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Rassegna stampa 25/06/2004

Rassegna stampa del 24 Giugno 2004


Rassegna stampa del 24 Giugno 2004

Da "La Provincia di Cremona" del 24 giugno 2004
Domani sera un’operetta nel cortile della caserma della Polstrada


GERA
Una serata all’insegna dell’operetta. L’appuntamento organizzato dal Gruppo ‘Amici della Lirica’ si terrà domani alle 21 (ingresso gratis) nel cortile della Polizia Stradale, che apre per la prima volta il portone della caserma di via Antica Lodi (Gera) a una manifestazione pubblica. Protagonisti della serata, patrocinata da Comune e Provincia, saranno gli artisti della ‘Compagnia Emiliana d’Operetta’ diretta dal maestro Francesco Sicuri: cantanti, attori e orchestrali che, già a fianco delle più importanti produzioni teatrali del repertorio operettistico, rinnovano il più autentico spirito di partiture universalmente amate e conosciute. In caso di maltempo la serata si svolgerà al saloncino ‘Regina Pacis’ di via Garibaldi a Pizzighettone.


Da "Il Secolo XIX" del 24 giugno 2004

La stradale "Buonsenso, all’inizio"
G. B.


"Non saremo inflessibili con i neopatentati. Avremo un occhio sul regolamento e l’altro lo useremo con un po’ di buonsenso. Abbinandoli otterremo il massimo dei risultati. Ai ragazzi che per la prima volta guideranno scooter e ciclomotori chiediamo solo di rispettare le regole sia quelle del codice della strada, sia il senso civico". A Luca Marchese, il comandante della polizia stradale di Savona, non piace usare la bacchetta, soprattutto in casi come questi. "All’inizio un po’ tutti avranno paura di sbagliare, saranno un po’ impacciati nella guida, c’è chi avrà il terrore di incrociare una nostra pattuglia temendo di essere multato per non aver rispettato un cartello stradale e magari ci sarà anche quello che il patentino lo ha dimenticato a casa. Se le pattuglie in servizio fermeranno chi non rispetterà il codice lo farà invece solo a puro titolo educativo. Verrà fatto osservare di aver violato una norma, di non aver visto un segnale e solo in caso di recidiva allora metteremo davvero mano al blocchetto delle multa".
Da "Il Messaggero" del 24 giugno 2004

Patentini, sarà linea dura
Vigili urbani inflessibili anche sul fronte delle revisioni

Al.Men.


Sul fronte dei motorini, il comandante dei Vigili urbani Pierluigi Angelini ha due diverse preoccupazioni: la prima riguarda la sicurezza e quindi chiede ai suoi uomini inflessibilità relativamente alla revisione dei mezzi, la seconda riguarda il patentino: chi lo ha avuto potrà tranquillamente viaggiare ma chi ne è sprovvisto -avverte Angelini- è meglio che dal primo luglio chiuda il motorino in garage perchè va certamente incontro ad una multa salatissima, al sequestro del mezzo e, nel caso disgraziato di un incidente, anche alla deresponsabilizzazione della società assicuratrice. Insomma, questi sono gli ultimi giorni di tolleranza -fa capire Angelini- dalla prossima settimana pattuglie di Vigili urbani saranno mobilitate esclusivamente per il servizio di controllo sul fronte ciclomotori.
Un fronte che sta animando le polizie urbane di tutti i centri, piccoli e grandi, della regione. Aspettavamo -dice il comandante Angelini- un segnale per la proroga, ma dal ministero non è venuta nessuna indicazione. E allora, i comandanti delle Polizie urbane si sono messi in contatto e hanno deciso una linea comune. Almeno in questa fascia dell’Umbria: da giovedì primo luglio chi è in regola viaggia, chi non lo è va a piedi o prende l’autobus. Giusto? Sbagliato? Si dovevano organizzare meglio i corsi e gli esami per avere il patentino? Ognuno può dire la sua e magari ha anche una qualche ragione dalla sua parte -ammette Angelini- ma è anche ora che si metta un freno alle manomissioni dei motori e all’improvvisazione. Non è più accettabile il fatto che a 14 anni si consenta ad un ragazzo di salire su un motorino e di andare. E che si consenta anche di "aprire" la marmitta e aumentare di dieci o venti chilometri all’ora la velocità del mezzo. E, se le statistiche dicono che appena il 15-20 per cento degli incidenti coinvolgono i ciclomotori, va anche detto che in assoluto il numero dei mezzi a due ruote è più basso di quello della auto e che in quella percentuale di incidenti è alta la percentuale di quelli che procurano danni a volte anche irreparabili.
E allora? Allora lotta alle manomissioni prima di tutto, dice Angelini, confermando che la decina di sequestri operati nei giorni scorsi è solo un piccolo anticipo di quello che potrà accadere nelle prossime settimane; poi controllo totale delle revisioni, fermando tutti i mezzi che non sono in regola e infine controllo dei patentini, fermando chi ne è sprovvisto. E tutto ciò, conclude Angelini, non solo a vantaggio di chi va in motorino ma anche di tutti gli altri, perchè un mezzo che ha una carburazione irregolare puzza e inquina danneggiando gli altri, uno che fa troppo rumore fa imbestialire chi magari vuole riposare e uno guidato da chi non conosce le regole del codice stradale finisce con l’essere un pericolo per gli altri ciclomotoristi e automobilisti.

Da "ANSA" del 24 giugno 2004

Incidenti stradali: morti due poliziotti
Dopo uno scontro sulla Caltanissetta-Gela


CALTANISSETTA - Due poliziotti sono morti questa mattina in un incidente stradale avvenuto sullo scorrimento veloce Caltanissetta-Gela. Sono l’ispettore Salvatore Falzone, 38 anni, e l’assistente capo Michele Pilato (39), in servizio alla Squadra mobile. La loro Fiat Bravo, urtata da una vettura proveniente in senso opposto, è finita prima il guard rail e poi in un burrone, con un salto di 10 metri. I due poliziotti sono morti sul colpo.

Da "ANSA" del 24 giugno 2004

A 190 su A1, Polizia in Lamborghini gli sequestra patente
Primo intervento per supercar Stradale in uso da un mese


ROMA - Battesimo sul campo per la Lamborghini Gallardo, motore da 10 cilindri e 500 cavalli, in dotazione da un mese alla Polizia Stradale. Vederla in azione e’ toccato a un automobilista su Alfa 156 che viaggiava sulla A1, nei pressi di Mentana, ben oltre il limite dei 130 km. Mentre il contachilometri sfiorava i 190, l’uomo al volante si e’ visto affiancare dal ’bolide’ della Polstrada con gli agenti che lo invitavano a fermarsi. Risultato: megamulta e ritiro immediato della patente.

Da "Il Gazzettino" del 24 giugno 2004

Sei pregiudicati sono stati arrestati ieri a Nogarole Rocca mentre, in un capannone, trasferivano da un autocarro un quantitativo di merce rubata
La "banda dei Tir" tradita da un satellitare

Massimo Rossignati


Verona - A scovarli ha contribuito il satellite. È stato, infatti, il segnale dell’antifurto satellitare di un Tir che avevano rubato poche ore prima sull’autostrada Brescia-Padova, nell’area di sosta di Montichiari, a condurre ieri mattina la Polizia Stradale di Verona e i Carabinieri di Villafranca nel capannone di Nogarole Rocca dove sei pluripregiudicati (cinque calabresi ed un rumeno) sono stati scoperti mentre trasferivano la merce in un altro autocarro.Così è stata sgominata una banda che da mesi operava tra il Veneto e la Lombardia e che, oltre al furto di numerosi Tir, sarebbe protagonista anche di una serie di incredibili truffe: i sei pregiudicati riuscivano a conoscere (grazie a complici ora indagati che lavorano nel settore dell’autotrasporto e delle spedizioni) quando, da che ditta, verso quale destinazione e con che "corriere" sarebbe dovuta partire la merce. Quindi si presentavano poche prima del vero corriere, muniti di carte fasulle ma del tutto simili a quelle reali, si facevano caricare i Tir dalle ignare ditte e sparivano nel nulla.
L’operazione ha visto finire in manette Francesco Nicolaci, 39 anni, autotrasportatore di Laureana di Borrello (Rc); Michelangelo Raso, 23 anni, di Rosarno (Rc); Cristian Iacono, 25 anni, sempre di Rosarno; Armando Passalacqua, 25 anni, di Crotone (Rc); Francesco Gallo, 54 anni, di Cinquefrondi (Rc); e Cornel Tanase, 36 anni, rumeno.
Sotto indagine vi sono anche altre due persone, per il momento in stato di libertà ma segnalate all’autorità giudiziaria per il reato di concorso in ricettazione aggravata.
La Polstrada era da giorni sulle tracce dei calabresi e l’operazione che ha portato al blitz in località Colombare era stata preceduta da pedinamenti e perquisizioni. Quando è stata compiuta l’irruzione, i sei stavano trasferendo la refurtiva del Tir (di proprietà della società "Autotrasportatori di Brescia"): cappotti, scarpe, giacche e giubbotti di marca Stefanel. Il rumeno è stato subito bloccato mentre gli altri, tutti autisti, sono saltati sui due autoarticolati ed hanno tentato la fuga. Ma sono stati fermati pochi minuti dopo, accerchiati dalla macchine della Stradale prima che riuscissero a raggiungere il casello autostradale. Nel capannone di circa 3.600 metri quadrati (di una persona arrestata in passato per analoghi reati e su cui stanno ora indagando i Carabinieri) è stata trovata merce per un valore di 2 milioni e 600 mila euro più un autocarro Mercedes carico di materiale edile (rubato quattro giorni prima nel veronese e già smontato), attrezzi per la stampa di fatture artigianali e per la punzonatura dei telai, alcuni muletti (risulterebbero tra i 30 recentemente sottratti alla ditta "Rentcar" di Torino) e un semirimorchio caricato con migliaia di telai e ruote di biciclette (spariti invece il 17 giugno da una ditta di Montegrotto Terme).
Sarebbero almeno dieci, infatti, i casi di "truffa" accertati dagli inquirenti. Un giro ben più vasto, tuttavia, di quanto trovato in quel capannone. Tanto che si pensa che quella non sia la sola base logistica della banda mentre le indagini continuano in tutto il Veneto, la Lombardia e l’Emilia. L’obiettivo è quello di conoscere l’identità degli acquirenti di tutta la merce rubata.


Da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 24 giugno 2004

In manette Giuseppe Monterisi
Ladri in trasferta bloccati sull’A/26
Franco Capone


Alessandria 
Inseguimento e sparatoria nella notte fra ladri e polizia per catturare, lungo l’autostrada A26, la Piacenza-Torino, una banda di baresi specializzata in furti di tir e di camion carichi di merce di valore. La polizia stradale del distaccamento "San Michele" di Alessandria è riuscita però, a catturare solo uno dei componenti dell’organizzazione criminale: si tratta di Giuseppe Monterisi, 35 anni, nato e residente ad Andria.
Gli altri, vengono ora attivamente ricercati. Monterisi era alla guida di un autoarticolato, risultato rubato, carico di centinaia di scatoloni contenenti televisori di marca, hi-fi , computers, e monitor a cristalli liquidi per un valore di circa 100 mila euro.
La merce caricata sull’autoarticolato era stata rubata a bordo di un tir francese: l’autista, un turco, al quale è toccata la brutta avventura nell’area di sosta di Stradella, a pochi chilometri da Piacenza, che stava riposando nella cuccetta del pesante automezzo, sarebbe stato narcotizzato ed in questo modo i ladri hanno avuto tutto il tempo necessario per effettuare il trasbordo dal Tir al camion. A dare l’allarme sarebbe stato un secondo camionista il quale non ha esitato ha telefonare al 113.
Scattato l’allarme la polizia stradale di Alessandria, con le indicazioni ricevute, è riuscita a intercettare il camion. Scoperti alcuni banditi, sono riusciti a fuggire a piedi, quello che invece era alla guida del camion ha ingranato la marcia tentando di dileguarsi ma i poliziotti non lo hanno mollato.
Quando la Polstrada è riuscita a bloccare l’automezzo, Giuseppe Monterisi ha tentato la fuga nei campi: a quel punto la polizia ha sparato alcuni colpi di pistola in area a scopo intimidatorio ed il pugliese si è arreso. Le indagini avrebbero permesso agli inquirenti di identificare anche i complici dell’autista di Andria. Secondo quanto è trapelato si tratterebbe di un’organizzazione composta tutta da pugliesi al vertice della quale ci sarebbe un noto pregiudicato barese specializzata da tempo a compiere furti sulle auto-strade italiane ai danni di tir e camion stranieri. Una banda che da tempo era però nel mirino della polizia e che ora potrebbe avere le ore contate. L’inchiesta della polizia stradale piemontese prosegue anche, soprattutto, in Puglia, in collaborazione con la polizia giudiziaria di Andria ed il compartimento della polizia stradale di Bari.

Da "La Gazzetta del Sud" del 24 giugno 2004

PER QUANTI POSSONO DIMOSTRARE CHE LA SCUOLA NON HA ORGANIZZATO I CORSI PREVISTI
Patentino, la Polstrada propone il foglio rosa.

Barbara Biancotti


ROMA
Consumatori in rivolta contro l’avvio del patentino per i ciclomotori, previsto per il primo luglio. Le organizzazioni di difesa dei cittadini chiedono infatti uno slittamento della data di avvio della nuova norma del codice della strada, alla luce del flop dei corsi organizzati dalla scuola pubblica per l’assegnazione dell’attestato di guida anche ai ragazzi minorenni che guidano uno scooter. Il governo però assicura: "Termineremo i corsi", ha detto il sottosegretario all’Istruzione, Valentina Aprea, citando un’indagine svolta presso di centri servizi amministrativi da cui risulta che "la stragrande maggioranza delle istituzioni scolastiche completerà i corsi programmati per il conseguimento del Patentino entro l’anno scolastico in corso". Questa dichiarazione, unita al mancato esame della questione in occasione dell’ultimo Consiglio dei ministri, sembra far crescere le possibilità che il provvedimento entri in vigore alla scadenza prevista. L’esecutivo, in effetti, sembra spaccato, stando almeno ad alcune dichiarazioni dei ministri Lunardi e Maroni. Per il primo non ci sarà, infatti, alcuna proroga e dal primo luglio scatterà l’obbligo del patentino per chi guida un ciclomotore. Di diverso avviso il ministro del Welfare, favorevole ad un rinvio o alla ricerca di "altre soluzioni". Adiconsum, Adoc, Adusbef, Federconsumatori, Lega Consumatori Acli, Nuovi Orizzonti, Sicurstrada, Snapis hanno anche lanciato un appello al presidente dell’Isvap, Giancarlo Giannini, perchè dissuada le assicurazioni ad intervenire sulle famiglie per eventuali rivalse. Ma il vero bersaglio delle polemiche dei consumatori sono le scuole guida: "L’insana gestione governativa dell’intera vicenda legata al patentino per i ciclomotori assume toni e contorni francamente negativi per la società, ad eccezione del business concesso ad arte alle autoscuole: oltre 200 euro di spesa contro la gratuità promessa e legiferata nella Pubblica Istruzione". Da un’indagine telefonica svolta dall’organizzazione nelle principali città, l’unica città dove è possibile trovare corsi a meno di 150 euro è Firenze (130). La più cara è Genova, con una media di 200 euro. Milano è la seconda città più cara, con prezzi che vanno da 150 a 250 euro. Roma è intorno ai 150 euro. A fianco delle famiglie e a sostegno di una soluzione di compromesso ci sono invece gli agenti della stradale, che hanno proposto una sorta di patentino rosa. L’obiettivo sarebbe quello di considerare temporaneamente in regola i ragazzi muniti di una certificazione dell’istituto scolastico nel quale si dichiari "che per la scuola o la classe del ragazzo non è stato organizzato il previsto corso gratuito o non si sono potuti ancora effettuare gli esami esame".
Venerdì, 25 Giugno 2004
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