L’immagine
diffusa alla stampa dalla “polizia stradale” spagnola, la Agrupaciòn de Trofico
della Guardia Civil
(ASAPS) SANTANDER (SPAGNA), 22 gennaio 2008 – Il
nuovo codice penale spagnolo, ha già mietuto molte vittime tra i trasgressori
più pericolosi alle norme del codice stradale. Ne sa qualcosa un 36 enne di
Santander, capitale della Cantabria, regione autonoma del nord del paese che si affaccia sull’atlantico nel golfo di
Biscaglia. L’uomo, come si vede nella foto al volante di una Mercedes, stava
attraversando il centro abitato di Riotuerto a 172 km/h, 122 chilometri oltre
il limite prestabilito di 50 orari. Un eccesso “criminale”, non solo secondo il
comune senso di prudenza e diligenza – tanto per dirla all’italiana – ma anche
secondo i nuovi dettati normativi introdotti il mese scorso dalla riforma del codigo penal spagnolo, rivisto e
corretto soprattutto nelle parti riguardanti la circolazione stradale. I
militari della Guardia Civil erano impegnati in un servizio di controllo
elettronico della velocità, utilizzando un radar con ripresa frontale delle
infrazioni. Improvvisamente, il missile, con la livrea di una Mercedes S400, è
sfrecciato loro accanto. È immediatamente scattato l’inseguimento,
conclusosi svariati chilometri dopo con
l’identificazione del reo ed il suo immediato arresto con l’accusa di
“attentato alla sicurezza stradale”. Aver superato il limite di velocità di
oltre 3 volte, costerà carissimo al giovane dirigente d’azienda: come ricorda
infatti la Guardia
Civile, che in Spagna espleta il servizio di Polizia Stradale
esattamente come in Italia accade per la Specialità della Polizia di Stato, il recordman
rischia una condanna da 3 a
6 mesi di prigione ai quali potranno aggiungersi da 30 a 90 giorni di lavori
socialmente utili. Il giovane dovrà in ogni caso dire addio alla propria
patente di guida, avendo perso il “diritto di guidare” per un periodo che potrebbe arrivare a 4
anni. (ASAPS)
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