle infrastrutture, Pietro Lunardi, a margine della presentazione di un protocollo d’intesa per la riqualificazione delle aree urbane adiacenti alle stazioni e ai porti italiani, commenta così la richiesta di proroga, venuta anche oggi dal Parlamento, dell’introduzione del patentino per i minorenni per la guida del ciclomotore obbligatorio da domani.
"Oggi alla Camera -dice Lunardi- molti parlamenti mi hanno chiesto nuovamente la proroga del provvedimento. Me l’hanno chiesta persino dei ministri ma sono convinto che se riesco a risparmiare anche solo una vita umana, sarà un successo. Chi chiede la proroga è un incosciente".
Insomma, secondo Lunardi, "è meglio non fare andare i giovani in strada senza conoscere il codice della strada. Alcune risposte date agli esami da ragazzi che sono stati bocciati mi fanno pensare che abbiamo fatto bene ad istituire il patentino".
Infine, Lunardi, non sembra preoccupato per un possibile calo delle vendite dei ciclomotori: "le case costruttrici non falliranno, al massimo rimanderanno le loro vendite di due mesi".
Il ministro ci tiene a ricordare che un ragazzo su cinque nella sua vita ha subito un incidente stradale. "Se da qui a settembre 200 mila giovani non guideranno il motorino -dice- risparmieremo tante vite. I genitori che hanno i figli senza il patentino dovrebbero ritenersi fortunati, perchè così non rischiano. I giovani possono non avere il senso della legge, sono i genitori che devono fargliela rispettare. In caso contrario saranno le forze dell’ordine a farla rispettare, ma questo comporta il sequestro del motorino e le conseguenti spese".
Insomma, secondo Lunardi, "è meglio non fare andare i giovani in strada senza conoscere il codice della strada. Alcune risposte date agli esami da ragazzi che sono stati bocciati mi fanno pensare che abbiamo fatto bene ad istituire il patentino".
Infine, Lunardi, non sembra preoccupato per un possibile calo delle vendite dei ciclomotori: "le case costruttrici non falliranno, al massimo rimanderanno le loro vendite di due mesi".


Da "Corriere Romagna" del 01 luglio 2004
Colpisce un agente al volto


Ravenna
Il rimprovero della sorella di fronte agli amici deve averlo ferito nell’orgoglio. Un’onta per la sua fama di duro. Per lavare l’offesa, allora, ha sferrato due violenti pugni al volto di un agente della Polizia stradale, intervenuto per sedare la lite, costringendolo a ricorrere alle cure dei medici. La notte brava di Andrea Spazzoli, e quella di un amico - Michael Gentilini, che ha scagliato un casco contro il parabrezza di una volante - è finita con le manette ai polsi. Tutto è iniziato poco dopo l’una di notte in seguito ad un banale incidente stradale. La Peugeot 106, a bordo della quale i due giovani viaggiavano insieme ad un altro coetaneo, all’altezza dell’incrocio tra via Maggiore e via San Gaetanino, ha sbandato travolgendo un semaforo pedonale, finendo la propria corsa contro il muro di un’abitazione. In seguito ad una segnalazione, sul posto è intervenuta una pattuglia della Polstrada, che ha iniziato a svolgere i rilievi di legge. Uno dei ragazzi si è assunto la responsabilità dell’incidente. Dichiarazione che non ha convinto gli agenti che hanno così deciso, viste le condizioni dei giovani, di effettuare ulteriori accertamenti con l’etilometro. Il presunto guidatore aveva un tasso di alcol nel sangue di poco superiore al limite massimo stabilito dalla legge (0,52 g/l contro lo 0,50 g/l fissato dal codice della strada) mentre Spazzoli (che si trovava al volante) e Gentilini avevano valori superiori a 1 g/l. Ad un certo punto, durante i controlli, si è formato un capannello di persone, quasi tutti amici dei tre fermati, tra cui la madre e la sorella di Andrea Spazzoli, che ha sgridato il fratello prima di ricevere due ceffoni come risposta. Dopo il tentativo di conciliazione del poliziotto - medicato al Pronto soccorso e giudicato guaribile con una prognosi di dieci giorni -, sul posto sono arrivate, a supporto, altre volanti della Polizia. I colleghi dell’agente ferito hanno immobilizzato il giovane, caricandolo su un’auto. La Fiat Marea delle forze dell’ordine - già bersaglio dei calci del ragazzo arrestato -, è stata accerchiata dagli amici del giovane che ne chiedevano la liberazione. Tra le richieste di lasciarlo stare, quella più "energica" è giunta da Michael Gentilini, che ha raccolto un casco da scooter scagliandolo contro il parabrezza dell’auto, incrinandolo, prima di fuggire approfittando del caos che si era venuto a creare. Riconosciuto dagli agenti (le forze dell’ordine lo conoscono bene per alcune precedenti bravate), immediate sono scattate le ricerche a casa sua e nei ritrovi che è solito frequentare. Vistosi braccato, Gentilini si è presentato spontaneamente in Questura.

Da "Corriere Romagna" del 01 luglio 2004
Allarme lanciato dall’Asaps

Forlì - E’ arrivato il giorno dei patentini per guidare i motorini e scooter da parte dei minorenni, ma le polemiche restano. Giordano Biserni, presidente Asaps illustra possibili rischi dei ricorsi che saranno presentati da chi non è in regola. "Saranno sicuramente numerosi anche i ricorsi al Giudice di Pace e c’è motivo di ritenere che la consueta sensibilità di questi organi giudicanti possa determinare l’annullamento di quei verbali per i quali i ricorrenti dimostrino l’impossibilità per il ragazzo di frequentare il corso gratuito presso la sua scuola, in quanto mai realizzato. Quindi il giudice potrebbe interpretare come valida esimente della responsabilità la dimostrazione documentale che il minore non ha potuto, come era suo diritto, perché mai organizzato". Rimane anche forte la preoccupazione dell’Asaps per le fughe all’alt. "Un’ulteriore delicata difficoltà per le forze di polizia in considerazione che non è dato a sapere se su un ciclomotore in fuga e sotto un casco c’è un ragazzino senza patentino o un adulto che magari ha appena commesso una rapina o altro crimine".

Da "Il Messaggero" del 01 luglio 2004
Contromano per 11 chilometri in autostrada con la famiglia: "salvato" dalla polizia stradale

Undici chilometri contromano lungo l’autostrada del Sole: a fermare l’automobilista è stata una pattuglia della polizia autostradale di Cassino che ieri mattina alle 5 non credeva ai propri occhi quando ha visto arrivare quella Fiat Punto con una famigliola a bordo mentre percorreva l’autosole in senso contrario. Il conducente è un impiegato originario di Pantelleria. Insieme alla moglie ed ai loro due bambini stava tornando a Varese dove hanno casa e lavorano. Giura di non essersi accorto dell’errore. Si è fermato nell’area di servizio Casilina a Castrocielo e poi è ripartito, ma ha imboccato l’autostrada al contrario. I poliziotti dell’ispettore Italo Acciaioli gli hanno ritirato la patente, sequestrato l’auto ed elevato una maxi multa.

Da "Romagna Oggi" del 01 luglio 2004
Commercio illegale, sgominata una banda
Da Forlì partono 23 ordinanze di custodia cautelare


FORLì
Un’operazione congiunta tra Polizia stradale e Agenzia delle Dogane ha portato allo smantellamento di una vasta organizzazione che si occupava della vendita di automobili evadendo in toto l’imposta sul valore aggiunto (Iva). In totale sono state eseguite 23 ordinanze di custodia cautelare sette delle quali in carcere e 16 agli arresti domiciliari, chiesti dal sostituto procuratore di Forlì Alessandro Mancini (che ha coordinato le indagini) e disposte dal Gip del Tribunale di Forlì.
L’operazione denominata "Easy Custom" ha consentito di radere al suolo l’articolata struttura che si occupava di commercio illegale. Il meccanismo si basava sulla creazione fittizia di società di comodo, dette cartiere, che avevano il compito esclusivo di creare fatture false attestanti il passaggio intermedio delle auto, per accollare il debito a persone-aziende nulla tenenti. Tra i soggetti destinatari delle ordinanze di custodia cautelare ci sono anche quattro noti concessionari ufficiali della Mercedes Benz dell’Emilia-Romagna e del Veneto.
Circa duemila le auto di lusso coinvolte nel giro d’affari, tra nuovo e usato, provenienti da paesi dell’Unione Europea, in particolare da Germania e Francia, negli anni che vanno dal 2000 al 2003. Le auto erano state immatricolate attraverso la presentazione di carte di circolazione falsificate all’origine nonché di autocertificazione che attestavano falsamente l’avvenuto versamento dell’imposta.
Si parla che sia stata evasa l’iva per un importo che si aggira attorno ai 12 milioni di euro; il denaro non versato era destinato ad essere spartita tra i soggetti partecipanti all’attività ciascuno però secondo la propria quota di mercato.

Da "Il Gazzettino" del 01 luglio 2004
TRAFFICO Slitta per l’ennesima volta l’elevazione del tetto di velocità in una serie di tratti sperimentali della rete autostradale, che doveva scattare oggi
I 150 chilometri l’ora? Sono finiti fuori strada
Il piano annunciato dal ministro Lunardi resta fermo al palo, in attesa dei provvedimenti da parte delle concessionarie
Francesco Jori

Non si comincia neanche da oggi, ma non è una novità: i 150 all’ora in alcuni tratti autostradali, che avrebbero dovuto entrare in vigore l’1 luglio, in coincidenza con il grande esodo estivo, sono diventati "la fiaba del sior Intento". E di rinvio in rinvio, pure la data dell’1 luglio è destinata a passare, come le precedenti, senza effetti pratici: nessuna notizia, né sul sito internet del ministero dei trasporti né su quello dell’Aiscat, l’associazione che riunisce le società concessionarie di autostrade. Non si sa ancora nemmeno con precisione in quanti tratti sperimentali gli automobilisti potranno assaggiare il nuovo limite: in partenza erano 11, poi si era detto 14, qualcuno dice che sono solo 13.
La novità, pluriannunciata, era stata a suo tempo messa in campo dal ministro Pietro Lunardi, nel quadro di un insieme di misure per la sicurezza, a cominciare dalla patente a punti, per proseguire con il patentino per i ciclomotori, e in prospettiva con la scatola nera che registra la dinamica degli incidenti, il radar a laser antinebbia sui camion, la safety-car da impiegare nei casi di scarsa visibilità. E qui andava a collocarsi per l’apppunto la decisione di dare, parola di ministro, "la legittima possibilità di procedere più rapidamente quando si può".
Quel "quando si può", in particolare, si traduce nel fatto che si potrà (quando si potrà) viaggiare a 150 ore all’autostrada purché siano rispettate cinque condizioni: 1) tre corsie per senso di marcia più la corsia di emergenza; 2) buone condizioni del tracciato autostradale;: 3) densità di traffico non eccessiva; 4) percentuale di incidentalità; 5) buone condizioni metereologiche. Tutto questo accadeva grosso modo a metà aprile; con l’indicazione che concessionari e gestori di autostrada avevano sessanta giorni di tempo per stabilire quali tratti rientrassero nelle condizioni fissare e comunicarlo al ministero; il quale, a sua volta, indicava la data di giugno per cominciare con l’esperimento, da avviare attraverso ordinanze emanate dai singoli concessionari.
In quella sede, erano stati anche individuati undici tratti su cui partire con la sperimentazione; con qualche scelta a dire il vero un po’ singolare, tipo quella della decina di chilometri compresi tra i caselli di Treviso nord e Treviso sud: in pratica uno non fa a tempo ad accelerare, che deve già frenare. Poi, però, si era parlato di altri due o tre pezzi di autostrada utilizzabili. Esercizio teorico, in ogni caso, visto che a quanto pare le autostrade non sono ancora pronte, i relativi cartelli segnaletici non sono stati ancora installati, e non c’è traccia di novità.
Va chiarito, in ogni caso, che i 150 all’ora saranno relativi anche quando verranno davvero introdotti; perché bisognerà tornare al tetto dei 130 in caso di pioggia, neve, nebbia, cantieri aperti, incidenti, e in generale ogni volta che l’aumento del traffico sia tale da creare possibili pericoli alla circolazione viaggiando a 150; ai concessionari l’onere di informare gli automobilisti attraverso gli appositi pannelli a messaggio variabile. Tenendo conto che, solo per quanto riguarda i cantieri aperti, oggi ce ne sono 162 sull’intera rete, si può stare tranquilli: già i 130 sono spesso un miraggio.

Da "Il Messaggero" del 01 luglio 2004
I TUTORI DELL’ORDINE
"Senza inseguirli come si fa a sapere chi c’è sotto il casco?"

M.Lo.

ROMA
Fa presto il ministro Lunardi a raccomandare alle forze dell’ordine di "far rispettare la legge, ma non inseguire i ragazzi". E che ne sappiamo noi, replica Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’associazione sostenitori della polizia stradale "chi c’è sotto il casco? Un minorenne senza patentino che fugge all’alt per paura dalla multa o un maggiorenne che ha appena rapinato un supermercato, oppure col sellino imbottito di droga?". Un bel guaio per vigili urbani e poliziotti mandati da oggi per le strade a controllare i patentini. "La legge è giustissima - sostiene Biserni - ma non si può applicare a metà. Le fughe dei ragazzi all’alt continuano ad essere la nostra preoccupazione".
Ragazzi "evitate inutili e pericolosi tentativi di sottrarvi con la fuga all’identificazione", è l’appello lanciato dal sindacato Sulpm dei vigili urbani. In ogni caso, la Sulpm raccomanda ai ragazzi di non mettersi alla guida del ciclomotore senza il patentino.
"Scusateci ragazzi, saremo costretti a multarvi", dice il segretario romano del Sulpm, Gabriele Di Bella. "Vi invito a rispettare chi come noi adempie al proprio dovere, indirizzate le vostre rimostranze nei confronti dei politici".

Da "Il Mattino" del 01 luglio 2004
MONTEMILETTO, I DUE ERANO SOTTO L’EFFETTO DELLA DROGA
A piedi sull’A16, salvi per miracolo
BARBARA CIARCIA

Montemiletto
Ciro Spirito, piccolo pregiudicato, e Pasquale Scuotto, entrambi 21enni, il primo di Napoli e il secondo di Castello di Cisterna, ieri mattina, intorno alle 8, vagavano come due spettri al centro di una corsia autostradale della Napoli-Bari.
Sotto l’effetto di cocaina e di alcool i due giovani non si sono resi conto delle scelleratezze che stavano facendo e del panico che hanno seminato tra gli autisti che, fortunatamente, hanno evitato di investirli. Uno dei due, avrebbe addirittura, in preda ai fumi dell’alcool e delle droghe, tentato di togliersi la vita lanciandosi più volte contro le automobili in transito. La loro vettura, una Lancia Y, priva di carburante, era stata abbandonata sulla carreggiata opposta.
E sono stati proprio diversi utenti della rete autostradale che collega i due maggiori capoluoghi meridionali, spaventati appunto da quei corpi ciondolanti, sbucati all’improvviso lungo la traiettoria stradale, che camminavano senza una mèta e per giunta in mezzo alla carreggiata, ad avvisare immediatamente la Polstrada coordinata dal comandante Alessandro Salzano.
La folle passeggiata dei due partenopei è stata arrestata da due pattuglie di agenti della Polstrada della sottosezione di Avellino ovest, diretta dal sostituto commissario De Bellis, al chilometro 62, nel territorio comunale di Montemiletto. Spirito e Scuotto hanno però mostrato resistenza agli agenti che hanno tentato disperatamente di sedarli e invitarli alla resa. Dopo un furioso parapiglia con i poliziotti, e l’ammanettamento del più irrequieto, i due napoletani sono stati fermati e ricoverati per esami clinici presso la vicina azienda ospedaliera Rummo di Benevento. Al conducente 21enne della vettura è stata ritirata la patente, con tanto di decurtazione dei punti, per guida in stato d’ebbrezza. Entrambi sono stati anche segnalati alla prefettura per l’assunzione di droghe.
Venerdì, 02 Luglio 2004
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