Un momento della conferenza stampa di presentazione dell’operazione “Tivano” (ASAPS), 8 febbraio 2008 – Nove persone indagate,
duecentoventidue atti falsi accertati, quattro agenzie di consulenza
automobilistica coinvolte e dieci autosaloni controllati. Sono questi i numeri
dell’operazione “Tivano” condotta congiuntamente da Polizia Stradale di Lecco e
Sondrio e partita da una denuncia fatta dall’Unasca, l’Unione nazionale
autoscuole studi consulenza automobilistica”. Al centro dell’indagine sarebbero
finite alcune agenzie di consulenza e autosaloni che avrebbero ottenuto dei
vantaggi grazie a un giro di documenti e scritture private su acquisti,
cessioni o passaggi di vetture, firmati in bianco e poi fatti autenticare da
chi, in realtà, non aveva nessuna autorità. Abuso d’ufficio e truffa sono i
primi reati contestati alle nove persone coinvolte nella truffa, tra cui il
direttore Aci Lecco R.C. Gli altri sono funzionari dell’Aci e proprietari di
autosaloni. L’operazione è scattata nella Bassa Valtellina e a Colico, per poi
allargarsi a Monte Marenzo, Casatenovo, Valmadrera e Lecco. Gli agenti della Polizia
Giudiziaria delle sezioni di Polizia Stradale di Lecco e Sondrio hanno
smascherato i traffico di documenti e ricostruito i legami con le
concessionarie che, per evitare code agli sportelli e bypassare la burocrazia,
erano pronte a sborsare sino 300 euro a pratica. (ASAPS) |
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