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Notizie brevi 28/01/2008

Bolzano - Sembrava un tragico incidente ma fu omicidio volontario

Dopo 2 anni di indagini, la procura di Trento accusa il figlio di una donna deceduta nell’auto finita contro il muro di un edificio
“Uccise la madre per riscuotere l’assicurazione”

Un tragico incidente stradale (dalla rete)

(ASAPS) BOLZANO, 28 gennaio 2008 – Delitto imperfetto: eppure un 30enne di Salorno, pensava di averla fatta franca. Del resto, non c’era nessuna pistola da cercare, nessun coltello da sottoporre alla Scientifica, nessun movente apparente. Solo un’auto, o ciò che ormai ne resta, attorcigliata su sé stessa alla cantonata di una vecchia caserma. Lei, Maria, una casalinga di 53 anni, forse nemmeno si rese conto, la notte del 10 settembre 2006, che il suo Daniele accelerava per non lasciarle scampo. Probabilmente non capì che lo stridio delle gomme non era dovuto ad una disperata frenata, ma solo alla sbandata volontaria che l’avrebbe uccisa. Alex Bisignano, sostituto procuratore della Repubblica, capisce che c’è qualcosa che non va e decide di andare a fondo. Spedisce investigatori a scavare nella vita di Daniele, specialmente quando – alcuni giorni dopo la tragedia – l’ispettore di una compagnia di assicurazioni si presenta in Procura e formalizza una denuncia: la signora uccisa aveva una polizza sulla vita, che sarebbe scaduta poche ore dopo. Qualcosa non torna. Il giro di boa delle indagini preliminari si chiude con la testimonianza di un conoscente di Daniele, avvicinato dal giovane in un bar. Un bicchiere dopo l’altro ed alla fine il futuro matricida rompe il ghiaccio. Spiega che “un parente” ha l’assicurazione sulla vita in scadenza, racconta che il conto corrente è in rosso e che sarebbe disposto a dividere il bottino se l’avesse aiutato a simulare un incidente. Poi, quando Daniele resta coinvolto nel drammatico incidente, il supertestimone comprende che non l’alcol di quella sera non c’entrava affatto. Il killer, nel frattempo divenuto tale, diceva la verità. Il Pubblico Ministero chiude il cerchio, mette insieme gli elementi: ci sono il movente, l’arma del delitto, un testimone che dà forza ai riscontri: il Giudice per l’Udienza Preliminare accoglie la tesi della Procura e cambia imputazione, ascrivendo a Daniele l’accusa di omicidio volontario. (ASAPS)

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Lunedì, 28 Gennaio 2008
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