REUTERS http://www.reuters.com/article/latestCrisis/idUSL25128435, L’OMS raccomanderà come ridurre il danno
causato dalle bevande alcoliche Di Laura MacInnis
GINEVRA, 25 Gennaio (Reuters) – Un portavoce ha comunicato venerdì che gli
esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanderanno in qual
modo combattere i pericoli legati all’alcol, incluse le patologie del cuore e
del fegato, incidenti stradali, suicidi ed infezioni sessualmente trasmesse. Il Comitato Esecutivo dell’agenzia delle
Nazioni Unite questa settimana ha deciso di fare uno sforzo per aumentare la
consapevolezza sui rischi di ferite, violenze e malattie derivate dall’uso
dannoso dell’alcol, specialmente fra i giovani e le donne in gravidanza. Il Comitato composto da 34 membri ha
concordato che l’OMS dovrebbe preparare la bozza di una strategia globale per
ridurre tali rischi. Essa probabilmente conterrà linee guida sulla pubblicità,
sui prezzi, e sulla distribuzione delle bevande alcoliche, insieme ad una
formazione destinata agli operatori della salute e campagne per aumentare la
consapevolezza del pubblico. La strategia, che dovrebbe essere completata
nel giro di due anni, mirerà soprattutto a proteggere tutta la popolazione a
rischio, quali i giovani, ed i terzi che subiscono danni da coloro che hanno
bevuto. I 193 stati membri dell’OMS dovranno
dichiarare se approvano la proposta di una strategia all’Assemblea Mondiale nel
prossimo mese di maggio, in modo da dare l’avvio al lavoro. Questo passaggio è
di solito una formalità. Nel 2003, l’OMS riuscì a far passare un
trattato internazionale mirato a ridurre l’uso di tabacco, che conteneva più
incisivi avvertimenti sui pacchetti di sigarette e nuovi limiti alla pubblicità
ed alle sponsorizzazioni. I paesi scandinavi avevano già presentato
all’OMS, più di tre anni fa, le loro preoccupazioni sui rischi alla salute
pubblica rappresentati dalle bevande alcoliche. Un rapporto presentato al Comitato Esecutivo
aveva denunciato che il consumo dannoso di alcol provoca 2,3 milioni di morti
premature ogni anno nel mondo, che rappresenta circa il 4% di tutte le morti. Il consumo di alcol è stato citato come “il
maggior fattore di rischio evitabile” per patologie cardiovascolari, cirrosi
epatica, e vari tipi di cancro, ed un fattore che favorisce la diffusione di
malattie infettive, compreso l’HIV/AIDS. L’alcol è stato anche associato ad incidenti
stradali, suicidi, criminalità, violenze, disoccupazione ed assenteismo. Sono
stati trovati particolarmente vulnerabili i giovani che presentano frequenti
episodi di ubriacature o di bere pesante. L’OMS nel preparare le raccomandazioni dovrà
tener conto anche delle differenze culturali che si riscontrano da paese a
paese, per esempio, il consumo di alcol è proibito da alcune religioni compreso
l’islam. Il Gruppo Globale dei Produttori di Alcol, una
rete di 16 importanti produttori di vino e liquori, che include la Birreria
Asahi in Giappone, le Birrerie United in India, il produttore di vino americano
Constellation Brands e la Birreria Colson Brewing, ha salutato la mossa
dell’OMS come un “passo positivo”. Abigail Jones, parlando a nome dei produttori,
ha detto che è importante tener conto che quello che serve è una varietà di
approcci per far fronte all’uso pericoloso dell’alcol. “E’ un’arena assai
complessa, ma sicuramente l’OMS deve avere un ruolo nel delineare gli approcci
più appropriati. Guarderemo tutte le misure annunciate” (Testo di Janet Lawrence) Traduzione di Ennio
Palmesino
COMUNICATO
EMNA (EUROPEAN MUTUAL-HELP NETWORK FOR ALCHOL-RELATED PROBLEMS)
E’ TEMPO DI OCCUPARSI DEI PROBLEMI
ALCOLCORRELATI GLOBALI L’Alcol è causa di problemi crescenti di
carattere sanitario, sociale, economico e di ordine pubblico. E’ necessario che
qualcuno si faccia carico di assumere una leadership globale per ridurre tali
danni. L’OMS deve continuare a giocare un ruolo guida nel coordinare le
risposte che vanno date ai problemi alcolcorrelati. I problemi alcolcorrelati sono in crescita
ovunque · Nei
paesi sviluppati, l’alcol è in assoluto la terza causa di rischio per la
salute, contribuendo per il 9.2% al peso totale delle malattie. · Nei
paesi in via di sviluppo a bassa mortalità, l’alcol è addirittura la causa principale
di rischio di malattia e morte prematura. · Il
consumo di alcol sta aumentando rapidamente in Asia, Europa dell’Est, ed
America Latina. · Le
comunità regionali e nazionali sopportano un peso enorme risultante dal consumo
di alcol, che include crimini, violenza nelle strade, violenza in famiglia,
abusi su minori, incidenti stradali, incidenti sul lavoro, aumentato rischio di
AIDS, povertà, perdita di produttività, e naturalmente i costi per le cure e le
contromisure per tutte queste situazioni. Per ciascuna nazione, questi costi possono ammontare dall’1% al 4.5% del
PIL. Nei paesi sviluppati, le ferite non intenzionali rappresentano la più alta
proporzione di danni causati dal consumo di alcol. · I
giovani sono la popolazione più a rischio, e sfortunatamente, nei paesi in via
di sviluppo essi stanno rapidamente assumendo gli stessi stili di vita
alcolici, assai dannosi, che sono comuni ai giovani dei nostri paesi. · Le
modalità di consumo di bevande alcoliche da parte delle donne sta ormai
convergendo su quelle degli uomini, determinando consumi a più alto rischio e
maggiore vulnerabilità, incluso maternità non desiderate, danni al nascituro,
abuso da parte degli uomini, maggior rischio di cancro al seno.
Occorre una leadership
globaleNell’ultimo decennio, le ricerche ed i
rapporti dell’OMS hanno portato all’attenzione internazionale questo aumento
dei problemi alcolcorrelati. Nel 2005, durante la 58° Assemblea Mondiale della
Salute, è stata adottata la risoluzione WHA58.26: Problemi di salute pubblica
causati dall’uso dannoso dell’alcol, la prima risoluzione sull’alcol dal 1983.Dopo aver adottato la risoluzione, il Comitato
Regionale del Sud-Est Asia (SEARO) e l’Ufficio Regionale West Pacifico (WPRO)
hanno implementato l’iniziativa adottando politiche specifiche per le loro
regioni. La regione Pan Americana ha
organizzato una Conferenza sul problema, mentre la Regione Europea ha applicato
per oltre 15 anni un Piano d’Azione sull’Alcol. Nel 2007, il Comitato di
Esperti dell’OMS sui problemi legati al consumo di alcol ha fornito un rapporto
sullo stato attuale delle conoscenze, e ha fornito raccomandazioni per
interventi e politiche veramente efficaci per combattere tali problemi.L’OMS ha una posizione ideale per prendere la
guida nella promozione di politiche pubbliche efficaci, che siano basate sulle
evidenze, adattate alle situazioni locali, per arrivare ad una riduzione dei
problemi alcolcorrelati e per focalizzare i crescenti rischi a cui sono esposti
i paesi in via di sviluppo. L’E.M.N.A. sollecita i paesi aderenti all’OMS perchè diano il loro supporto ad una
“Strategia Globale sull’alcol” da parte dell’OMS durante la discussione sui
danni alcolcorrelati prevista nella 122a Riunione del Comitato Esecutivo
dell’OMS in gennaio 2008. L’E.M.N.A. è una rete europea di diverse
associazioni che praticano il mutuo aiuto ed i programmi di comunità per i
problemi alcolcorrelati, che è stata creata nel 2004, e che ora rappresenta 16
associazioni di 9 paesi europei, ed i cui membri si calcola che siano fra i 400
ed i 500.000.
LA SICILIA
«Di notte terra di nessuno» Cinque studenti dell’Ipia documentano il
sabato sera dei giovani: «Troppo alcol, droga e prostituzione» Singolare iniziativa quella intrapresa da
alcuni studenti dell’Ipia «E. Fermi» di Via Campobello che hanno realizzato un
dettagliato servizio fotografico su come trascorrono il sabato sera i giovani
licatesi. Un lavoro quello svolto dagli studenti guidati
dalla professoressa Maria Gabriella Malfitano, dirigente scolastico dell’Ipia,
che lo scorso sabato sera muniti di una macchina fotografica digitale li ha
visti impegnati per diverse ore girare per i principali corsi del centro
storico della città immortalando delle immagini che devono far riflettere le
competenti autorità locali. Il servizio fotografico lunedì scorso è stato
consegnato anche al nostro giornale dagli studenti. «Lo scorso sabato sera lasciando la musica del
pub – hanno raccontato – a bordo della nostra auto abbiamo deciso di girare per
i corsi principali del centro storico. Abbiamo visto che cosa succede con i
fumi dell’alcool, l’uso o forse l’abuso delle diverse specie di stupefacenti,
il fenomeno della prostituzione forse anche minorile e vari atti di vandalismo.
Lo abbiamo fotografato con la nostra macchina fotografica». «Licata – hanno raccontato i cinque studenti
protagonisti dell’esperimento – la sera rimane una città in balia dei balordi
che in preda ai fumi dell’alcool o dall’assunzione d’allucinogeni si rendono
responsabili di intollerabili atti di vandalismo. È necessaria la presenza
delle forze dell’ordine». I ragazzi dell’Ipia hanno anche proposto al
sindaco di emettere un’ordinanza che vieti ai titolari di locali pubblici di
servire alcolici e super alcolici ai minorenni, ma anche un maggiore controllo
per debellare il crescente fenomeno della prostituzione che da qualche tempo si
registra in città. (*) «Probabilmente – spiegano – una maggiore
presenza delle forze dell’ordine nelle ore serali indubbiamente non
consentirebbe che avvengano tali atti di vandalismo». «Noi giovani – hanno concluso – attraverso il
vostro giornale chiediamo alle istituzioni di poter ottenere una migliore
formazione culturale per debellare l’omertà esistente in città, dire no alla
mafia, collaborare con le forze di polizia e quanto altro per essere pronti
quali futuri dirigenti del domani. Per questo sollecitiamo il prefetto di
Agrigento per intervenire al fine di salvaguardare il nostro avvenire. Licata
possiede soltanto la grossa industria dello spaccio di stupefacenti dove orbitano
più di un migliaio di giovani assuntori». Non resta che sperare che qualcosa possa
cambiare per far sì che Licata la notte non sia più terra di nessuno. Antonio Cacciatore (*) Nota: limitare
l’accesso agli alcolici, e vietarne la vendita ai minorenni, sono provvedimenti
così logici e palesemente utili che appaiono nella loro evidenza a chiunque
acquisisca un minimo di informazioni sul problema.
IL GAZZETTINO (Padova)
Nuova ordinanza del Comune per Ghetto e
Portello. Il divieto di dare bevande alcoliche slitta di due ore Spritz, bar aperti
fino alle 2 E se qualcuno sgarra
scatterà la chiusura anticipata solo per quell’esercizio (M.A.) Il sindaco Flavio Zanonato
"brinda" con lo spritz fino alle due di notte. Improvviso e
inaspettato cambio di rotta da parte di palazzo Moroni che attraverso una nuova
ordinanza (4 pagine e 14 articoli) annulla di fatto il provvedimento del 3
maggio 2006, che obbligava 20 bar tra piazze, Ghetto e Portello a chiudere a
mezzanotte nel tentativo di combattere il lato oscuro del fenomeno spritz.
(*) Il rinnovato orario degli esercizi, che riguarda pub, bar, pizzerie al
trancio, ristoranti e "kebabbari", entrerà in vigore al massimo tra
dieci giorni, appena il primo cittadino darà il suo benestare. La chiusura
posticipata riguarda anche le discoteche e i tutti quei circoli che sono simili
a una discoteca. Questa tipologia di locali potrà tenere aperto fino alle 4,
mentre la somministrazione di bevande alcoliche dovrà stopparsi alle 2.La nuova
ordinanza è stata concepita, ieri mattina, nell’ufficio dell’assessore alla
Polizia municipale Marco Carrai, alla presenza dell’assessore al Commercio,
Ruggero Pieruz, dei rappresentanti delle tre associazioni di categoria più Upa
e Cna, e di Carla Franck capo del settore Commercio.«Questo nuovo provvedimento
- ha affermato Carrai - è dovuto al fatto che le licenze A e B per gli
esercizi, sono state unificate da una legge dello Stato. Quindi abbiamo dovuto
uniformare gli orari di chiusura dei vari locali. Adesso osserveremo un po’
come si comporteranno i bar. Se tutto fila liscio non emetteremo alcuna
ordinanza di chiusura anticipata». Soddisfatto del risultato l’assessore al
Commercio. «Intanto se qualche barista si comporterà male - ha detto Pieruz -
questa volta verrà punito solo lui perchè una eventuale ordinanza non sarà più
a zone ma mirata al singolo. Poi credo che il nuovo provvedimento ridia vita al
centro storico e alla sua economia». Molto contento del nuovo orario di chiusura
per bar e pub di piazze e Ghetto è Federico Contin, che presidente dell’ex
comitato "Bar per il centro" ha combattuto per oltre un anno e mezzo,
insieme a decine di baristi, l’ordinanza del 3 maggio 2006. "Finalmente il centro storico rinasce -
ha dichiarato Contin - e il Comune ha capito che non è colpa dei baristi se in
piazza vengono anche maleducati e spacciatori. Si tratta più che altro di un
problema di ordine pubblico. Adesso gli esercenti devono cercare di essere
professionali al massimo, quindi assumere qualcuno che pulisca fuori dai locali
e che controlli che i clienti non disturbino. Non dobbiamo ripetere gli errori
passati». (*) Nota: questa
retromarcia sullo spritz è la versione regionale della proposta della
Commissione trasporti della Camera.
IL TIRRENO
PENSIONATO UBRIACO SI SCHIANTA CON L’AUTO PISA. Non solo i giovani hanno
l’irresponsabilità di mettersi alla guida dopo avere bevuto troppo. Succede
anche a persone anziane e che magari hanno svolto per anni un lavoro al
servizio della legge. Lo dimostra quello che è successo la notte scorsa in via
Lucchese, dove un ex ufficiale giudiziario del tribunale, un 69enne in
pensione, è andato a schiantarsi con la sua auto contro una vettura in sosta.
La polizia giunta sul posto lo ha sottoposto all’esame dell’etilometro che ha
dimostrato che aveva un tasso alcolemico di 2.28 grammi, molto sopra il limite
consentito. Così l’uomo è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e gli
è stata ritirata la patente.
BRESCIA OGGI
GHEDI. Un trentenne del paese si è presentato
in caserma. L’investimento domenica sera Preso il pirata della strada: «Sono scappato
per paura» Per due
giorni ha vissuto nell’angoscia: da una parte la paura di essere scoperto dalla
polizia che lo stava cercando; dall’altra il desiderio di costituirsi per
alleggerire una posizione scomoda, quella di essere tacciato per «pirata della
strada». Domenica sera a Ghedi aveva investito tre donne con la sua Renault
«Scenic» scura e non si era fermato nonostante il parabrezza seriamente
danneggiato. Lunedì pomeriggio gli agenti della polizia
stradale di Brescia e di Montichiari avevano praticamente chiuso il cerchio
delle indagini. Da controllare cinque o sei auto, simili per modello e colore
alla vettura allontanatasi da via Rimenbranze. Un numero di targa letto male
dai testimoni ha rallentato le ricerche. «Era solo questione di tempo, di ore»
ha dichiarato un investigatore della polizia. «E’ inutile scappare. Tanto li
scopriamo sempre». in aiuto degli investigatori, oltre alle testimonianze della
gente, le immagini delle telecamere puntate sulla strada. Ieri a metà mattina Marco C., autista 30 anni
di Ghedi, la patente gli era già stata ritirata due volte per alcol, si è
presentato ai carabinieri di Ghedi che lo hanno consegnato alla polizia
stradale di Montichiari. Ha detto di aver preso paura, perso la testa e di non
essersi fermato dopo aver travolto le tre badanti ucraine. Il giovane ha
implorato che non lo arrestassero e che non venisse scritto il suo nome sui
giornali. La polizia gli ha spiegato che essendo trascorsa la flagranza non
poteva essere arrestato. Attenderà a piede libero il processo. L’accusa è di
omissione di soccorso e di fuga. Gli è stata ritirata la patente di guida e la
vettura è sotto sequestro. A sangue freddo il giovane ghedese ha capito
che era meglio presentarsi alla polizia. E così ha fatto ieri mattina.
Frattanto sono leggermente migliorate le condizioni della badante di 53 anni
ricoverata con la riserva della prognosi all’ospedale di Manerbio. I medici
l’hanno dichiarata fuori pericolo. Meno gravi le due connazionali che lavorano
a Ghedi accudendo gli anziani. F.MO.
L’ARENA
SENTENZE. Patteggia
e torna in libertà Ruba il Brunello al market, prende due anni Stessa
pena per un buco di mezzo miliardo di euro (*) Quattro bottiglie di Brunello di Montalcino,
uno spintone al direttore dello Sma di via Tevere e la fuga. Miroslaw Lukovic
finì in carcere per questo e con l’accusa di rapina, era il 29 agosto dell’anno
scorso. Ieri per quella «scorta» di alcol illegittima e soprattutto per le
modalità l’uomo di 53 anni davanti al giudice dell’udienza preliminare ha
patteggiato due anni di reclusione. E lui, che a Montorio è rimasto fino al
giorno del giudizio, ieri è stato scarcerato. Due anni per 4 bottiglie di vino, pena severa ma rubare è un reato e
spintonare chi cerca di impedire il furto lo «trasforma» in un’ipotesi assai
più grave. Illeciti e pene. Sempre ieri e sempre a due
anni, interamente coperti dall’indulto, sono stati condannati due componenti
del consiglio di amministrazione della Sms Italia srl, dichiarata fallita il 23
maggio 2000. Harald Peelen e Konrad Johan Schmidt per l’accusa aggravarono il
dissesto della srl e comunque non procedettero alla ricapitalizzazione.
Considerando che il capitale sociale era di 99 milioni, le perdite si
concretizzarono nel 1997 in poco più di 549 milioni di vecchie lire (283.710
euro) e nel 1998 in 433 milioni (223.934 euro). Assolto il terzo componente,
Peter Karg, mentre per gli altri sono rimaste le pene accessorie: per 10 anni
non potranno svolgere attività commerciali. (*) Nota: se si fa sparire mezzo miliardo di
euro con una bancarotta si viene condannati come per un furto da pochi euro con
spintonamento. Chi poi vuole rischiare ancora di meno, invece che spintonare
con le mani, come un villano, può usare l’auto, con ancor più efficacia e
guidando in stato di ebbrezza. Due anni di carcere non glieli da nessuno.
CRONACAQUI.IT
Ieri sera, rientrando a casa ubriaco e
minacciandole con un coltello, ha violentato prima la convivente e poi la
minorenne Abusa della convivente
e della figlia di lei: arrestato rumeno MIRAFIORI NORD - (TORINO) Un romeno di 39 anni
è stato arrestato ieri sera dai carabinieri della compagnia di Mirafiori a
Torino. Lunedì sera, l’uomo, rincasato ubriaco, avrebbe prima minacciato con un
coltello e un paio di forbici e poi abusato della convivente e della figlia
14enne di quest’ultima. La violenza sarebbe continuata fino alle 8 del mattino
successivo quando, dopo aver sottratto il cellulare alla compagna, il romeno si
è allontanato dall’abitazione. A quel punto la donna ha dato l’allarme. I
carabinieri hanno rintracciato nella serata di ieri l’uomo in via Onorato
Vigliano e lo hanno arrestato.
CRONACAQUI.IT
Misteriosa vicenda di molestie a Barriera
Milano. I vicini sentono le urla e chiamano la polizia che arresta un
marocchino Adescato e ubriacato, ragazzino di 13 anni
salvato dallo stupro TORINO, 30/01/2008 - Adescato in strada, ubriacato
e molestato. È questo l’incubo di un tredicenne sfuggito allo stupro da parte
di un marocchino fermato dalla polizia. Polizia che ora, essendo coinvolto un
minore, mantiene il massimo riserbo su una vicenda dai contorni
raccapriccianti. Dalla Questura non trapela nulla, ma, stando a quanto riferito
da fonti non ufficiali, se i vicini di casa non avessero lanciato l’allarme,
molto probabilmente, il nordafricano sarebbe andato fino in fondo. Portando a
compimento il proprio piano perverso. Trascinando la vittima verso un incubo
impossibile da dimenticare. Terribile, comunque, l’esperienza che Mario (nome
di fantasia), poco più che un bambino, sarebbe stato costretto a vivere. Mario,
che, probabilmente, è stato salvato dalle proprie urla, e dai vicini che le
avrebbero sentite prima che il fermato andasse oltre. Prima che da quei
palpeggiamenti e carezze, che, comunque, hanno ferito i suoi sentimenti e
segnato la sua esistenza per sempre, l’aguzzino passasse ad altro. Adescato in
strada Mario ha tredici anni e mezzo. E, pare, molti problemi. Un ragazzino
difficile, cresciuto in una famiglia da cui, in passato, avrebbe già cercato di
allontanarsi. Un pomeriggio alla fine della scorsa settimana, deve aver deciso
di fare due passi. A quanto pare, da solo. Un marocchino di ventotto anni
l’avrebbe adocchiato, poi, attratto dal giovane, si sarebbe avvicinato. Due
chiacchiere e qualche battuta, tanto per rompere il ghiaccio, e fare in modo
che il fanciullo acquisisse la fiducia necessaria per accettare l’invito. «Vieni
a casa mia - deve avergli detto il nordafricano - abito qui vicino». In via
Brandizzo, quartiere Barriera di Milano. Là dove, nel cuore della notte, i
vicini di casa del magrebino hanno sentito strani rumori e un fanciullo
gridare. L’allarme pare sia scattato attorno alle 3. Diverse ore dopo
l’incontro tra la vittima e il suo aguzzino. L’incubo «Cosa succede là dentro?
Lì non abita nessun ragazzino» hanno pensato i residenti della palazzina.
Meglio chiamare i soccorsi. Sul posto è arrivata la polizia, che ha fermato
l’aguzzino. Il marocchino, che pare sia coniugato con una donna che,
attualmente, si trova nel paese d’origine, una volta entrato nell’appartamento,
avrebbe offerto a Mario della birra o qualche altra bevanda alcolica. Un
bicchiere, forse due, o forse molti di più. Forse, gli ha addirittura fatto
fumare uno spinello. Il nordafricano, a quanto pare, avrebbe condiviso
l’alloggio in cui è stato fermato dagli agenti con un connazionale. Che, stando
sempre a quanto trapelato, non si sarebbe accorto di quanto accadeva accanto a
sè. Sembra che stesse dormendo, e che non abbia sentito neppure le grida di
Mario. Mario che, invece, ad addormentarsi non riesce più.
IL GAZZETTINO (Vicenza)
Calci al carabiniere,
arrestato DuevilleDomenica sera, in località Passo di Riva, i
carabinieri della Stazione di Dueville hanno arrestato, per resistenza e
violenza a pubblico ufficiale, Vincenzo Collura, 37 anni, operaio di origini
calabresi, con precedenti penali per reati dello stesso tipo nonché per guida
in stato di ebbrezza alcolica. L’uomo, intorno alle 18.30, in evidente stato di
ubriachezza, stava disturbando all’interno del bar pasticceria
"Papaja". Sul posto giungeva la pattuglia della Stazione
di Dueville che procedeva all’identificazione dell’uomo, il quale alla vista
dei militari inveiva nei loro confronti, insultandoli e minacciandoli.Dopo qualche minuto i Carabinieri riuscivano a
calmarlo e lo conducevano in caserma. Appena giunto però Collura andava in
escandescenza e si scagliava contro i militari colpendo uno di loro con un
calcio alle ginocchia. A questo punto, l’uomo veniva dichiarato in
arresto e successivamente associato alla Casa Circondariale San Pio X di
Vicenza, a disposizione dell’autorità giudiziaria. (V. B.)
ASAPS
Palenque (Messico) Turista italiana travolta e uccisa da un’auto
pirata Sembra
che l’automobilista guidasse ubriaco 30 gennaio 2008 - A neanche una settimana
dalla tragica morte dei due fidanzati dell’Isola d’Elba in un incidente
stradale a Puket, un’altra turista italiana è rimasta vittima di un incidente,
questa volta in Messico. La vittima è Camilla Carletti, una ragazza di 33 anni
fiorentina, morta a Palenque in Chapas, dove si trovava in vacanza insieme al
compagno. In base alle prime ricostruzioni Camilla Carletti sarebbe stata
travolta e uccisa da un’auto pirata mentre stava visitando l’area archeologica
della zona. Sembra, inoltre, che l’uomo alla guida dell’auto che ha travolto la
33enne fosse ubriaco. In base alla ricostruzione dei quotidiani locali on line,
dopo l’incidente, il conducente dell’auto, A.H.B., 30 anni messicano, è
fuggito, ma è stato rintracciato dalla polizia municipale locale. Gli agenti
sono stati allertati da un testimone, che aveva visto il guidatore mentre
cercava di far perdere le sue tracce all’interno di un complesso residenziale. Nell’impatto, la donna ha sbattuto la testa
sulla parte anteriore della vettura ed è stata scagliata a dieci metri di
distanza, morendo sul colpo. Sempre in base alla ricostruzione di alcuni testimoni,
spiegano ancora i giornali on line messicani, il guidatore era stato a bere
nello stesso locale dove si erano trattenuti la vittima, il fidanzato e i loro
amici poco prima dell’incidente.
CORRIERE ADRIATICO
Ha
aggredito uno steward di colore durante la gara Stadio vietato per cinque anni al tifoso
arrestato a Piacenza ASCOLI – Stadio vietato per cinque anni per il
tifoso dell’Ascoli, Sante M. che sabato scorso ha aggredito uno steward di
colore allo stadio Garilli di Piacenza durante la partita tra i padroni di casa
e la squadra marchigiana, finita 2-1 per i biancorossi. E’ l’effetto del
provvedimento Daspo che ha colpito il tifoso del Picchio S.M., 42 anni. Per
l’aggressione allo steward era stato arrestato con l’accusa di resistenza a
incaricato di pubblico servizio e ha patteggiato due mesi e venti giorni di
reclusione. Al termine dell’udienza è stato rimesso in libertà. Secondo
l’accusa - Il tifoso del Picchio, ubriaco, ha insultato con frasi razziste uno
steward di colore del Piacenza, strattonandolo, ma la scena è stata filmata e
l’uomo, 41 anni, è stato arrestato dalla polizia per resistenza e violenza a
incaricato di pubblico servizio, con l’aggravante della discriminazione
razziale. L’episodio è avvenuto a margine della partita Piacenza-Ascoli.
Secondo la polizia il tifoso si è scagliato contro lo steward, strattonandolo e
gridando questa frase: “Marocchini e meridionali bisognerebbe ucciderli tutti”.
Il tifoso ha cercato di scavalcare una staccionata, ma si è introdotto in un
settore inagibile dello stadio Garilli dove la polizia lo ha arrestato. Dopo aver smaltito la sbornia (e l’amarezza
per la sconfitta) il tifoso ha compreso la gravità del suo gesto sconsiderato.
IL GIORNALE DI VICENZA
IN AULA.
L’ex portiere del Vicenza ha pagato l’ammenda in tribunale per una bisboccia
dell’estate 2005 Avramov a patti per i troppi cin cin Quando
il calciatore fu fermato all’alba era assieme a Margiotta, che si mise al
volante Sono le 6 del 14 agosto 2005 quando la polizia
stradale ferma in viale San Lazzaro la macchina condotta dall’allora portiere
del Vicenza Vlada Avramov. La prova del palloncino inchioda l’atleta di 28
anni. Ha più del doppio della soglia limite (1,03 contro 0,5 g/l) di alcol in
corpo e alla guida è costretto a mettersi l’amico e compagno di squadra Massimo
Margiotta, il quale invece era perfettamente sobrio. Due anni e mezzo dopo l’autogol il bravo
Avramov ieri mattina ha preferito scendere a patti davanti al giudice Roberta
Resenterra. Gli avvocati Marco Dal Ben e Linda Maulucci hanno depositato la
richiesta di patteggiamento di 428 euro di ammenda, che è stata accolta per
conto della procura dal pm d’udienza Andrea Morabito. La pena, oltre tutto, è
interamente condonata. Si è chiuso in pochi minuti, dunque, il
processo contro l’allora numero uno berico, oggi terzo portiere della
Fiorentina, che venne sorpreso la vigilia di Ferragosto di due anni e mezzo fa.
La squadra biancorossa era nel periodo della preparazione e in vista della
festa i due compagni avevano fatto le ore molto piccole. Meglio la notte in
bianco. Il traffico era rarefatto e i giocatori avevano davanti a sè due giorni
di riposo assoluto. Il giorno precedente il Vicenza giocò un’amichevole contro
il Ravenna a Piovene (per la cronaca 3-1 con gol anche di Margiotta) e la
società aveva concesso quarantotto ore di riposo in vista della ripresa degli
allenamenti. Avramov e Margiotta ne avevano approfittato per una non stop, ma
al rientro a casa ecco una pattuglia della polizia sventolare la paletta e
quindi sottoporre il portiere alla fatidica prova del palloncino. L’estremo difensore se la cava decisamente
meglio col pallone. I.T.
FOCUS WINE
VINO: CONTRO L’INDICAZIONE DI ADDITIVI E
CALORIE IN ETICHETTA INSORGONO 10 PAESI EUROPEI Firmata
una lettera in cui si chiede di escludere il vino dalla nuova direttiva sugli
alimenti Dieci Paesi hanno firmato un documento comune
in cui chiedono alla Commissione europea di escludere il vino dalla nuova
proposta di regolamento che armonizza l’etichettatura di tutti gli alimenti,
prevedendo l’obbligo di indicare, oltre ai potenziali allergeni (solfiti,
caseina, albumina, già inseriti in una recente direttiva), anche gli additivi e
gli ingredienti che entrano nel processo di produzione del vino. Non solo, la proposta di regolamento
(Parlamento e Consiglio europeo) prevede l’indicazione obbligatoria del
contenuto calorico per grammo di alcol espresso in kcal o kJ, da mettere in
bella evidenza nell’etichetta e non dietro la bottiglia. Contro questa disposizione, Italia, Spagna, Germania,
Francia, Portogallo, Grecia, Austria, Cipro, Romania e Bulgaria hanno
presentato formale richiesta di esenzione per il vino al termine del primo
Consiglio dei ministri agricoli tenuto nei giorni scorsi sotto presidenza
slovena, ricordando alla Commissione europea, e segnatamente al commissario
alla Salute pubblica Markos Kyprianou, che nella proposta di riforma dell’Ocm
vino appena approvata c’è tutto un capitolo che elenca la lista positiva di
sostanze e pratiche enologiche che possono essere utilizzate nella produzione
del vino e per le quali si era giunti all’accordo dell’esenzione
dall’etichettatura obbligatoria. Per questo, i dieci ministri agricoli, tra cui
De Castro, richiamano la Commissione al rispetto dei patti e al riconoscimento
della specificità del prodotto vino rispetto alle altre bevande alcoliche e
agli alimenti in generale. L’iter di approvazione del regolamento ha
provocato un certo attrito tra Kyprianou e la collega alle Politiche agricole,
Mariann Fischer Boel, che più volte ha criticato, anche in sede pubblica,
l’impatto delle nuove disposizioni per il settore vino. Fonti ufficiose
affermano che il commissario alla Salute non ha preso in alcuna considerazione
i rilievi fatti dalla Boel, la quale sarebbe intenzionata a far mancare il
proprio voto sulla proposta. Carlo
Flamini
TGCOM
Sean Young schiava dell’alcol, dopo l’ennesima
scenata entra in clinica Riabilitazione
per Sean Young L’attrice è entrata in clinica Brutto momento per l’attrice statunitense Sean
Young, entrata volontariamente in una clinica di disintossicazione dopo un
movimentato fine settimana a Los Angeles, dove ha partecipato alla cerimonia di
consegna dei premi dei Directors Guild of America (Dga), il sindacato che
rappresenta i registi cinematografici e televisivi americani. Nell’occasione
l’attrice aveva avuto un violento litigio con il regista Julian Schnabel. Gli anni d’oro, quelli di "Blade
Runner" tanto per intenderci, sono passati da un pezzo, ma per l’attrice
48enne questo sembra il punto più basso di una china che aveva imboccato da
tempo. Sabato sera la Young era ospite alla serata organizzata nella sala da
ballo dell’Hyatt Regency al Century City. Al momento della premiazione di
Schnabel, l’attrice, evidentemente alterata dall’alcol, ha iniziato a urlare e
inveire all’indirizzo del regista dando vita a una poco edificante lite di
fronte a tutti. La Young è stata quindi portata via a forza. Un epilogo analogo a quanto accaduto nel 2006
quando irruppe al party degli Oscar organizzato da Vanity Fair. Deve essere
stato troppo anche per lei se, solo due giorni dopo, ha preso autonomamente la
decisione di entrare in un centro di riabilitazione "per ricevere cure
contro l’alcolismo, una battaglia che sta conducendo da anni". Eccessi di droghe e alcol a parte, la Young si
è sempre fatta notare per il suo carattere difficile e per certi suoi colpi di
testa. Dopo aver vissuto il momento magico negli anni 80, con film come
"Blade Runner", "Dune" e "Wall Street", la
fortuna ha iniziato a girarle le spalle nel 1989 quando, scelta per
interpretare Vicky Vale nel primo "Batman" di Tim Burton. La Young dovette
rinunciare a causa di una brutta caduta da cavallo lasciando il ruolo a Kim
Basinger. Tre anni più tardi, quando Burton la scartò per il personaggio di
Catwoman, preferendole Michelle Pfeiffer, lei si presentò sul set vestita da
gatta cercando un confronto a muso duro con Burton e l’attore Michael Keaton.
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