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Rassegna stampa del 17 Giugno 2004 |
Da
"Salerno Notizie" del 17 giugno 2004 Dalle
prime ore della mattina la polizia stradale della Basilicata sta effettuando
una maxi operazione, con risvolti in Paesi stranieri, che ha già
portato all’arresto di 41 persone, responsabili di associazione a delinquere
finalizzata al traffico internazionale d’autovetture di grossa cilindrata.
Il blitz e’ giunto al termine di un’articolata attività investigativa, condotta per più di un anno, che ha permesso di far luce sul sodalizio criminale; le autovetture rubate venivano "clonate", con targhe riprodotte, numeri di telai ripunzonati con sofisticate apparecchiature e, una volta falsificati i documenti di circolazione, venivano esportate, con cadenza settimanale, dal territorio nazionale verso Germania, Polonia, Lituania, Estonia, Kazakistan, Russia, Ucraina, Senegal, Mauritania, Paesi Arabi e del Nord Africa. L’indagine ha visto la collaborazione anche della stradale di Napoli e Milano, della polizia di frontiera del Brennero e della polizia tedesca, con la quale vi e’ stato un continuo scambio d’informazioni, con numerose riunioni operative; in Germania sono state arrestate altre 15 persone coinvolte nell’indagine. Le perquisizioni hanno interessato sia la Germania, sia diverse province in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Campania e Sicilia, ed hanno portato al sequestro di una autocarrozzeria di Salerno, dove venivano alterate le autovetture, 200 "prestigiosi" veicoli di provenienza illecita, altrettante carte di circolazione e certificati di proprietà in bianco, nonché targhe contraffatte, "clonate" da veicoli regolarmente circolanti. Presa
la banda dei Tir, drogava e sequestrava gli autisti La
polizia stradale di Terni, coordinata dal dirigente Francesco Falciola,
ha scoperto gli autori della rapina ai danni di un camionista avvenuta
nel giugno dell’anno scorso nell’ area di servizio di san Liberato, sulla
Terni-Orte. Sono due italiani e due albanesi che già si trovavano
in carcere per altre rapine analoghe. La banda operava soprattutto sulle
E 45 ed è sospettata anche di altri colpi.
L’attività investigativa era cominciata dopo la rapina avvenuta nella notte tra l’11 e il 12 giugno 2002 quando fu preso di mira un Tir parcheggiato nell’area di sosta di San Liberato, lungo il raccordo autostradale Terni-Orte. Tir carico di bibite (da qui la denominazione dell’operazione) e i rapinatori, dopo aver narcotizzato e imbavagliato l’autista, si erano impadroniti del veicolo. Uno dei componenti la banda si era messo alla guida mentre altri, con due vetture, operavano come staffette. La polizia stradale, dopo accertamenti, riscontri e intercettazioni telefoniche, è riuscita ad individuare i presunti responsabili del colpo a San Liberato. Sono accusati di rapina aggravata e sequestro di persona. Si tratta di due albanesi, Azic Pero, di 26 anni e Blerim Bequiri, di 29, del presunto capo della banda Ugo Russo, di 37 anni, residente a Castel Volturno, e del suo braccio destro Carlo Maggio, di 45, anni residente ad Aversa. La banda operava prevalentemente lungo la E 45 e, una volta individuato il Tir, i rapinatori provvedevano a tagliare il telone per vedere il contenuto della merce trasportata. STRAGI
DEL SABATO Roma-
Contro le stragi del sabato sera, "un’emergenza sociale che impone
misure drastiche di repressione ma soprattutto di prevenzione e diffusione
della cultura civica", parte l’operazione "Rientro sicuro"
messa in atto dalla Polizia stradale insieme all’Ania (Associazione
tra imprese assicuratrici). L’accordo, che prevede iniziative di sensibilizzazione
ed educazione per il rispetto delle regole della circolazione stradale
ed è stato siglato a Roma, è rivolto ai giovani che escono
dalle discoteche. In Italia, infatti nel 2002 sulle strade sono morte
6736 persone. Il 45\% del totale delle vittime sono giovani di età
compresa tra i 15 ed i 39 anni. Se nel 2003 le rilevazioni della Polstrada
e dei Carabinieri indicano un’inversione di tendenza, -501 morti e -21078
feriti, il dato complessivo conferma la dimensione del fenomeno infortunistico
che non consente alcun calo di attenzione.
CODICE
STRADALE. Si esclude una proroga Roma
Giorni contati per il patentino. Entro due settimane tutti i minorenni alla guida di un ciclomotore dovranno essere in possesso del certificato di idoneità alla guida, come prevedono le nuove norme del codice delle strada. Pena una multa di 516 euro e il sequestro del motorino. Il primo luglio scade infatti il termine per sostenere l’esame per il rilascio della nuova patente, anche se, a fronte di una vera e propria valanga di domande, a soli 15 giorni dalla scadenza, solo pochi ragazzi possono già mettersi in sella provvisti del certificato. A fronte di oltre 700mila domande presentate nelle scuole dai ragazzi tra i 14 e i 18 anni, ad aver sostenuto gli esami sono stati finora solo in 230mila e i patentini rilasciati meno di 200mila. Il ministero dell’Istruzione assicura che il gap sarà colmato, ma l’impresa sembra quasi impossibile alle associazioni di categoria, Ancma e Federazione motociclistica italiana in testa, che chiedono una proroga di un anno. Secondo le associazioni il bacino di utenza dei ciclomotori è infatti molto più vasto di quello che ha presentato domanda nelle scuole e supera il milione. L’ipotesi di rinvio è però esclusa categoricamente dal ministro dei Trasporti Pietro Lunardi, contrario a far slittare il termine. Centomila studenti sono stati esclusi per il ritardo degli stanziamenti: la maggior parte delle scuole ha avviato i corsi con la collaborazione di Comuni e Regioni prima che il ministero concedesse i finanziamenti. Tuttavia una parte degli istituti non ha organizzato le lezioni. Per questo su 700mila ragazzi che hanno chiesto di frequentare i corsi, sono 600mila quelli che hanno potuto effettivamente assistere alle lezioni. Le zone dove la situazione è più critica sono soprattutto le grandi città e alcune regioni come la Sicilia, dove sono in attesa di esame ben 60mila studenti. Anche a Bologna la richiesta supera notevolmente le capacità di assorbimento, tanto che gli esami sono programmati fino ad ottobre. Diversa la situazione in Lombardia o in Basilicata dove invece alle domande sarà risposto "al 100%". Le lezioni sono state organizzate durante le 8 ore di educazione alla convivenza civile previste dalla riforma Moratti, cui si sono aggiunte altre 12 ore di insegnamento specifico. Ad insegnare professori appositamente aggiornati, istruttori della motorizzazione, formatori delle federazioni motociclistiche e vigili urbani. Per consentire a tutti i ragazzi che ne hanno fatto richiesta di sostenere l’esame (o di ripeterlo in caso di bocciatura) le scuole stanno lavorando a pieno ritmo, mattina e pomeriggio, e rimarranno aperte anche a luglio. Sui banchi si siederanno così anche i ragazzi che non hanno ancora compiuto 14 anni. È possibile anche sostenere corsi a pagamento nelle scuole guida: il costo si aggira in media tra i 150 e i 200 euro. Un’alternativa possono essere i corsi su computer proposti da alcune riviste di informatica. La sanzione prevista per i minorenni che dal primo luglio non saranno in possesso del certificato di idoneità alla guida equivale a un milione di vecchie lire. Oltre alla multa, il codice prevede anche il sequestro del ciclomotore per 60 giorni. Secondo Ancma e Federazione Motociclistica i ragazzi che non potranno ottenere la patente entro il primo luglio, anche a causa dei ritardi delle scuole, corrono un rischio addirittura più grave della multa: in caso di incidente stradale le compagnie assicuratrici non sono infatti tenute a risarcire chi guida senza patente. Le nuove norme del codice hanno frenato le vendite del settore, che a maggio, in base ai dati dell’Ancma, hanno accusato un vero e proprio crollo e sono scese di quasi un terzo. |