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Il 24 gennaio 2008
il Garante per la privacy ha bloccato la pratica illegittima da parte dei
gestori telefonici di registrare le URL visitate per mezzo di cellulari.
L’Autorità, guidata da Francesco Pizzetti, ha pertanto imposto a Telecom
Italia, Vodafone e H3G di cancellare le informazioni "illegittimamente
conservate, riguardanti i siti Internet visitati dagli utenti". A
Vodafone, H3G e Wind è stata per di più imposta "l’adozione di specifiche
misure tecniche per la messa in sicurezza dei dati personali conservati a fini
di giustizia". I gestori, ha spiegato il Garante, devono conservare, dei
dati di traffico telematico, solo quelli funzionali alla fornitura e alla
fatturazione del servizio di connessione, ed escludere i dati di traffico
"apparentemente esterni alla comunicazione (pagine web visitate o gli
indirizzi IP di destinazione), che possono coincidere di fatto con il contenuto
della comunicazione, consentendo di ricostruire relazioni personali e sociali,
convinzioni religiose, orientamenti politici, abitudini sessuali e stato di
salute". "Questi provvedimenti - ha precisato Mauro Paissan -
affermano un principio innovativo e importante: va tutelata la riservatezza
anche della navigazione in Internet e dell’uso dei motori di ricerca. I gestori
telefonici non possono dunque conservare questi dati, nemmeno per ragioni di
giustizia. Entro due mesi queste informazioni dovranno ora scomparire". Da governo.it |
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