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Francia, quasi 90mila patenti ritirate e 7 milioni di multe: sono i dati record del 2007. Con il controllo della velocità affidato all’elettronica, gli agenti possono concentrarsi su alcol, cinture e telefonino



(ASAPS) PARIGI, 9 febbraio 2008 – Sono 88.698 le patenti ritirate in Francia nel corso del 2007, il 29% in più rispetto al 2006: nello stesso tempo, quasi un milione e mezzo di patentati hanno ripianato la riserva di punti della loro licenza, il 25% in più dell’anno prima. Sono i numeri della trasgressione in un paese che si è dimostrato, nonostante una certa stagnazione dei numeri nel corso dello scorso anno, il primo della classe. Ci tengono a precisarlo, a Parigi, cercando di dare sostegno alla politica della Tolleranza Zero nata con il Delegato Interministeriale di ferro Remy Heitz ed ora sostenuta dalla “succeditrice” Cecile Petit. “L’aumento del numero di punti ritirati – ha detto la Petit – coincide con l’aumento del numero di infrazioni rilevate dai radar: nel 2006 ne rilevammo 6milioni e 200mila, mentre lo scorso anno abbiamo chiuso superando i 7 milioni di avvisi di contravvenzione notificati, raggiungendo un aumento del 12,4%”. Oggi, i radar automatici operativi in Francia sono in tutto 1.874, 1.143 dei quali fissi e 731 mobili. A chi ha contestato duramente l’adozione di un sistema di repressione “a remoto”, i vertici dell’Osservatorio Interministeriale sulla Sicurezza Stradale hanno sempre risposto che, in questo modo, le forze di polizia avrebbero potuto concentrarsi sulla vigilanza stradale e su altri tipi di trasgressività: la guida in stato di ebbrezza, il rispetto delle ore di guida da parte dei trasportatori, il controllo tecnico dei veicoli. Per molto tempo si è dibattuto sulle cause d’incidente e madame Petit alla fine ha trovato il modo di chiudere la bocca a chi continuava a ripetere che la velocità non è il primo fattore determinante. Così, quando ha detto che gli studi del dipartimento evidenziavano che la prima causa di morte sulla strada è l’abuso di alcol, ma che la velocità eccessiva non poteva comunque essere ignorata – in quanto fattore d’aggravio degli impatti – il silenzio dei delatori attorno a lei è calato, così come, del resto, il numero delle vittime. Il risultato è che oggi solo in rarissime occasioni gli agenti sono impiegati nei servizi di controllo della velocità con la contestazione immediata dell’illecito, potendo così dedicarsi al controlli etilometrici, a quelli relativi all’uso del telefonino o delle cinture di sicurezza, soprattutto quelle posteriori, considerate fattispecie di trasgressività letali. (ASAPS)

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Sabato, 09 Febbraio 2008
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