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Notizie brevi 12/02/2008

Mancata manutenzione strada, responsabile il titolare della ditta appaltatrice

Sentenza della Corte di Cassazione che conferma condanna per omicidio colposo
A causa delle pessime condizioni del manto stradale una ragazza perse la vita in un incidente


Foto Coraggio – archivio Asaps

(ASAPS), 12 febbraio 2008 – Omicidio colposo per il titolare di una ditta che doveva occuparsi della manutenzione della strada su cui si è verificato un incidente mortale. La decisione arriva dalla Corte di Cassazione che ha confermato la condanna per omicidio colposo per il titolare di un’azienda a cui era stata affidata la manutenzione della strada. Il fatto risale alla notte del 20 aprile 1996, quando percorrendo a Roma la via Salaria in motorino, una ragazza è incappata in tre buche e ha perso il controllo del mezzo. Purtroppo la giovane morì dopo il sinistro. Gli “Ermellini”, con la sentenza n. 6267 quarta sezione penale, hanno confermato la condanna in primo grado per omicidio colposo per il responsabile della ditta a cui il comune di Roma aveva affidato la gestione del tratto stradale. La sentenza ha evidenziato i profili di colpa generica, imperizia e negligenza in quanto “la ditta ometteva di approntare adeguata sorveglianza e idonea segnalazione di emergenza laddove si erano prodotti nella zona in questione una serie di cedimenti del tratto stradale, tali da determinare vere e proprie buche, così cagionando la morte della ragazza che perdeva il controllo del mezzo a causa di esse, riportando lesioni gravissime”.
La Suprema Corte ha respinto il ricorso presentato dal titolare della ditta che aveva cercato di dimostrare la responsabilità dell’azienda comunale su quel tratto di strada. Nella sentenza, infatti, si sottolinea che “con la consegna dell’appalto, l’impresa era obbligata a iniziare immediatamente i servizi di sorveglianza e, di conseguenza, il pronto intervento sulla sede stradale”. (ASAPS)


© asaps.it
Martedì, 12 Febbraio 2008
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