Foto Coraggio CORRIERE DELLA SERA In commissione Trasporti: era inutile, puntiamo sulle pene Camera, un blitz cancella il divieto di alcolici dopo le 2 Primo stop bipartisan. Giovanardi: grave errore La norma era stata approvata tre mesi fa e chi la difende sospetta che si sia mossa la lobby dei locali notturni ROMA — Il divieto per le
discoteche di vendere alcolici dopo le due di notte era diventato legge appena
tre mesi fa, ad ottobre, quando è stato convertito il decreto Bianchi-Amato
sull’inasprimento delle pene per chi guida in stato di ebbrezza o sotto
l’effetto di sostanze stupefacenti. Ma adesso nel disegno di legge di riforma
sulla sicurezza stradale, che ha ripreso dopo cinque mesi il cammino in
Parlamento, è stato abolito. La commissione Trasporti della Camera
all’unanimità ha approvato giovedì scorso il testo definitivo della riforma, e
ha cancellato quel divieto che aveva fatto insorgere i gestori di discoteche. A
Capodanno l’associazione che li raccoglie ne aveva chiesto la moratoria fino a
Carnevale. Dunque tutto cambia, tre mesi dopo.
La cosa sembrava passata in sordina, anche se per il momento quel divieto resta
in vigore, perché il testo dovrà passare all’esame dell’aula e, se approvato,
spedito al voto in Senato. Ma non è sfuggito a Carlo Giovanardi, deputato
dell’Udc. «Hanno votato tutti per abolire il divieto? Anche il centrodestra e
il mio partito? Lo considero sbagliato — dice —. I dati diffusi dal ministero
tra ottobre e dicembre hanno mostrato un calo degli incidenti stradali
notturni, rispetto allo stesso periodo del 2006, del 30,4% e delle vittime al
di sotto dei 30 anni del 28%. Non si modificano norme che hanno ottenuto questi
effetti, semmai si ampliano perché hanno ragione le discoteche quando dicono
che non è giusto che il divieto valga solo per loro: io proporrò di estenderlo
a bar, pub, chioschi». L’errore più grande, secondo
Giovanardi, è di «aver approvato la norma ad ottobre e di aver poi cambiato
idea in soli tre mesi. Come può un Parlamento dare un tale devastante messaggio
ai giovani? Evidentemente le proteste della lobby dei discotecari hanno sortito
il loro effetto». In commissione Trasporti,
tuttavia, pensano che quel divieto, di fatto aggirato, non incida sul calo
degli incidenti notturni e della mortalità, ma che a fare la grossa parte è
stato l’aumento considerevole dei controlli per le strade e davanti alle
discoteche. Da appena 200 mila del 2006 a oltre 800 mila nel 2007. E se dal
ministero si fa intendere che, comunque, il ministro Alessandro Bianchi non era
sfavorevole a quel divieto, e da parte sua non lo avrebbe abolito, dalla
commissione Trasporti arrivano altre considerazioni: si è voluto puntare sulle
pene, ancora più severe rispetto al decreto convertito in legge ad ottobre, con
arresto fino a sei mesi per i casi più gravi e sospensione della patente fino a
6 anni. E sulla reintroduzione del cosiddetto «foglio rosa» per i sedicenni,
che faciliterebbe la pratica, prima di arrivare alla patente, diminuendo gli
incidenti come dimostrano i casi di Francia e Olanda. Il minorenne però dovrà
aver preso il patentino, fatto 20 ore di corso pratico di guida, e avere al
fianco un tutor, anche un genitore, con dieci anni di patente. Mariolina Iossa CORRIERE DELLA SERA «L’ho creato io, non va» L’onorevole ci ripensa ROMA — È stato Silvano Moffa a
firmare l’emendamento che ad ottobre introdusse il divieto di vendita degli
alcolici dopo le due di notte in discoteca. Giovedì, d’accordo con maggioranza
e opposizione, ha cambiato idea. Perché? «Dalla relazione del ministro — risponde
Moffa — e dai dati che ci ha fornito s’è visto che il calo di incidenti e morti
è dovuto soprattutto all’aumento dei controlli. Quel divieto viene aggirato in
mille modi, i giovani escono dalle discoteche per comprare alcolici oppure se
li portano da casa». Non c’è segnale negativo per i ragazzi, secondo Moffa.
«Inutile proibire se non serve a nulla, meglio trovare altri strumenti. Quel
decreto fu approvato sull’onda dell’emergenza ma qui stiamo parlando di una
legge complessiva. Abbiamo preferito puntare su prevenzione, formazione e pene
più severe». «Non escludo che ci possano essere state pressioni — conclude — ma
in Commissione s’è discusso molto. Io poi in discoteca non ci vado mai». M. Io. LA REPUBBLICA Quelle norme a rischio sugli ubriachi al volante Carla Mariani Portioli Ass. Europea Vittime della strada La norma che ha introdotto
maggiori sanzioni per la guida in stato di ebbrezza e, in alcuni locali
notturni, il divieto di somministrazione di bevande alcoliche dopo le 2 di
notte, sta producendo eccellenti risultati. Da quando è entrata in vigore, le
morti notturne sulle nostre strade sono calate del 30,4 per cento: un dato
straordinario. A fronte di risultati tanto
straordinari, se correzione andava portata, ci si attendeva che si estendesse
il divieto di vendita di alcol dopo le 2 di notte a tutti i rivenditori. TRENTINO – GAZZETTA DI REGGIO –
LA GAZZETTA DI MODENA – LA PROVINCIA PAVESE (*) «La lobby delle discoteche» La denuncia di Giovanardi: cancellato in commissione alla Camera il
divieto di vendere alcolici dopo le due di notte BOLOGNA. Rischia di essere cancellato il divieto di vendita di
alcolici in discoteca dopo le due di notte, divieto che aveva ridotto
sensibilmente gli incidenti stradali notturni causati dai giovani dopo la
discoteca. Lo denuncia il deputato Udc Carlo Giovanardi (nella foto). La norma, stando ai numeri,
aveva funzionato, facendo scendere - nei suoi primi tre mesi di applicazione -
i morti in incidenti stradali notturni nel 30,4%, le vittime con meno di 30
anni del 27,9%. Percentuali che, nelle
prime due settimane 2008, se confrontate col 2007, crollavano: -46% e -50%.
Ebbene, il divieto di vendita di alcolici in discoteca dopo le due di notte, è
stato abolito in sede di Commissione Trasporti della Camera. Giovanarha già
annunciato un emendamento per reintrodurre il divieto ed estenderlo agli altri
locali pubblici. (*) Nota: IL TIRRENO ha
pubblicato questo stesso articolo, a titolo “Via libera agli alcolici di
notte”. LEGGO Le discoteche potranno tornare a vendere alcol dopo le due di notte BOLOGNA - Le discoteche potranno
tornare a vendere alcol dopo le due di notte. Il divieto è stato abolito in
commissione Trasporti della Camera. La norma funzionava secondo i dati resi
noti dall’Asaps. In dodici mesi i morti negli incidenti stradali notturni sono
scesi del 46% e le vittime, con meno di 30 anni, sono calate del 50%. ANSA UBRIACHI ALLA GUIDA; GIOVANARDI, ABOLITO DIVIETO DISCOTECHE (ANSA) - Bologna, 21 gen - Una
norma che, stando ai numeri, aveva funzionato, facendo scendere - nei suoi
primi tre mesi di applicazione - i morti in incidenti stradali notturni nel
30,4%, le vittime con meno di 30 anni del 27,9%. Percentuali che, nelle prime
due settimane 2008, se confrontate col 2007, crollavano: -46% e -50%. Ebbene,
quella norma, cioe’ il divieto di vendita di alcolici in discoteca dopo le due
di notte, e’ stato abolito in sede di commissione trasporti della camera. Lo
denuncia il deputato Udc Carlo Giovanardi, che ha gia’ annunciato un emendamento
per reintrodurre il divieto ed estenderlo agli altri locali pubblici. I dati
sugli incidenti li ha forniti l’Asaps (associazione amici polizia stradale)
elaborando quelli del ministero dell’interno. Le tabelle fornite
parlano chiaro: confrontando il periodo ottobre-dicembre 2006 con l’omologo del
2007, gli incidenti mortali sono passati da 405 a 319, i morti da 457 a 344, di
cui gli under 30 da 190 a 137 (53 vittime in meno, il 27,9%). Gli impatti
notturni, dalle 22 alle 6, con esito mortale sono passati da 171 a 119.
Esaminando le prime due settimane di gennaio (paragonandole con le omologhe
2007), ci sono otto incidenti mortali in meno (-16,3%), 14 deceduti in meno
(-24,5%), di cui appunto 13 ’under 30’ in meno (-50%). I morti in incidenti
stradali notturni sono stati il 46% in meno. Numeri che hanno fatto dire a
Giovanardi, che ha tenuto una conferenza stampa con Giordano Biserni,
presidente Asaps, di essere "sconcertato" per l’abolizione, tramite
un emendamento approvato giovedi’ scorso all’unanimita’ dalla IX commissione ai
trasporti, del divieto di somministrazione dopo le due. Una abrogazione che,
per il deputato, e’ anche dovuta all’azione di lobbismo che gli esercenti di
discoteche hanno fatto negli ultimi mesi. Ora, ha spiegato, sulla questione
dovranno esprimere un parere le altre commissioni interessate. Poi la questione
tornera’ al parlamento. E Giovanardi ha gia’ pronto il nuovo emendamento da
presentare alle camera, che oltre a ’reintrodurre il divieto, mira ad
estenderlo a tutti i locali pubblici. (ansa). AGI SICUREZZA STRADALE: ASAPS, SALTA DIVIETO ALCOLICI DOPO LE 2 (AGI) - Roma, 21 gen. -
"Retromarcia" sugli alcolici in vista: presso la Commissione
Trasporti della Camera, in sede di discussione della riforma del Codice della
strada, "è stata deliberata una modifica con la quale in sostanza si
elimina il divieto di somministrazione alle 2 di notte, varato nell’ottobre
scorso con la legge numero 160". A denunciarlo e’ Giordano Biserni,
presidente dell’Asaps, l’Associazione amici sostenitori della polizia stradale,
secondo cui "se qualcuno pensava dai avere gia’ vinto questa importante
battaglia si sbagliava: la potente lobby dei produttori e dei venditori ha
prontamente reagito e ha trovato sponda in un gruppo di parlamentari riuscendo ad
ottenere un importante risultato". Eppure, sottolinea Biserni,
"dopo quella legge, ovviamente anche grazie all’intensificazione dei
controlli con gli etilometri da parte della forze di polizia, in soli tre mesi
gli incidenti del fine settimana sono calati del 14,9%, i morti del 24,7% (fra
i giovani sotto i 30 anni - 27,9%), i feriti del 16,3%. Negli incidenti
notturni del fine settimana, cioè dalle 22 alle 6, proprio a cavallo del
divieto, le vittime sono state ben 52 in meno rispetto all’anno scorso, pari al
-30,4%. "Certo - ammette il presidente dell’Asaps - qualcuno potrà dire
che il divieto e’ parziale in quanto riguarda solo i locali di pubblico
intrattenimento e spettacolo. Bene, estendiamolo allora a tutti i locali. Non
si continui con la storia che poi i giovani si portano gli alcolici da casa, o
li comprano nei negozi: forse lo faranno 3-4 ragazzi su 10, gli altri si
limiteranno a bere meno e i risultati si vedono". "Non capiamo -
rincara la dose Biserni - come un Paese che ha dato prova di forte caratura
civica, accettando serenamente il divieto di fumare in tutti i locali pubblici,
non possa accettare un divieto di somministrazione degli alcolici dopo le 2 di
notte. Non sara’ perche’ nessuno produce sigarette in Italia, mentre e’
importante la produzione di alcolici? Non solo: i sondaggi dicono che la
stragrande maggioranza degli italiani e’ favorevole al provvedimento che limita
alle 2 la somministrazione di alcolici: possibile che una minoranza di titolari
di interessi economici ottenga tanta attenzione nel nostro Parlamento? Ci
rendiamo conto che i positivi risultati raggiunti non possono essere stati
merito solo di quella misura che limita l’orario per la somministrazione, ma
quelle elencate sono cifre con le quali si devono fare i conti, se tutti
(politici compresi) teniamo veramente alla salvaguardia della vita di tanti
giovani sulle strade". (AGI) DIREGIOVANI.IT Sicurezza strade. Stop divieto alcol dopo le 2, ira di Giovanardi (DIRE) Bologna, 21 gen. - Una
cosa che "non sta né in cielo, né in terra". Carlo Giovanardi (Udc)
giudica così l’emendamento approvato giovedì scorso dalla commissione Trasporti
della Camera che cancella il recente divieto per le discoteche di somministrare
alcolici dopo le due di notte. L’annuncio in una conferenza stampa convocata a
Bologna, nel cuore della regione dei locali da ballo. La legge 160 è entrata in
vigore il 2 ottobre 2007, e proprio "negli ultimi tre mesi dell’anno -
commenta Giovanardi - si è ridotto di un terzo il numero dei giovani
morti" sulla strade nei fine settimana. Questo dimostra "le stragi
del sabato sera non sono una maledizione divina, ma qualcosa a cui si può porre
rimedio". Nonostante, precisa l’ex ministro, la norma sia "monca, perché
vale per i locali da ballo ma non per pub, bar e chioschi". Il ministro dei Trasporti
Alessandro Bianchi (in quota Pdci), riporta Giovanardi, "mi aveva
assicurato che la norma sarebbe stata estesa agli altri locali". E invece,
rischia di sparire del tutto a causa di un emendamento, come sottolinea
Giovanardi, "approvato con il parere favorevole di Bianchi e
all’unanimità". Quindi, però, anche dall’udc Mario Tassone. "Cosa
diciamo ai giovani - si chiede Giovanardi - che il Parlamento ha
scherzato?". Evidentemente le proteste dei gestori delle discoteche (l’ex
ministro parla di una vera e propria "lobby") hanno funzionato. Il
Silb "a parole è sempre favorevole alle limitazioni sugli alcolici, poi
quando arriva un vero decreto fanno fuoco e fiamme per contrastarlo". Al fianco di Giovanardi c’è
Giordano Biserni, presidente dell’associazione Sostenitori e amici della
Polizia stradale. "Non capisco come in Italia - commenta Biserni - si sia
adottato in maniera così puntuale e precisa il divieto di fumo nei locali
pubblici, ma non si riesce a vietare di somministrare alcolici dopo le
due". Biserni prova a rispondersi da solo: "In Italia, evidentemente,
non c’è nessuno che produce sigarette". L’emendamento dovrà ora essere
discusso in altre otto commissioni, prima di approdare in Aula. Giovanardi nel
frattempo annuncia l’intenzione di "richiamare il Parlamento al proprio
senso di responsabilità" e di proporre un emendamento che non solo salvi
la norma anti-alcolici, ma la estenda "a tutti i locali che svolgono
attività in luogo pubblico o aperto al pubblico". http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=7833
Quotidiano.net IN COMMISSIONE DELLA
CAMERA di Massimo Pandolfi e Manuel Spadazzi
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