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Notizie brevi 25/01/2008

La Unipol Assicurazioni è la prima compagnia in Europa ad offrire un sostegno adeguato in seguito a gravi sinistri automobilistici

Un aiuto psicologico dopo l’incidente stradale


Chi si trova coinvolto in un grave incidente stradale spesso, oltre ai danni fisici e materiali, riporta traumi psicologici difficili da superare senza il sostegno di un medico specializzato.

Paure, sensi di colpa, angosce sono i sintomi che possono colpire chi ha avuto la sfortuna di imbattersi in un sinistro stradale e possono determinare disturbi psicologici e psicosomatici che coinvolgono sia le persone direttamente interessate che i loro familiari.
Così per fornire un supporto concreto e adeguato a questo aspetto del sinistro stradale, come richiesto anche dalle varie associazioni europee di vittime della strada, la Unipol Assicurazioni è stata la prima compagnia in Europa ha offrire un servizio specifico per questi casi.
"Ti vogliamo bene" è una garanzia che la società offre gratuitamente agli assicurati Rc Auto che hanno sottoscritto una polizza nel quadro delle convenzioni nazionali con le cooperative di Legacoop, con Cna, Confesercenti, Cia, Cgil, Cisl e Uil, per chi invece non rientra nelle convenzioni il costo è di 15 euro l’anno.
Si tratta di un sostegno psicologico fornito da personale qualificato (psicoterapeuti specializzati in psicologia dell’emergenza e psicotraumatologia), esteso ai familiari dell’assicurato, per aiutare a elaborare e superare il trauma per chi si è trovato coinvolto in un incidente stradale. Il servizio è realizzato da UniSalute, la compagnia del gruppo specializzata in consulenza ed assistenza sanitaria, con la collaborazione del Movimento psicologi indipendenti e di Sicurstrada.
Un esempio concreto sull’importanza e l’efficacia di questo nuovo tipo di servizio sono forniti con il seguente caso riportato recentemente su Simposio, rivista quadrimestrale di psicologia e psicoterapia, che illustra il processo di recupero di un assicurato coinvolto in uno scontro frontale in cui il conducente dell’altra autovettura era deceduto.
L’assicurato, un agente di commercio, aveva cercato da solo, basandosi sulle proprie forze, di rimuovere il ricordo dell’evento traumatico. Soltanto sette mesi dopo si era deciso a ricorrere all’opportunità offerta dalla garanzia assicurativa, cominciando così un percorso terapeutico con un medico psicoterapeuta (Grazia Maria Villari, socia della Società Italiana di Psicoterapia Funzionale). Dopo ventiquattro sedute a cadenza settimanale il soggetto è riuscito a riacquistare progressivamente fiducia in se stesso e nel futuro. (m. r.)

Da Repubblica.it/motori

Venerdì, 25 Gennaio 2008
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