(ASAPS) FORLÌ, 22 gennaio 2008 – Li chiamano
colpi di sonno, perché arrivano improvvisi. A volte nemmeno ci accorgiamo di
loro: arrivano, spengono la lucidità del conducente per quale istante, e se ne
vanno, lasciandoci solo un po’ intontiti. Altre volte, purtroppo, quegli stessi
istanti sono fatali. Basta una leggera deviazione dalla traiettoria e la
tragedia si consuma. Sembra essere questa la dinamica di altre sciagure della
strada, le ennesime, consumatesi nelle ultime ore. La prima, quella più grave,
ha avuto come teatro l’autostrada A14 Adriatica, tra Termoli (Campobasso) e
Poggio Imperiale (Foggia), dove l’auto di tre militari dell’Esercito Italiano,
appena rientrati dalla missione ONU in Libano, si è schiantata contro un camion
fermo in una piazzola di sosta, uccidendoli sul colpo. La devastazione dell’impatto,
ha indotto la Polizia
Stradale a ritenere plausibile, tra le cause della tragedia,
un colpo di sonno del conducente: sembra infatti che non vi siano tracce di
frenata e, del resto, il veicolo ha deviato verso destra senza un’apparente
ragione. Le indagini, anche di natura tecnica, diranno se all’origine
dell’evento vi sia stato un guasto meccanico. Gli uomini, in servizio al 135°
Reggimento Artiglieri Friuli di Maniago (Pordenone), avevano noleggiato un’auto
a Trieste per raggiungere la provincia di Bari. Un lungo viaggio, dunque, che
si era aggiunto al rientro dal Libano per una licenza. È possibile che la
voglia di raggiungere al più presto casa, sia costata cara ai uomini: si tratta
del tenente Stefano Brocolini, 24 anni, originario di Trani, del sergente Carmine
Genovese, di 30 anni, di Valenzano, e del caporal maggiore Luigi Squeo, 26enne,
anch’esso di Valenzano. L’Asaps si stringe attorno alle famiglie dei nostri
militari: la strada è spesso più pericolosa di un conflitto. Forse, perché è
anch’essa una guerra dell’uomo contro sé stesso. Un colpo di sonno sembra aver
provocato anche un secondo evento mortale, sempre in autostrada, ma stavolta in
A1, tra Reggio Emilia e Parma, dove un’auto è improvvisamente finita davanti ad
un autotreno, il cui conducente nulla ha potuto per evitare lo scontro. Quando
i veicoli si sono fermati, in ciò che restava dell’auto è rimasto il corpo
senza vita dell’uomo che si trovava alla guida. (ASAPS)
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