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Rassegna stampa 24/06/2004

Rassegna stampa del 23 Giugno 2004


Rassegna stampa del 23 Giugno 2004

Da "Il Gazzettino" del 23 giugno 2004
"Per non dimenticare" è il nome dell’iniziativa prevista domenica sera nella chiesa di Campigo
Fiaccolata per le vittime della strada
Promotori dell’appuntamento i genitori del piccolo Andrea Bortolotto, morto a settembre
Emanuele Confortin


Castelfranco
Una fiaccolata a Campigo per ricordare le vittime degli incidenti stradali. L’occasione per riflettere e impegnarsi affinché non si muoia più sulle strade della castellana."Per non dimenticare" è il nome dell’iniziativa che si svolgerà domenica alle 20,30 nella chiesa parrocchiale di Campigo, voluta dall’Associazione Parrocchiale S. Lucia (operante nella frazione), in collaborazione con l’Associazione Italiana Famigliari e Vittime della Strada. Un momento di riflessione e preghiera sui drammi che continuano a verificarsi sulle nostre strade - aperto a tutti i cittadini della castellana -, ma volto anche a fare il punto sulle reali condizioni della sicurezza della viabilità. Promotori della serata Paola Conte con il marito Sergio Bortolotto, i quali (assieme al figlio Filippo di 17 anni), lo scorso 7 settembre hanno perso per sempre il giovane Andrea di 12 anni, investito da un’auto mentre era in sella alla sua bicicletta in via Lovara a Campigo. "Nella nostra famiglia Andrea c’è ancora - racconta Paola -, vive con noi in un’altra dimensione, anche se ci mancano i suoi sorrisi e la sua presenza fisica". Dopo il tragico incidente in cui perse la vita il figlio, superate le prime inevitabili difficoltà, entrambi i genitori hanno deciso di guardare in faccia il problema, impegnandosi affinché drammi di questo genere escano una volta per tutte dalle pagine di cronaca. "Vorrei tanto che le cose cambiassero - continua Paola -, che la gente iniziasse a rispettare di più la propria vita e quella degli altri. Ognuno può e deve fare la propria parte, i politici possono assicurare la sicurezza nelle strade, a noi spetta sensibilizzare la gente portando le nostre testimonianze". Per questo, Paola rivolge un appello a chi si trova nella stessa condizione: "ognuno reagisce a proprio modo ma è importante affrontare il problema, farsi forza evitando di chiudersi nel proprio dolore". Senza dubbio la crociata intrapresa da Paola e Sergio, (assieme a molte, troppe, persone che hanno vissuto gli stessi drammi), ha ottenuto i primi traguardi. L’amministrazione comunale infatti, sta lavorando per garantire una sempre maggiore sicurezza stradale. Tra non molto inizieranno i lavori per realizzare 5 nuove piste ciclabili, inoltre continuano i corsi svolti dalla polizia municipale per educare i bambini sui pericoli della strada.


Da "Il Mattino" del 23 giugno 2004

Percorre quattro chilometri contromano sull’A16
MA.LA.


Macedonia
Paura sull’A16 per un automobilista che ha percorso più di quattro chilometri contromano tra l’area di servizio Calaggio e Lacedonia. Il fatto si è verificato verso le 23. Protagonista un 26enne di Foggia. Il giovane era a bordo di una Lancia quando nei pressi dell’area di servizio ha deciso di fare una sosta. Dopo una breve pausa la macchina non ha dato segnali di accensione. Ragion per cui ha preferito avviare a strappo il motore lungo la discesa dell’autostrada procedendo contromano. Il 26enne ha continuato la corsa incrociando vetture e tir. Gli automobilisti in transito alla vista degli anabbaglianti hanno saputo schivarlo. Il centralino della Polstrada è stato tempestato di telefonate. Gli agenti, guidati dall’ispettore De Simone, lo hanno bloccato evitando il peggio. Il 26enne, al controllo non risultava in stato di ebbrezza e nè sotto effetto di stupefacenti. Ha motivato le ragioni del suo gesto con convinzione: era l’unico modo per ripartire. La Lancia è stata sottoposta a fermo amministrativo ed è stato adottato anche il provvedimento della sospensione della patente per sei mesi.

Da "La città di Salerno" del 23 giugno 2004

Traffico di auto rubate, arresto al porto
Giovane viene bloccato su un fuoristrada taroccato
La polizia recupera droga e documenti contraffatti
Lo scalo cittadino scelto da una gang che smista le vetture nei paesi africani grazie a dei corrieri
di Marco Salvatore


Stava per salpare dal porto commerciale a bordo di un fuoristrada Mitsubishi rubato e destinato al mercato africano. Ma gli uomini della polizia stradale, diretti dal comandante Pio Russo, sono riusciti a bloccare nei pressi della biglietteria il 30enne franco-tunisino Kamel Salim Hassen. L’uomo, che qualche mese fa era stato fermato su una banchina dello scalo di Genova mentre tentava di portare a termine la stessa operazione, vantava anche altri precedenti per traffico internazionale di veicoli di provenienza illecita. Secondo le forze dell’ordine, che seguivano da tempo le sue mosse, potrebbe essere un anello di una catena più lunga. Collegato con un gruppo di specialisti nel furto e nello smistamento di auto di grossa cilindrata verso i paesi africani. Utilizzando il porto commerciale come uno dei punti dai quali far salpare i veicoli rubati in diverse regioni italiane. Il blitz delle forze dell’ordine è scattato nel primo pomeriggio di lunedì scorso, quando il 30enne originario di Monaco e residente in Costa Azzurra è entrato dal varco destinato agli arrivi e alle partenze delle navi della compagnia Grimaldi. Kamel viaggiava a bordo di un Mitsubishi che, per non dare nell’occhio, era stato riempito di masserizie. Quando il pregiudicato franco-tunisino è sceso dall’auto per andare a fare il biglietto per l’Euro Star Valencia diretto a Tunisi, gli uomini della polizia stradale sono usciti allo scoperto. Il fuoristrada era stato completamente taroccato, i numeri di targa e telaio e i documenti identificativi del mezzo avevano subito un ritocco per nascondere la provenienza furtiva. Gli accertamenti delle forze dell’ordine hanno consentito di ricostruire la storia del fuoristrada, al cui interno il 30enne di Mentone aveva nascosto anche quasi due grammi di hascisc. Per Kamel Salim Hassen è scattato l’arresto con le accuse di riciclaggio, detenzione di sostanza stupefacente, ricettazione e falsità materiale. Ma è la copiosa documentazione trovata all’interno del fuoristrada, ora al vaglio degli inquirenti, a far ritenere che il franco-tunisino sia collegato con una vasta organizzazione di trafficanti di auto rubate. Vetture di lusso che vengono rintracciate in tutto il Paese, con i componenti dell’organizzazione che utilizzano dei corrieri per far arrivare la merce nelle città del nord Africa dove sono già stati individuati gli acquirenti. Kamel, che non ha voluto rispondere alle domande degli uomini della polizia stradale, era già stato pizzicato nel porto di Genova mentre tentava di imbarcare su una nave, anche quella diretta a Tunisi, un’altra auto di grossa cilindrata. Al momento, in attesa degli ulteriori riscontri di una indagine che è solo in fase di avvio, non ci sono prove di un collegamento tra il cittadino di origini francesi con esponenti della criminalità salernitana. Quindi non risulterebbero contatti con gli ideatori del gruppo finito nel mirino della Procura di Potenza che, la scorsa settimana, aveva portato all’arresto anche del titolare di una carrozzeria di via Sant’Eremita. L’officina nella quale venivano ritoccati i numeri dei telai delle auto rubate e, anche quelle, destinate a raggiungere città sparse nel mondo. La gang che farebbe capo a Kamel avrebbe altri legami, anche se gli investigatori non escludono coperture locali.
 
Giovedì, 24 Giugno 2004
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