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Rassegna stampa 23/06/2004

Rassegna stampa del 22 Giugno 2004


Rassegna stampa del 22 Giugno 2004

Da "Il Quotidiano Calabria" del 22 giugno 2004
Cordoglio per il carabiniere morto in un incidente stradale
Oggi i funerali di Verta
Migliorano le condizioni del collega Gorini
r. gr.


SI SVOLGERANNO questo pomeriggio, con inizio alle 16,30, i funerali di Gregorio Verta, il carabiniere morto domenica sera a seguito di un terribile incidente stradale sul rettilineo di Gergeri. La cerimonia funebre si terrà nella chiesa "Santissima Trinità" di Saporito, a Rende. Nella stessa chiesa sarà allestita la camera ardente, dove la salma sarà vegliata da un picchetto d’onore dei carabinieri.
Verta, 42 anni di Rende, lascia la moglie e due figli. Tanti i messaggi di cordoglio giunti alla sua famiglia e al comando provinciale dell’Arma. "Nella tragica fatalità di domenica - scrive il sindaco di Cosenza, Eva Catizone, a nome dell’intera giunta - è scomparso un valoroso carabiniere, particolarmente attaccato al suo lavoro e con uno spiccato senso del dovere. Uno di quegli uomini sempre pronti a rendersi utile e a intervenire in ogni circostanza con grande abnegazione". Nello stesso tempo il sindaco ha inviato un augurio di pronta guarigione per Adolfo Gorini, l’altro carabiniere rimasto vittima dell’incidente. Per lui, fortunatamente, buone notizie. Le ferite riportate al costato non sono gravi. La prognosi è di venti giorni.
Anche il vicesindaco di Rende, Emilio Chiappetta, ieri ha fatto visita alla famiglia di Verta, portando le condoglianze dell’intera giunta comunale. Chiappetta ha poi fatto visita in ospedale a Adolfo Gorini.
Anche il neopresidente della Provincia, Mario Oliverio, ha inviato, a nome dell’intera amministrazione, un messaggio di cordoglio alla famiglia Verta e al comandante provinciale dei carabinieri, Domenico Puteo. "Tutti noi - ha scritto Oliverio - dobbiamo al carabiniere Verta eterna gratitudine e riconoscenza per l’alto impegno, la professionalità e la competenza con la quale ha espletato le proprie mansioni". Anche Oliverio ha auspicato una pronta guarigione per Adolfo Gorini.
Anche la Confesercenti, nelle persone del presidente Mimmo Bilotta e del responsabile provinciale Massimo Esaltato, si unisce al dolore per la scomparsa di Verta, "un uomo valoroso, sempre attaccato al suo lavoro con uno spiccato senso del dovere". Auguri di pronta guarigione sono stati inviati per il giovane Gorini, 27 anni, originario di Viterbo.
LE INDAGINI. Proseguono le indagini della polizia municipale per venire a capo della precisa dinamica dell’impatto. L’incidente si è verificato alle 20,45 a un incrocio di Gergeri, a mezzo chilometro circa dallo svincolo per la 107. Verta e Gorini erano in sella alle loro moto di ordinanza. I due militari stavano tornando al comando di via Popilia dopo aver prestato servizio a Mendicino, per la processione del "Corpus Domini". Poi l’impatto con la Fiat Tipo, guidata da Francesco B., 74 anni, sbucata da un incrocio senza, pare, accorgersi dell’arrivo delle due moto dei carabinieri. Verta è praticamente morto sul corpo; Gorini, che lo seguiva, ha avuto il tempo di frenare e limitare i danni.
Praticamente illesi Francesco B. e la moglie, M. C. di 72 anni, seduta al suo fianco. Per loro, giunti al pronto soccorso in stato di shock, solo una lieve contusione da cintura.
Questa mattina, prima del funerale, sul corpo di Verta sarà eseguita una autopsia, disposta dal pm Roberta Conforti, titolare delle indagini. Seguirà, nella chiesa di Saporito, l’ultimo saluto a Gregorio Verta. Saranno in tanti a piangerlo.


Da "VareseNews" del 22 giugno 2004

La Provincia ripropone "Ruote Sicure": il corso di educazione stradale gratuito per 9000 studenti
Il patentino? A Varese il corso è gratis


Varese - Mentre a livello nazionale i numeri parlano di 3 ragazzi bocciati su 10 all’esame per il patentino,Varese viaggia controtendenza: in diverse scuole si sono già svolte le prime sessioni con elevate percentuali di promossi. La legge, in vigore dal prossimo 1 luglio, impone il patentino a chi, senza patente per l’auto, vuole usare un ciclomotore. Il testo prevede anche che siano le scuole ad organizzare i corsi (di almeno 20 ore) e ha destinato alla copertura delle spese il 7,5 per cento delle sanzioni rilevate da Polstrada e Carabinieri.
I fondi però tardano ad arrivare e la Provincia di Varese ha chiesto un finanziamento alla Regione Lombardia nell’ambito del piano nazionale della sicurezza stradale per poter fare da sé. Il finanziamento, alla fine, è arrivato ed è quindi ripartita l’iniziativa "Ruote sicure". Il progetto propone un corso di educazione stradale rivolto agli studenti delle classi degli Istituti medi superiori e della Formazione professionale, coinvolgendo oltre novemila ragazzi. In collaborazione con Unasca (Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica) la riedizione di "Ruote sicure" consentirà, a chi seguirà il corso gratuito, il conseguimento del "patentino per ciclomotori". La prevenzione dei numerosi incidenti con vittime giovanissime è il primo degli obiettivi di "Ruote sicure". "Il progetto pone Varese tra le province più impegnate nella salvaguardia dei giovani dai rischi della strada e delle stragi del sabato sera", ha commentato l’assessore alla sicurezza Giuseppe De Bernardi Martignoni. "Ruote sicure" rientra nelle iniziative che la Provincia di Varese ha già dimostrato di promuovere in passato: a marzo, Elia Luini e Viola Valli furono chiamati a fare da testimonial della campagna "L’alcol sale?Tu scendi".

Da "SalernoNotizie" del 22 giugno 2004

Riciclava auto rubate nel Porto di Salerno, arrestato pregiudicato


Con l’accusa di riciclaggio di veicoli, detenzione di sostanze stupefacenti e falsità materiale, la polizia stradale di Salerno ha arrestato Salim Hassen Kamel, cittadino franco-tunisino di 30 anni residente a Mentone (Francia), con precedenti penali per traffico internazionale di veicoli di provenienza illecita. Gli agenti lo hanno bloccato nei pressi della biglietteria del porto commerciale di Salerno, dove stava per imbarcarsi sulla motonave "Euro Star Valencia" della compagnia Grimaldi diretta a Tunisi, a bordo di un fuoristrada Mitsubishi - con numero di telaio, targa e documenti contraffatti - carico di masserizie. All’interno dell’auto sono stati trovati anche quasi due grammi di hascisc. Salim Hassen Kamel, che recentemente era stato fermato nel porto di Genova mentre cercava di imbarcare per la Tunisia autovetture di provenienza furtiva con documentazioni false, è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria nel carcere di Fuorni.

 

Da "Il Quotidiano Calabria" del 22 giugno 2004

Controlli sulla rete provinciale della Polstrada
Due patenti ritirate decurtati 598 punti


Con l’arrivo della stagione estiva si rinnovano, ed addirittura si intensificano, i controlli della Polstrada su tutto il territorio reggino per contrastare il triste fenomeno degli incidenti autostradali, che ogni anno, anche nel capoluogo reggino, mietono tante, innocenti vittime.
Nell’ultimo week-end, gli agenti del compartimento della polizia stradale, che operano sotto le direttive del dirigente, Andrea Spinello, hanno conseguito i seguenti risultati: 1193 gli autoveicoli controllati, 462 le infrazioni accertate alle norme del Codice della strada di cui 80 sono risultate le violazioni per il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza e 26 sono state le violazioni per il mancato rispetto dei limiti di velocità; due le violazioni per la guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche; sei le patenti ritirate; ed infine ben 598 i punti decurtati.
"I servizi di Polizia stradale spiega il dirigente della Polstrada, Andrea Spinello hanno il dichiarato obiettivo di ridurre gli incidenti stradali. Per questo, ogni settimana, pianifichiamo una serie di servizi di prevenzione sull’intera rete stradale e autostradale di questa provincia. L’attività, volta in particolare a scongiurare eventi connessi alla circolazione stradale, vuole anche costituire un momento di sensibilizzazione sulla rilevanza del rispetto delle regole e soprattutto dell’utilizzo dei sistemi di ritenuta e casco, nonché, il rispetto dei limiti di velocità e di tutte le norme di comportamento previste dal codice della strada. I servizi - conclude la disamina il primo dirigente Andrea Spinello - vengono svolti con l’impiego congiunto di più equipaggi e con l’impiego di apparecchiature speciali per l’accertamento delle violazioni".

Da "Il Messaggero" del 22 giugno 2004

Fermato con 2 chili e mezzo di cocaina
Albanese arrestato dalla polizia dopo un inseguimento sull’A1: la droga destinata al litorale
di IVO IANNOZZI


ARDEA
Al termine di un inseguimento mozzafiato sulla A1 in gli agenti della Polizia stradale di Orvieto hanno arrestato per detenzione e spaccio di stupefacenti Gazment Gule, 25 anni, albanese residente ad Ardea: sulla macchina guidata dall’uomo sono stati trovati 2 chili e mezzo di cocaina destinata al mercato del litorale a sud di Roma. Le indagini seguite all’arresto dell’uomo hanno consentito alla Squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di polizia di Anzio di arrestare con la stesse accuse il suo complice, Aleks Vitaj, 23 anni, anche lui albanese, trovato in possesso di 35 grammi di cocaina.
Tutto inizia la mattina di domenica quando un’auto della Polstrada del Compartimento di Orvieto intercetta sull’autostrada una macchina sospetta che procede a velocità sostenuta in direzione Roma. Resosi conto di essere inseguito, il conducente cerca di sfuggire alla polizia; vistosi alle strette blocca la macchina, tenta la fuga per i campi che costeggiano la A1, ma viene bloccato. Sotto uno dei sedili, gli agenti trovano 2 chili e mezzo di cocaina per un valore di circa 250.000 euro.
La macchina fermata risulta intestata a un cittadino albanese residente ad Ardea. Vengono quindi allertati gli agenti del Commissariato di Anzio; recatisi all’indirizzo indicato dai colleghi di Orvieto, non trovano il proprietario dell’autovettura che è all’ospedale di Ostia dalla moglie che ha appena partorito.
Un particolare che induce gli agenti a concentrare l’attenzione sul fratello Aleks Vitaj di 23 anni che in quel momento è in casa. Durante la perquisizione nella stanza del giovane vengono così sequestrati 35 grammi di cocaina e tutto l’occorrente per confezionare le dosi. Dà invece esito negativo il controllo in giardino e in particolare nelle gabbie dove sono tenuti tre cani pitbull.

Da "Il Messaggero" del 22 giugno 2004

Esami per i motorini, promossi finora in 180 mila su un milione.
Gli esaminatori: "I ragazzi non conoscono il codice"
Il rebus del patentino: "Col rosso si va, o no?"
di MARIA LOMBARDI


ROMA
E chi l’ha detto che col rosso non si passa? "Basta guardare a destra e sinistra, se non arriva nessuno, si può andare". Il divieto di sosta? "Vale solo per le macchine, i motorini si possono parcheggiare ovunque". E sono liberi anche di circolare sui marciapiedi, basta fare attenzione a non investire i pedoni, di zig-zagare tra le auto in fila, di fare inversioni a U e sostare in doppia fila. Guida spericolata? E vabbè, tanto sono gli automobilisti a dover fare attenzione a di chi va in moto o in bici: "in caso di incidente le due ruote hanno sempre ragione, perché sono più deboli". Strane convinzioni, quelle dei ragazzi, hanno un codice della strada tutto loro. Come meravigliarsi se all’esame per il patentino 3 su 10 vengono bocciati. I "professori" saliti in cattedra per spiegare a chi ha tra i 14 e i 18 anni regole e segnali in vista della prova per il certificato di idoneità ne hanno sentite di tutti i colori. "Sono ignorantissimi in materia, non hanno alcuna educazione stradale e i genitori il più delle volte sono pessimi esempi", Giorgio Resta, segretario nazionale dell’Unione autoscuole, in questi giorni ne sta incontrando tanti di ragazzi "maleducati" alla guida. "Non conoscono i divieti, anche se vanno da anni in motorino, perché nessuno glieli ha mai spiegati e perché vedono che il padre o la madre non li rispettano. Non sanno nemmeno che le droghe alterano i riflessi e dunque non vanno usate prima di salire in motorino. Se glielo dici, rispondono: a noi la droga dà sicurezza".
E così di fronte al triangolo rovesciato una ragazza ha esclamato: "Vuol dire che bisogna dare la precedenza? Ecco perché tutti mi suonavano". Una "bestialità" dietro l’altra, il mensile "Quattroruote" ha raccolto lo sfogo dei prof e le ingenuità più divertenti dei ragazzi. Ma c’è poco da ridere, manca una settimana appena al primo luglio, dopo quella data i minorenni non possono guidare il ciclomotore senza patentino. Pena: 516 euro di multa e il sequestro del mezzo. "Tantissimi ragazzi dicono di aver appena saputo della legge", si meraviglia Resta. Finora i patentati sono 180mila, pochissimi rispetto al milione circa di ragazzi interessati e ai 703mila che hanno richiesto di poter frequentare i corsi nelle scuole (100mila sono rimasti fuori). Ottantamila i bocciati, 70mila quelli in attesa di rispondere ai quiz. Colpa dei ritardi con cui sono partiti i corsi. Gli esami andranno avanti ad oltranza, le scuole resteranno aperte anche a luglio - ha promesso il ministero dell’Istruzione - per consentire a chi ha frequentato i corsi di prendere il patentino. Ma al primo luglio solo una piccola parte potrà guidare il ciclomotore con le carte a posto. Di proroghe il ministero dei Trasporti non vuole sentirne parlare, almeno finora. Vigili urbani e polizia stradale guardano con terrore a quella scadenza. "Dal primo luglio, se la situazione resterà quella che è, riuniremo assemblee in tutti i gruppi della polizia municipale di Roma", annuncia Gabriele Di Bella, segretario romano del Sulpm (sindacato unitario lavoratori polizia municipale. "Vogliamo dare un segnale alle istituzioni: non ci possono mandare in strada a punire chi, suo malgrado, si trova in condizioni di irregolarità". E la protesta potrebbe estendersi in tutta Italia. "Se ci troveremo in difficoltà - dice Antonio Micillo, segretario generale aggiunto del Sulpm - con i ragazzini che fuggono all’alt o vengono denunciati per oltraggio, anche noi faremo assemblee nei reparti come i colleghi romani".

Da "La Città di Salerno" del 22 giugno 2004

Scatta la denuncia della Polstrada.
Controlli a raffica
Un ubriaco alla guida fa inversione sull’A3
(s. m.)


Tragedia sfiorata nella notte scorsa lungo la rotatoria dell’uscita di Battipaglia. Uno sconsiderato 60 enne di Salerno in stato di ubriachezza, dopo aver zigzagato per diverso tempo lungo l’A3, ha effettuato una manovra ad U sulla rotatoria di Battipaglia fino ad intraprendere il senso di marcia nel senso opposto. Una manovra pericolosissima che, solo grazie ad una serie di circostanze e vista l’ora tarda, non ha provocato tragedie in quando in quei precisi istanti non transitavano veicoli in quel tratto. A intervenire tempestivamente gli agenti della Polizia Stradale della sottosezione di Eboli coordinata dall’Ispettore superiore Raffaele Vaccarella, che una volta bloccato l’uomo hanno provveduto ad effettuare i dovuti accertamenti scoprendo che l’uomo era alla guida ubriaco. Scattata una denuncia alle autorità competenti perché alla guida con una alta percentuale di tasso alcolico. Ma durante il servizio di prevenzione, sempre all’uscita di Battipaglia, gli agenti della Polstrada hanno provveduto a controllare diversi automobilisti, che nella formulazione della verbalizzazione ha visto scattare altre tre denunzie rispettivamente a giovani di origini napoletane e del potentino perché anche loro erano con dati allarmanti al tasso alcolico. Quattro denunce che lascia del tutto perplessi la Polstrada che vede sempre più, nella maggiore parte dei casi giovani, accingersi alla guida dopo aver bevuto senza tenere conto della scarsa lucidità e di prontezza di riflessi che viene riscontrato durante la guida. Il tutto ovviamente crea problemi seri e può determinare incidenti anche gravi. I controlli continueranno costanti.

Mercoledì, 23 Giugno 2004
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