foto Coraggio - archivio Asaps
Se qualcuno pensava dai avere già vinto una
importante battaglia su problema alcol, come quella del divieto di
somministrazione degli alcolici alle 2 di notte si sbagliava. La potente lobby
dei produttori e dei venditori di alcolici ha prontamente reagito e ha trovato subito
sponda in un gruppo di parlamentari ed è così riuscita ad ottenere un
importante risultato. Ecco infatti che presso la Commissione Trasporti della
Camera in sede di discussione della riforma del Codice della strada è stato
deliberata una modifica di “retromarcia” con la quale in sostanza si elimina il
divieto di somministrazione degli alcolici alle 2 di notte, varato appena agli
inizi dell’ottobre scorso con la legge nr.160. Eppure dopo quella legge, ovviamente anche
grazie all’intensificazione dei controlli con gli etilometri da parte della
forze di polizia, in soli tre mesi gli incidenti del fine settimana sono calati
del 14,9%, i morti sono diminuiti del 24,7%, (fra i giovani sotto i 30 anni – 27,9%), i feriti del 16,3%. Negli incidenti notturni del fine settimana, cioè dalle 22
alle 06, proprio a cavallo del divieto, i morti sono stati ben 52 in meno rispetto all’anno scorso,
pari a un clamoroso -30,4%. Certo qualcuno potrà dire che il divieto è
parziale in quanto riguarda solo i locali di pubblico intrattenimento e
spettacolo. Bene, estendiamolo allora a tutti i locali. Non si continui con la
storia che poi i giovani si portano gli alcolici da casa, o li comprano nei
negozi. Forse lo faranno 3-4 ragazzi su 10, gli altri si limiteranno a bere
meno e i risultati si vedono. Non capiamo come un Paese nel quale si è data
prova di forte caratura civica, accettando serenamente il divieto di fumare in
tutti i locali pubblici, non possa accettare un divieto di somministrazione
degli alcolici dopo le 2 di notte. Non sarà perché nessuno produce sigarette in
Italia, mentre è importante la produzione di alcolici? Una considerazione. I sondaggi dicono che la
stragrande maggioranza degli italiani è favorevole al provvedimento che limita
alle 2 la somministrazione di alcolici. Possibile che una minoranza di titolari di interessi economici
ottenga tanta attenzione nel nostro Parlamento? Ci rendiamo conto che i positivi risultati
raggiunti non possono essere stati merito solo di quella misura che limita
l’orario per la somministrazione e sono dovuti anche dell’inasprimento
complessivo delle sanzioni e dei controlli, ma quelle elencate sono cifre con
le quali si devono fare i conti, se tutti (politici compresi) teniamo veramente
alla salvaguardia della vita di tanti giovani sulle strade.
Giordano Biserni Presidente Asaps
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