La Commissione europea promuove oggi un’iniziativa di
sensibilizzazione sul 112, il numero unico europeo da chiamare in caso di
emergenza, da qualsiasi parte dell’Ue. L’urgenza di un intervento a sostegno di
questo strumento di sicurezza arriva a seguito della richiesta del Parlamento
europeo di settembre 2007 di intraprendere azioni comunitarie per informare
meglio i cittadini di questo servizio, e a seguito delle numerose procedure di
infrazione avviate dalla Commissione contro 14 Stati membri per
l’indisponibilità di informazioni sulla localizzazione delle chiamate. In più da un recente sondaggio condotto all’interno
dell’Unione europea, emerge che solo il 22% dei cittadini è in grado di
identificare da solo il 112 come numero da chiamare per le emergenze,
nonostante il 95% degli intervistati riconosca l’utilità di un numero unico
accessibile ovunque ci si trovi. E le autorità nazionali potrebbero fare molto
per migliorare l’informazione. A dimostrare l’importanza di tale servizio è il dato che
registra quanti cittadini abbiano avuto, negli ultimi 5 anni, la
necessità di chiamare un numero di emergenza: sono uno su 4 e quasi il 40%
delle chiamate è stato diretto al 112; l’81% ha ottenuto l’intervento di
un’unità di soccorso. La percentuale degli europei che, nell’ultimo anno, hanno
ricevuto informazioni che promuovevano il numero unico d’emergenza, varia di
molto da Stato a Stato: i danesi sono il 6%, mentre i cechi il 56%,
evidenziando il fatto che i più informati sono i cittadini dei nuovi Stati
membri.
Infine il 90% degli europei è dell’opinione che occorre migliorare l’accesso
dei disabili ai servizi di emergenza. "Un numero di emergenza che funzioni effettivamente
in tutta l’Unione europea è uno strumento essenziale per garantire la
sicurezza dei nostri cittadini", ha dichiarato Viviane Reding, commissaria
europea per le telecomunicazioni. "Soprattutto per chi viaggia, la sicurezza
in situazioni di emergenza è l’altra faccia della medaglia del mercato unico e
delle libertà che questo offre. I cittadini devono avere la possibilità di
chiamare lo stesso numero di emergenza in qualunque luogo si trovino od ovunque
siano in viaggio in Europa". "Fino ad ora - ha aggiunto Reding - la Commissione ha
dedicato tutte le sue energie ad assicurare che il 112 fosse accessibile in
tutti gli Stati membri. È giunto il momento di informare meglio i cittadini sul
112 come numero unico di emergenza da tenere bene a mente. Invito pertanto
tutti gli Stati membri a proseguire i loro sforzi per rendere il 112 un
servizio totalmente affidabile in tutta Europa e a partecipare a una campagna
attiva di promozione del 112". Prima delle vacanze estive, verranno pubblicati i
risultati dell’indagine condotta dalla Commissione europea, attraverso un
questionario inviato a dicembre 2007 a tutti gli Stati membri per ottenere
informazioni sul funzionamento del 112. Così coloro che partiranno avranno
tutte le informazioni sulla situazione del 112 nei paesi dell’Ue in cui
desiderano recarsi.
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Da Helpconsumatori.it
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